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Discussione: MG42: la storia

  1. #1
    NEMO ME IMPUNE LACESSIT


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    Predefinito MG42: la storia

    Il seguente brano ci racconta di una delle più temibile mitragliatrice che abbia mai combattuto su un campo di battaglia!!!
    ne sono autori Gatling e Cercio (le parti in rosso)!!!

    La maschinengewehr 42 (o mg42), mitragliatrice multiruolo in calibro 7.92 mm, è senza dubbio la più famosa mitragliatrice tedesca della ii guerra mondiale, ma è anche una delle più longeve, visto che ricalibrata per il 7.62 nato, presta ancor oggi servizio in molti eserciti tra cui quello italiano.
    il progetto per la sua realizzazione nasce nel 1939, quando l’esercito tedesco si rese conto che la mitragliatrice che avevano in dotazione (l’mg34) era troppo complessa e troppo costosa per poter essere prodotta in grande quantità (rispetto all’mg42, la mg34 richiedeva il doppio delle ore per essere realizzata e costava 375 reichsmark contro i 250 dell’mg42).
    l’industrializzazione fu affidata al dr. grunovv della jhoannus grossfuss e a lui si deve la straordinaria semplicità costruttiva dell’arma (costituita prevalentemente in gusci di lamiera stampata saldati elettricamente o inchiodati tra loro), mentre l'MG 34 era lavorata a fresatura dal pieno, e anche il perfetto “assemblaggio” di diverse soluzioni meccaniche sviluppate in altre mitragliatrici (il sistema di sostituzione rapido della canna per esempio era una versione migliorata di quello della breda italiana, il sistema di chiusura a rulli derivava da studi fatti in polonia da edward stecke e caduti in mano della wehrmacht nel 39). Varie innovazioni comunque sono state apportate, quali ad esempio l'ultilizzo di tutte le molle interne di tipo annodato triplo, ovvero 3 molle annodate assieme a treccia a formare una molla unica e composita, che non si snerva nel tempo come le tradizionali molle a trefolo singolo.
    l’mg42 ebbe il suo battesimo del fuoco nel 1942 in tunisia nella battaglia di kasserine pass, rivelandosi da subito assai temibile.
    l’ mg42 usava proiettili calibro 7,92x57 detto anche 8mm mauser (il calibro del fucile d'ordinanza della fanteria tedesca Mauser Karabiner 98K) inseriti in nastri metallici da 50 colpi o in caricatori a tamburo (Trommelmagazin) sempre da 50 colpi, e poteva sviluppare una cadenza di fuoco impressionante: ben 1200 colpi al minuto su bipede e fino a 1500-1600 al treppiede (lafettwebel); proprio per questo motivo fu adottato il sistema di sostituzione rapida della canna, che richiedeva dai 3 ai 5 secondi al massimo.
    Il nastro prende il nome di DM1 e non è frangibile, ovvero resta tutto d'un pezzo dopo essere stato usato, basta solamente inserire nuovamente i proiettili per poterlo utilizzare quante volte si vuole. Per questa operazione vi era un apposito attrezzo automatico a manovella dove da un lato si inserivano i colpi sciolti e da un altro lato si inseriva il nastro vuoto. Questo attrezzo si fissava a banco tramite una morsa, ed era smontabile e trasportabile in una normale cassetta da 250 colpi.
    Il DM1 è composto dai contenitori per i singoli proiettili costruiti in acciaio armonico brunito, ed essi sono collegati fra loro da molle in acciaio cromato ad alta resistenza. Questo sistema permetteva al nastro tedesco un' estrema robustezza unita ad una estrema flessibilità, ed il nastro può essere perfino (e letteralmente) "appallotolato" su se stesso.



    I nastri hanno un ingegnoso sistema ad incastro per poter essere uniti fra loro.





    Inoltre, ai mitraglieri veniva fornito uno speciale spezzone di inizio nastro costituito da un paio di maglie ed in cima ad esse una lunga linguetta metallica.



    Questo "starter" serviva per poter inserire il nastro nuovo nella bocca di alimentazione senza aprire la cartella d'armamento, poichè l'MG42 può essere caricata sia a cartella aperta, come tutte le mitragliatrici, sia a cartella chiusa . Il tutto veniva facilitato dal bipede, che fa ruotare l'arma fin a quasi 45° di lato, rendendo l'inserimento del nastro tramite starter molto semplice e quasi per gravità. Bastava solamente tirare la linguetta che andava a sporgere sul lato destro fino allo stop interno ed armare. Questa soluzione deve la sua necessità ad un fatto costruttivo della mitragliatrice: ogni qualvolta si apre la cartella d'armamento si scollega il pantografo di avanzamento del nastro (situato sul cielo della cartella d'armamento) dalla sua guida a perno sull'otturatore (ovviamente sulla cassa). Infatti quando si va a chudere la cartella d'armamento della MG42 bisogna stare attenti che il pantografo e il perno coincidano, in caso contrario dopo il primo colpo il nastro non viene trascinato, con conseguente blocco dell'arma.
    I costruttori ovviamente immaginarono che questo potesse rappresentare un problema nella furia della battaglia, percui un sistema per armare di nastro nuovo la mitragliatrice senza aprire la cartella si rilevò molto utile ed ingegnoso (oltre che molto comodo per mantenere più puliti gli organi interni), ed anche molto veloce. Si narra che i mitraglieri più scrupolosi si procurassero per conto loro più starter possibili, e durante le pause li applicavano su tutti i nastri a loro in dotazione.
    Va curiosamente notato che l' MG42 può funzionare perfettamente anche con le maglie del nastro frangibile americano M13, anche se questa possibilità non era stata nemmeno presa in considerazione dai progettisti.
    La cassetta da trasporto dei nastri contiene 250 colpi, e gli stessi vanno separati in 5 maglie da 50 e inseriti l'uno alla rovescia sull'altro, per sfruttare al meglio gli spazi. Se invece vengono messi tutti dallo stesso lato ve ne stanno solo 4 da 50. La cassetta tedesca ha inoltre una particolarità, ovvero ha la maniglia di trasporto spostata di lato (vedi foto sotto) invece che centrale come le cassette americane. Questo consente ad un singolo fante di trasportare agevolmente 2 cassette per mano, per un totale di 1000 colpi a uomo.
    La dotazione non personale per l' MG42 (ovvero la solita puche di attrezzi alla cintura del mitragliere) comprendeva: un portacanna di ricambio, una cassetta da 250, alcuni trommel, uno starter, la copertura in tela per quando l'arma non era in uso.


    durante la guerra l’mg42 fu prodotta da:
    - jhoannus grossfuss mettal und locierwaffenfabrik (sassonia)
    -mauserwerke (berlino)
    -maget (berlino)
    -suhl waffenfabrik (shul)
    -steyr daimler puch a. g. (vienna)
    nel dopoguerra , la costruzione di una versione aggiornata denominate mg1 fu intrapresa dalla rheinmettal di dusseldorf, realizzando anche alcune varianti:
    -mg1a1: è una mg42/59 della prima serie trasformata 7.62x51 nato mediante l’adozione di una nuova canna cromata a spessore.
    -mg1a2: ha una feritoia di espulsione più larga ed il castello modificato così da poter impiegare un otturatore più pesante per poter avere una cadenza di tiro di 700-900 colpi/min
    -mg1a3: simile mg1a1 ma con ulteriori modifiche all’otturatore, al gruppo di scatto e al gruppo rompifiamma–acceleratore che sono ora un blocco unico.
    ai giorni nostri, come dicevamo, l’mg42 è ancora in produzione, con delle minime modifiche rispetto al progetto iniziale; queste riguardano essenzialmente il calibro (rigorosamente il 7.62x51 nato) e la possibilità di utilizzare due tipi diversi di otturatore ed ammortizzatore così da poter agire sulla celerità di tiro (otturatore v550 ed ammortizzatore n: consentono una cadenza di tiro di 1000-1300 colpi/min; otturatore v950 ed ammortizzatore r: consentono una cadenza di 700-900 colpi/min.)
    tra le principali versioni dell’mg42 attualmente in dotazione ai vari eserciti ricordiamo:
    -mg3: utilizzata dall'esercito tedesco (e costruita su licenza anche in pakistan, turchia e altri paesi)
    -mg74: in dotazione all’esercito austriaco
    -mg 42/59: versione italiana prodotta dalla beretta (59 indica l’anno della sua introduzione)
    Di particolare interesse vi è inoltre la versione jugoslava (M53 SARAC), e la sua storia lo è ancora di più poichè a fine guerra il governo yugoslavo richiese come risarcimento (oltre alle altre e varie cose) i macchinari originali di produzione dell'MG42. La richiesta jugoslava venne ovviamente esaudita e la ditta statale Zastava Oruzjie si appropriò di questi macchinari, cominciando nuovamente a produrre in serie l'MG 42 dopo la seconda guerra. La SARAC non si può nemmeno definire una copia, poichè è la MG42 stessa prodotta fedelmente dagli stessi macchinari. Unico fattore distintivo è l'utilizzo dell'ottimo acciaio russo di Magnitogorsk e lo stemma Yugoslavo con la scritta SFRJ (Socialna Federatijva Republika Jugoslavije) sulla cartella d'armamento. Viene prodotta ancora oggi dalla Serbia, sempre in calibro 7.92x57 Mauser, e l'ultimo conflitto da lei combattuto fu la guerra dei balcani nel 1991 assieme ai mauser 98k delle guardie territoriali, ovviamente paricalibro.

    Curiosità: L'MG42 resta a tutt'ora la mitragliatrice a canna singola (e diviso per singola canna) più celere in assoluto. Anche la famosa Vulcan statunitense a 6 canne riesce a fare al massimo i 6000 colpi al minuto, che diviso per 6 canne fanno 1000 colpi al minuto.
    200 in rispetto all' Mg42



    scheda tecnica


    calibro


    7.92 mm (o 8 mm mauser)


    funzionamento


    chiusura geometrica azionata a corto rinculo; solo tiro automantico


    lunghezza


    1220 mm


    peso


    11.5 kg (con bipiede)


    raffreddamento


    ad aria


    cadenza di tiro


    1100-1200 colpi/min


    velocità iniziale


    760 m/sec




    mg42


    mg42 su treppiede


    mg3
    Ultima modifica di BERSERK-SAN MARCO; 09/01/2011 a 17:46

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