Premesse:
- L'ASG in questione ha circa quattro mesi di vita, gli eventuali segni e segnetti sono dovuti al normale utilizzo, ovviamente non esce così dalla scatola.
- Su SAM esistono già più recensioni del Colt M4 K.A.:
Aleximpreza ha recensito la versione A1 (con canna da 14.5”): link qui
-iceman- ha recensito la versione CQB (con canna da 10.5”): link qui
ziofester ha recensito la versione CQB-R (con canna da 10.5"): link qui
Nella mia è recensita anche la parte meccanica, poi direi che una in più non fa mai male...
INTRODUZIONE
Con un budget di 250€ cercavo una replica Colt M4A1 highcost con le seguenti caratteristiche:
Leggendo in giro le varie recensioni su SAM e su forum esteri mi sono imbattuto sulla review del CQB di -iceman- (linkata ad inizio pagina), e da lì ho deciso la mia scelta.
- Canna classica, da 14.5”;
- Loghi originali;
- Meccanica affidabile e qualità costruttiva;
- Pochi fronzoli (e cioè niente robaccia all'ultimo grido tipo Magpul, Vltor, etc
).
Acquistato da GM al prezzo di 205€, S.S escluse, è la versione liscia liscia dell'M4, cioè quella con guancette standard in fibra, maniglione Colt M16A4 e pala Bushmaster a sei posizioni.
Ma passiamo alla recensione vera e propria.
SCATOLA,IMBALLAGGIO E DOTAZIONE
La scatola è in cartone, ed è la classica K.A., con il logo della casa, il sito internet e i soliti riferimenti sui pericoli. Sulla destra è presente l'adesivo che identifica la replica contenuta all'interno, con alcuni dati. Riporto i piùimportanti:
Come fatto notare da Aleximpreza nella sua recensione, le istruzioni riportante in varie lingue ci sono, ebbene si, anche in italiano. Probabilmente Cybergun, l'importatore francese per l'Europa, applica gli adesivi sulle scatole prima della messa in vendita, dubito che vengano direttamente da Hong Kong...MAGAZINE CAPACITY: 300 rd
BATTERY TYPE: 1700mAh 9.6V Twins Type
WEIGHT W/O MAGAZINE: 2700g
LENGTH (Stock retracted): 770mm
LENGTH (Stock extended): 850mm
OUTER BARREL LENGTH: 368mm (14.5”)
MAIN MATERIAL: Aluminium, Nylon Fiber
All'interno dello scatolame è presente della spugna sagomata, che svolge benone il suo lavoro: l'ASG rimane ben bloccata senza alcun gioco.
La dotazione è veramente scarna... Troviamo poche cose:
-Ovviamente la replica;
-Un caricatore STANAG type nero (lo preferivo grigio...) maggiorato, da 300bb;
-Manuale d'istruzioni d'uso con certificazione Cybergun.
Strano non sia presente il tappo rosso, ma tanto nella mia non era c'era nemmeno lo scovolino di pulizia... Vabeh
LA REPLICA
La replica si presenta piuttosto bene. E' ovviamente full metal e non balla né scricchiola nulla. La qualità costruttiva è al top,nessuna imperfezione, bava o righetta appena uscita out of the box.
I gusci, in magnesio, sono ben replicati: sul lato sinistro sono incisi i loghi Colt, e sono praticamente identici alla controparte reale, confrontando le foto sul web. Ovviamente sono incise anche le solite modalità di fuoco, presenti anche sul lato destro. Il colore è molto particolare, non sono neri ma non sono nemmeno dello stesso colore grigiastro scuro dei gusci G&P, che reputo in quanto a colorazione un pelo più realistici; sembrerebbe quasi un grigio caldo molto scuro... Non riesco nemmeno a dargli un aggettivo. Dopo quattro mesi di utilizzo, la vernice tiene, ma me l'aspettavo più duratura... Insomma... Mediocre.
Le spine con cui sono fissati upper e lower sono di ottima fattura: Nello smontaggio evitano, tramite una molla, di uscire dalla sede... Una soluzione molto comoda. Il loro colore (lo stesso anche del pulsante del forward assist, del bolt catch, dei dadi del maniglione e dell'anello di chiusura del tubo del calcio) è più chiaro dei gusci.
Il selettore non ha alcun tipo di gioco: scorre bene e la sferetta si inserisce saldamente in ogni cavettina: non ha bisogno di essere accompagnato, scatta bene... Insomma, è rigido al punto giusto!
La leva d'armamento è funzionante, se tirata leggermente farà scattare lo sportellino dell'otturatore lasciandolo semplicemente aperto, se tirata invece fino a fine corsa, oltre ad aprire lo sportellino dell'otturatore, tirerà anche la finta lamellina (di un orrendo colore cromato), che replica appunto l'otturatore. Da lì si potràavere un comodo accesso per la regolazione dell'hop up. Se rilasciata a riposo, la lamellina resterà in posizione aperta. Per chiuderla sarà necessario premere il tasto del bolt catch, anch'esso funzionante: il rumore prodotto è secco e deciso. Il pulsante dello sgancio caricatore svolge ottimamente il suo compito: i giochi, presenti tra pulsante e sede, sono davvero minimi e non infastidiscono.
Il maniglione rimovibile è uguale a quello dell'M16A4, con due tacche posteriori ribaltabili a scelta, e regolabili in alzo e deriva come nei più moderni Colt. Le rotelline di regolazione scattano alla perfezione senza bloccaggi o imputamenti e il tutto è replicato molto fedelmente: non mancano incisioni di vario tipo, come numerazioni, indicazioni di rotazione della rotella e tacche di centraggio. Sul K.A. il maniglione riporta la dicitura “A1”, a differenza degli ultimi G&P che riportano la sigla “A2”.
Le plastiche sono a mio parere il punto forte di questa replica in fatto di materiali... Il nero opaco con cui sono realizzate grip, guancette e pala Bushmaster è perfetto, e non ha nulla a che vedere con le plasticacce lucide e giocattolose delle repliche lowcost... Il materiale è fibra di nylon, e non sono presenti né sbavature né tanto meno imperfezioni dovute allo stampaggio. Gli accoppiamenti di guancette e grip sono perfetti, nessuno spiraglio, fessura o altro. Il calcio balla un po'... E' un fatto abbastanza normale, ma lo avrei preferito più stabile. Niente che non si risolva comunque con una passata di nastro isolante sul tubo!![]()
Sempre riguardo al calcio: il tubo, a 6 posizioni, è predisposto perl'inserimento delle apposite LiPo.
Il frontale è una trave... L'outerbarrel è monopezzo nera (l'avrei preferita grigia scura, nera non è il massimo...), e sono presenti anche qui i loghi riguardanti il calibro. E' presente il finto gas tube, che oltre a migliorare il realismo, irrobustisce il tutto: fissato al delta di mira, entra in un'apposito foro nel delta ring e viene bloccato all'interno dell'upper receiver, garantendo anche il “centraggio” del delta di mira rispetto alla slitta sul castello. Il delta è il classico Colt, ed è possibile regolare la tacca in alzo o attaccare una baionetta dummy. Ottimo il passante per la cinghia, posizionato lateralmente e non inferiormente al delta di mira: se smontato, può essere posizionato a scelta a destra o a sinistra e presenta delle incisioni riguardanti il verso con cui va fissato e il codice numerico. L'altro passante è situato sulla pala del calcio.
Delta ring e front ring sono quelli real type: è possibile, per chi volesse, montare il kit MOE Magpul senza problemi. La molla del delta ring è veramente dura, ad aprirlo le prime volte si tira giù qualche “rosario”, ma alla lunga si ammorbidisce... Meglio così che tutto traballante comunque!
Lo spegnifiamma è di tipo Birdcage a sei fori ed è correttamente montato: La parte piena è rivolta nella zona inferiore, come nella controparte reale.
In generale, sorvolando sulla pala un po' ballerina, un unico neo: sulla mia replica l'accoppiamento di upper e lower receiver non è perfetto, ma solo a sinistra del guscio. Si tratta comunque di pochissimi decimi di mm, sufficienti però a mostrare (solo con tanta luce) i gusci del gearbox.
I pro e i contro sull'esterno:
Pro
Contro
- Full metal, peso vicinissimo al vero;
- Qualità dei materiali e assemblaggio;
- Elevata fedeltà di riproduzione;
- Loghi originali Colt;
- Bolt catch funzionante;
- Tubo calcio predisposto per LiPo da tubo.
Insomma, nulla che non si possa risolvere con qualche rimedio home made/fai da te... Resta solo da verificare la verniciatura, il tempo saprà dire!
- Ottima verniciatura, ma sembrerebbe poco duratura;
- Lamierino finto otturatore cromato?;
- Piccolo spiraglio tra upper e lower (almeno sul mio...);
- Pala Bushmaster un po' ballerina.
SMONTAGGIO & MECCANICA
Lo smontaggio è il solito di tutti i Colt, eccetto le repliche Marui e a copiare (J.G.), che hanno l'apertura a compasso.
Si procede con la rimozione delle due spine che tengono uniti upper elower receiver.
Fatto ciò, la replica si dividerà, come nella controparte reale. Attenzione alla finta piastrina dell'otturatore: la molla, in tensione, viene sputata fuori dalla sede dello scorrimento... Nessun rischio di perderla (è fissata alla piastrina), ma attenzione a non farsi finire il tutto in un occhio
Divisi i gusci possiamo rimuovere la inner barrel con relativa T hop up, in metallo. Gli ingranaggi di regolazione del pressore scorrono senza impuntamenti, ed è presente un blocchetto di fine corsa. Il gommino con cui la replica esce di scatola è un po' duretto, anche se di qualità: io l'ho sostituito con un Guarder siliconico, mantenendo però il suo pressore originale King Arms.
Dopo aver smontato il meccanismo di sgancio del caricatore (è la stessa identica operazione in tutti i Colt), si rimuove il pulsante del bolt catch con il relativo braccetto, bloccato nei gusci da una spina, che va tolta da sinistra verso destra (a destra c'è un piccolissima cavetta con un OR).
Questi sono finora i pezzi rimossi.
Con un cacciavite a stella si rimuove la la grip e il relativo fondello, dotato di vite per la regolazione dell'altezza del motorino. E' veramente sensibile, quindi se provando il GB appena rimontato si sente sferragliare, potrebbe essere in molti i casi l'altezza del motorino modificata...
P.S. Le viti del fondello in foto non sono quelle originali (sempre a stella).
Notare la filettatura in metallo, e non fatta nella plastica della grip come nei lowcost...
Tolti i faston, a cui potevano benissimo farci un foro per bloccarli alle placche del motorino con una vite, come nei G&P (e qui punto a sfavore...), si sfila il motorino.
Il motorino King Arms, ovviamente ad albero lungo, è un anonimo High Torque grigio, senza alcun tipo di logo. Gira leggermente più veloce degli HT cinesi, ma niente di strabiliante in fatto di ROF. Utilizzandolo con le 9.6V, la replica spara circa 19/20 bb/s, cronografati.
Come ultima azione per dividere il GB dai gusci, non resta che rimuovere l'ultimo grano in foto. La zigrinatura, al momento del riassemblaggio, deve stare a sinistra dei gusci!
Ed ecco il GB diviso. Non smontando il frontale, i cavi ovviamente passano ancora per la ghiera... Ma, personalmente, non mi danno fastidio...
E qui il GearBox.
E' un seconda generazione in metallo (sicuramente non Zama, penso acciaio ma non ne ho la certezza) rinforzato. Non presenta bave o imprecisioni, né all'esterno, né all'interno: lo stampaggio è ottimo.
Svitato il tutto (sono tutte Torx), ecco il GearBox aperto.
Grasso presente in modeste quantità e nei punti giusti... Sinceramente non ho nemmeno avuto il bisogno di reingrassarlo. Gli spessori sono già ottimamente posizionati, e permettono alla terna di girare senza attriti o impuntamenti.
La terna, in acciaio con la dicitura “KA” su conico e settoriale, dovrebbe essere una classica 18:1. Anche qui, nessuna imprecisione nello stampaggio. Il settoriale monta già di serie il delayer, in plastica.
Le boccole hanno un diametro di 7mm, e sono cuscinettate. Estrarle dal GearBox è veramente dura... All'inizio pensavo fossero addirittura incollate.
Il gruppo aria è costituito da:
- Cilindro, in ottone pieno;
- Testa cilindro, in ABS con beccuccio in ottone e due OR sulla testa;
- Pistone, con cremagliera full POM nero (in foto c'è un cinese... Con il pistone di serie ho avuto qualche “problemino”);
- Testa pistone, antivuoto (8 fori, nella foto è montata sul pistone cinese) sempre in materiali polimerici, con un OR sulla testa;
- Spingipallino, 2° gen. nero, in ABS (se non mi ricordo male aveva un OR all'interno);
- Asta spingipallino, sempre in plastica, rossa, flessibile al punto giusto;
- Guidamolla, in plasticaccia, nero, senza cuscinetti;
- Molla, M110 (quindi overJ).
La replica esce di scatola overJ. Ogni scatola, al suo interno contiene il cartellino con la potenza effettiva della replica: da quanto ho capito negli shop italiani è venduta underJ.
Una foto in dettaglio del pistone, sgranato. Avrò avuto sfiga io? Generalmente ne parlano tutti bene...
La cavetteria è quella classica, niente cavi argentati. Passa dal frontale (ovviamente può essere spostata sul retro per utilizzare LiPo da tubo) e monta tamya piccoli. Il selector plate è dello stesso materiale e colore dell'asta spingipallino e delle plastiche dei contatti elettrici.
Personalmente,ho cambiato poca e fondamentale roba.
I pro e i contro sulla meccanica:
- Gommino Hop Up Guarder siliconico (pressore originale);
- Molla SP90 SRC;
- Pistone cinese, in attesa di trovare un SRC verde: per ora però regge bene...
Pro
Contro
- Gearbox da 8mm;
- Boccole cuscinettate;
- Terna robusta e ben stampata;
- Delayer già di serie;
- Tenuta gruppo aria.
Ora la potenza si attesta sugli 0.85J.
- Over Joule (ma era specificato);
- Pistone di cacca o è solo un mio caso?;
- Guidamolla in plasticaccia.
Più avanti aggiornerò la recensione con altre foto, più che altro dell'ASG e dello scatolame (che nel frattempo si possono vedere nella recensione di Aleximpreza e di -iceman-) e inserirò alcuni dati mancanti, come la compatibilità con caricatori di varie marche (niente Pmag però) e la miniguida per montare il RIS D|Boys...
Nel frattempo critiche, consigli, rep o insulti sono ben graditi!
Fedez