Mi era sempre sfuggita questa recensione...interessante, un gran bell'oggetto!
Da amante delle lame tuttavia non riesco a trovare la reale utilità di una lama del genere...in ambito di sopravvivenza vero e proprio io non porterei mai un coltello del genere...le ragioni sono le più svariate:
1) non è un machete
2) non è una lama agile
3) sicuramente non è una lama in grado di garantirmi una capacità di taglio adeguata
4) non ha la punta...questo se può essere un pro per scavare, sicuramente però non è adatto a lavori di fino...pensiamo ad esempio al pulire piccoli animali cacciati...
Il coltello quindi pur essendo accattivante non è adatto al compito che gli spetta...ma andiamo con ordine:
1) la sega è totalmente inefficace ed inutile...nella maggior parte dei casi in ambito di sopravvivenza non ci si mette a tagliare gli arbusti...verosimilmente si raccolgono rami o si spezzano a mano...tagliare con una sega del genere è un vero martirio...provare per credere...
2) sfrondare...per sfrondare davvero serve una lama più consistente, un vero e proprio machete con la lama più lunga e pesante...i 40 cm dell'expeditioner(con soli 13 cm dedicati all'utilizzo tipo machete)non bastano sicuramente a sfrondare in maniera efficace ma sopratutto senza affaticare l'utilizzatore...premesso il fatto che in ambito di sopravvivenza non si sfronda mai o quasi...sfrondare o passare nella vegetazione fitta lo si fa solo se costretti in quanto si sa dove e quando si entra e non si sa dove e quando si esce.
3) assenza di punta...anche qui passi per l'utilizzo tipo pala ma per tutto il resto non va bene...ripeto pensiamo ad un utilizzo di fino...
4) tagliasagola...inutile...se le 2 seghe sono buone questo strumento è ininfluente
5) bisello...nessuno ha notato il bisello della lama...il bisello a giudicare dalla foto è concavo...vorrei sottolineare come questo coltello risulti quindi totalmente inadeguato per un vero utilizzo sul campo...verosimilmente in effetti sul campo il coltello deve poter essere riaffilato...provate a riaffilare una lama con bisello concavo sul campo...poi mi raccontate...
6) poca agilità della lama...verosimilmente in natura con un coltello da sopravvivenza si fanno piccoli lavori...il più semplice e basilare è ad esempio fare la punta ad un bastone...ora immaginiamo di dover gestire 40 cm di lama per fare la punta ad un ramo di 3 cm di diametro...anche qui provate poi mi dite...
Concludo quindi dicendo che se cercate un reale coltello da survival dovete pensare a qualcosa di diverso...cercherete quindi un coltello con:
1) biselli piani per una più facile riaffilatura
2) contento nelle dimensioni
3) con una punta per i lavori di fino
4) senza utensili ausiliari...al max una piccola sega possibilmente a denti piani per poterla riaffilare sul campo utile per il taglio di cordami...anche questa però non necessaria...
5) una lama non troppo spessa...anche questo a favore della capacità di taglio
Se a qualcuno è venuto in mente un nordico si...stò suggerendo un nordico...sicuramente non militareggiante e per questo con meno appeal ma sicuramente più adatto all'uso vero e rale sul campo!