Mi accingo a scrivere questa recensione di un prodotto che ho appena acquistato; visto che ne ho cercato una disperatamente (non trovandola) prima di procedere all'acquisto.
Lo zaino in questione è l'Ice Rock Plus della israeliana N.ER.G. OPENLAND una ditta fondata da Dan Sason che si è posto di realizzare prodotti validi per l'uso outdoor, in particolare gli zaini sono progettati per l'impiego da parte di maestri di sci, guide alpine, soccorso alpino, guardie forestali, unità militari e specialisti della montagna.
Questo spiega la presenza di alcuni elementi nello zaino che vedremo in seguito.
Una nota importante: la N.ER.G. dove li realizza questi prodotti? La risposta è semplice: in Cina!
Ma attenzione a non pensare che siano una cinesata, gli standard sono molto elevati, l'azienda si fa garante per il livello del prodotto e in caso di ogni tipo di difetto di fabbricazione è coperto da garanzia totale da parte dell'azienda.
Dicevamo, lo zaino, ha una capienza di 40/45 LT, qui lo vediamo nella sua interezza, salta subito all'occhio le 6 file di pals centrali, come vedremo sono presenti anche sui lati dello zaino.
Subito un commento sui pals, sono fatti molto bene, le cuciture sono molto solide e la cordura ottima.
Qui vediamo in dettaglio il logo della N.ER.G. ci si può accorgere subito della bontà del materiale, si tratta di una spessa cordura 1000 denari, il retro è cerato, per capirsi ricorda moltissimo la cordura utilizzata dalla arktis.
Le cuciture sono buone ed è stata già inserita una comoda "paracord" per aiutare la chiusura delle stesse.
A lato della fila di pals centrale ci sono delle fettucce (7x2) dove inserire una corda elastica o modificare il sistema di ritenzione di bastoncini da trekking o piccozze.
Sulla sommità dello zaino ci sono i passanti per aumentare la capacità di carico, la larghezza è superiore ai 2 cm quindi più che sufficienti per far passare tutti i nastri in commercio.
Al centro c'è il classico "taglio" per far passare il tubo del nostro sistema d'idratazione che trova alloggio all'interno.
Come dicevamo i pals ci sono anche sui lati dello zaino, si può notare il sistema di tiranti per compattare lo zaino.
Altra nota interessante che si può osservare da questa foto sono i portasci laterali.
Se non si fosse ancora capito che è uno zaino ibrido tra l'impiego militare ma soprattutto quello in montagna portate la vostra attenzione sul comodo cinturone sottostante (cinturone che non si può togliere). Noterete, oltre ad una fila di pals anche i portaoggetti tipici delle imbragature. Chi arrampica sa che sono fondamentali per agganciare moschettoni e rinvii.
Dicevo che il cinturone è molto morbido, lo sono anche gli spallacci, molto larghi e molto imbottiti come possiamo vedere in questa foto.
Ovviamente essi hanno tutti i crismi degli spallacci degli zaini militari quindi ulteriore cinghia pettorale, D rings, e cinghie di ritenzione per la parte superiore dello zaino.
Ma devo dire che il pezzo forte di questo zaino rimane lo schienale, molto imbottito ma anche rigido, dopo vedremo perchè, conferisce un'ottima sensazione alla schiena (ho provato moltissimi zaini negli anni di trekking e di softair ma è davvero tra i più comodi di tutti i tempi).
Analizziamo un po' gli interni.
La prima tasca che troviamo è una tasca portadocumenti laterale. E' molto lunga e profonda perfetta per alloggiare ogni tipo di cartina.
Sotto ad essa troviamo una tasca grande come tutto lo zaino.
Arriviamo al vano dello zaino, l'aggettivo migliore per descriverlo è spartano. Qui mi aspettavo qualcosa di più, delle tasche a zip o una base molle per organizzare il tutto (come sullo spur della platatac una delle mie alternative), e invece ci troviamo dinnanzi ad un semplice vano, ci sono due tasche portabicchieri (roba che ha anche lo zaino alpino anni '70 di mio papà) in più c'è un gancetto portachiavi e la tasca per il sistema d'idratazione. Per accedervi si deve aprire un velcro ed una zip. Utile il velcro per tenere il tubo del camelbak. Lo spazio interno, della tasca porta camel, è veramente scarso, devo ancora provare a riempirlo, aggiornerò appena riesco.
All'interno troviamo l'etichetta dell'azienda importatrice (la Dolce Vita di Povegliano TV) con il numero di telefono e la dicitura "made in china".
Infine vi mostro il segreto della rigidità dello schienale. Un telaio a traliccio!
Per concludere, mi pare un buon zaino per quello che ci devo fare ovvero softair ma anche trekking e arrampicata.
Lo si trova in Italia ad un prezzo di 135€ circa e ovviamente è coperto da garanzia.
Appena posso lo aggiorno con le foto operative.
Edit: una foto per Tato per far capire com'è fatto.
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