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Discussione: FALLSCHIRMJAGER - Uniforme Linee Guida

  1. #1
    DeB
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    Predefinito FALLSCHIRMJAGER - Uniforme Linee Guida

    i fallschirmjager.

    l’uniforme dei fallschirmjager è nata appositamente per il lancio. derivata principalmente dall’uniforme base della luftwaffe si è differenziata per l’uso in combattimento e soprattutto per non intralciare durante il lancio.

    l’uniforme base della luftwaffe la si analizzerà in altro momento, per ora voglio focalizzare sull’equipaggiamento da guerra caratteristico dei fallschirmjager.


    l’elmetto:
    l’elmetto derivato da quello per fanteria modello 35 si chiamava m37 e oggi è rarissimo sembrano essercene in circolazione solo mezza dozzina di originali, ma questa è un’altra storia… l’m37 si differenziava dall’m35 per le seguenti caratteristiche:
    -rimozione della classica protezione laterale e posteriore e della visiera anteriore;
    -aggiunta di un laccio di chiusura più stabile durante il lancio (simile al laccio che oggi tutti i caschi per ciclismo hanno).

    un anno dopo l’m37 fu modificato aggiungendo una diversa imbottitura interna (il caratteristico cuoio con i fori circolari) e dei lacci più robusti. unico difetto? il design di bloccaggio della liner e delle cinghie che erano fissati con 4 bulloni che spesso si svitavano e si perdevano.
    durante i primi anni di guerra gli elmi erano forniti di decal raffigurante la caratteristica aquila tedesca.

    gli elmi erano dipinti in grigio verde tedesco per le unità operanti in europa mentre per i parà operanti in africa e poi in italia vennero forniti di elmetti verniciati in giallo sabbia, spesso e soprattutto in italia dove le unità furono trasferite in fretta e furia gli elmi furono riverniciati dalla truppa, e non mancano esempi di mimetiche particolari, spesso la vernice era mescolata con la sabbia per donare rugosità ed opacità al guscio d’acciaio.
    per l’elmetto m38 fu prodotto anche un telino mimetico di tipo “splinter” o verde chiaro,altri tipi di mimetismo sono da considerarsi storicamente errati a meno di foto che provino la reale esistenza di telini ufficiali o confezionati dalla truppa in altri tessuti mimetici.
    spesso il telino era usato come berretto nei momenti di riposo nei teatri bellici con climi caldi come italia e creta.

    in numero limitato era presente una retina di spago, spesso era usata quella standard della wehrmacht ma ne esisteva una proprio per i fallschirmjager, più fitta e di filo migliore, il colore era un marrone chiaro tendente al giallo…
    durante tutta la guerra si è fatto uso di rete metallica (quelle delle recinzioni, naturalmente quella non elettrosaldata! ) per attaccare frasche ed erba all’elmetto.

    il giaccone da lancio:
    il giaccone da lancio, jumpsmock, o knochensack (sacco di ossa), è stato realizzato in 4 fogge principali:
    -prima versione (1938): senza tasche, “step-in” ( per indossarlo bisognava infilare le gambe e poi tirarlo su) e sembrava una giacca da circo…

    -seconda versione (1939): con tasche ( due sulle cosce, e due ,oblique, sul petto), verde chiaro, “step-in”.
    -terza versione (1941): con tasche come sopra, mimetismo “splinter” e non “step-in”.


    -quarta versione (1944): uguale a prima ma con materiale mimetico di tipo “tan and water”.


    tutte le versioni presentano l’aquila ricamata in bianco o color argento sul petto, le tasche sono chiuse grazie a cerniere spesso di plastica bianca.

    una volta atterrati i fallschirmjager aprivano il giaccone e sfilavano tutto l’equipaggiamento e lo indossavano sopra al giaccone. per questo motivo con gli anni hanno rimosso la caratteristica “step-in” e nei reparti era in uso far togliere il cavallo dei pantaloni dal sarto per ragioni di comodità. all’inizio della guerra, come a creta le armi venivano lanciate in grossi contenitori bianchi e rossi, appena atterrati dovevano correre e recuperare le armi perché erano solo armati di pistola durante il lancio.
    il giaccone era irrobustito internamente con della tela bianca, nella parte posteriore aveva una fondina integrata per pistola o per la lancia-bengala.
    la chiusura anteriore era garantita da bottoni il cui numero variava tra 3 e 5 a causa della presenza di bottoni automatici o meno nella parte superiore ( per chiudere il bavero e il colletto).
    dalla vita in giù non erano presenti bottoni tranne lungo l’orlo inferiore che servivano a tenere chiuso attorno alle gambe il giaccone.
    bottoni automatici erano anche presenti sui polsini delle maniche.

    i pantaloni:
    i pantaloni da battaglia dei fallschirmjager sono stati sviluppati appositamente per tale reparto, avevano delle asole ai fianchi del ginocchio per sganciare le ginocchiere e un taschino sul fianco della coscia destra contenente il famoso “gravity knife”, una specie di coltellino svizzero che legato alla tasca tramite un cordino si rivelava utile se si finiva impigliati su un albero, con tale strumento era possibile liberarsi delle cinghie e finalmente toccare terra.
    il materiale di cui erano fabbricati era panno di lana di colore grigio verde (feldgrau).

    le ginocchiere:
    le ginocchiere maggiormente usate durante la guerra furono del secondo tipo, indossate all’esterno dei pantaloni, e fissate mediante due elastici incrociati dietro al ginocchio.
    le ginocchiere fatte di stoffa mimetica sono da considerarsi errate poiché non ci sono prove che siano state prodotte.
    i guanti:
    i guanti erano prodotti in pelle marrone, con un polsino molto lungo e spesso elasticizzato. erano sia estivi che invernali, i secondi avevano l’imbottitura interna.
    gli stivali:
    per i fallschirmjager vennero prodotti due tipi di stivali, entrambi in cuoio, il primo con i lacci laterali, molto robusto e innovativo poiché aveva la suola in gomma, peccava di un solo difetto: il costo.
    infatti poco dopo venne introdotto il secondo modello con la chiusura frontale e la suola in cuoio. dietro al tacco in cuoio era presente una scanalatura che serviva a tenere in posizione una sottosuola di gomma che era usata solo durante i lanci per non scivolare una volta a bordo dell’aereo (il cuoio sul metallo non offriva abbastanza attrito!).

    i portamunizioni:
    i classici porta munizioni dell’esercito certo non erano adatti ai lanci o a lunghe operazioni dietro le linee nemiche, così vennero sviluppate le bandoliere.
    la bandoliera più classica è quella porta lastrine per kar98k prodotta in tutti i tipi di stoffa: feldgrau, splinter e di un colore oliva-marrone.

    la bandoliera per fg42 invece aveva 8 tasche per i caricatori, un’imbottitura di crine di cavallo dietro al collo, ed è stata prodotta solo in stoffa mimetica di tipo splinter e tan and water.

    la bandoliera qui sopra è da ritenersi errata nel colore in quanto solo prodotte in stoffa mimetica di tipo splinter e tan-and-water “
    per i parà che avevano in uso gli mp40 invece era in uso un portamunizioni da 6 con una sola tasca che chiudeva i vari inserti ognuno per un caricatore. molto spesso però erano usati i classici porta caricatori da tre o da sei con una singola tasca per caricatore.
    il porta maschera antigas:
    il contenitore metallico classico dell’esercito si rivelò pericoloso durante il lancio così venne prodotto un contenitore di stoffa per contenere la maschera antigas.
    sul campo di battaglia durante la seconda guerra mondiale venne fatto pochissimo uso di gas così molti soldati usarono il porta maschera come tascapane per effetti personali.

    tutte le foto sono state prelevate da un negozio e-bay che vende repliche.
    alcune non sono riproduzioni storiche accurate (ci sarà scritto sotto).

    articolo di marco “deb” de biagi
    .e' ripreso dal mio blog sul softair 2°gm.

  2. #2
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    potrebbero esserci delle imprecisioni uniformologiche, siete pregati di farmele notare, grazie!

    innanzitutto dico che da recenti foto che ho visto la bandoliera per fg42 era stata fornita anche in giallo sabbia, alle truppe di skorzeny durante l'operazione di liberazione di mussolini sul gran sasso.

    e per le operazioni in italia spesso usavano i pantaloni tropicali della luftwaffe, gialli sabbia, larghi con stringhe per stringerli alle caviglie e una grande tasca frontale sulla coscia sinistra. spesso riposizionata più in basso per averla disponibile anchecon ilgiaccone da lancio che sennò la copriva.

    ps: https://news.webshots.com/album/5554...zvty?start=120
    ciao ciao!
    Ultima modifica di DeB; 08/03/2008 a 08:58 Motivo: - avevo sbagliato coscia.... Sorry!

  3. #3
    In attesa di conferma In attesa della conferma e-mail L'avatar di koba
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    ottimo lavoro deb, veramente ben fatto!
    ma toglimi una curiosità: in tutte le foto che ho visto con fallschirmjager in tenuta kaki tropicale ,il tascone era sulla coscia sinistra ,non su quella destra, e posizionato anteriormente alla stessa (non lateralmente come nelle moderne bdu).
    i parà tedeschi sono stati largamente utilizzati in veneto e friuli venezia giulia in funzione antipartigiana, poichè in queste regioni vi era un fortissimo movimento di resistenza e ben organizzato militarmente, ben rifornito d'armi e con un numero di combattenti altissimo.
    vennero impiegati in cansiglio e negli attacchi contro la zona libera di carnia e contro la zona libera del friuli orientali, tutte operazioni effettuate nella tarda estate del 44.
    ho trovato alcune foto a riguardo nelle mie ricerche, in queste foto sono ritratti quasi sempre i parà indossanti tenute color kaki (camicia e pantaloni) sopra la camicia molti portano semplicemente un telo tenda in mimetismo roma29 indossato come da manuale, ovvero piegato in due,la testa fuoriuscente dal foro centrale e stretto in vita dal cinturone.
    pochi portano l'elmetto, quasi tutti lo tengono agganciato all'equipaggiamento, forse perchè il clima in quel periodo era caldo o forse perchè le foto li ritraggono in momenti di quiete, moltissimi indossano la bustina kaki con il fregio della lutwaffe, pochissimi il berretto con visiera.
    nelle foto li si vede armati quasi sempre di kar98, pochi mp40.
    però mi sorge un dubbio: in una foto ricordo del gruppo dei "magnaneve" battaglione manin della brigata ciro menotti, divisione nannetti ben 3-4 partigiani tengono in mano dei stg44!!! preda bellica sottratta dalle mani dei lro avversari.
    poichè tale gruppo combattente affrontò direttamente proprio i parà tedeschi è possibile che questi fossero riforniti anche con tali armi qui nello scenario italiano?
    altrimenti da dove avrebbero potuto procurarsele?

  4. #4
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    ciao koba, si probabile fosse la gamba sinistra, devo rivedere... gli esami mi danno alla testa... si la tasca è frontale infatti, non laterale come oggi...

    per quanto riguarda la divisione da te citata, non sono sicuro perchè non ho controllato, ma dall'uniforme portata mi viene da pensare ad una divisione da campagna della luftwaffe, mi spiego meglio, la luft aveva delle divisioni di soldati impiegate in prima linea, non erano truppe scelte come i fallschirmjager, e di conseguenza non avevano capi mimetici e facevano uso dei teli mod.29, da dopo l'armistizio, o degli zelthbahn, per mimetizzarsi. i fallschirmjager avrebbero usato il loro giaccone. anche gli armamenti erano più scarsi, fucili e poc'altro, i fallschirmjager hanno sempre degli mp, è rarissimo trovare una foto di fj senza mp, spesso se ne trovano con mp+kar98!

    cmq se hai qualche foto koba linkala o postala che son curioso!

    che elmetto portano? mod:35/42 o mod:40 (da fj)
    ciao ciao!!!

  5. #5
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    ho letto su un volumetto osprey (quindi prendetelo con le pinze lunghe, quelle del camino) che "nel luglio 44 la 20 feld division luftwaffe operò come antipartigiana dietro la linea gotica"

    ora dietro la linea gotica vuol dire tutto e il contrario di tutto, però ad agosto 44 come riporti tu potrebbero anche operare in veneto e friuli...

    devo vedere i libri sulla rsi che parlano della lotta anti-partigiana se citano divisioni tedesche.
    intanto cerco online!
    ciao ciao!

  6. #6
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    purtroppo non ho lo scanner altrimenti posterei le foto per poter spiegarmi meglio con l'ausilio delle stesse.
    probabilmente trattasi di due gruppi distinti: quello operante nel bellunese e nel vittoriese erano leggermente piu' "proletari" dal punto di vista uniformologico, quelli che hanno operato in friuli avevano invece i famosi giacconi da lancio, e l'elmetto sempre calcato in testa,inoltre erano tutti ben armati con armi automatiche.
    ho notato un aspetto curioso nelle foto: a dispetto della media teutonica ,erano tutti di medio-bassa statura...
    per quanto riguarda gli stg44,hai scoperto qualcosa?

  7. #7
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    beh considera che l'età media era scesa molto,ed è facile trovare ragazzini di 16-18 anni, magari malnutriti e quindi minuti e bassi, e poi dei fj alti come facevano a entrare nell'aereo???

    riguardo allo stg44 mi era passato di mente, diciamo innanzitutto che era un'arma molto ambita in prima linea, e poi che gli iugoslavi ne catturarono così tanti, ma così tanti, e ancora tanti che ci hanno armato l'esercito fino a pochi anni fa, infatti il mercato delle armi sta aspettando che la slovenia si decida a smantellare il vecchio arsenale di stg44..

    cmq era un'arma che nelle foto di fj non si vede molto spesso, non so perchè...
    cmq ho chiesto ad un amico di mandarmi alcuni link con fj e stg44.
    azzardo un'ipotesi: mancanza di buffetterie capaci di portare svariati caricatori.
    di mp40 ne potevano portare fino a 12 con le tasche da 6 fatte apposta per i fj, dei kar potevano portare una decina di lastrine nella bandoliera più semmai nelle tasche di cuoio.
    l'fg42 potevano avere 8 caricatori nella bandoliera apposita.
    ma dello stg44 non avevano oltre ai classici portacaricatori altre vie, a meno di metterli nelle tasche, ma non è comodo, ve lo assicuro (con i lgiaccone da lancio ci gioco sempre e con le tasche piene non riesci a correre o a salire su scalini/burroni perchè impicciano sulle gambe.)
    comunque aspetto qualche immagine.
    ciao ciao!

  8. #8
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    e azzardo una seconda ipotesi!
    la cartuccia dello stg44 era l'8mm mauser kurtz (7,92mmx33mm) più corto del 7,92x57mm in uso nell'esercito tedesco da ormai decenni, quale cartuccia del kar98,mg34/42,fg42,g43/41, e qualche altra rara arma della volksturm.
    il 9mm invece era il classico parabellum che solo gli usa e la ussr non avevano.

    quindi i fallschirmjager probabilmente preferivano mp e kar o g-43 per il fatto dell'uniformità/maggiore disponibilità di munizioni, sicuramente fattore determinante durante un'operazione dietro le linee nemiche o durante aviolanci.

    ad esempio le munizioni 9mm non mancavano di certo in italia, i nostri depositi erano pieni di 9mm e mab, gli inglesi lanciavano sten e munizioni varie ai partigiani, quindi un soldato con mp40 di certo avrebbe trovato munizioni in qualsiasi deposito, inglese,partigiano,repubblichino, tedesco.

    ciao ciao!
    adesso basta ipotizzare devo tornare a studiare.... mannaggia koba che m'hai messo in testa!!!!!!

    ps:che si racconta a gorizia???

  9. #9
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    ciao a tutti!
    koba,gli stg44 da alcuni miei studi personali non erano così rari come si pensa,poichè dal 1942 che esemplari di stg43 venivano consegnati a soldati sul fronte russo (ad insaputa di adolf hitler).
    nel 1944 i fallshirjaeger furono dotati di alcuni stg44 con tanto di equipaggiamento relativo (sacche porta fucile da lancio e porta caricatori per stg in canvas) e molti furono impiegati in normandia e in italia.
    i paracadutisti tedeschi avevano un volume di fuoco spaventoso nel 1944,possedevano un vasto assortimento di armi automatiche e semi automatiche,le più usate erano:g43 (prodotto in numerosi esemplari e distribuito maggiormente a corpi speciali e alla wehrmatch),mp40,mg42,fg42 2° edizione.per quanto riguarda le armi straniere usate dei fallshirjaeger vi erano gli sten mk2-mk3 (amati per la loro semplicità),svt-38/40 e lee enfield carabine.

  10. #10
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    un fallschirmjager con stg44 (sinistra) e boh a destra (sembra un mab o un bergman mp18)
    https://www.unosettantadue.net/compo...5/lang,it/#new

    sembrerebbe ardenne dicembre 44/ gennaio 45...

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