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Discussione: Precedenza di primo soccorso

  1. #1
    In attesa di conferma In attesa della conferma e-mail L'avatar di Xenyower
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    14 Mar 2006
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    Predefinito Precedenza di primo soccorso

    detto così sembra stupido.
    la mia domanda è: su più feriti, chi ha la precedenza di avere un primo soccorso? chi sembra non respirare? chi è cosciente? chi ha avuto ferite gravi?


    poi levatemi una curiosità, se possibile documentata perchè mi trovo in disaccordo con un amico che ha fatto un corso di first aid (quello con rinnovo di ogni 1 o 2 anni, non ricordo) con tanto di brevetto eccetera.
    la curiosità è: tra un ferito che chiede aiuto, ed un altro immobile che non chiede aiuto (quindi non è cosciente o non respira) chi devo assistere prima?
    io sapevo che ha la precedenza chi chiede aiuto perchè ha più possibilità di sopravvivere rispetto l'altro che sembra non respirare.
    se sbagliato, ci sono delle documentazioni a riguardo o è solo un criterio morale?

    grazie!

  2. #2
    Veterano L'avatar di Seal1
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    no, le regole del triage sono molto chiare: nel caso in cui ti trovassi di fronte a molti feriti, quelli oggettivamente in arresto cardio-respiratorio vanno, aimè, abbandonati e non vanno intraprese le normali procedure di rianimazione.

    partendo da questo e via di seguito, si eseguono dei semplici controlli che permettono di valutare superficialmente in paziente e dargli un codice di gravità.

    per inciso, una persona incosciente potrebbe necessitare unicamente di una posizione laterale di sicurezza come di un trasporto in elicottero...così come quello che chiede aiuto.

    spiegare dettagliatamente il triage (che altro non è che il sistema di assegnazione di gradi di gravità a soggetti colpiti da "patologia"...e tra le altre cose è la stessa procedura che viene fatta quando si entra in un qualsiasi pronto soccorso) in un post mi sembra riduttivo e poco utile, quindi questo è un sunto...anche troppo stringato, per il resto si và come al solito di buon senso e "speranza" di non avere 10 feriti di cui 9 gravi e 1 in arresto cardiaco.
    ALLA VIA COSI' !

    WWLOD?

  3. #3
    In attesa di conferma In attesa della conferma e-mail L'avatar di Xenyower
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    14 Mar 2006
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    ti ringrazio seal
    vorrrei un approfondimento in piu' però.

    se vedo due corpi di cui uno solo mi chiede aiuto, anche se non si muove, (quindi è cosciente e respira) non ha la priorità sull'altro che sembra non respirare?

    scusami se insisto ma la tua risposta non mi ha soddisfatto molto riguardo la domanda in particolare. ho capito che, dopo un'analisi ad un ferito, se vedo che è in arresto cardiaco e che ci sono altri feriti che hanno bisogno di assistenza devo comunque passare oltre e provare a salvare altri, ma la domanda è leggermente diversa.

  4. #4
    Veterano L'avatar di Seal1
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    ex Corsari asg
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    ti risponderò per quanto mi ricordo sul triage, quindi spero che qualcuno più "fresco" possa eventualmente correggermi.

    il fatto che uno ti chiami a gran voce (quindi cosciente) e un'altro invece no (magari anch'esso cosciente) non indica che il primo sia obbligatoriamente più grave.

    in pronto soccorso ho visto persone con una sindrome influenzale magari solo un pò più accentuata, urlare e richiedere aiuto e persone con un infarto stare in silenzio e immobili...quindi, come ben capirai, la questione del chiamare aiuto è assolutamente opinabile ed anche a questo serve il triage, altrimenti verrebbe sempre curato per primo quello con le corde vocali più potenti e più fiato

    per non sfuggire però alla tua domanda, ti dico: io personalmente, in una condizione come la tua (una persona cosciente e urlante e l'altra incosciente) la prima che valuterei è la persona che non urla.
    un controllo rapido di pochi secondi mi permetterebbe di sapere se la persona è incosciente, in arresto cardio-circolatorio oppure solo in arresto respiratorio.
    come ti ho spiegato sopra, magari a questa persona serve solo essere posizionata in posizione laterale di sicurezza mentre se fosse in arresto cardiaco, sarei "costretto" a dedicarmi all'altra persona (anche se, a dirla in completa sincerità, con solo due persone come nella tua ipotetica scena, non escludo l'ipotesi di valutare velocemente l'urlante e, se non in pericolo di vita, iniziare le manovre rianimatorie sull'altro).

    la persona "urlante" invece è obbligatoriamente cosciente anche se, non essendo stata ancora valutata, non ci si può pronunciare sul suo successivo andamento.

    c'è anche da dire che la tua ipotesi è molto estrema, non irreale, ma estrema.
    raramente si è completamente da soli e con 2 o più feriti, raramente sono così gravi ecc.

    in definitiva, questo è quello che farei ma, in modo molto umile, non ti assicuro che sia esattamente quanto prescrivano le ultime linee guida sul triage.

  5. #5
    Recluta L'avatar di Frens
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    ci sono vari tipi di triage che variano a seconda del contesto (ho visto inorridire personale medico civile che assisteva ad un corso per personale militare proprio perche' contesti diversi prevedono comportamenti diversi)

    tanto per darti un idea di triage ti spiego lo start (simple triage and rapid treatment): come ha detto seal l'obbiettivo e' quello di classificare i vari feriti eseguendo semplici controlli e indicando i livelli di gravita' con dei colori:
    - verde (non grave)
    - giallo (grave)
    - rosso (urgente)
    - blu o nero (non salvabile)

    ho provato a fare un flow chart che spero risulti abbastanza chiaro


  6. #6
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    L'avatar di gatling
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    Quote Originariamente inviata da seal1 Visualizza il messaggio
    ti risponderò per quanto mi ricordo sul triage, quindi spero che qualcuno più "fresco" possa eventualmente correggermi.

    il fatto che uno ti chiami a gran voce (quindi cosciente) e un'altro invece no (magari anch'esso cosciente) non indica che il primo sia obbligatoriamente più grave.

    in pronto soccorso ho visto persone con una sindrome influenzale magari solo un pò più accentuata, urlare e richiedere aiuto e persone con un infarto stare in silenzio e immobili...quindi, come ben capirai, la questione del chiamare aiuto è assolutamente opinabile ed anche a questo serve il triage, altrimenti verrebbe sempre curato per primo quello con le corde vocali più potenti e più fiato

    per non sfuggire però alla tua domanda, ti dico: io personalmente, in una condizione come la tua (una persona cosciente e urlante e l'altra incosciente) la prima che valuterei è la persona che non urla.
    un controllo rapido di pochi secondi mi permetterebbe di sapere se la persona è incosciente, in arresto cardio-circolatorio oppure solo in arresto respiratorio.
    come ti ho spiegato sopra, magari a questa persona serve solo essere posizionata in posizione laterale di sicurezza mentre se fosse in arresto cardiaco, sarei "costretto" a dedicarmi all'altra persona (anche se, a dirla in completa sincerità, con solo due persone come nella tua ipotetica scena, non escludo l'ipotesi di valutare velocemente l'urlante e, se non in pericolo di vita, iniziare le manovre rianimatorie sull'altro).

    la persona "urlante" invece è obbligatoriamente cosciente anche se, non essendo stata ancora valutata, non ci si può pronunciare sul suo successivo andamento.

    c'è anche da dire che la tua ipotesi è molto estrema, non irreale, ma estrema.
    raramente si è completamente da soli e con 2 o più feriti, raramente sono così gravi ecc.

    in definitiva, questo è quello che farei ma, in modo molto umile, non ti assicuro che sia esattamente quanto prescrivano le ultime linee guida sul triage.

  7. #7
    Spina L'avatar di Vexo
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    allora, per quanto ci riguarda (ti parlo da soldatino,ho fatto il corso bls e dovevo andare alla ederle per fare il cls ma infine ci e' saltato)

    l'insegnamento e' questo :

    in un contesto operativo,nell'atto di un'azione (comunque ambito strettamente legato a forze per operazioni speciali o comunque qualcosa di non comune),si da' priorita' a chi comunque venendo curato puo' assicurare ancora una base di fuoco - combattimento. chi si vede che e' spacciato passa in priorita' due, in quanto comunque si mette a repentaglio la vita di non una persona,bensì di due,quello gravemente ferito a terra e l'eventuale operatore infermiere che deve cercare di stabilizzarlo.
    nell'ambito "normale" si da' priorita' verso la persona piu silenziosa, in quanto comunque ci si aspetti che abbia dei traumi o perlomeno qualcosa che abbia pregiudicato l'equilibrio fisiologico del corpo.
    se un uomo urla dal dolore perche' ha una ferita evidente ,ha tutto che gli funziona.
    se un uomo e' in silenzio e fermo perche' ha la lingua ingoiata nell'esofago,non puo' piu far nulla.
    spero di essermi fatto capire bene eheh

  8. #8
    Spina
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    ciao....premetto che il tuo caso è un po troppo sul generale x evere una rispotta corretta xke ci sono troppe incognite(dinamica dell' evento?, situazione ambientale?, com è avvenuto il fatto?, parametri segni e sintomi dei pazienti? sei in una zona "civile" o in un zona di guerra durante un operazione? ,ecc)
    quando si attua il triage extraospedaliro ci si trova il piu delle volte nella situazione di avre meno risorse da offrire rispetto alla domanda di quest ultime.... "si salva il salabile, il resto va" cmq bisogna fare una breve valutazione di tutte le persone coinvolte seguendo determinati protocolli di triage (start, start jump, cesira, ecc) che permettano di stabilire con chiarezza la priorità...
    non si puo andare da quello che urla perche l altro sembra che nn respiri, ne devi avere prima la certezza, perchè può essere solo svenuto e fa fatica a respirare per via della lingua che ostruisce le vie aree superiori, cosa che si riolve con quelche semplice manovra in una manciata di secondi.
    come diceva seal di solito capita sia in incidenti come al pronto soccorso che chi nn si è fatto nulla di serio sbraita grida ai 4 venti e chi invece si è fatto o ha qualcosa di serio sta zitto ed è schivo il più delle volte...
    la risposta di seal per come ha scritto è valida in una condizione del genere anke io farei così.....xò come dicevo prima l esempio che hai fatto tu ha troppi interrogativi per darti una rispota veramente corretta e precisa
    Ultima modifica di LIFE; 24/12/2008 a 05:48

  9. #9
    Il Poeta di SAM In attesa della conferma e-mail L'avatar di Ghigno
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    ciao!

    i protocolli di gestione delle maxiemergenze sono più d'uno e ne sono già stati citati un buon numero. nella pratica poi il tenue equilibrio tra l'applicazione letterale del protocollo e la sua "libera interpretazione" sta molto anche all'esperienza sul campo del medico, del paramedico o, in generale, del soccorritore. questo perché le variabili realmente presenti in uno scenario con svariati coinvolti sono moltissime e difficilmente standardizzabili in un protocollo.

    a quello già più che correttamente esposto dagli altri vorrei aggiungere una specifica che spesso sfugge alla cognizione pubblica: la differenza tra gravità ed urgenza: la gravità tiene conto della serietà e dell'importanza del trauma, l'urgenza della sua possibilità di evolvere più o meno rapidamente causando ulteriori lesioni od aggravando quelle già esistenti.
    pare ovvio che la gestione dell'urgenza è la priorità del soccorso.

    nel caso specifico presentato, mi accodo alla scelta operativa di seal1 e degli altri a seguire: su soli 2 coinvolti di cui uno urla e uno no... quello che urla, finché urla è cosciente, quindi in senso generale valuterei prima l'altro. se però, ad esempio, quello che urla presentasse una evidente ed importante emoraggia, beh le cose potrebbero cambiare in base alle considerazioni fatte sul campo ed in tempo reale: va ricordato che nel soccorso, e nel triage in particolare, è richiesta freddezza, razionalità ed una buona dose di cinismo.

    una seconda specifica che vorrei aggiungere è però anche la seguente: il titolo del topic interroga su una situazione di primo soccorso, bisogna allora distinguere tra il pronto soccorso (ovvero quello organizzato ed effettuato da personale qualificato) ed il primo soccorso (ovvero quello effettuato da persone comuni, in alcuni casi con una minima base di alfabetizzazione sanitaria).

    tutti i ragionamenti fatti finora sono difatti applicabili al pronto soccorso: in una situazione di primo soccorso, il cui fine è principalmente quello di evitare il crearsi di situazioni che aggravino il quadro già esistente, è probabilmente meglio (dopo le telefonate del caso) dedicarsi a quello che urla per evitare che, preso dal panico, possa creare situazioni che possano mettere ulteriormente mettere in pericolo se e gli altri.


  10. #10
    In attesa di conferma In attesa della conferma e-mail L'avatar di Xenyower
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    tutto chiaro, grazie per le risposte precise e chiare!
    si, forse ho generalizzato troppo comunque intendevo più ambito civile che altro.
    leggendo le vostre risposte ho imparato qualcosa in più.

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