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Una mia personalissima opinione è questa. Premetto che sembra assurda, ma prima di aggrottare la fronte provate comunque a rifletterci un po' su. Secondo me è uno spunto valido.
IMHO si dovrebbe smetterla di parlare in generale di softair.
Il motivo è quello che altri prima di me hanno illustrato in questo thread: il softair è un mezzo, uno strumento. E' un "qualcosa" che noi usiamo per divertirci. Se lo carichiamo di troppi significati e se ci facciamo su troppi ragionamenti, incominciamo a girarci intorno e a perdere l'orientamento.
Secondo me più che del softair come attività dovremmo parlare dei softgunners. Il gioco in sè ha sia dei punti positivi (diverte un sacco chi ci gioca) che negativi (fa incazzare facilmente chi non ci gioca)...ma sono cose che stanno lì, non possiamo modificarle. Se il SA è fatto bene diverte, punto. Se il SA è fatto bene o male fa incazzare "gli altri", anche qui non ci piove. Giriamo con robe militari addosso, vorrei vedere che nessuno si inalbera.
La discussione non dovrebbe essere sui valori del softair. Non ce li ha. E' un gioco...un "contenitore" se preferite. E dentro ci troviamo quello che noi stessi mettiamo. Di conseguenza, se ci sono cose "di valore sociale" o cose "antisociali" ce li abbiamo ficcate noi. E' di noi che dovremmo parlare...il giusto però. Senza sbrodolarci addosso.
Quando mi sono iscritto al forum c'era una discussione sulla "selezione" delle persone e dei team, una discussione a cui ho pensato spesso ultimamente. Ok parlare, ok riflettere. Ma dovremmo anche partire da lì per cercare di dare una svolta a tutto...alla fine se siamo noi a portare del buono è importante che riusciamo ad assicurarci di non tirare a bordo della gente che invece vuole fare del male. Detto così sembra semplice, però secondo me c'è abbastanza roba da tenerci occupati sino a settant'anni :)
Come sempre, my two cents.
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Ghigno, si parla di ragazzi (nel nostro caso) maggiorenni...ormai, teoricamente, già maturi per pensare con la loro testa...non devo formare degli scout o dei lupetti.
Io al massimo posso, come qualsiasi attività di gruppo, fargli apprezzare il fatto di far parte di una comunità, di un gruppo di amici.
Amici, fortunatamente, educati e maturi.
Noi siamo molto intransigenti su alcuni aspetti della vita sociale e dell'educazione civica...certo non sono in giro con loro 24h al giorno, ma bene o male si capisce con chi abbiamo a che fare, si cerca di far si che certi concetti facciano presa, anche al di fuori del campo di gioco...e diamo molto peso a questa cosa.
Infatti...so di non aver giocatori super prestanti, e super bravi, ma so di avere delle brave persone che giocano con me alla domenica mattina.
Diciamo che una giocatore può diventare più o meno bravo con il tempo, ma se è una testa di ca@@o...non c'è via di scampo...ecco perchè cresciamo di 1 o 2 persone all'anno.
Quelli che invece non rispecchiano quello che noi cerchiamo...non entrano a far parte del gruppo e vengono lasciati ad altri ambienti...spesso hanno proprio smesso di giocare.
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Originariamente inviata da
McMirko
Ghigno, si parla di ragazzi (nel nostro caso) maggiorenni...ormai, teoricamente, già maturi per pensare con la loro testa...non devo formare degli scout o dei lupetti.
Io al massimo posso, come qualsiasi attività di gruppo, fargli apprezzare il fatto di far parte di una comunità, di un gruppo di amici.
Amici, fortunatamente, educati e maturi.
Noi siamo molto intransigenti su alcuni aspetti della vita sociale e dell'educazione civica...certo non sono in giro con loro 24h al giorno, ma bene o male si capisce con chi abbiamo a che fare, si cerca di far si che certi concetti facciano presa, anche al di fuori del campo di gioco...e diamo molto peso a questa cosa.
Infatti...so di non aver giocatori super prestanti, e super bravi, ma so di avere delle brave persone che giocano con me alla domenica mattina.
Diciamo che una giocatore può diventare più o meno bravo con il tempo, ma se è una testa di ca@@o...non c'è via di scampo...ecco perchè cresciamo di 1
Quelli che invece non rispecchiano quello che noi cerchiamo...non entrano a far parte del gruppo e vengono lasciati ad altri ambienti...spesso hanno proprio smesso di giocare.
Il mio pensiero è identico al tuo Mirko.
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Quote:
IMHO si dovrebbe smetterla di parlare in generale di softair.
Il motivo è quello che altri prima di me hanno illustrato in questo thread: il softair è un mezzo, uno strumento. E' un "qualcosa" che noi usiamo per divertirci. Se lo carichiamo di troppi significati e se ci facciamo su troppi ragionamenti, incominciamo a girarci intorno e a perdere l'orientamento.
Secondo me più che del softair come attività dovremmo parlare dei softgunners. Il gioco in sè ha sia dei punti positivi (diverte un sacco chi ci gioca) che negativi (fa incazzare facilmente chi non ci gioca)...ma sono cose che stanno lì, non possiamo modificarle. Se il SA è fatto bene diverte, punto. Se il SA è fatto bene o male fa incazzare "gli altri", anche qui non ci piove. Giriamo con robe militari addosso, vorrei vedere che nessuno si inalbera.
La discussione non dovrebbe essere sui valori del softair. Non ce li ha. E' un gioco...un "contenitore" se preferite. E dentro ci troviamo quello che noi stessi mettiamo. Di conseguenza, se ci sono cose "di valore sociale" o cose "antisociali" ce li abbiamo ficcate noi. E' di noi che dovremmo parlare...il giusto però. Senza sbrodolarci addosso.
Quando mi sono iscritto al forum c'era una discussione sulla "selezione" delle persone e dei team, una discussione a cui ho pensato spesso ultimamente. Ok parlare, ok riflettere. Ma dovremmo anche partire da lì per cercare di dare una svolta a tutto...alla fine se siamo noi a portare del buono è importante che riusciamo ad assicurarci di non tirare a bordo della gente che invece vuole fare del male. Detto così sembra semplice, però secondo me c'è abbastanza roba da tenerci occupati sino a settant'anni :smile:
incorniciato!:goodpost:
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Originariamente inviata da
McMirko
Ghigno, si parla di ragazzi (nel nostro caso) maggiorenni...ormai, teoricamente, già maturi per pensare con la loro testa...non devo formare degli scout o dei lupetti.
Io al massimo posso, come qualsiasi attività di gruppo, fargli apprezzare il fatto di far parte di una comunità, di un gruppo di amici.
Amici, fortunatamente, educati e maturi.
Noi siamo molto intransigenti su alcuni aspetti della vita sociale e dell'educazione civica...certo non sono in giro con loro 24h al giorno, ma bene o male si capisce con chi abbiamo a che fare, si cerca di far si che certi concetti facciano presa, anche al di fuori del campo di gioco...e diamo molto peso a questa cosa.
Infatti...so di non aver giocatori super prestanti, e super bravi, ma so di avere delle brave persone che giocano con me alla domenica mattina.
Diciamo che una giocatore può diventare più o meno bravo con il tempo, ma se è una testa di ca@@o...non c'è via di scampo...ecco perchè cresciamo di 1 o 2 persone all'anno.
Quelli che invece non rispecchiano quello che noi cerchiamo...non entrano a far parte del gruppo e vengono lasciati ad altri ambienti...spesso hanno proprio smesso di giocare.
Non posso fare altro che condividere visto che è esattamente quello che facciamo noi nel nostro club...;)
---------- Post added at 23:27 ---------- Previous post was at 23:15 ----------
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Originariamente inviata da
Ghigno
Credo allora possiate concordare con me che, per quanto riguarda il quesito iniziale, non è il softair o l'associazionismo a poter avere utilità sociale, bensì eventualmente le persone che lo praticano o che ne fanno parte.
ciao: ciao:
Giusto Ghigno...anche io penso che sia l'attività sportiva in genere ad avere una funzione educativa e formativa dell'individuo.
Va, però, detto che il Sa ha alcuna caratteristiche che lo rendo differente da altre attività sportive.
Mi spiego, gli altri sport che ho praticato e dei quali, talvolta sono stato anche dirigente, erano sport "veloci" ovvero finivano il loro svolgimento nel giro di un paio di ore.
Il SA, invece, ci porta a stare assieme anche 48 condividendo cibo, tenda, fame, sete, freddo e caldo..tutti assieme uniti da uno spirito di squadra che a volte ha dell'incredibile.
Non me ne vogliano i praticanti di altri sport che, sicuramente nobili ed appssionanti, mancano, però della condivisione data dalla difficoltà, dal dovere pensare a trovare soluzioni tattiche, strategiche, superare difficoltà di orientamento, sopportare il peso di un equipaggiamento "esagerato" patire fame e freddo per avere scelto una dotazione troppo scarsa..
Insomma il SA ci mette in gioco on maniera molto varia...
Allora, se nel SA, persone serie eipositive "investono" tempo ed impegno, abbiamo la ragionevole convinzione che la nostra attività ludico sportiva sia partcolarmente adatta a creare spirito di gruppo, condivisione e passione. Sentimenti, questi, che sono tra i più educativi.
poi, come in ogni ambiente, l'imbecille è sempre in agguato....ma questa è un'altra storia.....
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Il nostro club l'anno scorso è riuscito a donare 3500€ all'ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseso) e siamo anche riusciti a farci dare lo sponsor da loro.
E quest'estate puntiamo a replicare.
In più qualche mesetto fa abbiamo trovato e consegnato alle autorità una piantina di MMaria, con tanto di vaso!
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si va avanti Signori.
eviscerato che il softair in sè effettivamente non ha un valore sociale e che sono le singole persone a poter dare o meno qualcosa....potremmo dire di esser tutti d'accordo nell'affermare che tramite il softair si può essere utili?
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Originariamente inviata da
McMirko
Ghigno, si parla di ragazzi (nel nostro caso) maggiorenni...ormai, teoricamente, già maturi per pensare con la loro testa...non devo formare degli scout o dei lupetti.
Io al massimo posso, come qualsiasi attività di gruppo, fargli apprezzare il fatto di far parte di una comunità, di un gruppo di amici.
Amici, fortunatamente, educati e maturi.
Noi siamo molto intransigenti su alcuni aspetti della vita sociale e dell'educazione civica...certo non sono in giro con loro 24h al giorno, ma bene o male si capisce con chi abbiamo a che fare, si cerca di far si che certi concetti facciano presa, anche al di fuori del campo di gioco...e diamo molto peso a questa cosa.
Infatti...so di non aver giocatori super prestanti, e super bravi, ma so di avere delle brave persone che giocano con me alla domenica mattina.
Diciamo che una giocatore può diventare più o meno bravo con il tempo, ma se è una testa di ca@@o...non c'è via di scampo...ecco perchè cresciamo di 1 o 2 persone all'anno.
Quelli che invece non rispecchiano quello che noi cerchiamo...non entrano a far parte del gruppo e vengono lasciati ad altri ambienti...spesso hanno proprio smesso di giocare.
Si, Mirko, concordo: il mio intervento era specificamente a commento di quello precedente al mio:
Quote:
Originariamente inviata da
Shinobi
Hai introdotto un punto importantissimo, e dici bene.
E' vero che il team non può essere un sostituto della famiglia, e non spetta al team provvedere all'educazione del giovane, ma gli adolescenti sono come spugne, assorbono di riflesso atteggiamenti e condotte degli ambienti in cui si trovano. Non perchè siano dei cerebrolesi (magari qualcuno sì), ma perchè proprio in una fase di crescita e di definizione molto dinamica del proprio io. Ecco, in quel caso, il softair DEVE assumere un qualche valore sociale con i membri adulti che devono prestare doppia attenzione a tutto ciò che fanno e/o dicono, pensando in primis all'influenza che può ricadere su tale membro.
Comunque, anche nel caso da te descritto, converrai con me che "VOI siete molto intransigenti su alcuni aspetti della vita sociale e dell'educazione civica"... e come voi (grazie a cielo) una certa quantità di altri.
Purtroppo però la mia (quasi ventennale... 18, si..., vabbé...) esperienza in questo gioco mi fa considerare questa l'eccezione, non la regola.
Associazioni (di sostanza o solo di nome...) che insegnano tutto l'esatto contrario di quello che è educare alla vita sociale ed al senso civico:
- insegnano i trucchi per "vincere facile" ai tornei;
- insegnano come alterare le potenze delle ASG dopo aver fatto le prove al crony;
- insegnano che la gestione associativa si basa sulle "amicizie" e non sui meriti;
- ...
... e sono convinto di averne viste poche perché io sono uno che si stufa in fretta e si è tirato nel suo cantuccio, ma sono certo, assolutamente certo, che se anche solo i partecipanti a questa discussione dovessero elencare ciò che ciascuno ha visto creeremmo un picco di traffico per SAM.
Allora provate a pensarci e converrete con me cosa sia la normalità e cosa l'eccezione.
Rispondendo allora a Berserk, alla nuova domanda "potremmo dire di esser tutti d'accordo nell'affermare che tramite il softair si può essere utili?",
credo che le potenzialità ci siano tutte, in particolare per le caratteristiche peculiari dello strumento ben espresse da Jump e che condivido;
potenzialità che però mi porterà a condividere l'affermazione che il softair possa essere strumento utile solo quando vedrò l'eccezione diventare normalità.
ciao: ciao:
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Quote:
Originariamente inviata da
Hell_Cai
In più qualche mesetto fa abbiamo trovato e consegnato alle autorità una piantina di MMaria, con tanto di vaso!
un duro colpo al narcotraffico! :giggle:
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Quote:
Originariamente inviata da
Ghigno
Rispondendo allora a Berserk, alla nuova domanda "potremmo dire di esser tutti d'accordo nell'affermare che tramite il softair si può essere utili?",
credo che le potenzialità ci siano tutte, in particolare per le caratteristiche peculiari dello strumento ben espresse da Jump e che condivido;
potenzialità che però mi porterà a condividere l'affermazione che il softair possa essere strumento utile solo quando vedrò l'eccezione diventare normalità.
ciao: ciao:
Questa la vedo più dura....visto che secondo me il rapporto fra club come si deve club poco seri(o pseudoclub) è di 1 a 3(e credo di essere pure stato ottimista).