gli mp5 come anche i fucilli della serie g3 non lavorano con i gas di recupero ma con la sola pressione esercitata allo sparo dall fondello contro la faccia dell'otturatore.
Visualizzazione stampabile
gli mp5 come anche i fucilli della serie g3 non lavorano con i gas di recupero ma con la sola pressione esercitata allo sparo dall fondello contro la faccia dell'otturatore.
i fucili delle serie g3, hk33 e mp5 usano una otturatore a chiusura metastabile a rulli, ceh si basa sul principio di rinculo ritardato...
esatto, mentre la massa battente si basa sulla semplice resistenza di una molla (e che molla...), nella chiusura metastabile a rulli il ritardo di apertura è determinato dalla resistenza meccanica del movimento di rientro di 2 rulli all'interno della loro sede, movimento "obbligato" da due piani verticali angolati rispetto all'asse di movimento. il fondello del bossolo, spinto dai gas sviluppati dall'accensione della carica di lancio, esercita una pressione sulla faccia dell'otturatore che, costretto a retrocedere, spinge i 2 rulli contro i piani inclinati: i rulli rientrano in una sede ricavata nel corpo dell'otturatore e questo può continuare il suo movimento retrogrado comprimendo la molla di riarmo.
quanto al discorso mp5 sd e munizioni in 9mm subsoniche, mi pare di ricordare che esistano comunque 9mm prodotti per "speciali e specifiche esigenze" con velocità di uscita alla volata subsonica. il problema principale è rappresentato da un minor "stopping-power" e da uno scadimento della precisione (avvertibile comunque su distanze significative, non certo sui 20m :wink2:); i vantaggi risiedono in primis nella possibilità di usare silenziatori più compatti (in quanto il "lavoro" che devono fare è minore rispetto a quello di una munizione supersonica) e nella minor usura dell'arma (e del silenziatore stesso).
i primi silenziatori si basavano effettivamente sul concetto di "intrappolare" il suono all'interno del silenziatore stesso: per questo erano costituiti da una serie di "rondelle" di vario materiale morbido (provarono di tutto, dal cuoio ingrassato alla gomma) con un intaglio a croce nel centro: dovevano permettere all'ogiva di attraversarle, richiudendosi poi subito dietro di essa per bloccare i gas... duravano 10 colpi quando andava bene e si usava per lo più con il .45, cartuccia appunto subsonica già di per se stessa. altre realizzazioni videro serie di rondelle in metallo perfettamente allineate, forate con strettissime tolleranze (se sbagliavi il montaggio erano caz*i per diabetici :roftl:), serie di coni allineati (effetto venturi combinato con generazione di turbolenze), canne forate con camere d'espansione munite di elementi fonoassorbenti/dissipatori di calore ecc.
la versione silenziata della sterling, ad esempio, usa un mix di alcune di queste soluzioni: la canna presenta fori circolari per tutta la sua lunghezza (fori con sezione ad imbuto, stretti verso l'anima e larghi verso l'esterno) che pernettono ai gas di riversarsi progressivemente in una camera di espansione contenente un cuscinetto di maglia metallica (tipo le pagliette da cucina...) mentre nell'ultimo tratto è collegato un diffusore a spirale forato centralmente.
la "teoria del silenziatore" non è comunque una scienza esatta, restano ancora oggi da chiarire moltissimi aspetti. tanto per sfatare un mito, bisogna comunque dire che i risultati migliori a cui si è giunti hanno permesso al massimo di ridurre di tre quarti il rumore dello sparo (trascurando i problemi relativi al rumore di funzionamento dell'arma stessa es scarrellamento e riarmo), rendendolo inudibile a distanze superiori a 300 m. distanze che comunque sono fuori dal limite di efficacia di un 9mm o un .45... a distanze più ravvicinate il risultato principale che si è conseguito è stato quello di rendere difficilmente identificabile il punto di origine del rumore e la sua identificazione come "colpo d'arma da fuoco" (in pratica, sembra qualcos'altro).
storicamente la prima produzione di serie importante si deve agli inglesi (sten mark 2 s) e agli americani ( nel 1942 l'oss commissionò 1000 mitra m3 con silenziatore bell laboratories.. ma sul campo si dimostrò più valido lo sten). particolare curioso, in alcuni paesi nel mondo il silenziatore è in vendita anche per il mercato civile (es francia... dove invece il possesso di una maschera antigas può portare all'incriminazione per terrorismo :crazy:)
in compenso ti da una precisione unica, considerando che tutti i movimenti (peraltro molto fluidi) agiscono sullo stesso asse ! concordo sul fatto che necessiti di maggiori attenzioni a livello manutentivo rispetto ad un kala (cosa che ne ha limitato la diffusione nelle mani di "eserciti-spazzatura"... ) rimane il fatto che pochi si sono lamentati della mg42, che funziona con quel sistema :wink2:
mmm molto interessante...
e l'ar 70 / 90 su che principio si basa? sorry for the ot
il 70/90 si basa sul recupero gas in stile ak, a corsa corta, con un otturatore a testina rotante con due tennoni di chiusura, il sistema forse piu semplice. i colt hanno un sistema di recupero gas diretto e un otturatore a testina rotante con 7 tennoni di chiusura (ce un ottavo tennone che e l'estrattore che pero non ha effetti pratici alla chiusura della camera di sparo). poi esistono anche sistema di recupero gas a corsa lunga (tipo garand) e otturatori tipo quello del fal che e del tipo basculante (come anche sul bar, sull'sks e altri).
bisognerebbe postare qualche grafico perchè io sti tennoni non sò cosa siano...