E chi lo dice che è uno sport, scusa?
Nessuno crede che il riconoscimento potrebbe essere dannoso. Tutti credono che il riconoscimento non arriverà mai, per una serie di ottime ragioni. Tutti dicono che è inutile parlare di softair come sport, visto che non lo è e continuerà a non esserlo nel prossimo futuro. Alcuni suggeriscono che, al posto di farsi seghe mentali su qualcosa di irraggiungibile, sarebbe forse meglio capire e migliorare quello che abbiamo oggi nel SA.Ma scusate una domanda: cosa vi vieta di continuare a fare come vi pare nel caso che il softair venisse riconosciuto come sport?
Questo è, in sostanza, un breve riassunto di quello che è stato scritto
Questa è un'idea molto diffusa nel gruppo "il SA è uno sport": con il riconoscimento del CONI d'incanto tutti i problemi con la società spariscono. Balle. Come hanno già scritto altri utenti, i problemi del SA sono causati dal comportamento dei softgunner e dalla tipologia di attività che facciamo. Corriamo nei boschi con mimetiche, accessori simil-militari e repliche di armi estremamente realistiche...ricreiamo ogni domenica mattina degli scontri armati. Già questo da solo causerebbe problemi e fraintendimenti persino con San Francesco. Se ci aggiungiamo il fatto che su dieci ipotetici softgunner sette sono immaturi, paranoici e pure un po' frignoni...beh, il quadro non migliora di certo.Anche qui dalle mie parti il fatto di essere riconosciuti non come branco di fanatici paramilitari (addirittura qualcuno con sindromi Froidiane...) ma come sportivi farebbe la differenza eccome sul discorso permessi e finanziamenti (sì avete letto bene).
Quello che facciamo e come ci comportiamo sono i due fattori che portano ad avere problemi con le persone. Il fatto che il SA sia o non sia riconosciuto come sport ai fini della "rispettabilità sociale" non c'entra una beneamata mazza.


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