presso uno dei miei spacciatori preferiti, ho trovato il chest dpm che vado ad illustrarvi. direte: e chissenefrega, di chest è pieno il mondo!!
in realtà sto cercando di capire se quello che sembra un prodotto assolutamente anonimo possa nascondere, ad una più attenta analisi, una discendenza più nobile.
comincio con una vista generale
come vedete, sullo spallaccio sinistro (per chi lo indossa) è (era) cucita una tasca assolutamente aftermarket (e anche piuttosto afterschifo), piazzata in sito con una serie di punti "a spirale" con un filo doppio curiosamente bicolore e dalla superficie "cerosa" (sapete di filo interdentale bicolore ??? )
la tasca stessa sembra spaventosamente artigianale nella fattura, tanto che il "cappuccio" è stato ricavato dal prolungamento del lato posteriore ed il fastex, unito alla tasca da una fettuccia che tutto è fuorchè cordura, è piazzato troppo in alto per permettere una buona chiusura della patta (per essere efficace, avrebbero dovuto cucirlo più in basso di almeno 2-3 cm)
scucita dallo spallaccio (snaturava la sua vera essenza british ed era sostanzialmente inutile viste le sua strambe dimensioni: è stretta e profonda, il "vano di carico" può contenere un parallelepipedo di 19x4x5 cm; così lunga e stretta, con la mano non si arriva al fondo; ipotizzo un'impiego per radio piuttosto "slanciate" in altezza, con eventuale antenna che può fuoriuscire a lato della patta) rivela segni di prevedenti lavorazioni, forse un aggancio di tipo diverso, successivamente rimosso.
se la tasca non può dirci molto (almeno, con me non ha parlato e non sono riuscito a ricondurla per dimensioni o materiale a qualcosa di già visto), il chest di per se stesso fa di tutto per sottrarsi all'analisi.
niente targhette, etichette, marchi ricamati o stampati.
paragonato al mio arktis verde mod.42 (roba vecchia quindi) ha evidenziato pari misure e taglio (es le patte delle tasche portacaricatori a punta troncata con un disegno caratteristico delle cuciture, stesso numero/dimensione/brunitura dei fori di drenaggio, misure dei velcri, stessa "doppia tasca" dietro le utility, identici bottoni a pressione curiosamente "sbruniti", simili imperfezioni nelle cuciture ecc) ed una comune provenienza del fastex della chiusura "renale", unico elemento che riporti un dato del fabbricante (itw nexus pat. pend.)
colpito dal particolare, ho provato a guardare anche controluce la patta del portamappa, laddove nell'artkis è cucita la targhetta del fabbricante, ma non sono riuscito a trovare i segni di una precedente cucitura.
per ora, sono del parere che si tratti di una qualche sottomarca... ma un paio di elementi mi danno da pensare: e se fosse un arktis "ripudiato" o "sterilizzato" ?![]()