L' Army R43 è un clone del M4A1 Socom TokioMarui Shock & Recoil Engine (Serie denominata SRE) per l'innovativo sistema di scarrellamento e rinculo meccanico con la quale sono equipaggiate questa serie di repliche.
La peculiarità principale di questa asg è il prezzo: 168 dollari dai retailers di HK e TW, sommiamo i 70 dollari di spedizione e l’immancabile iva italiana e arriviamo a circa 240 euro pagati per avere questa ASG.
La scatola è in cartone ma all’interno l’asg è avvolta in 4 fogli di schiuma poliuretanica grigia che la proteggono egregiamente da urti e graffi.
La confezione comprende:
-batteria cinese mini 8,4v 1300 mA
-caricatore clone del 430bb marui
-manuale di istruzioni
-asg
Tolta dall’involucro l’esame visivo supera le aspettative: gusci splendidi verniciati in nero fumo opaco, plastiche nella media, senza lode e senza infamia.
Il dettaglio che colpisce subito sono i loghi e scritte: ottimi, ben definiti, non serigrafati ma incisi in profondità. Le foto parlano da sole, non sfigurano di certo se paragonati al fratello giapponese.. anzi!
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la canna ha la zigrinatura del marui ma priva delle iscrizioni calibro 5,56 nato.
Ben fatta, peccato per le “scrittine” assenti.
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Il calcio è un crane, ma qui i cinesi hanno messo del loro. Non c’è il dummy che chiude i buchi della batteria giapponese: il cinese invece risulta più sobrio e semplificato: notate il crane, può alloggiare le slitte di contatto come il marui.
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Come vedremo più avanti l’alimentazione elettrica su questo clone può essere spostata sul calcio come nel sopmod, i pezzi cinesi ricalcano fedelmente la replica marui. Mancano ovviamente i contatti elettrici. ,
La tacca di mira tipo LMT in dotazione è ben fatta, serrata la vite chiude perfettamente sul rail.
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Il boltcatch, pur essendo identico al marui non ha funzioni meccaniche, non blocca il lamierino otturatore in posizione arretrata per la regolazione hop up.
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Il dust cover si apre azionando la leva di armamento lasciando intravedere il dispositivo hop up, contestualmente arretra il lamierino che simula l’otturatore.
Rimosso l’hand grip in plastica nera e porosa, si scopre la canna esterna, dotata di scanalatura per facilitare l’alloggiamento della batteria nel frontale, esattamente come nel Socom marui: presente anche il portafusibile .
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Presente anche la vite che serra la ghiera dentata.
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Separato l’upper dal lower cominciamo a scopire le novità:
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- Il sistema di scarellamento è identico a quello marui, salvo che per la natura dei materiali, 2 parti sono in metallo anziché in plastica. Tutto è ben oliato a dovere, i cinesi hanno lasciato il grasso ad altri in favore di olio siliconico che fa scorrere tutto il meccanismo in maniera egregia.
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- Il cilindro è in ottone, con foro come nel CQBR, il chè mi lascia davvero perplesso, alla prova preliminare questa asg gira come un ducati 748, corposo ma lento. Perché se ha un cilindro forato? Il cqbr viaggia come una R1 a paragone; sarà la molla da camion tipica dei cinesi?
- L’unità hop up è in plastica bianca, apparentemente ben fatta, ma priva del click tipico del marui, il chè rende meno precisa la regolazione e il mantenimento della posizione del pressore.
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Tolta la grip motore, ecco la prima prova del tradizionale e proverbiale controllo qualità cinese. La molletta di un polo appesa al suo destino: il motore anonimo sembra un hightorque, pignone rimovibile con grano a brugola, soluzione che personalmente non amo.
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Altra bella sorpresa è la molla motore, inizialmente rimasta nella grip credevo fosse assente, non credo sia neanche di un motore.
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Sfilata la grip si procede allo smontaggio del tubo calcio: essendo privo di cavi elettrici l’operazione è veloce. L’impressione è che il tubo stesso sia frutto di una fusione migliore del marui: da rimarcare la sconsiderata assenza completa di frenafiletti che evita l'allentamento di questo particolare.
L’unità della massa battente è uguale alla giapponese. Il lungo spillone che viene azionato in avanzamento dal pistone ha un gioco molto marcato, quasi inquietante e risulta di 4 millimetri più corto.
Il guida molla è in plastica, identico al marui.
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Prima di estrarre il Gb dal lower, bisogna togliere il tasto del boltcatch: su questo pezzo c’erano molte riserve, ogni dubbio ora è fugato, identico al marui. Non ha nessuna funzione vista l’assenza del leveraggio del fine colpi.
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Il gearbox si sfila dopo aver posizionato il selettore su single, premendo sul fondo viene via quasi agevolmente, ed ecco la prima sorpresa. Boccole in metallo, e non sono da 6mm come nel marui ma da 8mm e di buona fattura, l'accoppiamento con le sedi gb non è ad interferenza ma almeno non ballano come nel R85.
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Il selector plate invece è lo stesso.
E ora l’ultimo dubbio. Che i leveraggi fossero assenti era quasi una certezza ma rimaneva la speranza che fosse predisposto. Lo è!!!! Dove reperire questi pezzi ancora lo ignoro, speriamo che qualche anima buona provveda a questa sconcertante mancanza della Armyarmament.
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Nel dettaglio gli incavi della predisposizione. I cavi sono già spellati e schiacciati in origine, altro punto a sfavore per il controllo qualità.
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Noterete che i cavi che escono dal Gb sono liberi, non c’è il passacavi montato sul socom ma solo un pezzo smangiato di termorestingente
Passando all’apertura del Gb troviamo viti filettate a passo fine con rondella spaccata, meglio di marui che continua ad usare viti da legno.
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Gb aperto, colpisce l’ingrassaggio ottimale, niente eccessi. Spessoramento eccessivo ma che permette rotazione: da rifare!
Ecco una delle cause del rof basso.
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Gli ingranaggi sono in zama ma dato il dimensionamento non c’è da preoccuparsi.
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Gruppo aria con cilindro in ottone forato, pistone in plastica tenebrosa che ricalca esattamente la forma marui, testa antivuoto dal design drammatico, oring spesso, testa cilindro in plastica gommosa.
La prova a siringa è ottima, ma è in agguato la fregatura: in ritorno la testa antivuoto e l’Or non lavorano come si deve: niente antivuoto, attrito notevole anche se si lascia pervio il beccuccio.. ecco il vero motivo del rof basso.
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Nonostante questa asg sia una buona piattaforma, è indispensabile operare un' ottimizzazione delle parti.
Il GB ha subito il trattamento di lucidatura, sia delle parti di scorrimento sia degli ingranaggi.
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Notate la differenza tra ingranaggi marui originali e army lucidati.
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Ho rielaborato lo spessoramento: attenzione alla boccola centrale, se il perno dell'ingranaggio sporge oltre la boccola questo intralcerà il lavoro della camma del selettore di sparo e sicura.
La prova a secco dello spessoramento a gb chiuso mi ha stupito, una scorrevolezza impressionante. Sensazione poi confermata alla lettura dell’assorbimento corrente.
Sempre paragonando l’army al marui, si avverte la minor precisione negli accoppiamenti tra le parti, il livello è comunque molto alto, tutto un altro pianeta rispetto al R85 di cui ho ancora gli incubi.
Altro problema è il gruppo aria. L 'unità di serie ha un ottima tenuta ma il pistone come detto fatica in fase di ritorno per assenza effetto antivuoto. Ho provato diversi oring ma senza soddisfazione, montato quindi un cilindro systema e tutto magicamente si è risolto: attrito minimo, tenuta ottima.
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La testa pistone è stata lavorata smussando un pelino i bordi, l’oring di serie sostituito con un di minor spessore.
Questa replica permette il cambio della molla senza aprire la GB, a patto che questa non sia vincolata al nottolino in zama inserito nel pistone al quale si avvita la testa relativa.
A naso la molla, pur essendo molto corta mi ispirava troppi metri al secondo, per cui ho rimosso l’uncino di fermo per poterla sfilare dal fondello del gb.
Sostanzialmente il lavoro di tuning si ferma qui, sostituzione cilindro e or. Successivamente la molla.
Il rimontaggio, come nel marui non è proprio agevole, si tribola un po’ con il selettore ma nulla di che;
solo un consiglio, se trovate il selettore duro, e succede spesso installando le boccole in metallo, verificate che la camma del selettore sia in posizione corretta, fate una prova corrente con il selettore nelle diverse posizioni senza montare il motore con gb fissata al lower.
E ora passiamo a sistemare l’hop up: per quanto all’apparenza uguali, il cinese non funziona!
il problema è imputabile agli accoppiamenti grossolani, per cui smontate tutto e pareggiate i 2 semigusci finchè non copiano la sede su cui si devono incastrare. Un lavoro molto noioso ma fondamentale, pena un HU che non regola e non rimane in posizione.
Come nel marui non accetta gommini guarder ma solo sistema e marui.. o riginali army ovviamente.
Rimontata la replica, mi sono guduto la musica. Rinculo possente, scarrelamento lineare e sferragliante: funziona tutto a meraviglia. Rof regolare, decisamente migliorato rispetto alla configurazione originale pur mantenendo la medesima molla.
Dati cronografo:
pallini utlizzati G&G 0,25
T° 22
Velocità alla volata rilevata con crono madbull : 99 metri secondo.. fissi!
Di serie i valori potrerbbero essere però ben diversi visto il montaggio esceno del gruppo HU e delle mostruose perdite d'aria di cui il modello da me recensito soffriva.
Aperto e ricontrollato dopo aver sparato un migliaio di bb, nessuna anomalia meccanica in funzionamento, componenti interne senza segni di usura.
Unico problema rimane l'efficienza del gruppo hop up. Il pressore non sebra essere sufficientemente performante.
La potenza è stata riportata a livelli legislativi: 89 metri secondo con una molla sp90 corta di recupero. Stanamente il rof anche con molla più tenera non cambia: il respondabile di questo fenomeno è certamente il motore, un super high torque che una molla molto dura ha fatto registrare valori superiori ai 100 m-sec con ,025 senza nessuna fatica.
Rilevazioni con sp90 guarder accorciata di 1 spira nuova
Cronografo Madbull
BB 0,25 neri G&G
TC° 17
batteria lipo 7,4 2000
velocità di uscita: 89 metri secondo
R.O.F: 13 bb secondo. 780 bb minuto
il motore è risultato un vero trattore, digerisce molle molto dure senza variare il rof (ne ho provate una 10ina oggi).
per contro anche con lipo 20C il rof non cambia di una virgola, lievemente più basso rispetto a quanto si otterrebbe con un EG1000.
E come promesso un piccolo video girato in cantina di comparazione.
https://www.youtube.com/watch?v=f2QGAvkGq3k
Prima asg: m4 sopmod marui con kit aria Prometheus, molla sp 90, boccole CA.
Seconda asg: m4 sopmod marui con kit aria Systema, molla sp90, boccole CA
Terza asg: m4 sopmod marui trasformato in m16a4, kit aria Systema, molla sp90 corta, boccole CA
Quarta asg: r43 army, cilindro systema, meccanica originale, molla sp90 corta
Visti i pessimi riscontri avuti con l'unità hop up di serie è consigliabile sostituire l'unità di serie, io ho optato per un gommino systema energy e pressore guarder.
questo il gommino di serie, ad occhio non sembra male e sempre ad occhio sembra uguale al systema, morbido e ben conformato.. ma i risultati sono disastrosi.
Il systema monta perfettamente ma risulta leggermente più lungo dell'army, per cui con un bisturi o eliminato qualche millimetro di gommino.
Modifica necessaria perchè altrimenti non sarebbe possibile un accoppiamento ottimale con la clip antirotazione e bloccaggio canna.
montato anche l'anellino in metallo fornito nel blister systema: canna e gruppo hop up acquisiscono tenuta eccellente.
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prima della prova di tiro ho montato anche il ris marui e un peq16 portabatteria.
caricata la batteria, la prova al crony non è variata.
Sono rimasto davvero sorpreso dai risultati! precisone estrema e gittata furibonda.. e la potenza è nel joule!
Dopo diverse domeniche di paragone sul campo da gioco emerge una sostanziale differenza di qualità di rinculo: la replica army trasmette una forte vibrazione sull'impugnatura motore e meno sul calcio, e anche installando una massa battente completa marui il risultato non cambia.
In ogni caso questa replica, con i dovuti lavori di messa punto, diventa una valida alternativa al m4a1 socom marui.
Riassumo i punti principali positivi e nagativi
PRO
- estetica e finitura
- prezzo
- componenti meccaniche
- prestazioni
CONTRO
- tuning necessario
- assemblaggio e controllo qualità
- mancanza sistema bolt stop
- importazione assente