Guida tecnica :Motori asg manutenzione e riparazione
Avevo nel cassetto da tempo del materiale fotografico relativo alla manutenzione e riparazione dei Motori elettrici delle nostre asg finalmente ho trovato il tempo per tramutarlo in una guida che spero possa tornarvi utile.
I motori delle nostre asg , altro non sono che delle dinamo, motore o generatore a corrente continua di concezzione costruttiva molto semplice .Ovvero queste macchine elettriche possono essere utilizzate sia come motore che come generatore elettrico di corrente continua, difatti se forniamo una tensione elettrica alle spazzole otteniamo una rotazione del motore , se invece portiamo in rotazione il rotore potremmo prelevare una tensione ai capi delle spazzole (tensione di continua di valore variabile in base ai giri del rotore stesso), per quanto riguarda le misurazioni , le correnti assorbite etc.etc. vi rimando alla ma guida sulle misurazioni elettriche delle nostre asg.
La parte statorica contiene il magnete permanente, nella parte rotorica ci sono i tre avvolgimenti che vengono alimentati alternativamente tramite le spazzole.
Parte prima
Manutenzione ordinaria:
Il nostro motore ha lavorato molto,è pieno di sporco,ci sono molti residui delle spazzole o polvere di rame etc, pensiamo che abbia esaurito il lubrificante nelle boccole etc, allora è arrivato il momento di pulirlo e lubrificarlo in maniera poco invasiva ed alla portata di tutti.
1-Estratto il nostro motore dalla sua grip , osserviamone lo stato delle spazzole , se sono molto consumate (cosa molto improbabile) , le possiamo tranquillamente sostituire , per rimuoverle basta sganciarne la molla(e toglierla) ed estrarle molto lentamente dalla loro sede, per la loro sostituzioe possiamo utilizzare delle comuni spazzole da trapano ,se non le troviamo della giusta dimensione le aggiusteremo con una lima.Se sono accettabili , proseguiamo .
sgancio della molletta delle spazzole
rimozione spazzole
2-procuriamoci un recipiente di vetro idoneo per contenere il motore e raccogliere il liquido di lavaggio,mettiamo dei guanti monouso in nitrile e calziamo una mascherina per non inalare aerosol, e abbiamo cura di lavorare in un ambiente ventilato e senza scariche elettriche.Procediamo con una soffiata ad aria compressa( 4 atm sono sufficienti, in mancanza di un compressorre esistono in commercio bombolette di aria compressa per pulire computer etc), per rimuovere i residui delle spazzole etc.
3-Adesso ci occorre un pulitore per circuiti elettrici/elettronici con cannuccia , l’ideale sarebbe per prima cosa utilizzare un pulitore secco a rapida evaporazioene per lavare per bene il motore e poi spruzzare un altro pulitore/lubrificante per contatti elettrici, se non trovate entrambi i prodotti o avete poco da spendere, utilizzate solo quello pulitore-lubrificante per contatti elettrici.Indirizzate la cannuccia nella parte interna ,partendo dall’altro e spruzzate abbondantemente, fate scolare il tutto nel vostro contenitore di vetro finchè il liquido esce pulito.A questo punto lasciate asciugare o soffiate aria compressa se avete fretta.Queste bombolette sono reperibili in ferramente,negozi di elettricità ed elettronica.
4-Adesso dovete lubrificare le vostre boccole, vi consiglio dell’olio al teflon , se ne trovano sia spray che in boccette con dosatore a goccia, per prima cosa spruzzate o fate filtrare con contagoccia dell’olio alla base del motore , li proprio dovec'è la finestra inferiore e dove passa l’albero .Se si tratta di un motore ad albero corto è più semplice, nei motori ad albero lungo, fate filtrare dell’olio all’interno della guida coprialbero, in queste guide potete trovarci delle boccole in teflon o metallo pieno, o boccole cuscinettate.Quindi lubrificare la boccola superiore, dove si inserisce l’albero rotore parte adiacente alle boccole, di solito qui preferisco far colare qualche goccia d’olio con la punta di un cacciavite da orologiaio per non sporcare la sede del collettore ed poi ritrovarmi con accumuli indencenti di polveri di spazzola.
5-Lubrificate la sede delle spazzole con pochissimo grasso al teflon,infilate le spazzole ed assicuratevi che siano libere di muoversi, rimontate la molletta assicurandovi che il filo faccia contatto .A questo punto avete finito .
Parte seconda
Riparazione ,manutenzione profonda :
Se il vostro motore assorbe troppa corrente,gira molto lentamente , si impunta , ha perso spunto , ovvero se alimentato non parte da solo ma se aiutate il pignone a girare, poi parte tranquillamente, se a motore smontato provate a ruotare il suo asse e sentite un notevole sforzo, potete tentare di ripararlo .
Spesso i motori tendono a perdere efficienza per mancanza di lubrificazione nelle boccole ,per accumulo eccessivo di sporcizia , si dissalda/rompe un avvolgimento (spesso si notano cadere dei pezzi di filo di rame dall’interno), in questi casi potrete sperare di riparare il vostro motore.
1-Rimuovere le spazzole e relative molle , alcuni motori hanno delle viti che reggono tutta la piastra delle spazzole ,rimuovete prima le spazzole ,e poi rimuovete tutto il resto.Vedere punto 1 della parte prima della guida.
2-rimuovere il fondello motore zona spazzole, questa è la parte più difficile e noiosa della operazione, osservate ai fianchi del motore ci sono due lamelle della carcassa che sono piegate a fermare tutto il gruppo spazzole.Bisogna raddrizzare queste lamelle aiutandoci con un piccolo cacciavite ed una pinza a becchi sottili ma robusti ,non preoccupatevi di rovinare la plastica del gruppo spazzole, l’importante è non creare danni irreparabili, aiutandoci con un cacciavite piatto facciamo leva tra la parte metallica della carcassa motore e solleviamo il gruppo spazzole.A questo punto siamo riusciti a rimuovere il gruppo spazzole ed avremo in vista il collettore del motore,abbiate cura di non perdere il dischetto frizione (credo sia bachelit) che si trova sulla parte terminale dell’albero rotore.Dimenticavo per non avere problemi di funzionamento dopo la riparazione,segniamoci sulla carcassa la corrispondente polarità delle spazzole,altrimenti se poi alla fine montiamo il fondello con le spazzole al contrario,il nostro motore girerà al contrario,non è un grande problema perchè basta cambiare la polarità di alimentazione,ma creerà problemi a chi non lo sà nel momento di istallarlo nella grip motore della asg-.
controllate i segni lasciati dal mio cacciavite,li farete leva per estrarre il gruppo spazzole,ma prima allentate la crimpatura dove ci sono i due scassi , sollevando le due linguette di metallo dellca carcassa motore.
3-Rimozione del pignone, poggiate il vostro motore su di una morsa o altro supporto stabile che abbia una apertura verso il basso , e battete con un caccia spine dello stesso diametro dell’albero rotore e con martello ,date colpi secchi e decisi , finchè il pignone non si sfila. Se si tratta di motore con albero lungo eseguite questa con molta cautela al fine di non piegare l’albero. Potete facilitare l’operazione se avete spruzzato dell’olio sbloccante nella sede del pignone, oppure se avete un pignone con vite di blocco a grano,basta svitare questa vite per rimuovere il pignone, (pignone foro a D).
4-Attenzione appena sfilato il pignone, il rotore non ha nessun altro ritegno per cui uscirà o vi cadrà per terra ,evitiamo le cadute, a questo punto avrete smontato il vostro motore.
5-Pulizia, ora che tutto smontato passiamo ad una accurata puliza,qui potrete anche utilizzare del gasolio ed un pennellino, altrimenti utilizzate il pulitore per contatti elettrici/elettronici, non utilizzate ,diluenti per pittura o trielina o un qualsiasi altro prodotto che possa intaccare le vernici altrimenti, potrete buttare via tutto.Una volta effettuata la pulizia ed asciugato il tutto, passiamo alla fase di controllo .
motore smontato nelle tre parti principali
6-Controllate gli avvolgimenti rotorici, dalla foto potete notare subito che c’è qualcosa che non và ,infatti uno dei fili dell’avvolgimento si è staccato dalla sua saldatura sul collettore e finendo tra carcassa e rotore si è spezzato, bisogna saldarlo di nuovo nella sua sede ,facilmente individuabile in quanto è quella immediatamente superiore e perché vi è rimasto un solo filo.Piegate il filo di rame, se è troppo corto svolgetelo dalla sua cava ed fate in modo che possa raggiungere il punto di saldatura ,presa la misura spezzate adesso la parte in eccesso.Aprite il punto di saldatura , esso è saldato ma soprattutto crimpato, se non si apre con il saldatore,aiutatevi con la lama di un coltellino magari dandoci un piccolo colpo su,appena aperta la crimpatura , togliete un po’ di vernice isolante dai capi dei due fili di rame e saldate tutto insieme, effettuata la saldatura crimpate di nuovo ripiegando l’asola di metallo sulla saldatura.Controllate che anche tutti gli altri avvolgimenti siano integri e saldati(nel dubbio io li risaldo tutti).
particolare spira spezzata
la spira è stata sfilata dalla sua cava e si prende la misura per spezzarla e poi saldarla, il caccivaite ne indica il punto dove verrà saldata.
questo è la parte della crimpatura e saldatura della spira, aiutatevi con un coltellino per aprire la crimpatura.
saldatura della spira
altri punti da saldare
Alla fine del lavoro di saldatura dovete avere questo:
7-Sistemiamo il collettore, facciamoci una passata di carta abrasiva ,e poi lisciamo con una carta abrasiva sottile dell’800, non vi preoccupate se ci sono degli avvallamenti, ripulite il tutto con aria compressa, e controllate la continuità, con il tester in prova Ohmica ,degli avvolgimenti rotorici mettendo i puntali del tester tra i tre punti del collettore prendendone due alla volta, poi controllate l’isolamento degli avvolgimenti verso la carcassa mettendo un puntale del tester su una sola parte del collettore e una parte non isolata della carcassa rotorica e sull’albero, se è tutto a posto dovrete avere sempre resistenza infinita, ripete il controllo per ognuna delle tre sezioni del collettore.A tal riguardo vi rimando alla mia guida tecnica sulle misurazioni elettriche.
8-Adesso passiamo alla fase di lubrificazione , ingrassiamo con del grasso sintetico per giunti, la boccola inferiore e superiore , ed rimontiamo il nostro rotore, una volta rimontato il rotore ,sarebbe più semplice montare il pignone , ma non fatelo ,perché il vostro motore potrebbe comunque non funzionare più avanti capirete il perchè.
Rimontare il gruppo spazzole , bloccare i due fermi piegando la lamiera della carcassa sul gruppo spazzole in materiale plastico, rimontate le spazzole.
punto di lubrificazione inferiore sull'asse, non preoccupatevi della marca del grasso, basta che abbia ottima fluidità e che sia per alte temperature,va benissimo quello per i giunti omocinetici delle auto, se trovate di meglio bene,tanto ve ne occorre pochissimo.
Qui potete vedere l'ingrassaggio della boccola inferiore, per la cronaca il motore che vedete in foto è un VFC praticamente nuovo, è l'unico di 5 motori che ho aperto,che poi non ha funzionato, ovvero aveva ancora il difetto inziale.
Ingrassaggio boccola superiore.
9-Prova finale , proviamo il nostro motore , se disponiamo di un buon alimentatore capace di fornire più di 10 ampere a 12 volts bene, altrimenti faremo un ponte con una nostra batteria, una volta alimentato il motore deve partire senza tentennamenti , ripetiamo la prova tenendo l’albero tra le mani e facendo cautela(anche per questo motivo avevo detto di non montare ancora il pignone,altrimenti le vostre dita sarebbero ridotte come se le avvesse messe nel frullatore), alimentiamo e vediamo se il nostro motore riesce anche a partire sotto sforzo, se si siamo molto fiduciosi, adesso alimentiamolo e controlliamo che tutti giri a dovere, la velocità deve essere soddisfacente (ricordiamoci le precedenti prestazioni), controlliamo che l’albero giri senza eccentricità questo ci darà la prova del 9 che l’albero non è piegato e le boccole non sono sballate, se anche queste prove sono state superate , saremo sicuri al 90% che andrà bene sulla nostra asg.
10-Adesso montiamo il pignone, in quelli con profilo a D e con grano di fermo è una operazione semplicissima, per i più diffusi con sezione a O , posizionato il pignone sull’albero troviamoci una sicura posizione di appoggio, se possibile mettete un perno della stessa sezione dell’albero in zona di battuta posteriore, e inserite a pressione il pignone aiutandovi con un martelletto con colpi secchi e decisi ma non troppo potenti.Adesso vi aspetta la prova finale ovvero il collaudo sulla vostra asg.
Se tutto è andato bene avrete recuperato un motore,ma di sicuro avrete anche migliorato le sue caratteristiche, io ad esempio sul motore EG700 marui ad albero corto al quale ho dovuto accorciare una spira motore per poterla risaldare ,ho notato un aumento del suo numero di giri tanto da paragonarlo come prestazioni ad un G&P M120-m160.
Per quanto riguarda altri guai,per esempio, se i circuiti rotorici sono cotti ed in dispersione , il vostro motore riscalderà come una stufetta, in pratica assorbirà una corrente di gran lunga superiore al normale, che non si trasformerà in maggiori giri o coppia,ma in effetto joule dovuto alle grandi correnti indotte che circoleranno nella carcassa rotorica,o nel corto tra le matasse delle spire.In via teorica si può riparare anche questo,o cambiando le spire di rame , oppure svolgendo le spire e passandole con la vernice isolante,ma non ne vale la pena.
Spero la mia guida vi sia piaciuta e che possa tornarvi utile , come sempre sono sempre aperto ai suggerimenti , proposte e critiche costruttive ( chiamiamole discussioni fatte con umiltà tra due persone , dove sicuramente ci sarà da imparare per entrambi), le polemiche non mi piacciono.
Foto inserite guida finita.
Un piccolo aggiornamento, per l'apertura delle crimpature dei capi di avvolgimento ,al collettore, consiglio di agire con calma e pazienza scavando ai lati della crimpatura con una lama sottile ed affilata di un cutter su una buona base di appoggio, in questo modo aprirete la crimpatura con minor stress del collettore