premessa:
sabato sera sono andato nell’armeria di fiducia a prendere del gas per un compagno di club, entrando ho visto in vetrina questo meraviglioso cannone e nonostante avessi debiti già per 180€ ne ho aggiunti altri 90 e me la sono portata a casa!
la confezione:
la scatola è una comune scatola in polistirolo bianco abbastanza accattivante che mostra l’arma, la potenza, e le varie versioni. una volta aperta si nota bene che la scatola è unica per tutti i modelli, infatti il polistirolo è sagomato per tutte e 3 le lunghezze di canna. come al solito ci viene fornito un manuale, i bb di cortesia (anche se stavolta sono messi in un apposito mini-biberon e non nella schifosa solita bustina) e 2 lunette di ricambio.
l’asg:
l’arma una volta estratta si presenta molto “cattiva” anche se la volata rossa (prontamente riverniciata) stona decisamente tanto! inoltre a primo impatto sembra essere in abs, ma ad un esame più attento si capisce che è una qualche lega, forse in magnesio (per farvi capire è identica alla mia nikon che è anc’essa in magnesio).
la pistola è pesante ma non abbastanza (702 grammi con bomboletta inserita) cosa che influenza un po’ la praticità di tiro, ma che in compenso ci fa comoda nell’eventualità di doverla portare addosso per parecchio, ad esempio in un torneo.
l’impugnatura è in abs anatomica amovibile con un bell’effetto legno, si apre per inserire la bomboletta di co2 da 12grammi ed è l’unica parte apparentemente fragile quando è aperta, dato che è abbastanza sottile, soprautto il punto che rimane vincolato all’anima fissa (questa è in metallo). sull’impugnatura vediamo il primo marchio di fabbrica “wg” in risalto su plastica trasparente, sotto di lui il manico è zigrinato con sferette che danno un ottimo grip.
da dietro l’impugnatura aperta si può vedere la molla del cane.
sulla massiccia canna sono incise le scritte “win gun” e “sport 704” sono belle da vedere ma avrei preferito “smith & wesson 460” il modello a cui dovrebbe essere ispirata. inoltre sul terminale sono presenti delle fessure di compensazione che danno un aspetto più grintoso ma ci sottraggono un paio di cm di canna interna. vera chicca la bindella ventilata come sulla vera.
nota dolente il tappo rosso che pare non amovibile.
la canna interna invece è in metallo, non riesco a capire quale, inoltre non è presente alcun hop-up.
sul fusto è presente la leva per aprire il tamburo, che presenta 3 posizioni: aperto, chiuso e sicura, quest’ultima agisce direttamente sul cane bloccandolo (solo se non è armato).
sul lato opposto alla leva si leggono altre fastidiose scritte oltre al solito marchio di fabbrica, stavolta stampato bianco su nero. possiamo leggere i consigli a consultare il manuale prima dell’uso, la fabbricazione in taiwan e la f che indica la liberalizzazione dell’arma.
la tacca di mira posteriore è regolabile in alzo e derivazione mentre il mirino presenta un collimatore a punto bianco fisso.
il cane funziona proprio come nei veri revolver, sia in singola che in doppia azione, battendo sulla valvola del gas invece che sul percussore, quando è abbattuto ha un po’ di gioco.
il tamburo è rotante con lunetta amovibile ed è studiato per avere un ottima tenuta di gas, sembra essere in abs ma le camere di cartuccia sono in metallo e rappresentano un estensione della canna. si apre sul lato sinistro del fusto e la lunetta si rimuove spingendo l’astina all’indietro.
può camerare soli 8 colpi, ma considerando che la vera ne camera 5 direi che siamo stati fortunati.
il grilletto può risultare un po’ duro in doppia azione ma è tipico di tutti i revolver, mentre in singola è totalmente assente il primo tempo.
funzionamento:
devo ammettere che non mi aspettavo una grande qualità costruttiva ma mi sbagliavo! la bomboletta di co2 si alloggia nell’anima dell’impugnatura (in metallo) e si stringe tramite una vite a chiavino posta sotto, può essere cambiata in meno di 10 secondi sul campo senza alcun attrezzo.
la valvola viene aperta dal colpo del cane su di un apposito tastino, questo è protetto da una barretta di metallo che va a spostarsi soltanto quando viene premuto a fondo il grilletto.
inoltre tra la valvola e il tamburo è presente una guarnizione per evitare sprechi di gas, mentre tra il tamburo e la canna vi è un apposito pezzo (non saprei come definirlo) che viene spinto da una molla all’interno di ogni camera del tamburo quando questa è allineata alla canna.
non noto nessuna fuoriuscita di gas e le prove lo dimostrano.
come spara:
la sorpresa migliore è stata la prova, nonostante sia totalmente assente l’hop-up la pistola tira davvero dritto e a lunga distanza, direi un 30 metri tesi ad occhio, cosa non male considerando che i nostri migliori fucili senza hop-up tendono a cadere a 20.
questo mi fa avanzare la tesi non ancora confermata che i 300 e più fps dichiarati non siano solo per fare bella figura.
con la singola azione si ottengono ottime rosate a 10 e 15 metri, dopo i 20 i bb tendono a svoltare un po’,ma è stata provata nel bosco e non escluderei la responsabilità del vento in questo.
in conclusione:
decisamente un accessorio bello da tenere in esposizione e altrettanto bello da tenere in fondina, la scarsa autonomia di munizioni la rende però poco pratica come arma di backup, ma non escludo che in un contesto urbano possa essere una buona arma secondaria, o anche in boschivo per darsi una copertura. la potenza e la gittata non sono da sottovalutare!
foto:
la volata
la pistola
impugnatura chiusa e aperta
mire
canna
tamburo
vista d'insieme
prova lattina, da notare che ho sparato alla lattina 8 bb di quelli da 0,20 in dotazione, che hanno tutti trapassato la lattina e colpito il muro spappolandosi! (gli 8 bb sono stati sparati anche mentre la lattina rotolava per terra, quindi non fate caso ai fori di entrata/uscita al di sotto dei primi 2).
p.s.: nonappena l'ho mostrata sul campo ho ricevuto un mare di offerte d'acquisto :-d ovviamente non ho ceduto!
pro:
leggerezza
estetica
potenza
precisione
robustezza
carica al co2
contro:
dimensioni
scarsa autonomia munizioni
hop-up assente
parti in abs
voto: violento! 8,5