Version:1.0 StartHTML:0000000167 EndHTML:0000004009 StartFragment:0000000454 EndFragment:0000003993 p { margin-bottom: 0.21cm; } In Italia il giocatore medio, non si affeziona a una marca in particolare, segue le “mode” e soprattutto, si guarda in tasca e decide di conseguenza. All'estero non è proprio così.
E questo è solo il primo problema.
Il secondo è il tentativo da parte di tutti gli attori: Importatori, negozianti e giocatori, di fare i furbetti e aggirare tutti (dogane, importatori ufficiali, Iva, omologazioni) per risparmiare. Chi importa in maniera “parallela”, danneggia il marchio, e scoraggia chi vuole importare “seriamente”. Attualmente, chi investirebbe 250-300 Mila Euro anticipati un paio di mesi prima, per un'importazione seria di materiale Marui?
Il terzo problema, sono i marchi impressi sulle scocche dei prodotti Giapponesi. Ad esempio, se c'è un logo Colt, può essere importato legalmente (e ribadisco legalmente) solo da un licenziatario Cybergun, se è un prodotto H&K, può essere importato legalmente (e ribadisco legalmente) solo da un licenziatario Umarex. Glock, che io sappia non ha concesso le licenze a nessuno. Questo, restringe di molto la possibilità di importazione del singolo distributore.
Il quarto problema sono i cloni Cinesi, che negli ultimi anni, hanno invaso il mondo del Softair.
Li chiamo cloni, semplicemente per il fatto che alla base (nella maggior parte dei casi) non c'è ricerca e sviluppo di nuove tecnologie o idee, ma semplicemente una brutale copia di ciò che già esiste. Perché importare un prodotto costoso Marui, quando alla stessa cifra ti prendi 2 o 3 repliche economiche “Cinesi” che vanno a ruba?
Quinto e ultimo, il margine: Marui, essendo il più “anziano” prodotto Airsoft, ha sofferto di una spietata guerra al ribasso dei prezzi da parte di tutti gli importatori (ufficiali, non ufficiali, paralleli, illegali... etc etc). Questa politica di vendita ha reso il “giapponesino” poco redditizio.
Di conseguenza, non conveniente trattare questo prodotto.
C'è chi ha scelto “coraggiosamente” (o stupidamente) di investire comunque nei prodotti giapponesi, ma solo il tempo dirà se ha ragione, oppure no.