
Originariamente inviata da
ronzino
secondo me nello schema con regolatore di tensione c'è un errore.
a relè chiuso, il led non si illumina perchè ha una differeza nulla ai suoi capi. il regolatore si vede la massa cortocircuitata con l'uscita e potrebbe rompersi (comunque non lavora in modo corretto).
a relè aperto la resistenza di scarica cortocircuita ingresso e uscita del regolatore( ma non è un gran problema) mentre invece lo è il fatto che essa sia collegata a massa tramite il led e la resistenza da 220ohm (la quale in figura non compare ma deve essere in serie con il led).
in questo modo, la batteria continua a scaricarsi su una resistenza equivalente data dalla somma delle due resistenze (=250ohm), e il led è sempre acceso, fin quando la batteria non arriva a 2 volt distribuiti su celle, cioè fin quando potete buttare la batteria.
edit:
inoltre il rele deve essere del tipo uno scambio una via (altrimenti vi costa di più) ma soprattutto del tipo normalmente aperto (o montato nel circuito in tal modo), altrimenti non si scarica niente di niente !
quindi secondo me, nel rettangolo rosso che raffigura il relè, deve essere eliminato il collegamento nero nella parte bassa (lato corto del rettangolo rosso).
inoltre non è presente un diodo di protezione polarizzato in inversa a proteggere il regolatore quando si sconnette la batteria, che anche se in questo progetto non è strettamente necessario (data l'assenza di carichi capacitivi) è a mio avviso consigliato.
nel caso si scarichino batterie da 9.6 è meglio aggiungere in serie in ingresso un diodo, i n modo che la tensione residua per cella sia 0,7v e non 0,6 che mi sembra abbastanza al limite.
un'ultima cosa, che indagherò quando monterò il circuito, è il discorso dell'autoricarica.
il regolatore, quando ha una tensione di ingresso <5v inizia piano piano a smettere di funzionare, portando rapidamente l'uscita a zero. ora però, non credo esso abbia un comportamento da trigger di smith, quindi quello che può accadere è una situazione di instabilità, ovvero:
1) la tensione della batteria scende e il relè scatta
2) inizia l'autoricaricarica, e il leggerissimo incremento di tensione della batteria, fa ricommutare il relè
3) riprende la scarica, e la tensione della battaeria scende, e scatta il relè.
4) il ciclo si ripete finchè non cessa l'autoricarica.
ora il tutto potrebbe avvenire (a seconda della rapidità dell'autoricarica e della soglia di commutazione de relè e del regolatore) con una velocità tipo quella dei relè della macchina, o comuque in pochi secondi.
il che produrrebbe una scarica della batteria ad impulsi e un accendi e speghi del regolatore, che non credo facciano bene ne all'uno ne all'altro.
quindi una volta montato il circuito è da verificare subito se si innnesca questo fenomeno, e qualora questo accada vanno prese contromisure. una da provare, è l'inserimento in uscita di una grossa capacità, che faccia costante di tempo con la resistenza dell'avvolgimento del relè ( a questo punto il diodo in inversa fra ingresso e uscita del regolatore diventa necessario), e vedere se si riesce a rallentare la velocità di commutazione del relè, altrimenti in qualche modo va triggherato smith il relè.
insomma l'idea del circuito di base mi sembra buona, c'è un attimo da chiarire la questione schematico e da provare ad apportare le modifiche che ho proposto.
fatto questo si ha uno scaricatore veramente professionale, nettamente superiore a quelli che noi abbiamo, che (date le immagini di chi l'ha smontato) non interrompono il processo di scarica quando spengono il led !!!!
quindi in pratica gli scaricatori commerciali si basano su questa filosofia: " quando si spegne il led, stacca la batteri. se non la stacchi io continua a scaricartela fino a zero e la brucio".