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Originariamente inviata da
belzebuth
Leggendo tutti i commenti ho capito che ognuno ha il suo punto di vista,come è giusto che sia....
Ma a questo punto mi chiedevo, se non è una pratica sportiva riconosciuta,né si può definirla sport, perché mai al momento dell'iscrizione in un club di SA è richiesto il certificato medico d'idoneità "all'attività sportiva non agonistica " ?
penso per meri motivi assicurativi... cmq a parte tutte le risposte piu o meno sciocche che sono state date torniamo a bomba: non sta scritto da nessuna parte che è VIETATO CHIAMARLO SPORT, ma semplicemente che "non è un'attività riconosciuta dal coni" (la dove hanno badato bene a specificare "attività" perchè se scrivevano "non è uno sport riconosciuto dal coni" come fanno in molti altri casi la cosa sarebbe stata diversa ;)), da qui mi pare molto logico che in errore non sono MAI stati coloro che lo hanno chiamato "sport" fino ad ora, ma quelli che SENZA ALCUN MOTIVO sono intervenuti per correggerli, molte volte scatenando anche flames inutili...
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..puoi chiamarlo anche TROSP, fatto stà che l'unica organizzazione che riconosce e regola le attività sportive in Italia sia il CONI e il CONI non riconosce il soft.air come disciplina sportiva...non ci sono troppe seghe mentali da fare...è un gioco, un hobby...bellissimo...ma è un gioco.
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Io il doverlo per forza chiamare sport non l'ho mai capito.
E' vero che per alcuni è quasi una ragione di vita e tanti lo fanno con la massima dedizione...ma allora anche lo shopping è uno sport per le donne! :grins:
No, seriamente, che ognuno lo chiami come vuole. Il problema è che in un certo senso si fa disinformazione.
Ad ogni modo, il primo post sarebbe da passare a tutte quelle asd con i siti pieni di "cos'è il softair? Il softair è uno sport riconosciuto dal coni che bla bla bla".
Ma ci scommetto che l'email in oggetto non andrà nemmeno a scalfire l'infinita diatriba :asd:
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A me è sempre piaciuta la dicitura "attività ludico-sportiva"...se proprio qualcuno sentisse la voglia di aggiungere la parola sport per sentirsi "riconosciuto" dal grande pubblico.
Chi mi conosce, sa bene che in modo forse un pò "altezzoso" ho sempre reputato il softair come un GIOCO, dove il prendersi eccessivamente sul serio ha spesso portato a problemi più o meno grandi.
Il fatto che reputi il SA un GIOCO, non implica che ritenga che non ci si debba impegnare, che non meriti "sacrificio" (inteso come preparare una gara, organizzare un torneo ecc.) e che non meriti la massima serietà.
io e te siamo sulla stessa linea di pensiero :D
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Originariamente inviata da McMirko
..puoi chiamarlo anche TROSP, fatto stà che l'unica organizzazione che riconosce e regola le attività sportive in Italia sia il CONI e il CONI non riconosce il soft.air come disciplina sportiva...non ci sono troppe seghe mentali da fare...è un gioco, un hobby...bellissimo...ma è un gioco.
E peraltro qualsiasi appellativo gli si voglia dare non cambierebbe quello che facciamo.
Grazie ETABETA per aver finalmente pubblicato l'inconfutabile prova che il Soft Air è un gioco e non uno sport come qualcuno continua a sostenere.
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Facciamo parte delle ASD/Associazioni Sportivo Dilettantistiche e dobbiamo presentare un regolare certificato medico per attività sportivo-dilettantistica perchè la legge Finanziaria 2003, intervenuta a regolamentare il settore del no-profit (piuttosto ampio e comprensivo della maggior parte delle attività sociali o socialmente utili) lo ha ritenuto congruo.
Ovviamente non poteva regolamentare 1000 aspetti differenti e, per questo, li ha accorpati insieme.
In alcuni passaggi ne ha fissato il fine sociale (promozione e diffusione dell'oggetto statutario, destinazione dei beni in caso di scioglimento ...) e, responsabilmente, trattandosi per la maggior parte di attività, ha ritenuto fosse opportuna una copertua assicurativa sia per danni ai terzi, sia per quelli che possono occorrere agli stessi soci (di qui il certificato medico).
Che guarda caso, è ben diverso da quello per attività sportivo agonistica.
Da questo riassetto, è derivato l'obbligo di affiliazione agli Enti di Promozione Sportiva (facendogli un favore non da poco ... ma d'altronde ... politici sono quelli che fanno e votano la Legge e loro emanazione la maggior parte degli EPS).
Ancora, in questo modo, attraverso l'utilizzo del registro del CONI e il modulo EAS si favorisce il controllo sulla mancanza di lucro e sul diritto al relativo regime fiscale.
Fino a un paio d'anni fa' non c'è stato quasi controllo su questa forma di autocertificazione ma le cose stanno (fortunatamente) cambiando.
Fortunatamente per chi rispetta tutte le Leggi, non per gli altri.
Ora ... noi abbiamo stabilito "il pallino sul fucile vale", "quella è l'area per i colpiti che ritornano in gioco tra un'ora", "le pattuglie entrano in gioco con un intervallo di 30 minuti" "io sono il cecchino", "io sono il capopattuglia" ... e sempre noi possiamo dire "io sono uno sportivo perchè io faccio il softair che è uno sport".
Ma siamo sempre noi autoreferenziati ed autopromossi ... non la Legge.
Si rileva a questo punto chiaramente come molti abbiano seri problemi di identificazione e si sentano sminuiti nel definirsi "giocatori".
Potrei parlarvi così della questione "pisello-grosso/pisello-piccolo/chi ce l'ha più grosso" ma credo che, quanto già esposto, per noi normododati, sia più che sufficente.
Quindi, parafrasando una nota e datata battuta cinematografica mi permetto di concludere con " ... è la Legge bellezza!".
Paolo "Grigio" Arca
PS: per i meno cinefili ...
https://www.youtube.com/watch?v=FgdE-qPv6kw
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Originariamente inviata da
Shinobi
Io il doverlo per forza chiamare sport non l'ho mai capito.
E' vero che per alcuni è quasi una ragione di vita e tanti lo fanno con la massima dedizione...ma allora anche lo shopping è uno sport per le donne! :grins:
No, seriamente, che ognuno lo chiami come vuole. Il problema è che in un certo senso si fa disinformazione.
Ad ogni modo, il primo post sarebbe da passare a tutte quelle asd con i siti pieni di "cos'è il softair? Il softair è uno sport riconosciuto dal coni che bla bla bla".
Ma ci scommetto che l'email in oggetto non andrà nemmeno a scalfire l'infinita diatriba :asd:
hai centrato il punto... il fatto è proprio che se trovi la dicitura "il softair è uno sport RICONOSCIUTO DAL CONI" va assolutamente corretto e "denunciato" in quanto assolutamente falso, ma se io chattando sul forum scrivo "nel nostro sport non sono graditi gli highlanders" nessuno hai il diritto di correggermi perchè come dice mcmirko potrei anche voler e poter dire "nel nostro trosp non sono graditi gli highlanders", e non ho comunque contravvenuto ad alcuna legge AL CONTRARIO DI CIO CHE MOLTI PENSANO.
p.s.: lo shopping per le donne è uno SPORT ESTREMO, e per noi poveri sventurati che ogni tanto le accompagnamo è una TORTURA che dovrebbe essere disciplinata da qualche organizzazione umanitaria... :D :D
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Noname... il fatto è che non puoi dire, soprattutto sul forum nazionale, che questo gioco è uno sport. Non lo è. Tu puoi dire che PER TE è uno sport, trosp, baubau, miciomicio... ma per te e qualcun'altro. Ma non puoi dire che è uno sport.
Es. Io gioco a softair, e non io pratico lo sport del softair. Il bello di questo gioco, e non il bello di questo sport.
Affermare che il softair è uno sport, senza precisare che è un opinione personale... è dire una balla.
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Originariamente inviata da
Nonaeme
ma se io chattando sul forum scrivo "nel nostro sport non sono graditi gli highlanders" nessuno hai il diritto di correggermi
Tecnicamente è il contrario. Anche io se dico "la mia 500 è una supercar" non infrango nessuna legge, ma se mi fanno notare che in realtà il termine supercar è proprio di vetture oltre una certa potenza non me la posso prendere a male. PER ME la mia 500 può essere l'auto più sportiva del mondo, ma, appunto, per me.
Asserire ovunque che il softair è uno sport è la stessa cosa di scrivere sul sito "il softair è uno sport riconosciuto dal coni". E' incorretta una ed è incorretta l'altra. Poi lo possiamo chiamare come ci pare, ma con la consapevolezza di usare un termine tecnicamente errato. Non c'è motivo di accaldarsi se ci viene fatto notare.
Ma in fin dei conti, tutte queste sono solo grandissime pippe mentali. :D
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Vedete, la "sportivizzazione" del Soft Air non significa necessariamente definirlo in quanto Sport, secondo i criteri comuni (attività motoria = SPORT) ovvero SPORT = SPONSORS.
Sono convinto che non fosse neppure nelle intenzioni di Fabrizio Paolini, buon anima, che della "sportivizzazione" del soft air aveva fatto sua "missione".
Un "fenomeno" tanto frammentato, confuso, privo di identità univoca quale è stato ed è tuttora il Soft Air, si è prestato e si presta ancora a movimenti finalizzati ad acquisirne anche in piccola e modesta parte il controllo con gli strumenti disponibili.
Cosa intendo dire: se la formula aggregativa più facile da realizzare anche in virtù del fatto che la convinzione più diffusa tra chi lo pratica, che il soft air possa essere considerato alla stregua di uno sport, è quella della Associazione Sportiva Dilettantistica, opzione che apre le porte a vantaggi di carattere fiscale, all'accesso a formule assicurative dal costo irrisorio, e a altri possibili vantaggi, va da se che per legge, chi seglie tale opzione, debba seguire determinate procedure (affiliazione ad ente di promozione sportiva, iscrizione al registro Coni) che espongono tali associazioni, composte da più persone che, per esservi iscritte, devono tesserarsi, a divenire oggetto di interesse per chi ha scelto (e non c'è nulla di male in questo...) di dare lavora in seno a determinati sistemi aggregativi (leggasi enti).
Si tratta di persone, con INTERESSI ma anche PASSIONI. Perchè non bisogna dirlo questo?
Se io, in qualità di referente di un organismo cui qualcuno ha l'obbligo di rivolgersi per fare le cose secondo "le regole" previste - nel nostro caso... - dalla costituzione in ASD, e, magari, condividendo con questi la PASSIONE per quel Hobby, perchè non dovrei sfruttare gli strumenti di cui dispongo?
Insomma, senza entrare nel merito di questioni "politiche", c'era la buon anima di Fabrizio Paolini, che non ho mai avuto possibilità di conoscere di persona ma con cui ho parlato a lungo al telefono nel periodo in cui lui stava mettendo a punto il "Codice Etico" per il Soft Air (documento che ha una valenza notevole, in ogni caso) che oltre ad essere interessato/appassionato di soft air, disponeva degli strumenti per cercare di mettere un po' di ordine almeno in una piccola parte del soft air nostrano.
Personalmente trovo che alcune delle proposte o delle soluzioni adottate siano sbagliate, ciò non toglie che quel tentativo, da un punto di vista formale e organizzativo, in prospettiva di una auto regolamentazione del soft air è semplicemente lodevole e meritorio a prescindere dal fatto che il soft air possa essere considerato (opinione...) o classificato da un ente a ciò preposto (dato di fatto) sport o qualsiasi altra cosa.
Dove sta l'aspetto "negativo" di un simile scenario?
Non nel "tesseramento" finalizzato ai numeri e alle sue ricadute "politiche" in senso agli enti!
Non nel fatti che qualcuno, disponendo di determinati strumenti, ne faccia anche un interesse economico personale. Che c'è di male se uno fa certe cose in maniera limpida e corretta?
Il lato negativo sta nel fatto che determinate iniziative, da un lato supportate da qualche Ente ma NON da documenti definitivi ed ufficiali di quegli Uffici che sono preposti a dare riconoscimenti e definire classificazioni, vengano spacciate per ciò che NON sono approfittando del fatto che il movimento soft air italiano è sensibile a certi argomenti: un po' come i topi al suono del pifferaio magico.
In definitiva, il problema non il SOFT AIR=SPORT. Il problema è che il SOFT AIR non è capace di darsi una definizione univoca a prescindere dalle forme associative scelte o dall'appartenenza ad una "bandiera" e che di questo qualcuno se ne approfitti.
Vincenzo