Continuiamo a confondere il caso concreto, come ognuno di noi reagirebbe a caldo, con i principi. Se una reazione violenta può a volte essere comprensibile o perfino scusabile, non vuol dire che possa diventare un principio generale o un programma per il futuro.

In linea di principio c'è solo da essere soddisfatti SE (non ero presente) le provocazioni sono state da una parte sola e non sono state raccolte. Di fronte a simili contestazioni o, se è ancora possibile, si fa un passo indietro (riconoscendo che non si è ben accetti), o se l'organizzazione non può ragionevolmente essere annullata e si ritiene che i contestatori siano poco rappresentativi del clima generale decidere di andare avanti. Se si decide di andare avanti è facilissimo passare dalla parte del torto sul palcoscenico dell'opinione pubblica (o della legge). Ci vuole consapevolezza, perché lo spontaneismo è estremamente rischioso. Chi ha partecipato a qualche manifestazione "vecchio stampo" sa che razza di organizzazione, coordinamento e disciplina richieda una cosa del genere.

Io non ho mai detto che non mi sarei scatenato come una furia coprendo me, il mio club e l'intero Soft Air di biasimo universale. Probabilmente se avessi saputo in anticipo che la manifestazione sarebbe stata accolta da proteste e contestazioni avrei seriamente considerato di rinunciare. Il SA per me è un Hobby, non una crociata...

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