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Non è una gara di conoscenza perché non conosco il tuo grado di preparazione, ho voluto solo fare un chiarimento e certamente non sminuirti. Non fare del sarcasmo perché non avrebbe senso. Parli della tua esperienza senza conoscere quella del tuo interlocutore né nel campo giuridico né nel campo del Soft Air.
So benissimo che non lo hai commesso tu l'errore di utilizzare il termine decreto legge al posto di decreto legislativo, ho voluto fare questo chiarimento in quanto tu mi hai invitato a leggere attentamente la sezione Leggi e Soft air che per quanto possa essere una interessante fonte, essendo scritta da gente comune come me e te, non avrai mai un carattere di certezza assoluta.
Quello che ho voluto chiarirti con tutta questa querelle, è un semplice invito a non rinnegare il pensiero altrui diverso dal proprio e quindi a non dare per assoluto il proprio sapere perché per una dimenticanza o una distrazione si può sbagliare. Ovviamente nessun rancore è ovvio.
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Ragazzi stiamo boni........
Vi rendo partecipi che la primo flame chiudo e cestino la discussione, sappiate regolarvi...
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Risposto dove si parlava dell'UKARA
M
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Originariamente inviata da
lake incursore
Per legge intendo atto con forza di legge ( ti invito a leggere art.1 preleggi al Codice civile), in particolare un decreto legislativo (o decreto delegato) e non decreto legge come riportato all'interno della sezione leggi e soft air, quindi se gli amministratori sono così fiscali come dici, non capisco perché hanno tralasciato un particolare così importante.
Questo è il link dove ho riscontrato l'errore (
https://www.softairmania.it/threads/...creto-di-legge )
Scusami Lake incursore ... hai fatto riferimento ad un topic che inizia in questo modo:
"Salve ragazzi, è il mio primo messaggio su questo forum anche se leggo e sono iscritto da diversi mesi."
Uno dei centinaia di utenti che "per sentito dire" commenta qualcosa che oggettivamente sfugge alla sua esperienza e competenza.
Sugli altri topic si è consumato un (inutile per alcuni) tentativo di informare/istruire/spiegare.
Fino all'esaurimento delle umane possibilità ... che ogni piagnone, commerciante d'accatto, affittuario di ASG (100 alla volta che mi mettono a disposizione gli amici che non giocano più), esordiente sul forum e nel SoftAir, lettore/frequentatore di SAD/FISAT/Facebook/mostra di militaria si affacciava gridando "ODDIOOOOOO, avete sentitooooo ... ci vogliono privareeeee del softairrrrrr!"
Ad altri topic andava dato peso ... e dato che ne abbiamo abbastanza di gente che chiama cecchini i difensori, arma giocattolo l'ASG, Legge sul softair un decreto legislativo che tratta di armi (vere) e, data un'occhiata al volo all'UKARA britannica (perchè ne ha letto su altro topic) la ripropone in salsa italiana come se l'avesse partorita lui, perdippiù con un'idea bislacca quale una "Legge d'iniziativa popolare" mi sembra il caso riportare gli intervenuti con i piedi ben incollati a terra.
"La canna dell'arma" ... si tratta evidentemente di un lapsus del legislatore, perchè il termine richiesto/individuato/esatto è "strumento".
E dato che chi parla (o scrive) male, pensa male ... non mi pare il nostro comitato di raccolta firme sia adeguato nè abbia ben chiaro di cosa sia necessario, di come si proceda, di cosa stia parlando.
Ammemmipiacerebbe non va più bene, se si vogliono far le cose perbene.
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Paragonarmi ad uno che cito "chiama cecchini i difensori, arma giocattolo l'ASG, Legge sul softair un decreto legislativo che tratta di armi (vere) e, data un'occhiata al volo all'UKARA britannica (perchè ne ha letto su altro topic) la ripropone in salsa italiana come se l'avesse partorita lui, perdippiù con un'idea bislacca quale una "Legge d'iniziativa popolare" mi sembra il caso riportare gli intervenuti con i piedi ben incollati a terra." Solo perchè avevi già proposto un miglioramento legislativo anche tu non mi pare da persona molto matura quale ti reputavo dati i tuoi post trascorsi.
L' "iniziativa bislacca" di una legge di iniziativa popolare è uno dei pochi modi legali perchè un individuo comune possa avanzare una richiesta al parlamento, avevi forse intenzione di andare a bussare a casa di qualcuno per proporre qualcosa? Se credi che sia una specie di discussione fotocopia segnalala e magari accorpano tutto o cancellano e basta. ma se me ne fregasse avrei messaggi privati che attestano che era davvero da un pò che ci pensavo negando validità anche alla tesi che avrei copiato qualcosa da qualcuno.
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Iniziativa sulla carta sicuramente lodevole, ma a mio modo di vedere assolutamente impraticabile nel mondo reale, innanzi tutto per via dell'eccessiva frammentazione del panorama softairistico italiano.
Mi spiego meglio: in Italia saremo forse 20mila giocatori scarsi, siamo divisi in centinaia di club (in continuo aumento a causa del frazionamento di altri club e di cui molti fra le altre cose si detestano vicendevolmente), abbiamo una marea di coordinamenti, comitati, gruppi e gruppetti (di cui molti si detestano vicendevolmente), e almeno 3 pseudo associazioni nazionali (che non si vedono troppo di buon occhio l'una con l'altra)...in pratica siamo tutto meno che coesi, e questo per come la vedo io dipende di un mix di sindromi del "voglio fare il re nel mio piccolo castello" e del "io ce l'ho più lungo del tuo"(questo a tutti i livelli, dal club all'associazione nazionale). Se poi a questo aggiungiamo che siamo Italiani, e quindi litigiosi e campanilisti per natura, il quadro è abbastanza completo.
Se c'era una speranza che nutrivo per il temibile "Decreto sul Softair" era che l'immotivata strizza più o meno diffusa che aveva generato portasse il movimento softairistico italiano a fare per una volta fronte comune, ponendo le basi per la creazione ex novo di una sorta di ente unico che rappresentasse tutti i softgunners italiani...ovviamente questa speranza è stata puntualmente disattesa.
Il concetto è: per avanzare un proposta del genere, tralasciando il discorso della fattibilità tecnico-giuridica e politica, occorre quanto meno un grado di coesione e di unità d'intenti che noi attualmente ci sogniamo...magari, e dico magari, si potrebbe pensare di iniziare a lavorare partendo da questo.
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Perdonate l'intervento disilluso....
Sono anni che si parla, parla parla...
si parlava di Protocollo...
si parlava di Iniziativa delle singole associazioni...
si parlava di autoregolamentazioni...
si parlava delle terribili conseguenze delle "nuove norme...
si parlava... e si parla tuttora.
Ora, desidero sottolineare il mio fermo apprezzamento sia per chi ha ancora energie e perseveranza nel cercare nuove risposte ai soliti problemi, sia per chi (magari non avendo vissuto le precedenti vicende) desidera provare a contribuire con il suo nonostante ci siano persone stanche (come me) di picchiare la testa contro il muro.
Per non essere solo disfattista ma anche (comunque) un pochetto propositivo pongo solo un quesito:
"In quale specifico modo riteniamo di poter superare tutte le frammentazioni (termine ottimistico) che affliggono il nostro ambiente al fine di presentare una proposta unitaria?"
ciao: ciao:
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Quote:
Originariamente inviata da
Ghigno
"In quale specifico modo riteniamo di poter superare tutte le frammentazioni (termine ottimistico) che affliggono il nostro ambiente al fine di presentare una proposta unitaria?"
Cercando di raccogliere più opinioni possibili in merito, valutando tutte le alternative e decidendo conseguentemente assieme quale sia la migliore, magari vagliandone due alla volta.
Insomma basta volerle le cose ;).
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Originariamente inviata da
Aleximpreza
Cercando di raccogliere più opinioni possibili in merito, valutando tutte le alternative e decidendo conseguentemente assieme quale sia la migliore, magari vagliandone due alla volta.
Insomma basta volerle le cose ;).
No, Alex: sul confronto per trovare la proposta migliore ci sono.
La mia domanda è: "Come far parlare tra loro realtà che non aspettano altro che farsi le scarpe vicendevolmente"
(enti con enti, associazioni con associazioni, questo giocatore con quel giocatore...)
ciao: ciao:
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Quote:
Originariamente inviata da
Ghigno
No, Alex: sul confronto per trovare la proposta migliore ci sono.
La mia domanda è: "Come far parlare tra loro realtà che non aspettano altro che farsi le scarpe vicendevolmente"
(enti con enti, associazioni con associazioni, questo giocatore con quel giocatore...)
ciao: ciao:
La risposta teorica sarebbe: si parte dal basso e ci si impiega del tempo.
Elaboro: si parte sviluppando una serie di "reti" collaborative composte da club che lavorano insieme, si aiutano e tengono aperti i canali tra di loro e tra le istituzioni. Reti che, in teoria, dovrebbero crescere continuamente. Nelle aziende si parla di interventi per il "cambiamento culturale"...e cioè dei cambiamenti nel modo di lavorare che prima introducono e poi rafforzano la collaborazione. Roba del genere ci mette parecchio per "attecchire" in un'azienda, figuriamoci in un movimento scoordinato come quello del softair. In teoria dovrebbe comunque essere possibile. Una volta che le "reti" collaborative tra club sono abbastanza ampie o si auto-organizzano in un'entità formale si spera altrettanto collaborativa (associazione nazionale, federazione, quel che l'è) oppure "si impadronisce" delle entità già esistenti. Da lì in poi si ha un "interlocutore credibile" per le istituzioni: un'associazione abbastanza grande ed abbastanza orientata al "buon gioco" ed alla collaborazione che può fare attività di lobby "per il bene del softair", e non per fini campanilistici.
Continio a ripetere IN TEORIA perchè in realtà i club, i gruppi, le reti e le associazioni sono composte da persone. Non sono entità astratte. E se le persone non vogliono collaborare, lavorare insieme ed aiutarsi allora non c'è nulla da fare: di cambiamento non se ne parlerà proprio...o meglio, se ne parlerà perchè fa figo, ma non si farà nulla di concreto.
Al momento, per quel che posso vedere, le singole persone nel softair che vogliono collaborare-aiutare-lavorare insieme sono davvero poche. Ed è un peccato.