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Discussione: [LIBRERIA] I testi "sacri" sul reenacting e la II Guerra mondiale

  1. #21
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    Quote Originariamente inviata da lorenzo19823 Visualizza il messaggio
    Ho appena terminato il saggio "Russia in guerra" di Richard Overy. Viene affrontato il tema dello sforzo bellico sovietico sia dal punto di vista militare che (soprattutto) dal lato politico ed economico, con ampie digressioni sull'organizzazione dell'Armata Rossa negli anni precedenti alla guerra e le scelte che portarono dalla disfatta dei primi mesi alla vittoria finale.

    http://www.ibs.it/code/9788856502596...1941-1945.html

    Oltre a consigliarlo caldamente, chiedo se esiste qualcosa di simile per le altre Potenze coinvolte nel conflitto...
    Ti consiglio caldamente:
    Stalingrado
    Autore Beevor Antony



    "Quelli di noi che hanno visto il cielo scuro di Stalingrado in quei giorni non lo dimenticheranno mai. Minaccioso e severo, ecco cos'era, con fiamme purpuree che lo lambivano."


    Beevor, nella stesura di questo imponente testo, ha usufruito anche di molto materiale inedito proveniente dagli archivi russi e tedeschi e quindi, pur nella buona conoscenza che si ha di questa storica e leggendaria battaglia, ha saputo dare informazioni nuove e narrare interessanti episodi, finora trascurati, che danno particolare vivacità al volume.
    Il libro si apre sui momenti immediatamente precedenti l'attacco russo e sulla situazione, anche psicologica, che caratterizza i rapporti tra Germania e Unione Sovietica.
    Stalin viveva nel timore costante di provocare Hitler, per cui aveva invitato i suoi generali a "non cadere nelle provocazioni tedesche", ma la volontà aggressiva tedesca si esprime nell'accusa di von Ribbentrop contro l'Unione Sovietica di compiere molti atti di ostilità, tra cui la "violazione militare del territorio tedesco". Così viene annunciato, a invasione iniziata, l'attacco. La risposta di Dekanozov, ambasciatore sovietico a Berlino, a von Ribbentrop è davvero premonitrice: "Rimpiangerà questo attacco insultante, provocatorio e assolutamente proditorio all'Unione Sovietica. La pagherete cara!". La dichiarazione di guerra, consegnata a Molotov due ore dopo il primo attacco, non viene immediatamente comunicata a Mosca dalla radio, né la popolazione è informata, anche dopo le prime clamorose sconfitte, della situazione reale, dovuta in buona parte alle pessime difese approntate sui confini. Tutto ciò, unito all'opinione di Hitler che l'Unione Sovietica fosse una "impalcatura marcia" destinata a crollare fa sì che "l'operazione Barbarossa", questo è il nome della Campagna di Russia tedesca, apparisse davvero facile e rapida. Ma errore fondamentale dei generali tedeschi era stato l'aver sottovalutato Ivan, come dice Beevor, cioè il soldato semplice sovietico, la cui resistenza si dimostrò davvero eroica e invincibile.
    Va tenuto anche conto che le truppe tedesche in Russia erano nel più completo scompiglio morale in quanto le promesse di una rapida e vittoriosa passeggiata in Unione Sovietica si stavano dimostrando false. Morte, freddo, paura diventano, giorno dopo giorno, mese dopo mese, insopportabili, quotidiane compagnie.
    Dopo la straordinaria impresa che aveva visto la caduta dell'armata tedesca, il morale sovietico era alle stelle e, in seguito alla "dura lezione di storia" che sapevano aver impartito ai nazisti, gli esiti della guerra sembravano ormai decisi. In effetti quella carneficina, quell'orrore, ma anche quell'indomabile coraggio furono determinanti per l'esito della Seconda Guerra Mondiale.

  2. #22
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    Testo molto bello e interessante, a mio parere. Scritto anche bene.

    La conclusione, volendo sintetizzare, è che le forze armate tedesche avevano denti molto aguzzi, ma troppo radi per una preda grossa come l'Unione Sovietica (e il resto del mondo). La disfatta di Stalingrado (Don compreso) costò all'asse (secondo Beevor) circa 500.000 uomini (tra cui italiani, rumeni, Ungheresi, etc); la luminosa vittoria costò all'URSS circa 1.000.000 di uomini.

    Nei numeri sta tutta la seconda guerra, secondo me.

  3. #23
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    Beevor me lo son letto mesi fa... Non male ma fin troppo "specifico" per i miei gusti!

    Quote Originariamente inviata da allepava Visualizza il messaggio
    Testo molto bello e interessante, a mio parere. Scritto anche bene.

    La conclusione, volendo sintetizzare, è che le forze armate tedesche avevano denti molto aguzzi, ma troppo radi per una preda grossa come l'Unione Sovietica (e il resto del mondo). La disfatta di Stalingrado (Don compreso) costò all'asse (secondo Beevor) circa 500.000 uomini (tra cui italiani, rumeni, Ungheresi, etc); la luminosa vittoria costò all'URSS circa 1.000.000 di uomini.

    Nei numeri sta tutta la seconda guerra, secondo me.
    Radi non direi, Barbarossa è stata se non sbaglio l'operazione più grande mai effettuata nella storia umana, col fronte est che assorbi in 4 anni di guerra l'80% (!) delle vittime militari tedesche (le perdite russe sono tuttore sconosciute, si parla di 20-25mln di morti civili/militari)!! Nacque però troppo tardi e fu presto minata da scelte fatali che ne decretarono la compromissione. Sicuramente, la sera del 22 giugno, in pochissimi avrebbero scommesso sulla vittoria russa, men che meno gli alleati occidentali!
    Ultima modifica di lorenzo19823; 20/12/2011 a 12:16

  4. #24
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    Per me Stalingrado, assieme a Berlino 1945 è uno dei più bei libri di guerra, che abbia ami letto. E' avvincente, non noioso, come alcuni testi possono essere.

    volendo sintetizzare al massimo, la Germania non aveva -per fortuna- le risorse umane per affrontare uno scontro con l'URSS, ed al tempo stesso, mantenere l'iniziativa sugli altri fronti.

  5. #25
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    Quote Originariamente inviata da Die graüne Wölfe Visualizza il messaggio
    volendo sintetizzare al massimo, la Germania non aveva -per fortuna- le risorse umane per affrontare uno scontro con l'URSS, ed al tempo stesso, mantenere l'iniziativa sugli altri fronti.
    Nei piani Barbarossa doveva infatti riuscire a spezzare la resistenza sovietica nel giro di poche settimane, puntando sullo slancio e sulla straordinaria forza d'urto della werhmacht, il tutto nell'ottica di una pace vantaggiosa per la Germania!

  6. #26
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    Per "denti radi" intendo dire che all'atto dell'invasione dell'URSS le "potentissime" forze armate dell'asse contavano, per esempio, circa 3.000 carri (vado a memoria e i dati potrebbero essere sbagliati), aspettandosi di affrontarne magari il doppio; invece pare che i sovietici ne possedessero all'epoca qualcosa come 15.000 o più. Fino alle porte di Mosca i Crauti eliminarono qualche milione di soldati russi (tra morti, feriti e prigionieri); tutto ciò, nelle intenzioni, avrebbe dovuto "stendere" chiunque. Invece non bastò.
    Uno guarda i Kill ratio dei Tigre, degli altri carri tedeschi, dei caccia, di quel che volete e si chiede: come è possibile? Bubi Hartmann, Rudel, Wittman? Le enormi sacche dei primi mesi di guerra (milioni di prigionieri) ....
    Eppure ....
    Il fatto è che 1300 Tigre avevano di fronte 48000 sherman e altrettanti T34 (ragionamento superficiale, ovviamente, dato i tedeschi avevano altri carri; ma anche gli alleati ne avevano).
    Io sono dell'opinione (non mia, chiaramente) che data la scelta di sfidare un po' tutto il resto del mondo, se a Stalingrado (e forse anche a Mosca) i Crauti avessero vinto, se avessero ricacciato in mare gli alleati in Normandia (cosa peraltro impossibile dati, anche qui, i numeri) in prospettiva non sarebbe cambiato nulla. Si sarebbe allungata un po' una guerra che, col senno di poi, solo i tedeschi potevano tirare perle lunghe come hanno fatto.
    Vedi le due grandi vittorie (strategiche) di fine estate 1944 (Market Garden e Linea Gotica), che hanno avuto l'unica conseguenza di allungare la guerra di qualche mese (tra l'altro con danno massimo proprio per la Germania che si è vista i Russi arrivare fino a Berlino).

    Mio personale pensiero, ovviamente. E un po' massimalista, me ne rendo conto.

    Ciao a tutti

  7. #27
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    I numeri da soli sono purtroppo "sterili". Tanto per rimanere in ambito carri, se è vero che, presi singolarmente, i carri russi erano superiori alla controparte crucca (T34 e KV1 in primis, già presenti in linea dal 1941), questi ultimi erano in grado di utlizzarli al meglio, con manovre di accerchiamento rapide e micidiali portate avanti da divisioni corazzate al tempo all'avanguardia. I carri russi vennero invece dispersi in tanti piccoli gruppi, utilizzati in primis come mero supporto ad una fanteria per la quasi totalità appiedata e per lo più privi di radio di bordo!! Lo stesso esercito francese, sulla carta formidabile, venne sconfitto con tattiche simili in poche settimane!

    Se l'offensiva fosse stata condotta come i piani prevedevano, con tempistiche diverse e dando mano libera ai generali sul campo la conquista di Mosca (da sottolineare che siamo ancora nel '41!) sarebbe stata realmente alla portata di mano... E a quel punto chissà...

    Dopo Stalingrado e la successiva offensiva estiva del '43 (Kursk etc.) la guerra ebbe il suo vero punto di svolta, quasi un anno prima che gli americani sbarcassero sulle spiagge normanne (il rapporto k/d tra carri tedeschi e russi si era drasticamente abbassato, arrivando praticamente ad 1 a 1, insostenibile per l'industria tedesca). Se si guardano in prospettiva, le grandi operazioni ad Occidente ebbero un peso nettamente inferiore nella sconfitta nazista!
    Ultima modifica di lorenzo19823; 20/12/2011 a 21:42

  8. #28
    Ricordati che ti tengo d'occhio anche QUANDO VAI AL BAGNO! L'avatar di The Crow
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    come vyper consiglio "Il giorno più lungo" di Cornelius Ryan,offre una visione dei preparativi,degli scontri e dei singoli racconti davvero spettacolare
    in particolare l'autore ha avuto modo di intervistare una moltitudine di reduci davvero consistente,tra i quali parecchi paracadutisti,civili normanni e molti militari tedeschi come Helmuth Lang (assistente di Rommel)

    inserisco inoltre questo libro,"D.Day" di Francois Bertin
    io l'ho comprato in Normandia la seconda volta che ci sono stato ma credo si possa trovare anche qui in italia
    offre una visione generale utile per chi è alle prime armi,utile per farsi un idea per poi approfondire con calma
    sono presenti moltissime illustrazioni con numerose schede setup usa,uk e tedesche
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  9. #29
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    A me è invece arrivato questo:

    http://www.amazon.com/Hitlers-Army-M.../dp/0760337500 (preso usato in UK a una ciuccata)

    Sembrerebbe veramente un bel librone, ovviamente generalista ma ripercorre ogni aspetto della Werhmacht negli anni bellici, storia, organizzazione, addestramento, tattiche etc..

  10. #30
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    http://www.amazon.com/Hitlers-Army-M.../dp/0760337500 (preso usato in UK a una ciuccata)

    Sembrerebbe veramente un bel librone, ovviamente generalista ma ripercorre ogni aspetto della Werhmacht negli anni bellici, storia, organizzazione, addestramento, tattiche etc..
    Da anni sono un estimatore della Amazon d'Albione, trovi molto a poco prezzo

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