Quote Originariamente inviata da grigio Visualizza il messaggio
... mmhhh, la calza di cotone ha fatto il suo tempo e, quando si suda, è molto pericolosa perchè trattiene l'umido, si "incartapecorisce" (come si dice a roma), sfrega e perde rapidamente il filo e l'aderenza (si "sbrillenta", altro termine romano).
sono un estimatore delle fibre naturali ma l'attuale "stato dell'arte" nel campo dei tessuti tecnici li pone decisamente all'avanguardia (purchè siano di qualità).

thor-lo (la prima a occuparsi di calze tecniche), 5.11 (modelli 1°, 2° livello e modello estivo), under armour ... e così via, garantiscono una corretta traspirazione, piede sempre asciutto, calza sempre tesa (a mo' di una seconda pelle), assenza di sfregamento.

l'uso della doppia calza (la prima sintetica e aderente come una seconda pelle ... appunto, e la seconda, quella sopra, in fibra naturale) è una tecnica un po' datata e spartana: non c'è da stupirsi l'adottino i legionari francesi, il cui valore è legato innanzitutto alla tradizione.

ciao da grigio

ps: aggiungerei che allenarsi correndo ... aiuta ad avere oltre che fiato, piedi resistenti.
pps: occhio ad eccedere nell'ingrassare gli anfibi in pelle, può rivelarsi controproducente per la loro impermeabilità.
quoto in toto.
io attulmento utilizzo ancora scarponi da trekking, stracomodi, soprattutto da quando utilizzo calze tecniche. tenendo in conto poi che di suddette calze ne esistono di vari "pesi" per tutte le stagioni...è una delle cose per cui vale la pena spendere da subito!