armysport è un po come un porto di una di quelle città malfamate. arriva tanta roba e tanta altra parte, spesso prima che si riesca a conoscere veramente un prodotto, ma altre volte scatenando amori turbolenti ed improvvisi.
questo è il caso di due prodotti, arrivati tra i tanti dell'ultimo carico carico di.. entrati in porto.
l'aks74u della dboys/kalash e l'ak47 della cyma.
i fucili di per se sono conosciuti, niente novità, niente innovazioni tecniche, ris, ras o design truzzi/accattivanti spax e mazz. due classici acqua e sapone, ma di qualità immensa. la conferma, sempre più forte, che i produttori cinesi non hanno intenzione di sedersi sul successo già acquisito, ma vogliono continuare a sperimentare, a stupirci, ad innovarsi.
aks74u kalash dboys.
la scatola è la stessa, le dotazioni identiche, con quella cinghiaccia verde a cui manca solo la puzza. ma appena aperta, stupisce l'abbondanza di novità e miglioramenti estetici, che non possono essere altro che la testimonianza di un lavoro intenso di ricerca e perfezionamento che stupirebbe nelle marche più blasonate... figuriamoci in una low cost.
la più grande novità è il corpo del fucile. tutto in solido e rozzo metallo. e metallo-metallo, acciaio per la precisione.
rispetto al vecchio modello, di cui sono orgoglioso possessore, la finitura delle superfici metalliche è sempre lucida (come in quello vero) ma il metallo di base è ruvido e sembra molto più solido. tutti i clack sono più sordi e al tatto è semplicemente da orgasmo. e l'acciaio è proprio acciaio. così acciaio che non manca di lasciare un po di ruggine sullo scatolo, in corrispondenza di una piccolissima parte verniciata male.
sempre sul corpo, si notano altre aggiunte. il carattere con cui è inciso il numero di serie è cambiato, ed è più simile a quello del vero su.
poco sopra, un altra piccola novità sull'upper receiver sono punzonate le ultime 4 cifre del numero di serie.
le stesse cifre, sono riportate anche sull'otturatore, punzonate a vivo sul metallo. nei primi modelli non erano presenti, il signor kalash ci tiene a farci contenti.
sulle tacche di mira, altra piccolissima sorpresa. i numeri sono colorati di rosso.
il grip, in plastica nera, è cambiato radicalmente. nei modelli precedenti era in plastica liscia, un po economica a guardarsi. adesso è di una bellissima plastica porosa. confrontata con gli altri ak di altre marche, è una spanna sopra.
in definitiva, la replica è bellissima. tanto bella che per un attimo sono stato tentato di vendere la mia piccola ksyucha e prendere questo. solo per un attimo però!!
armysport.it la vende a 159,00 euro ed arriva con i soliti accessori: batteria, caricabatteria e l'ottimo caricatore maggiorato arancione.
ak47 cyma:
un altro bell'arrivo, è il 47 della cyma.
la replica arriva in uno scatolo di cartone marrone, pieno di errori di inglese.
impugnato è praticamente monolitico. a parte il calcio, la cui vite non è stretta come dovrebbe tutto è stretto a dovere e non c'è nessun pezzo che balla. il metallo sembra essere buono ed è verniciato con una bella vernice grigia, che vorrebbe riprendere la finitura del fucile originale.
la superficie è liscia e ben levigata, senza sbavature di alcun tipo.
il legno, è stupefacente. se la bellezza è sinonimo di qualità, questo è certamente uno dei più belli che io abbia mai visto. il colore, onestamente è troppo marroncino, sembra quasi un type 56 (d'altronde, il legno cinese è quello che è!!) ma fa comunque un gran figurone. la grana è molto sottile e senza macchie. insieme al legno del vfc rumeno, è il migliore tra quelli esposti... e non è poco.
la batteria va nel calcio, solidissimo. il toc toc è sordo.
l'otturatore ci ha stupito, perchè è spesso e ben fatto.
per il prezzo richiesto da armysport.it (€155,00) la replica è davvero conveniente e arriva a casa con un caricatore maggiorato piuttosto ben fatto (verniciato in nero matto), una batterie ed il caricacabatterie cinese-meglioperderlochetrovarlo.
alla fine della recensione, rimane la soddisfazione nel vedere smentiti molti dei detrattori delle acm, in particolare quelli che sostengono che i cinesi non innovano e non migliorano nulla, ma si limitano a copiare. smentiti in tutto tranne che sulle batterie cyma... che sono una copia spudorata delle intellect:
:d
ringraziamenti del caso a danilo (aka mr.armysport aka redcell) che ha fatto le foto ed a armysport.it.
herbal@armysport
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