
Originariamente inviata da
bombardiere
per lavoro, studio le rotture dei metalli e comunque delle strutture in genere,sopratutto quelle aeronautiche. Ho quindi studiato il fenomeno, ed è facilmente identificabile il punto più debole di un gear di II generazione, che è appunto la zona anteriore dove si monta la testa cilindro.
In questa zona si concentrano gli sforzi ciclici di sparo del gear box, e quindi è la zona più stressata, essendoci anche un errore progettuale, dove esiste una zona di cambio forma netta con angolo di 90° , i gear che hanno questa zona cosi fatta si rompono prima. Alcune ditte li costruiscono con questa zona con spigoli interni arrotondati, proprio per reggere meglio gli sforzi,e quindi allungare la vita ai gear, effettuo questa modifica sutti i miei gear box che ho preparato , ed i risultati ci sono.
I fattori che influiscono sulla precocità di una rottura di un gear di Gen. II sono:
- potenza della molla usata
- uso di teste cilindro e teste pistone in metallo(minore ammortizzazione), ed eccesso di teflon o guarnizione sulla testa cilindro.
- alti rof ( il gear subisce comunque più sollecitazioni )
- numero di colpi sparati (normale usura),ma più se ne sparano, più è facile la rottura,
- per ultimo il più importante di tutti, se si spara a vuoto spesso, la vita del gear diminuisce rapidamente , il motivo lo lascio indovinare a voi.
- logicamente , conta anche la qualità del gear , più son rinforzati più durano, quelli in allumino aeronautico(avional) durano molto di più e sono quasi indistruttibili per le nostre molle e potenze. Ricordiamoci che la quasi totalità dei gear box anche quelli rinforzati, è in lega di zama, una lega molto porosa che provoca molto facilmente l'agglomerarsi delle nucleazioni dei difetti microscopici all'interno del metallo, e quindi farli sfociare in superficie sotto forma di incrinatura del materiale metallico