Già una quindicina d'anni, sull'inserto "Il Venerdì", la Repubblica scrisse un articolo intitolato "i Guerrieri della domenica" sulla nascente attività ludica chiamata soft-air e, anche allora, a parte qualche inesattezza non ci trattò tanto male.
Evidentemente gli siamo simpatici.
non mi pare ci siano castronerie. se guardate sul sito dell'espresso mi pare, c'è anche un video reportage e parte delle notizie non proprio esatte provengono da chi è intervistato, giocatori o dichiarati tali che hanno campi in affitto eccc... quindi il problema è anche alla fonte semmai se ci dipingono in quel modo.
L'articolo è tutto sommato veritiero e restituisce un'immagine "riabilitata" di noi softgunner, il che può andare bene.
Le uniche cose che mi hanno fatto vomitare dagli occhi quando le ho lette sono state (cito testualmente):"mitragliatore Barret, la semiautomatica per le lunghe distanze" e "pistola Hikapa"
Articolo potabile, mi piacerebbe però, cominciando da noi (e intendo softgunners, operatori del settore e via dicendo) che tutti le chiamassero "repliche" o "asg".. le "armi" sono un'altra cosa e non penso che nei confronti di qualunque esterno sia un gran bene riempirsene la bocca..
In attesa della conferma e-mail
l'articolo non è malvagissimo, a parte i grossolani errori da voi gia citati, ma personalmente ho sempre creduto che gli unici articoli denigratori del nostro hobby sono quelli a senso unico, quelli cioè dove il giornalaio sinistrorso se la canta e se la suona accusandoci di tutto e di piu senza parlare con nessuno, perchè in quasi tutti gli articoli dove c'è un'interlocutore praticante ci abbiamo quasi sempre fatto la figura dei signori (a volte un po ignoranti per come parliamo
sarebbe altresi moooooolto apprezzabile che noi tutti imparassimo davvero ad eliminare il gergo militar militaresco perchè oltre a non esserne degni nella maggior parte dei casi, rafforziamo le loro convinzioni...
immaginate che faccia quando il riccioluto di turno col suo cardigan rosso sulle spalle chiede "ma voi girate armati? con munizioni, granate a gas e terrorizzate la gente innocente che gira per i boschi?" e il praticante gli risponde " non sono armi, sono GIOCATTOLI, repliche, e non usiamo munizioni ma pallini, non usiamo gas ma farina, non mettiamo paura ai "civili" ma avvertiamo con educazione gli ESTRANEI che c'è una simulazione in corso perdendoci anche 1 ora del nostro tempo di gioco a spiegarci bene e a tranquillizzarli" etc!
Vorrei dare una mia personalissima opinione a riguardo, visto che ormai ci sono parole che sembrano dei veri e propri tabù e che invece in realtà sono semplici termini, il più delel volte scientifici.Originariamente inviata da lba
Iniziando come prima cosa dai "proiettili".
Non è la prima volta che qualcuno viene ripreso per aver chiamata "erroneamente" (se così possiamo dire), un bb "proiettile", ma sta di fatto che un "corpo destinato ad essere lanciato, tramite l'applicazione di una forza, contro un bersaglio" è difatti definto come proiettile.
La munizione che spesso chiamiamo "proiettile" si chiama pallottola, ed essa identifica al 100% le munizioni utilizzate per le armi da fuoco "portatili".
Un bb, che vi piaccia o no può essere chiamato proiettile (NON pallottola).
Arriviamo anche a "Fucili", "Mitragliatori" e tutti quei termi evitati come la peste (Armi no, in quanto il significato è differente)...ma per quale motivo? Sono termini scientifici coniati per identificare un oggetto!
Un fucile è un fucile, non importa sia esso fatto di legno, plastica o di lego, se possa o non possa sparare: la terminologia indica quel tipo preciso di oggetto. Se poi si vuole essere precisi tanto meglio:
-Fucile gioccattolo
-Fucile da caccia
-Fucile di biscotti con crema al mascarpone
ecc..
Ma il termine Fucile non è erratto.
Così come non vedo il motivo per cui non si dovrebbero chiamare le cose con il nome con cui sono state chiamate:
Questa come vogliamo chiamarla? lancia-pallini? o spargi-pallini? oppure semina-pallini?
Si chiama, Granata, punto. Aggiungiamoci un bel -softair o - giocattolo e siamo apposto, non è necessario storpiare i nomi!
Lo stesso vale per altre cose di cui si impone il "tabù" immotivato, e poi invece sul capo si sente: "Quanti kill hai fatto" "quanti ne hai uccisi oggi??"
Insomma, chiamare un bb proiettile è da ignoranti, mentre dire che ogni domenica uccidi centinaia di giocatori è la normalità?
(SIA chiaro non c'è l'ho con te Nonaeme, ti ho quotato pere prendere spunto :P )
Insomma, impariamo a utilizzare i nomi appropriati per ogni cosa, aggiungendo sufissi o prefissi per evitare malcomprensioni, ma non storpiamo le cose che non vanno storpiate!!
Vorrei dare una mia personalissima opinione a riguardo, visto che ormai ci sono parole che sembrano dei veri e propri tabù e che invece in realtà sono semplici termini, il più delel volte scientifici.
Iniziando come prima cosa dai "proiettili".
Non è la prima volta che qualcuno viene ripreso per aver chiamata "erroneamente" (se così possiamo dire), un bb "proiettile", ma sta di fatto che un "corpo destinato ad essere lanciato, tramite l'applicazione di una forza, contro un bersaglio" è difatti definto come proiettile.
La munizione che spesso chiamiamo "proiettile" si chiama pallottola, ed essa identifica al 100% le munizioni utilizzate per le armi da fuoco "portatili".
Un bb, che vi piaccia o no può essere chiamato proiettile (NON pallottola).
Arriviamo anche a "Fucili", "Mitragliatori" e tutti quei termi evitati come la peste (Armi no, in quanto il significato è differente)...ma per quale motivo? Sono termini scientifici coniati per identificare un oggetto!
Un fucile è un fucile, non importa sia esso fatto di legno, plastica o di lego, se possa o non possa sparare: la terminologia indica quel tipo preciso di oggetto. Se poi si vuole essere precisi tanto meglio:
-Fucile gioccattolo
-Fucile da caccia
-Fucile di biscotti con crema al mascarpone
ecc..
Ma il termine Fucile non è erratto.
Così come non vedo il motivo per cui non si dovrebbero chiamare le cose con il nome con cui sono state chiamate:
Questa come vogliamo chiamarla? lancia-pallini? o spargi-pallini? oppure semina-pallini?
Si chiama, Granata, punto. Aggiungiamoci un bel -softair o - giocattolo e siamo apposto, non è necessario storpiare i nomi!
Lo stesso vale per altre cose di cui si impone il "tabù" immotivato, e poi invece sul capo si sente: "Quanti kill hai fatto" "quanti ne hai uccisi oggi??"
Insomma, chiamare un bb proiettile è da ignoranti, mentre dire che ogni domenica uccidi centinaia di giocatori è la normalità?
(SIA chiaro non c'è l'ho con te Nonaeme, ti ho quotato pere prendere spunto :P )
Insomma, impariamo a utilizzare i nomi appropriati per ogni cosa, aggiungendo sufissi o prefissi per evitare malcomprensioni, ma non storpiamo le cose che non vanno storpiate!!
Guarda, io ti posso garantire che se parli con il 90% delle amministrazioni comunali, si sentono molto più tranquille se parli di repliche o pallini, piuttosto che fucile o e fucile mitragliatore. Pallini è più gradito di proiettili e marcare l'avversario è preferito a "ho sparato al nemico". Ipocrisia nostra? Forse si...ma una ipocrisia utile a superare il pregiudizio di quanti non ci conoscono.
La mia voleva essere una sorta di denucia del "troppo" buonismo, che porta a mettersì tabù anche quando non sono necessari.
Nessuno chiama i pallini o bb : proiettili, perchè vuole chiamarli così?? A volte scappa, anche se è raro, se capita non se nè può fare una colpa. Era questo il mio intento, era questo che volevo evidenziare!
Una replica o asg, rimane comunque un "fucile" o "mitragliatore" o "fucile d'assalto", basta semplicemente aggiungere - gioccattolo come ho detto prima. Non è grave, non è sbagliato, è un nome come un'altro!! E' il nome di quell'oggetto.
BEN diverso è dire: ho ucciso 10 avversari domenica! Qui stiamo su tutto un'altro livello in quanto il termine in sè è scorretto dal principio.
Non uccidi nessuno!! Lo elimini dal gioco o dalla partita in corso! Eppure c'è poca attenzione su questo, si preferisce infierire sulla gente che chiama i bb, proiettili..insomma, c'è qualcosa di stranamente bizzarro in tutto ciò..
Ultima modifica di McSnake; 17/02/2014 a 15:55
Si Snake, lo capisco perfettamente ed anche io quando parlo non dico certo replica oppure "ho marcato l'avversario" per disattivare la sua difesa" io, come tutti, dico che gli ho sparato...e per me i colpiti sono "morti". Ma se vado in Comune a parlare con il sindaco parlo di giocatori marcati dall'avversario, parlo di repliche etc etc. Ma quando scrivo su riviste che non sono specifiche del SA utilizzo terminologie non militari perché non sarebbero gradite! C'è la volontà di non creare fraintendimenti tra gioco e realtà. Sicuramente è una cosa opinabile ma funziona così..
In attesa della conferma e-mail
snake forse non hai letto bene i miei interventi del genere in giro per il forum
io non sono MAI stato contrario a chiamarlo fucile perchè LO E', così come non sono MAI stato contrario a chiamarla pistola perchè LO E'!
la granata, è una granata anche se la chiami ananas, cipolla etc!
se infatti leggi bene anche solo questo mio ultimo messaggio, la polemica è rivolta alla parola ARMI e non certo a "mitraglietta" o altro!
quando parlo di gergo MILITARESCO o AGGRESSIVO mi riferisco proprio a quello che hai scritto tu (tranne la storia delle "kill" che fa tanto cod da rabbrividire
altresì finchè siamo tra noi nessuno vieta di dire "ho sparato con la mia m9 a uno ma non è morto" (riferendoci ad un highlander) ma se lo dici al bar con gli amici e un'estraneo (al gioco) ti sente lo allarmi!
il gergo aggressivo, che andrebbe limitato o eliminato del tutto gia di per se, ci fa passare per i "rambo della domenica" o per i "nazifascisti falliti" che tanto decantano le riviste (sinistrorse) riferendosi a noi e al nostro hobby, e non serve adam kadmon con un'altra teoria della cospirazione per capire che CHIUNQUE, estraneo al nostro gioco, se ci sente parlare "a modo nostro" ci giudica male...
da li ad essere o a parlare col giornalaio di sinistra e dar vita all'ennesimo articolo diffamatorio nei nostri confronti è roba di centimetri!
quello che dico sempre è che se INIZIAMO noi "vecchi" (anagraficamente o ludicamente) a chiamare le cose col loro nome, quando arrivano le nuove leve, i 17enni o 18enni di oggi, il gergo di cod lo dimenticano subito non essendo alimentato dalla massa
purtroppo però anche questa è una cosa che, e non voglio dare adito ad un'altra diatriba col 18enne di turno CHE SA COME COMPORTARSI, mi spiace dirlo ma dipende moltissimo dall'età del giocatore...
statisticamente sono i "vecchi" (e ripeto, sia ludici che anagrafici) a chiamare le cose col loro nome perchè hanno CONSAPEVOLEZZA (molti di noi vanno al poligono e si VERGOGNANO di chiamare "arma" un'asg perchè SANNO che c'è differenza...
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