e cominciare il post dicendo all'autore di spararsi nell'occhio mi sembra il modo migliore per introdurre il proprio modo di pensare no??
io non sono un grande esperto di tssuti militari, ma la mia mimetica si è scolorita non poco in 7 / 8 lavaggi, questo immagino sia legato al fatto che è una replica o anche quelle militari reali si scoloriscono così ??
ma non so se hai notato che in fondo alla frase c'è una faccina che ride...
cmq tutti i tessuti si scoloriscono lavandoli male..probabilmente avrai sbagliato lavaggio..e cmq col sole qualunques cosa perde colore..con l'attrito poi..fidati..
esempio..nn faccio nomi di marche...mettiamo "x"sda mio padre arrivano magliette della marca x che devono essere stampate col marchio della marca..magliette identiche a quelle delle "sottomarche"...stesso stessuto..stessa provenienza..tutto identico..a volte addirittra stesso fornitore..eppue costano di più
il fatto che nel mercato del vestiario adesso si paghi un marchio è una cosa innegabile, ma lì direi che è un circolo e un mercato enormemente più ampio di quello del softair.
ps: per il lavaggio più che lasciarlo a mollo in acqua fredda senza sfregarli non so che fare.
che sole vuoi che abbiano preso in 6 / 7 partite?
(ma questo è tutto un'altro discorso... maglio rimanere it)
@ pappo:
non facciamo luoghi comuni... dove siamo, da costanzo?
e' ovvio e scontato che un marchio noto si paga, anche se la qualità non è migliore delle t-shirt di marca pinco&pallino.
ma in quel caso non si paga in più per la qualità, si paga in più per una idea, una moda.
ma se anziché di marche alla moda parliamo di haute couture non stiamo parlando solo di marchi da ragazzetti ma di prodotti di qualità inequivocabile.
gli equipment di soft air non fanno eccezione.
non è vero che contano le sole cuciture... perché un tessuto scadente si può anche sgranare, sfibrare.
ovvio che un tessuto anche ottimo non ha senso se le cuciture cedono...
ti parlo per esperienza, che un pò tutti, chi prima chi poi, hanno avuto:
parti con un sudafricano da pochi euro, magari poi passi a qualcosa di meglio ma sempre non "battle tested" e alla fine provi roba mil-spec e capisci che chi più spende meno spende.
non è proprio cosi cmq accetto anche il tuo discorso...cmq il nocciolo della questione non è questo..qui si parla di atteggiamenti sbagliati nei cofronti di un settore (softair) che non conosce ne sponsor ne soldi ne professionisti e dove qualcuno si prende la libertà di dire "raga se non potete permettervi tutta l'attrezzatura state a casas..non inventate che non serve"
credimi..molta gente fa el cose da se..io ora sto per farmi una cinghaia a 3 punti da solo.30 euro risparmiati..invece di andare la domenica a fare il figo con gli altri cn una cinghia originale andrò a cena con la mia ragazza...sono scelte..
ti quoto in pieno, però devi pensare che c'è anche chi se ne frega e può permettersi di fare entrambe le cose senza porsi problemi, e sopratutto senza pensare che i costi dei materiali usati per la cinghia di marca sono attorno a 2€, il resto è marchio!...ma anche lui merita rispetto, non dimenticarloOriginariamente inviata da pappo
ma guarda che in parte ti do ragione... perché la mia cinghia non costa millemila euro, ad esempio.
ci son cose per cui vale la pena spendere e altre no.
la mia cinghia costa 19 euro... ed è la bungee, quella con l'elastico.
ti sfido ad autoprodurtela con meno spesa. sai già che è impossibile.
sul discorso dei tessuti fidati, so cosa dico... perché come te ho lavorato in una industria tessile e so di cosa sto parlando.
prendo un tessuto di nylon intrecciato in modo comune e con titolo basso... sfregalo con forza su un sasso, non importa che sia tagliente, sarebbe troppo facile.
cosa succede? "butta fuori il pelo", come si dice per i filati di origine animale non ben ritorti... cioè si sfibra e vedi i singoli fili uscire dall'intreccio... e così dacendo poco a poco si lacera.
fallo con la cordura (notare la maiuscola... parlo della dupont) e vedi se fa la stessa cosa.
comunque il fai da te è una delle cose più belle e utili del soft air, io ad esempio ho quasi 18 anni, faccio le superiori e mi mancano ancora due anni( sono al terzo anno);
questa passione la coltivo con i soldi della paghetta e con quelli che mi danno nelle feste, per esempio ora mi trovo con due fucili da riparare e mi serve anche un calcio per il kurtz, non ho 50 euro da spendere per un calcio e dato che non voglio lasciare due fucili inutilizzati, ho deciso di farlo da solo così con quei 50 euro mi compro un gb e cazzetti vari per riesumare quei fucili, bisogna anche mettersi nei panni di gente che non può ottenere tutto e subito, e poi penso che molti di noi hanno fatto dei "sacrifici" per coltivare questa passione....
e poi vuoi mettere lo sfizio di costruirsi una cosa da solo
per il resto concordo con spettro sul fatto che nelle sicurezza bisogna spendere di più.
In attesa della conferma e-mail
concordo su buona parte dei discorsi fatti fin ora.
sono pienamente d'accordo sullo spendere bene per la sicurezza, sulla soddisfazione del fai da te sia come produzione che riparazioni.
diciamo che a tutto c'è però un limite, quando il lavoretto carino diventa na schifezza (anche se funzionante) si arriva al ridicolo.
il famoso caricatore da 50000 colpi fatto con la scatola delle scarpe ed innesto dei caricatori m4 (scherzo ovviamente
non parliamo poi di attack, scotch e nastro isolante...
stessa cosa utilizzare materiali oltremodo scadenti per replicare roba che con una spesa contenuta ti faresti nuova e di durata superiore.
beh.. c'è da dire anche che una cosa è fare il fai da te con materiali scadenti e con scarsa voglia, ma le cose se fatte bene sono veramente all'altezza di tante marche
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