Quote Originariamente inviata da papipizza Visualizza il messaggio
Manifestare il proprio dissenso e cosa buona e giusta , ma cercare di imporre il proprio pensiero sugli altri mi sembra contrario ad ogni regola di democrazia , che molti ci vedono come il fumo agli occhi e cosa acclarata , forse perché nelle loro menti si son creati il preconcetto che a causa del gioco che facciamo non possiamo che essere fascisti , e per tanto incarniamo tutto il male del mondo , molte volte lo pensano solo per partito preso senza avere nessuna cognizione di causa senza aver mai approfondito chi siamo,cosa facciamo perché lo facciamo ...Non sanno che a causa del gioco che facciamo non ce nessuno di noi che non abbia posizioni molto lontane dalla guerra "quella vera" , che fra noi ce gente che la guerra quella vera la vista e che ancora oggi ne porta le ferite dentro , che si contano sulle dita di una mano gli episodi di vera violenza che hanno coinvolto veri softgunner , che in fin dei conti il nostro è un gioco , come il tennis come il calcio , usiamo attrezzi diversi ma sostanzialmente giochiamo ..Sicuramente da parte di alcuni di noi , forse troppi , alcuni atteggiamenti di esibizionismo andrebbero smorzati se non del tutto eliminati , ostentare il proprio essere giocatore o presunto tale in luoghi diversi dal campo da gioco a mio parere non ci pone in buona luce , vedere su una nave personaggi che settati di tutto punto in mezzo a turisti e a gente normale non è un bel vedere , non ha scopo non serve a niente , cambiarsi sui campi da gioco , mantenere un profilo tranquillo , avere sempre un atteggiamento educato e rispettoso degli altri , quello si che ci fa grandi ...E soprattutto ci da diritto sempre all' ultima parola ....
parole sante

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Quote Originariamente inviata da JUMP62 Visualizza il messaggio
Io la vedo così: normalmente dove giochiamo è "zona altrui" ovvero a circa 30 km da casa mia. Ho sempre pensato che per andare in casa altrui si debbano usare le buone maniere. Recentemente, nel campo che abbamo da circa 9 anni, ci siamo trovati della gente che preparava un pranzo nella struttura permanente della sagra del paese. Li ho visti contrariati e sono andato a parlare con il presidente della associazione che gestisce sagra e campo da calcio e mi hanno detto che facevano un pranzo sociale e temevano che noi potessimo turbare la serenità dei loro soci.
Ovviamente era una cazzata perchè noi teniamo sempre un basso profilo e dialoghiamo sempre con gli autoctoni, fungaioli e cacciatori. Ciònonostante abbiamo deciso di giocare nel nostro campo numero 2 a circa 5km di distanza.
Naturalmente io avevo il pieno diritto di fare la giocata nel campo regolarmente autorizzato ( e di prorpietà di un mio caro amico) ma ho pensato che non ci sarebbe costato molto accontentare quelle anziane persone.
Il risultato è stato un rapporto ancora migliore con gli autoctoni che ci hanno più volte ringraziato.
Quello che voglio dire è che negli ultimi 10 anni abbiamo fatto enormi passi avanti nelle relazioni pubbliche...se, occasionalmente, dobbiamo concedere qualche cosa alla altrui sensibilità, non solo non ne patiremo ma, anzi, faremo progressi nei rapporti umani con chi ci consoce poco o niente.
purtroppo c'è gente che non ci arriva...e crea solo una brutta immagine di noi.