io credo che i corsi più utili, sono quelli tenuti da gioatori di soft.air che hanno fatto esperienza giocando a soft air, e facendo gare hsa.
dai loro errori hanno sicuramente imparato e da loro puoi ottenere consigli utili.
una persona che per 5 giorni alla setimana lavora in ufficio ha esigenze diverse da chi fa allenamento fisico tutta la settimana, e fa magari settimane nei boschi, non 24 max 48h.
idem per i corsi cqb...ok la base, ma poi tutto viene vanificato dal fatto che noi giochiamo, perciò tutta la strategia viene a scemare.
quelli all'intenro sanno che arrivi sanno quanti siete e da dove entrerete, non verrano mai disorientati dall'irruzione.
perciò anche questi corsi preferisco siano fatti da giocatori, magari coadiuvati d proffessionisti, ma che capiscano che questo è soft air....con tutte le limitazioni date dal soft air.
noi diamo spesso una mano a neo gruppi, selezionati, a crescere come esperienza, facendo tiro dinamico, spiegando cartografia, spiegando cosa serve per fare le 24, un bivacco della contro, ecc ecc.
non ci siamo mai fatti pagare, anche perchè non abbiamo mai speso molto in materiale...ma se dovessimo farlo in aule con molto materile didattico di supporto, anche saremmo obbligati a chiedere dei soldini.
esatto..è inutile che un pofessionista ( o ex tale) mi insegni come ingaggiare un mezzo blindato.
se mi insegnano meglio la cartografia, il camuffamento, il movimento in ambiente ostile (notturno, boschivo) ok...ma il cqb di un softgunner che per stanare un cecchino reputa assolutamente accettabile la perdita di un giocatore che permetta agli altri di eliminare l'avversario, è molto distante da una logica che vuole la vita come primario interesse.
ma, come sempre dico, la differenza tra noi e i militari nè semplice: noi si gioca, loro no!
ok, ma finiscono anche quando un cespuglio o un muretto di mattoni fermano la tua raffica.. o parliamo del rimbalzo, che nella realtà ti dovrebbe quantomeno menomare.. nel gioco il più delle volte non vale neanche.. tecniche militari fino a pagina 11 direi, il resto anche con tutta la serietà e la buona volontà del mondo a mio avviso diventa uno scimmiottamento.. ma non per screditare, per carità sarebbe ipocrita da parte mia, ma se anche una raffica di vento fa arrivare il fucile a 70 metri anzichè a 50.. è pur sempre parecchio irreale come confronto.. e i pallini?? vogliamo parlare di quante volte li ho schivati?? mica fanno 90 metri al secondo i proiettili veri..
ciauu!
Oh baby oh baby!..
Io tanta vojia. Io faccio amore lungo lungo!
Fare festa? Quindici dolla!..
Io sukchia sukchia, mio amore dura molto..
Faccio tutto tu vuoi
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vero..e queste differenze si vedono in tante piccole cose.
es. sparare con la pistola tenendo il busto verso il bersaglio..ha senso nella realtà dove il giubbino antiproiettile serve per davvero, mentre nel sa serve solo a farsi prendere meglio
o la cinturazione..che spesso prevede due o più linee, non trova applicazione nel nostro gioco.
qualcosa cambia con le pattuglie, comportamenti tattiche ecc. ma rimane sempre il fatto che noi giochiamo.
concordo con mcmirko che la cosa migliore è che i softgunner con più esperienza insegnino ad altri softgunner..poi il gioco farà il resto.
partecipai ad un corso(cartografia/pattuglia/materiali ecc.) tenuto dal gttv, e posso dire con certezza che le conoscenze che si possono prendere dall'esperienza altrui e dal confronto con altre realtà sono davvero molte se uno vuole imparare.
ottimamente strutturato con venti euro a persona..costo irrisorio se si contano le dispense, l'aula didattica, lo sbattimento e tutto il resto.
ultimo e non ultimo, proprio i costi. esorbitanti spesso quelli chiesti per i corsi fatti da "professionisti del settore", chiaro segno a mio avviso del cercare di lucrare sul nostro gioco. ecco perchè sarò sempre contrario.
diverso invece l'intento di chi vuole portare avanti un'idea di un sa più tecnico, ma che rimane sempre un bel gioco.![]()
guardate, per me eh, sono al livello del mago telma gli "istruttori qualificati di softair"
anzi, un gradino piu in basso.
mmmmhhh ... io scinderei, ché credo la questione presenti due fenomeni differenti.
ho partecipato a tre corsi, i primi due tenuti da marurizio fulignati e dalla legio solengo in toscana, il terzo recentemente tenuto in piemonte da persona con esperienze "serie".
non erano comunque corsi di soft air, nel senso che trattavano materiali e set-up per pattuglie di lunga durata; poi ancora tattiche, tecniche e procedure quali formazioni, movimento, posizioni, rai offensive e difensive, sganciamento, rally point e quant'altro può servire ad un gioco più avvincente ed efficace (la differenza che c'è a tirare i calci ad un pallone una volta a settimana oppure prepararsi curando il fiato, abbozzando una formazione o un minimo di schema: non siamo in serie a o in qualche categoria ... ma, volendo fare le cose un pochino meglio, uno se le fa spiegare da chi ha più esperienza).
tutte nozioni utili (sicuramente, per eventi di lunga durata e percorrenza) ma, ovviamente, da calibrare secondo le nostre necessità e aspirazioni. qui però interviente il soggetto/studente che le fonde con la sua personale esperienza, con le proprie basi culturali, atletiche e psicofisiche.
non li consiglierei al primo ragazzino che legge, direi siano più indicati per giocatori maturi: il patrimonio acquisito potrà diventare patrimonio dell'associazione quando costoro riescano a trasmetterlo ad altri interessati e motivati.
ultimamente però, sono "usciti" veri e propri corsi di soft air: tenuti da associazioni che tradiscono la normativa dettata per le asd, impartiti da soggetti privi di alcuna esperienza, megalomani, superficiali, velleitari ma "coperti" ormai da enti di promozione sportiva compiacenti (ogni iscritto al corso viene tesserato con l'ente per garantire a lui l'assicurazione, all'ente e all'associazione un lauto margine di guadagno).
250,00 euro a iscritto, polli da spennare reclutati dappertutto (a scuola, nel bar sotto casa, davanti al negozio di asg, sul forum proprio o altrui), siti e locandine zeppe di frasi prese un po' qui e un po' là su internet (soprattutto da wikipedia e da trattati di outdoor development), feedback realizzati in casa e per telefono (arbitro/istruttore federale di soft air ... ma sì, scrivece così che partimo co' 'sta cosa!).
ecco, questi fanno il paio con la locandina citata in un altro topic di soft air arena e con quelli che vanno a pubblicizzare il soft air su programmi che un giorno sì e l'altro pure sono su blob per l'idiozia e la volgarità dei partecipanti.
ah ... poi ci sono le riviste di glamour con il soft air per tutti: basta pagare, ... appunto, ma è di questo che mi preoccuperei, se fossi nei partecipanti al topic. perchè fanno pubblicità non alla nostra disciplina, ma alle proprie iniziative, alcune delle quali finalizzate a fornire fondi per viaggi nei paesi dal soft air esotico oppure per rilanciare riviste in disgrazia e prive di lettori.
beh, anche per dire "noi siamo il soft air delle regole" e "le sottoporremo allo stato e al coni perchè diventino quelle di tutti": così oltre ai soldi del corso prenderanno la paghetta di dirigenti.
business is business ... come alcuni amici si son sentiti rispondere da tre di questi soggetti dopo aver scoperto che il proprio campo era stato utilizzato a loro insaputa per il team building di quegli altri.
saluti da paolo "grigio"
quoto in pieno grigio e voglio aggiungere una cosa: spesso ci si lamenta per il costo dei corsi fatti per bene, penso questo sia dovuto al fatto che molti li ritengano inutili, però raramente ho visto lamentarsi gente per i costi di alcuni tornei spesso organizzati solo per fare soldi e con costi esorbitanti e del tutto ingiustificati, per poi ritrovarti in un torneo organizzato male e ti chiedi per quale motivo hai speso tutti quei soldi e fatto tutti quei km.
eheh,ho letto il topic aspettando l'intervento di grigio..ed infatti zacchete!!eheh, però su certe cose sono d accordo,su altre vorrei precisare:
per me i corsi andrebbero fatti ma solo da persone che praticano il sa da molti anni e che hanno esperienza sul campo dal gioco,magari apprendendo nozioni anche su operatori veri ma solo su basi di ricerca fotografica o video,non con contatti diretti( certo se il presidente dell club y è un ex-incursore, allora magari spieghera delle nozioni direttamente apprese,senza pero la volonta di ricercare coscientemente operatori veri).questo a mio avviso perchè tra ricercat di equipaggiamento originale, corsi con operatori reali e visione e gioco del sa in modo hard potrebbero spingere e virare molti giocatori a quello che è lo spauracchio e il tabù per ogni giocatore,arrivare alla paramilitarizzazione, parola che diventa strumento da usare per molti che non vedono di buon occhio il nostro gioco.
Ultima modifica di Nemo; 21/01/2009 a 17:29