A mio avviso il giusto sta da qualche parte a metà strada.
Non ha senso il cercare di nascondere la realtà... non ha senso cercare di indorarla.
E' un gioco: prendiamolo per quello che è. Senza bisogno di nascondersi e negare l'evidenza dei fatti, ma senza bisogno di pretendere che a tutti debba piacere ed andare a genio.
Ripudio tanto i "reclutamenti Uncle Sam style" tanto quanto l'ipocrisia del "non giochiamo alla guerra... facciamo tiro tattico sportivo".
Mi cruccio sul cercar di fare le cose nel modo più possibile rispettoso delle norme, delle persone (interne ed interne al gioco) e degli ambienti che utilizzo.
Mi lavo le mani dei pregiudizi che taluni hanno sul gioco che mi piace: la coscienza me la sento pulita, cerco di dare un'informazione corretta e completa se me la chiedono, per il resto sono apposto.
...tanto buona parte di chi critica il nostro gioco ha sicuramente cantato con sentimento e più di una volta Generale di De Gregori: allora bene, loro cantano che "la guerra è bella anche se fa male..." ...la nostra, di "guerra" è bella e non fa nemmeno male.
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