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Discussione: Recensione revolver hfc (con foto)

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    Predefinito Recensione revolver hfc (con foto)

    recensione: <<hfc/keymore hg1320 gas soft air revolver>>
    by rx-7

    come il mondo del softair comprende innumerevoli forme di gioco e metodi di svolgimento, così quello delle relative asg conta molteplici tipologie che ogni softgunner, in base alle proprie esigenze, “filtra e seleziona” all’unico scopo di raggiungere il proprio “massimo piacere di gioco”.
    molti softgunners prediligono praticità d’uso, funzionalità tattica ed ergonomia... questa recensione non è a loro che si rivolge; perchè l’asg in questione è tutto tranne che queste tre caratteristiche, che i più ritengono essenziali per praticare il softair. preambolo peraltro inutile questo, in quanto chiunque ricerchi in un’ asg le caratteristiche di cui sopra, mai e poi mai andrà a scegliere un revolver, ma si orienterà sicuramente, nella scelta dell’arma da fondina, su una delle moltissime repliche di semiautomatiche, molto probabilmente a gas, anche se ultimamente le elettriche in virtù della loro maggior praticità stanno sempre più prendendo piede a fianco dei softgunners nostrani.
    come annunciato, questo revolver, che contrariamente a quanto molti siti internet affermano (ritenendolo una replica s&w, ndr..) io considero una replica piuttosto ben riuscita di un “taurus 689vr” .357 magnum, si rivolge all’utente appassionato del genere. quello che, almeno a volte, “al cuor non si comanda”, insomma.. perchè nel caso in cui la razionalità, per questa scelta, sia superiore alla passione, l’aquisto certamente non andrà a termine. si tratta di aquisto puramente emozionale, per definirlo meglio.

    ma andiamo finalmente a vedere cosa abbiamo tra le mani: di primo impatto, l’imballaggio non colpisce per solidità (causa un corriere maldestro, il sottile strato di cartone che costituisce il coperchio dell’involucro di polistirolo si è già danneggiato nella parte superiore sx), del resto come quasi per tutte le marche low-cost. in particolare, questa hg1320 è prodotta dalla taiwanese keymore, meglio nota in occidente come hfc.
    inoltre, l’immagine di copertina si riferisce al modello generico preso come stereotipo di gamma, e sulle prime fa venire un colpo all’aquirente, che può pensare ad una spedizione errata... invece, una volta aperta la scatola, niente sorprese; il modello è proprio quello che ci si era prefissati, e nel caso della versione in questione, lo scintillare della finitura inox di primo impatto è una bella goduria.

    la dotazione di serie è abbastanza deludente; comprende infatti solamente il revolver (e vorrei vedere), 6 bossoli in ottone capaci di contenere 1bb ognuno e una trentina di bb gialli (presumibilmente 0,12g) praticamente inutilizzabili. il tappo rosso, nota positiva, è un pezzo in plastica rigida a incastro, il che permette di non dover verniciare o peggio sverniciare in caso si desideri maggior realismo scenico.
    presente, ovviamente, anche un foglio illustrativo sintetico (perchè di manuale certo non si può parlare) sul quale si trovano le informazioni elementari, rivolte perlopiù ai bm che dovessero aquistare questa asg. interessante notare però, per una marca lowcost, che sono presenti anche le istruzioni in italiano; o meglio, in italiano/latino, considerando la pessima traduzione. ciò mi fa presumere che, oltre quindi alla nostra lingua e probabilmente al taiwanese, gli altri idiomi comprendano l’aramaico antico, il greco arcaico e una qualche forma di inglese preistorico o comunque mal tradotto.

    una volta estratto dal suo involucro a incastro, ecco il nostro revolver in tutto lo splendore simil-inox della versione con canna da 4”. devo dire che, nonostante sia costituito da una grossa percentuale di abs (comunque di buona fattura), il peso è considerevole. diciamo che non credo raggiunga i 1.100g della taurus originale, ma si avvicini o forse superi i 900g (perdonate l’assenza in casa mia di un bilancino da cucina). parlando di materiali, considerato l’accenno sopra, troviamo abs a profusione: il calcio è un semplice accoppiamento di gusci di abs nero, non troppo spesso ma fatto abbastanza bene, che racchiude, oltre alla bombola nella quale caricare il gas, anche 2 pesi di piombo/ghisa/metallo non meglio definito. il corpo centrale del revolver è esternamente abs nero verniciato inox, così come anche il grilletto e il tamburo, questi ultimi però in materiale plastico visibilmente più rigido e resistente. in metallo troviamo il telaio interno coi relativi meccanismi, il pulsante di sicura/sgancio del tamburo e (piacevole sorpresa) la canna. e non solo la parte interna, bensì tutta. canna integralmente real steel.




    la valvola di carica del gas, come nella maggior parte dei revolver di questo tipo, è sita nel calcio della replica, leggermente in profondità così da esser meglio protetta da urti o azioni esterne di sorta.

    le mire sono le classiche a coda di rondine presenti praticamente su tutte le armi corte di questo genere; anche se nel caso specifico, riservano una piacevole sorpresa, anche se all’atto pratico quasi inutile: la tacca di mira posteriore è regolabile sia in altezza che trasversalmente al corpo dell’asg. il tutto velocemente aggiustabile tramite un semplice cacciavite a taglio di piccole dimensioni.



    il pulsante di sgancio del tamburo, come anticipato, è in metallo, e dipendentemente dalla posizione in cui viene mosso, svolge una doppia funzione: spinto verso la direzione di fuoco, libera il tamburo che può essere così aperto verso il lato sinistro della replica tramite una leggera ma decisa pressione sul lato opposto dello stesso. richiamato invece oltre la posizione neutra in direzione opposta al fuoco, funge da sicura inserita. in questa posizione, nè il cane ne il grilletto possono essere mossi. il fuoco accidentale è quindi sicuramente impedito. non troppo bella da vedere è però la luce lasciata fronte al pulsante di sgancio quando lo stesso è in posizione di sicura; anche se presumo che sia un difetto comune anche alla controparte reale di questa replica.

    il tamburo, in materiale plastico, presenta delle scanalature tra l’alloggiamento di un bossolo e l’altro immediatamente adiacente, questo perchè la hfc prevede tra gli optionals abbinabili al revolver un caricatore unico capace di contenere 24 bb e costituito dall’unione di 6 bossoli. leggendo nel net, si trovano pareri discordanti su questo “gadget” (leggenda narra che i bb sparati tramite questo caricatore escano con potenza notevolmente inferiore rispetto a quelli sparati tramite bossolo a colpo singolo), che risulta comunque senz’altro irrinunciabile per chi volesse utilizzare l’asg anche in game senza soffrire troppo dello scarso munizionamento tipico di tutti i revolver.

    una nota davvero dolente è da riservare alla verniciatura, sicuramente di grande effetto ma all’atto pratico non troppo funzionale: oltre al fatto ovvio che in game in mezzo ai tronchi e ai cespugli un oggetto in finitura inox non sia proprio la cosa più mimetica del bosco, la patina argentata (con molte zone dove si nota un brutto effetto “buccia d’arancia”) si rivela essere anche particolarmente fragile; lo sfregamento con il laccio di ritenuta della fondina ne ha già causato il deterioramento, e dopo solo 2 ore di utilizzo! il consiglio, quindi, è quello di rivolgere le proprie attenzioni alla versione all-black in caso di probabile utilizzo frequente, e ritenere valida la versione inox solo per utilizzo “scenico”.




    i bossoli, in ottone e capaci di contenere un solo bb calibro 6mm ognuno (viva il realismo...), sono ben fatti anche se certamente sovradimensionati (roba che nemmeno una 44 magnum...), e al momento si trovano in vendita, come il magazzino da 24, solamente oltreoceano (chiunque abbia informazioni a riguardo, integri pure) a cifre variabili tra 12 e 17 dollari statunitensi per il pacchetto da 6 pezzi. il caricatore da 24 round viene via invece a circa 14-15 dollari.


    le cartucce entrano agevolmente ognuna nel proprio alloggiamento, e ne escono altrettanto agevolmente una volta liberato il tamburo e messa la replica in posizione verticale. quasi non si sente il bisogno dello spingi bossoli posto sotto la canna (anch’esso in metallo), che esiste in repliche da softair più per fedeltà ai modelli originali che per funzionalità vera e propria; infatti nelle armi reali ha un qualche senso poichè l’esplosione della carica del proiettile causa talvolta l’incastro del bossolo esausto nell’alloggiamento del tamburo, tale da impedirne il liberamento tramite gravità (anche se pure nei revolver ottimamente costruiti, solitamente non si pone tale problema).



    nell’utilizzo pratico, si nota che questa replica a gas soffre ancor più delle sue cugine semiautomatiche per le basse temperature; anzi, si può dire che diventa davvero inutilizzabile sotto i 5-10°c. in tali condizioni infatti il bb esce dalla canna, procede ogni volta in ogni direzione tranne che in quella in cui si è mirato, e compie un tragitto di circa una decina di metri al massimo. tutto ciò sulle prime causa sgomento e delusione, se la si prova per la prima volta in inverno ed esternamente. utilizzandola invece a temperature più consone alla sua tipologia di replica a gas (quindi tra i 15-30°c) si rivela sufficientemente precisa nel medio raggio nonostante l’assenza di hop-up regolabile e abbondantemente potente per essere alimentata a normale green-gas e non a co2. si consiglia l’uso di bb da 0,20-0,25g utilizzando i bossoli e solo da 0,20g utilizzando il caricatore-magazzino da 24bb. l’asg fa fuoco in azione mista, ovvero single-action (tirando a sè il cane che muove il tamburo e poi premendo il grilletto) o double-action (premendo il grilletto che muove il cane e il tamburo contemporaneamente).
    concludendo, per 48€ di spesa questo revolver si rivela davvero buono relazionando il suo costo e ciò che offre all’appassionato del genere. la presenza scenica è di indubbio impatto, vedersi puntare un cannone di siffatta specie ignorante mette una certa soggezione all’incauto bersaglio. l’altro lato della medaglia è la scarsissima capacità di colpi tipica dei revolver (anche se il caricatore da 24 risolve parzialmente il problema, a scapito di un pò di potenza) e la visibilità a 8km degli scintillii della finitura, il che rende questa replica in particolare abbastanza inutilizzabile in boschivo.
    ma al jigen di ognuno di noi poco importa... tutt’al più si opta per la versione nera, e ci si riscopre bambini quando si apre la scatola e si è felici di aver speso così pochi spiccioli per questo bel revolver.

    la pagella:
    rapporto qualità/prezzo: 8
    impatto estetico: 9
    analisi estetica: 6
    materiali: 7
    fedeltà replica: 9
    realismo peso: 7
    realismo funzionamento: 10
    potenza: 8
    precisione: 7
    flessibilità d’uso: 5
    totale: 7,6
    Ultima modifica di DURACELL; 14/12/2009 a 18:13

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