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Discussione: I soliti idioti..

  1. #41
    Soldataccio
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    A.S.D. GREY FOX S.A.T/NEMESIS PIACENZA
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    la cosa brutta è che per colpa di idioti del genere il nostro sport viene messo in cattiva luce...
    a me capitò una cosa simile a Rimini.... ero in vacanza con la ragazza e dei bm sparavano dal balcone... lo capivo che cercavano di colpire il volto perchè mi erano arrivati uno all'altezza testa e un paio sulle spalle (ovviamente mi sono dichiarato al primo pallino ) purtroppo era buio ma se li avessi beccati... il fucile gliel'avrei messo nelle orecchie così vedi te come lo sentivano il dolore

  2. #42
    Veterano L'avatar di Grigio
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    Quote Originariamente inviata da The_NightRider Visualizza il messaggio
    L'UKARA l'hanno fatto gli importatori e i gestori dei campi.
    Se quì in italia riuscissimo a fare una cosa del genere noi softgunners sarebbe molto meglio...
    Ma sai meglio di me che mettere d'accordo tante realtà differenti,che spesso sono state in disaccordo(per usare un eufemismo...) sarà molto difficile.
    Forse è arrivato il momento di mettere da parte vecchie ruggini e pensare di più al futuro,anche se ciò richiederà magari un grosso sacrificio da parte di tutti.
    Oddio ... quando il provvedimento viene dal Legislatore o chi per lui, c'è poco da-mettere-d'accordo-chi.
    Vediamo gli attuali protagonisti (effettivi e sedicenti) del Softair italiano.

    - ASNWG: ha le credenziali per essere uno degli interlocutori?
    Io, che NON ne faccio parte dico di sì: pur con tutti i suoi limiti, ha una struttura democratica ed un radicamento nazionale, attualmente (finalmente) un Direttivo di razza.
    Mi ha un po' stupito la scelta di promuovere a suoi interlocutori certi soggetti: forse un eccessivo pragmatismo nei confronti di chi non ha carte in regola e perdippiù in una situazione di (finta) emergenza per il famoso Decreto Legislativo sulle armi "vere".

    - comitati/coordinamenti regionali non facenti parte dell'ASNWG.
    L'epoca del "softair di zona" è finito da un pezzo, e quelli che ancora sopravvivono esistono solo sulla carta e per garantire a chi li ha creati l'illusione del comando e dello scranno più alto. Ogni tanto vengono blanditi dal solito Ghermandi a cui sono legati spesso da vecchi vincoli di mutuo riconoscimento ... residui del passato, tutti e due.

    - i "softair" targati dagli Enti di Promozione Sportiva: CSENsoftair, GAS ed ASI.
    Nonostante adesso Ghermandi, deluso da quello bolognese, stia spingendo il filone toscano dello CSENsoftair, questi rimane un'espressione locale, nè più ne meno paragonabile ai comitati/coordinamenti del precedente paragrafo.
    I Gruppi Autonomi Softair fanno un gran movimento lavorando su ideologia, nomine, corsi da cecchini, combattimento corpo-a-corpo e irruzioni dal terrazzino condominiale: nulla a che vedere con il softair, basta leggersi le idiozie che gli hanno permesso di pubblicare su una recente nuova rivista (che ospita anche farneticanti brani del libro "Contractor"). A parte qualche club che ci si affilia per convenienza zonale, di costi o perchè è uscito sbattendo la porta dall'altro Ente presente (la distribuzione non è capillare come dovrebbero) non rappresentano nulla se non il tentativo dell'estrema Destra di far crescere numericamente il proprio Ente di Promozione Sportiva, ottenendo magari il sospirato (e spacciato per già esistente) riconoscimento di Ente riconosciuto dal CONI (soldi e peso politico, sostanzialmente).
    Anche qui, Ghermandi gli ha offerto un posto a tavola (approfittando della mistificazione che ha diffuso sul Decreto Legislativo) ... ma quando si sono presentati non sapevano neanche quale posata utilizzare per prima.
    ASI si muove con discrezione ed onestà intellettuale, a mio avviso si manterrebbe in posizione pragmatica sostenendo lealmento uno sforzo comune.

    - gli Enti di Promozione Sportiva ... si curano veramente del softair?
    No, se non in chiave di affiliazione di ASD: potremmo lanciarci patate, fare la lap dance o i riccioli ai porcospini, se costituiti in ASD l'importante è affiliarci.
    Poi c'è l'Ente più efficente, quello che ci tiene le procedure siano rispettate e l'informazione corretta distribuita ma, di fatto, del softair non può (giustamente) interessargliene di meno.
    Possono esserci a fianco in una crescita della disciplina e nell'elaborazione di una "legislazione" (parola grossa) comune?
    No.

    - i negozianti.
    Perseguono altri interessi e nel ruolo di imprenditori, il più importante e legittimo ... il guadagno.
    Il loro limite è questo, poi possono comportarsi più o meno bene, ma il limite rimane.
    Non possono necessariamente aver parte in un discorso di crescita, non gli spetta proprio e non dobbiamo aspettarcelo ... da chi mischia negozio e ASD ancora meno.
    Potranno essere poi utili in seguito perchè responsabilizzati a comportamenti la cui violazione comporti provvedimenti repressivi (denunce, multe, chiusura): fermo restando ci fosse un organo di controllo serio, in Italia funziona sempre meglio quand'è così.

    - i siti e le pagine di Facebook dei club: i xxxx xxxx, squadra sportiva professionale (a traino del negozio); il softair sport riconosciuto dal CONI; i piscialletto che propongono il team building alle aziende; il club che propone l'evento da 100mila euro ... ma non ne sanno nulla cura-tutto-il-presidente e "non vi ridiamo i soldi perchè l'elicottero ha un problema e non li restituisce a noi organizzatori ... cioè al presidente che sa tutto lui"; noi pochi, noi fratelli, noi selezionati, noi addestrati a fornire ... prego, l'ingresso fornitori è sulla via laterale.
    Non mi attenderei una mano da costoro, trooooppo incredibili (cioè NON credibili).

    - la rivista SoftAirAdventure/SoftAirCombat e la sua frequentatissima pagina di Facebook ... il poliziotto buono (Kadmillos) e quello cattivo (Ghermandi).
    Comanda il secondo, ed è un esempio di disinformazione (Decreto Legislativo, softair=sport, i forum dicono stronzate, noi di SAA/SAC amiamo il softair), ideologizzazione (vedi "lanci" su politica, immigrazione, guerre) e di antidemocraticità (chi fa presente l'area tratti softair e non come ributtare a mare gli stranieri o Sarkozy viene cancellato dagli iscritti). E' il Ghermandi di sempre, sempre in cerca di piattaforme da cui comandare e con a portata di mano il pulsante per aprire la botola sotto chi fa osservazioni sgradite (ci sono passati tutti, bravi e meno dotati, belli e brutti, piccoli e grandi).
    E' un interlocutore?
    Direi di no.
    Forse il poliziotto buono potrebbe registrare le notizie, se un'iniziativa ne producesse di buone.

    - la FISAT.
    Alleato estemporaneo di Ghermandi e per suo tramite, promosso ad interlocutore di altri.
    Il fratello grosso (la Beretta 92) che avrebbe dovuto nobilitare il piccolo (la Beretta Marui da softair): basta andare sul loro sito per comprendere come si occupino di altro (lo abbiamo spiegato in tanti topic dell'area legislativa) e raccontino un sacco di idiozie, soprattutto nel campo del softair.
    Gli servivano numeri per presentarsi (ovviamente tramite sponsor politico) alle audizioni della Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati e per alimentare una campagna protezionistica: bene, ora si occupassero di quel che gli compete, non abbiamo bisogno del fratello grosso e un po' tonto che faccia la voce grossa con le Autorità.

    - altre riviste: poche pagine.
    - altri forum/pagine di Facebook (tipo Soft-Air Fanzine): un interessante "polso" di quanto di buono si potrebbe fare.
    - altri siti/forum: a parte Argoforum e AirSoftNews (che però non so quanto coinvolgibili, data la loro struttura) non ne vedo altri credibili. Vincenzo "Eta Beta" possiede sicuramente delle capacità preziose e le idee chiare su quanto riguarda i problemi legati alle polizze assicurative: andare ad un incontro preparati su questi argomenti credo sarebbe un'ottima presentazione all'Autorità interlocutrice.
    - fiere e mostre militaria: per la loro riuscita si cerca ormai di metterci dentro di tutto, dai cospley ai fumetti, dai giochi da tavolo al softair ... di tante solitudini una compagnia. Sono un luogo, non un mezzo, tantomeno un protagonista.

    - SoftAirMania.
    Credo possa essere un'ottima piattaforma di confronto, e ne trarrebbe certo vantaggio recuperando tante persone in gamba "smarrite" da un andazzo un po' più superficiale che non agli inizi della sua avventura.
    Sarebbe necessaria una grande iniziativa che veda in campo una community compatta e consapevole, salda intorno al principio di fornire un servizio al Softair nazionale.
    La base di partenza c'è sicuramente, il polso della nostra disciplina anche, bisogna rilanciare una partecipazione qualificata e la condivisione a livello di Staff ... io non dispero.
    Ultima modifica di Grigio; 25/04/2011 a 20:40

  3. #43
    10 anni di SAM... L'avatar di MALAMAKUMBA
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    Paolo è tornato... e io ero qua ad attenderlo...

  4. #44
    SAM Maniaco



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    Quote Originariamente inviata da MALAMAKUMBA Visualizza il messaggio
    Paolo è tornato... e io ero qua ad attenderlo...
    Basta "stuzzicarlo" un pò....
    Scherzi a parte la sua analisi è fondamentalmente corretta.
    Gli "attori" nella commedia del softair sono questi,e con questi bisogna confrontarsi per portare avanti il discorso softair.
    Dobbiamo prenderne comunque atto e cercare di trovare qualcosa che ci accomuni...un'obiettivo comune e condiviso,che non lasci spazio ad interpretazioni o strumentalizzazioni.

  5. #45
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    Non me vogliate e non me ne voglia Paolo che ringrazio per avermi inserito tra i possibili "consulenti" in questo panorama.
    Ho vissuto il soft air italiano nella sua fase iniziale e ne ho seguito la "parabola" in senso ascendente e, ora, nel senso discendente.
    Ritengo che il soft air di oggi non abbia nulla a che vedere con il soft air di cui scrivo io e che mi piace, quando posso, ancora praticare con i pochi che condividono il mio modo di praticarlo.

    Il soft air di oggi è più "fenomeno" che "disciplina" con molto fumo e pochissimo arrosto.

    L'uditorio cui un ragionamento maturo (tanto per dirla qui, anche la mia scelta non associazionistica è da considerarsi una tappa della mia maturazione di softgunner...) da cui scaturisca una unità di intenti, mi dispiace, ma non esiste più.
    I "giovani" - logicamente non mi riferisco a tutti ma sicuramente alla maggioranza - del soft air percepiscono la sparacchiata nei boschi come alternativa a qualche altro passatempo e non hanno alcuna voglia di approfondire determinati aspetti della materia, perchè costa impegno mentale.
    I "vecchi" che stanno al timone di alcune realtà "papabili" sono sordi al nuovo linguaggio del momento e si muovono in maniera pachidermica dimostrando di essere, all'occhio ed orecchio critico di gente come me, inadeguati alla situazione.

    Insomma, dopo avere "speso" molto tempo nella ricerca dell'essenza, del minimo comun denominatore per il quale uno che la pensa come me dovrebbe essere "uguale" a uno che la pensa ( o non la pensa proprio...) in altro modo sulla materia "soft air", mi sento di dire che non c'è più nulla da fare e che il futuro del soft air è nelle mani di chi saprà fornire una serie di moduli precompilati semplicemente da firmare e consegnare a qualcuno.

    Vincenzo

  6. #46
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    ...argh...mi sa che Etabeta l'ha detta giusta...
    E' difficile dialogare con i nuovi, quelli un pò intraprendenti pensano a diventare promotori o presidenti del giardino di casa...basta essere presidenti di qualcosa, gli altri...se si svegliano giocano se non vanno avanti a dormire.

  7. #47
    SAM Maniaco



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    Quote Originariamente inviata da Etabeta Visualizza il messaggio
    Non me vogliate e non me ne voglia Paolo che ringrazio per avermi inserito tra i possibili "consulenti" in questo panorama.
    Ho vissuto il soft air italiano nella sua fase iniziale e ne ho seguito la "parabola" in senso ascendente e, ora, nel senso discendente.
    Ritengo che il soft air di oggi non abbia nulla a che vedere con il soft air di cui scrivo io e che mi piace, quando posso, ancora praticare con i pochi che condividono il mio modo di praticarlo.

    Il soft air di oggi è più "fenomeno" che "disciplina" con molto fumo e pochissimo arrosto.

    L'uditorio cui un ragionamento maturo (tanto per dirla qui, anche la mia scelta non associazionistica è da considerarsi una tappa della mia maturazione di softgunner...) da cui scaturisca una unità di intenti, mi dispiace, ma non esiste più.
    I "giovani" - logicamente non mi riferisco a tutti ma sicuramente alla maggioranza - del soft air percepiscono la sparacchiata nei boschi come alternativa a qualche altro passatempo e non hanno alcuna voglia di approfondire determinati aspetti della materia, perchè costa impegno mentale.
    I "vecchi" che stanno al timone di alcune realtà "papabili" sono sordi al nuovo linguaggio del momento e si muovono in maniera pachidermica dimostrando di essere, all'occhio ed orecchio critico di gente come me, inadeguati alla situazione.

    Insomma, dopo avere "speso" molto tempo nella ricerca dell'essenza, del minimo comun denominatore per il quale uno che la pensa come me dovrebbe essere "uguale" a uno che la pensa ( o non la pensa proprio...) in altro modo sulla materia "soft air", mi sento di dire che non c'è più nulla da fare e che il futuro del soft air è nelle mani di chi saprà fornire una serie di moduli precompilati semplicemente da firmare e consegnare a qualcuno.

    Vincenzo
    Quote Originariamente inviata da McMirko Visualizza il messaggio
    ...argh...mi sa che Etabeta l'ha detta giusta...
    E' difficile dialogare con i nuovi, quelli un pò intraprendenti pensano a diventare promotori o presidenti del giardino di casa...basta essere presidenti di qualcosa, gli altri...se si svegliano giocano se non vanno avanti a dormire.
    Si,ma voi vi "dimenticate" della marea di softgunners che giocano magari non da tantissimo,ma che giocano veramente con passione.
    La maggior parte dei club che frequento sono formati da questo genere di softgunners,si c'è qualche veterano in mezzo,e pure qualche novizio,ma sono formati per il 90% da gente che gioca da 3-5 anni,di varie fasce di età,tutta gente che pratica un softair come si deve.
    Non ci sono solo ragazzini immaturi o vecchi borbottoni nel softair....in mezzo a questi estremi c'è una grande potenzialità umana e "sportiva",che sarebbe quella da coltivare e far crescere.
    In tutte le discipline sportive che ho praticato c'erano veterani e novizi...il veterano si mette al servizio del novizio per trasmettergli la sua esperienza,trasmettere i valori sportivi ed etici della disiplina praticata.
    Nel softair no....i veterani isolano i novizi(o li usano per "fare numero"),invece di insegnare si tengono ben stretti i loro "segreti di pulcinella" oppure si pavoneggiano a guru quando elargiscono qualche rara perla di saggezza.
    La realtà è che ho sempre visto molti ragazzini desiderosi di imparare e pochi veterani disposti a mettersi al servizio di questi ultimi.
    Rimane dunque tutta quella gente(me compreso) che in questi anni ha dovuto impararsi tutto sulla propria pelle,e che è rimasta un pò schifata dell'andazzo generale,che ama il softair ma non ne vede un futuro in quanto sembra che nessuno abbia voglia di renderlo una disciplina invece che un'accozzaglia di tanti modi diversi di giocare.
    I softgunners seri ci sono,e volendo fra i novizi ci sono tanti ragazzi che meriterebbero di essere gestiti come si deve,non possiamo continuare a trincerarci dietro il disfattismo.
    Io credo che rimettere in sesto il softair si possa fare...ma non senza la volontà delle persone,degli enti e delle associazioni che ha citato Paolo,che io considero tuttti responsabili della situazione in cui adesso versa il softair....situazione che devono contribuire a risanare,dato che ne và della loro stessa passione e della loro "sopravvivenza",a meno che tutto non sia un paravento per altri interessi......

  8. #48
    Veterano


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    Non è vero Night, e lo sai bene, chi chiede ha sempre ricevuto una mano da chi ha avuto la fortuna di iniziare prima e fare più esperienza....è che bisogna esser umili e chiedere...come lo feci io in passato e come sono pronto a farlo ogni volta che leggo qualche pagine di deb. o recensione di materiale interessante.

    Io non voglio perdere il sono il sabato perchè la domenica ho un minore a giocare con me, perciò il mio tempo lo dedico a ragazzi giovani meritevoli...ma almeno maggiorenni (questo per tornare al discorso che i minorenni senza un gruppo serio che li accetti, vanno per boschi o peggio a fare casino).

    Di ragazzi seri ce nè, nessuno dice il contrario, ma spesso finiscono in gruppi dove c'è di tutto tranne che una ASD davvero senza scopo di lucro o dove c'è un presidente imperatore, perciò spesso li si perde nel primo anno di attività.
    Noi quest'anno abbiamo tra i nostri nuovi ben due ragazzi neomaggiorenni, uno è "figlio d'arte" dato che è il figlio del vicepresidente e a parte alla poca disponibilità economica non c'è nulla da dire su di loro...ma la mia paura è...quanto gli durerà la passione per fare qualcosa di costruttivo? avranno la voglia di giocare e organizzare il Clan Battlemech nei prossimi anni?

  9. #49
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    Uhm... no. Ciò che invece di cui non ci si accorge è che il soft air non è rappresentato nella sua totalità nè sui forum nè sui siti internet come il mio, perchè i ragazzi, quelli cui ci si dovrebbe rivolgere, li si trova sui campi e nei boschi oppure nei negozi di soft air.
    E' a loro che io ho cercato di rivolgermi e, almeno, per quanto mi riguarda, "li ho portato sulla retta via" ove per retta via non si deve intendere "fare ciò che piace a me", ma fare ciò che deve essere fatto come (pur) minima precauzione o scelta di buon senso.
    E mentre chi avrebbe qualche cosa da dire si ostina a cercare di farlo sui forum o sui siti (come anche il mio) quelli che dei siti non gliene può fregare di meno perché al massimo gli interessa il mercatino o la rassegna fotografica, se la giocano come ritengono di avere capito essere corretto.

    Chi ha ragione e chi farà il futuro del soft air? Secondo me chi parla con queste persone sui campi. E se le cose che gli dice sono quelle corrette (da un punto di vista giuridico, legale, amministrativo, assicurativo, etc. etc. ...) forse otterrà giocatori seri e consapevoli, in altro modo, otterrà comunque giocatori seri e consapevoli rispetto ai criteri impartiti che possono comprendere, addirittura, figure gerarchicamente indicate (capitani e tenenti vari...).

    Tornando IT rispetto al topic, vorrei dire una cosa: periodicamente escono articoli in cui giornalisti più o meno informati su cosa è il soft air, fanno cronaca scrivendo amenità di ogni genere per quanto riguarda il soft air.
    Non ve la prendete tanto, perchè fa parte del diritto di cronaca.
    Avviene anche quando ci sono omicidi, rapine, etc. etc. ove siano usate armi vere. E giù a dare di penna contro l'industria delle armi o la circolazione delle stesse, come se a sparare fossero le armi e non le persone che le impugnano.
    E' la stessa cosa con il soft air: le repliche fanno ciò che chi le impugna gli fa fare.
    Non sono le repliche a fare il softgunner e il soft air.
    Quindi, per fare discorsi maturi di più ampio respiro, si dovrebbe cominciare con smettere di piangersi addosso o pensare che se due cretini cerebrolesi sparano da una finestra allora non si giocherà più a softair.

    A soft air si smetterà di giocare quando succederà qualche cosa di veramente grave, o quando qualcuno deciderà di regolamentarlo per ciò che è e non per gli strumenti che si impiegano: ma sempre e solo nell'ambiente "soft air"....
    Ultima modifica di Etabeta; 26/04/2011 a 13:15

  10. #50
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    ancora....
    mi verrebbe voglia di sadomizzarli con le loro belle "armi softair" sul loro bel Cu*o
    e la gente inizia a pensare sempre più male di noi: una mia vicina di casa passando di fronte al mio garage mi ha guardato in un modo...
    anche dopo avergli spiegato che erano giocattoli per giocare.

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