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Discussione: Generalità e principi sulla notte e il movimento notturno - UPDATE! -

  1. #1
    Spina L'avatar di Almagesto
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    Predefinito Generalità e principi sulla notte e il movimento notturno - UPDATE! -

    ....fatto un po' velocemente magari...

    parliamo un po’ della notte.
    innanzitutto diciamo che la visibilità è la distanza alla quale un osservatore medio riconosce un determinato oggetto. ovviamente può essere ridotta anche di giorno e non solo da fenomeni meteorologici.
    quando ai fattori di riduzione della visibilità si somma ”l’oscurità” anche operazioni molto semplici possono risultare impossibili senza l’ausilio di mezzi tecnici.
    ma prima ancora di parlare di cosa utilizzare in condizioni di visibilità limitata ( c.v.l.) dobbiamo imparare a pianificare una operazione notturna. una pianificazione dettagliata e precisa ( ricordate la regola delle 7 p ? ) è sempre importante, soprattutto nelle situazioni più difficili.
    bisogna quindi definire alcuni punti sulla “notte” e sull’oscurità.

    notte e condizioni di visibilita’

    prima di cominciare qualsiasi operazione notturna, è bene sapere che “situazione” si troverà sul campo di battaglia. bisognerà quindi armarsi di pazienza e ricercare quanti più dati possibili sull’area di operazioni ( a.o.) sapendo che la visibilità dipende principalmente da:
    • fasi della luna
    • periodo dell’anno
    • luminosità pre-post solare
    • posizione delle stelle
    • nuvolosità
    • trasparenza dell’atmosfera (caligine, pulviscolo fumo)
    • nebbia, foschia, pioggia, neve ecc
    lo studio del primo punto dell’elenco risulta il più semplice e importante. infatti, le fasi lunari sono prevedibili al minuto, e possono fare la differenza.
    per fare un esempio:


    come riferimento si consideri che per leggere sono necessari 30 lux




    obiettivo standard triangolare 27 cm di lato bianco e nero

    genericamente quindi soprattutto le fasi lunari e ,ovviamente , le condimeteo, influenzano le modalità di operazione.
    riassumo di seguito alcune situazioni “tipo”, utili per lo studio della missione.

    1. notte profonda di luna nuova
    · l’occhio è praticamente fuori causa, distingue solo movimenti sullo sfondo
    · i rumori possono essere distinti da grande distanza
    · è il momento ideale per colpi di mano, infiltrazioni e esfiltrazioni
    · terreno aperto soprattutto con sfondo scuro può essere attraversato senza particolari precauzioni
    2. notte relativamente chiara
    · l’ombra proiettata dalla vegetazione e dalle costruzioni offre un efficiente riparo
    · l’occhio individua oggetti e persone che si muovono sul terreno
    · i rumori si propagano come nella notte profonda
    · ci si deve muovere da una zona coperta a un’altra
    3. notte chiara
    · devono essere evitati terreni aperti e linee di cresta
    · è importante usare ombre e appigli tattici
    4. notte di tempesta/pioggia
    · rende difficile l’ascolto sia per noi che per il nemico
    · in caso di uso di apparecchiature la riflessione ottica causata dal movimento della vegetazione stanca l’occhio dell’osservatore
    · la pioggia limita notevolmente la visibilità e assorbe i rumori
    · tracce fresche sono facilmente individuabili
    · attenzione ai rumori dell’equipaggiamento anti pioggia
    6. notte invernale con gelo
    · interramento difficile
    · rumori amplificati dal ghiaccio

    l’occhio umano
    come in ogni operazione militare, è utile avere degli ausili tecnici, ma è essenziale essere capaci di muovere ed operare senza di essi.
    per questo è vitale conoscere le capacità del proprio “visore”: l’occhio umano.
    genericamente, quando il livello di illuminazione scende sotto di 1 lux la capacità di risoluzione si riduce, a 10-1 diventa difficile distinguere i colori, a 10-4 lux si riesce ancora a vedere ma non si ha nessuna percezione del colore e si distinguono soltanto oggetti molto grandi.
    risulta evidente quindi che l’occhio può e deve essere usato in gran parte delle situazioni, soprattutto se vengono osservati alcuni accorgimenti.

    l’adattamento
    prima di cominciare l’attività si deve rimanere al buoi per circa 30 minuti, o in un ambiente con luce rossa per 20 minuti ( così da poter continuare a lavorare ) per poi passare 10 minuti al buio.
    al termine si ha una maggiore sensibilità ma una minore risoluzione. per migliorare la capacità visiva, si può osservare l’obiettivo con le mani messe a “binocolo” davanti agli occhi, così da proteggere la vista da eventuali luci, e avere un campo visivo più chiaro.
    è inoltre importante salvaguardare l’assuefazione degli occhi all’oscurità, tenendone uno chiuso mentre si accende qualche luce per controllare la cartina ad esempio, utilizzando magari qualche torcia schermata.

    la visione fuori centro/tecnica dell’8
    l’interno dell’occhio ( la retina ) è costituito da due tipi di cellule:
    1- i coni, situati nella parte centrale, poco sensibili alla luce, e quindi più utilizzati di giorno;
    2- i bastoncelli, situati nella zona periferica, più sensibili alla luce ma meno ai colori.
    da questo deriva il sistema della “visione fuori centro”: di notte gli oggetti vanno osservati poco al di sopra, al di sotto o di lato, invece che guardati direttamente.
    volendo osservare attentamente i particolari di un punto, si può attuare la tecnica dell’8: osservare l’obiettivo muovendo gli occhi come a seguire le linee di un 8 sopra l’obiettivo stesso. gli americani usano invece osservare l’obiettivo formando una s o una z prima in un verso e poi al contrario.

    gli altri sensi
    se di notte la vista è limitata, gli altri sensi possono essere più utilizzati rispetto al giorno. i suoni ad esempio vengono amplificati, e il fatto che di notte ci sono meno “attività umane”, ci facilita nell’identificazione e riconoscimento degli odori.

    l’udito
    sappiamo quindi che di notte i suoni viaggiano meglio nell’aria. possiamo quindi sentire a maggiori distanze e con maggiore definizione suoni e rumori. in particolare:




    l’olfatto
    gli americani suggeriscono di mettere il viso con un angolo di 45 gradi rispetto alla direzione del vento, rilassarsi e concentrarsi, magari con gli occhi chiusi. in questo modo il soldato dovrebbe riuscire ad utilizzare al meglio “the most unused sense”. comunque, durante una notturna, può essere utile fermarsi regolarmente per sentire eventuali odori, soprattutto sapendo che magari ci si deve avvicinare ad un accampamento nemico, o si è seguiti da qualche mezzo a motore ecc….
    in generale:




    attività notturna
    la difficoltà maggiore dell’operare di notte, è che viene tutto amplificato.
    per operare con successo nell’arco notturno bisogna applicare alla lettera tutte quelle accortezze che di giorno possono essere tralasciate, dal mascheramento del viso e del materiale, all’utilizzo di fornelletti o torce ecc…
    è bene quindi ricordare innanzitutto le 5 discipline: la disciplina del silenzio, degli odori, delle luci, del movimento e dei rifiuti.

    la disciplina del silenzio
    innanzitutto parlare il meno possibile: di notte come di giorno è importante rimanere sempre a vista con gli altri membri della squadra, in modo da controllarsi a vicenda e utilizzare i gesti per trasmettere gli ordini.
    ciò vuol dire che di notte le distanze devono essere notevolmente ridotte.
    se si utilizzano radio, rimane comunque importante non parlare ad alta voce, magari avvicinando il microfono alla gola, vicino alle corde vocali, o utilizzando un vero e proprio laringofono.
    l’equipaggiamento deve essere ovviamente condizionato in modo da non provocare rumori. per questo, una volta terminata la sistemazione di tutto l’equipaggiamento, è bene indossarlo e saltare! in modo da sentire cosa fa rumore e risolvere il problema.

    la disciplina degli odori
    tralasciando il discorso dei deodoranti e profumi ( che credo nessuno utilizzi durante una giocata ), il discorso degli odori cade sempre sullo stesso argomento: il fuoco per cucinare.
    ricordate sempre che gli odori artificiali vengono percepiti in modo molto più distinto dal nostro naso, proprio perché in un bosco, di notte, non dovrebbe sentirsi altro che l’odore di erba ecc…
    schermate i vostri fornelletti anche dal vento, che potrebbe portare gli odori del combustibile e di quello che state cucinando anche molto lontano.

    la disciplina delle luci
    avere una torcia schermata per la cartina è essenziale. è importante inoltre schermare tutto ciò che può far riflesso, o che ha un colore che di notte spicca nella vegetazione. calcolate sul momento se il mascheramento del viso e del materiale di notte debba essere variato.
    se usate i visori, coprite le luci che ne segnalano il funzionamento!!!

    la disciplina del movimento
    in qualche caso, di notte, è preferibile muoversi in una zona aperta, in modo da essere più rapidi e fare meno rumore, sfruttando l’oscurità. ricordate però che l’oscurità fornisce protezione alla vista, ma non al fuoco. questo vuol dire che se si sceglie di muovere in campo aperto per essere più rapidi e silenziosi, bisogna comunque e sempre utilizzare degli appigli tattici.
    e comunque bisogna sempre muovere nelle zone di ombra e non stagliarsi mai sulla linea dell’orizzonte o di cresta.

    la disciplina dei rifiuti
    di notte è più difficile trovare le tracce del passaggio di qualcuno, ma considerate che chi vi cerca magari non ha problemi ad utilizzare torce e affini, quindi è sicuramente più rapido di voi. nel caso in cui trovi su un piccolo sentiero un fazzoletto o la carta di una barretta, no ci metterò molto a percorrere il sentiero con luci accese e raggiungervi! e poi non è bene sporcare in giro!

    ogni componente della squadra deve acquisire un’ottima conoscenza di queste cinque modalità di comportamento.

    il movimento
    per effettuare con successo spostamenti di notte, si presuppone che ogni individuo abbia una buona conoscenza delle nozioni suddette. infatti se è importante la giusta pianificazione del tragitto e degli altri particolari del movimento, è altrettanto importante che tutto il personale della squadra sia ben mascherato, ecc….
    per muovere di notte esistono varie tecniche, ma vediamo prima i punti fondamentali:

    contatto con gli altri componenti della squadra;
    movimento;
    soste;
    orientamento;
    condizionamento e utilizzo dell’equipaggiamento.

    contatto con gli altri componenti della squadra:
    è essenziale mantenere la visuale su almeno uno dei componenti della squadra ( dipende comunque dalle formazioni ), in modo da non rischiare di perdersi e di essere sempre pronti a dare un aiuto. cosa fondamentale anche di giorno, ma che di notte deve essere costantemente effettuata, proprio perché a causa della poca luce, si può perdere il contatto con il gruppo in un attimo.
    il contatto visivo è inoltre molto utile per la comunicazione a gesti: ovviamente di notte i segnali dovrebbero essere “ritoccati”: devono essere comprensibili e visibili, e quindi non si possono utilizzare le dita, ecc…. ma le mani e le braccia.
    e comunque, male che vada, se si rimane sempre in vista e non si hanno a disposizione delle radio, si può sempre bloccare il movimento, e parlare all’orecchio.
    nel caso in cui il buio sia totale, si cammina in fila, in modo da mettere tutti i piedi negli stessi punti, con la mano sulla schiena di chi ci precede; in questo formazione, il primo camminerà piano, tastando il terreno con i piedi o le mani, per essere sicuro di dove passa.

    movimento:
    regolare la velocità di movimento all’oscurità e al terreno: si può essere rapidi ma rumorosi, rischiando di farsi anche male inciampando ogni cinque passi.
    sfruttate sempre i rumori di sottofondo per scegliere il momento migliore per muovere: il vento che soffia tra i rami può coprire i vostri passi sulle foglie secche, ecc….
    abbiamo detto che l’occhio umano di notte distingue meglio i movimenti, visto che la risoluzione e la percezione dei colori diminuisce: questo vuol dire che se state per essere scoperti, congelatevi, andando a terra se ne avete il tempo. in molti casi, anche illuminati da una torcia non sarete scoperti.

    soste:
    le soste per l’ascolto e l’osservazione sono importanti di giorno, e ancora di più di notte.
    durante la sosta dobbiamo fermarci in una posizione comoda, possibilmente con il viso leggermente contro vento: in questi momenti dobbiamo cercare di percepire gli odori, i suoni e i movimenti.
    se effettivamente c’è qualcuno che si sta muovendo nei vostri paraggi, non vi aspettate che lo sentiate subito: prima di capire se c’è qualcosa che non va nella vegetazione che vi circonda, deve passare qualche minuto in cui vi dovete ambientare, capire quali sono i suoni e gli odori naturali e non, e soprattutto in cui dovete imprimervi bene in mente il settore che state osservando. infatti se c’è qualcuno, lo noterete solo quando si muoverà sullo sfondo ( sperando sempre che non sia lui ad osservare voi ).

    orientamento:
    di giorno come di notte, il gps andrebbe usato solo per avere con una certa sicurezza il punto di stazione, che poi andrebbe riportato sulla carta. in condizioni di bassa visibilità, il sistema rimane lo stesso, considerando anche che è più difficile mantenere la direzione di movimento nella boscaglia: bisogna quindi fermarsi più di frequente per fare il punto e controllare se la direzione sia giusta.
    di notte si potrebbe essere tratti in inganno dalle ombre e luci, rischiando di incappare in creste o valloni che non si vedevano a causa dell’ombra; oppure si può rischiare di sfinirsi inutilmente pensando di vedere la fine del sentiero, e quindi continuare per più tempo del previsto, evitando di fare una salutare sosta.
    non vi fidate! ma programmate tutto al meglio e nel dettaglio!

    condizionamento dell’equipaggiamento:
    considerando che il nostro equipaggiamento non dovrebbe fare rumore durante il movimento, è importante che:
    - ognuno riesca a raggiungere la maggior parte del proprio materiale da solo: soprattutto di notte, dobbiamo essere il più autonomi possibili. se non c’è il mio coppio perché l’ho perso di vista, io devo comunque poter raggiungere la radio per cambiare frequenza, o il poncho liner per coprirmi.
    - ognuno sappia dove è sistemato il proprio materiale: non si può perdere tempo a cercare le batterie di scorta ecc…. possibilmente, è importante che tutti conosco la posizione del materiale di squadra ( kit di pronto soccorso, arma di riserva…. ).
    - il materiale sia sistemato nel giusto modo all’interno delle tasche: evitare buste rumorose, di colori sgargianti, con troppe cose dentro, ecc… è preferibile scegliere una tasca per ogni cosa, anche se non la si riempie completamente, piuttosto che disseminare un po’ in tutte le tasche le proprie barrette, batterie, ecc….
    - tenete sempre una piccola torcia a portata di mano, magari una inova a led appesa a qualche bottone: la sicurezza viene prima di tutto, e in caso di emergenza è sempre meglio accendere subito una luce, seppur piccola.
    tutte norme che bisognerebbe applicare in qualsiasi caso, ma che di notte diventano fondamentali.

    tecniche
    il movimento crea rumore, e di notte è la seconda cosa da evitare.
    i movimenti che possono creare più rumore sono quelli fatti per spostarsi ( camminare, strisciare, correre, ecc...) e per superare ostacoli. risulta essenziale conoscere alcuni prinicipi riguardo le tecniche di movimento, e tecniche di superamento di ostacoli.

    tecniche di movimento
    diventa essenziale adattare il nostro modo di muoverci al terreno.
    quindi:
    - su terreno soffice (terra smossa, campi arati, ecc… ) poggia prima il tallone, in modo da essere sicuro di avere un buon equilibrio, e poi il resto del piede: la velocità deve essere ridotta, per non rischiare di cadere ( magari affondando nella terra ), e per non stancarsi eccessivamente ( dato che su terreno morbido, è più pesante camminare );
    - su terreno duro, ( terra battuta, cemento, asfalto ) poggia prima la punta: l’importante in questo caso è muovere velocemente, sfruttando il fatto che siamo relativamente sicuri di aver un buon appoggio ( dato che siamo su terreno duro ), e considerando che sicuramente non c’è vegetazione a impedire la visuale del terreno;
    - su terreno erboso / con vegetazione: sollevare il piede con un unico movimento, al di sopra della vegetazione, per poi poggiarlo con la pianta parallelamente al terreno: se riusciamo a scorgere la vegetazione ( guardando leggermente più avanti di dove stiamo per poggiare il piede, a causa della visione fuori centro ) cerchiamo di evitarla con il piede, inserendo sotto, o a lato dei rami/erba/ecc…
    il principio è: prima di occupare una porzione di terreno ( con il corpo, con le ginocchia, con un piede, ecc….), bisogna essere sicuri che sia libera da ostacoli.
    quindi, per andare a terra:
    - si tiene ben stretto il fucile sotto l’ascella, in modo da avere il vivo di volata puntato verso l’alto;
    - si piegano le ginocchia lentamente;
    - con la mano libera si tasta il terreno, assicurandosi che sia libero da oggetti pericolosi e che sia sicuro;
    - appoggia un ginocchio per volta, sulla zona di terreno controllata;
    - appoggia sempre il peso sulla mano per allungare le gambe all’indietro, nella direzione da cui provenivi ( che sei sicuro sia libero, perché appena attraversata );
    - distenditi.
    si potrebbero elencare numerosi tipi di movimento ( del fantasma, del gattino, della scimmia, ecc…) derivanti dal “manuale del combattente” italiano o americano, ma il principio è sempre lo stesso: controllare con la vista se possibile, o con la mano o il piede, lo spazio che si sta per occupare.


    tecniche di superamento di ostacoli ( ovviamente solo dove permesso!!!! )
    gli ostacoli si dividono genericamente in naturali e artificiali. si può provare a fare un'ulteriore distinzione, considerando il modo di superarli. così possiamo riunire la vegetazione fitta e le recinzioni ( filo spinato, reti varie, staccionate, ecc...), distinguendole dai dossi, i muri e i fossi ( artificiali o meno)
    in generale comunque:
    - passa sotto e non sopra, dove possibile;
    - se costretto a passare sopra, fallo velocemente e facendo sporgere meno sagoma possibile;
    - i varchi negli ostacoli potrebbero essere trappolati! ( noi utilizziamo delle mine luminose!!)
    - vegetazione/reti/recinzioni
    se la vegetazione è fitta, è importante serrare con gli altri componenti della squadra, in modo da restare a vista, per facilitare le comunicazioni ( sussurrando frasi all’orecchio di chi ci precede o ci segue ) ma soprattutto per spostare la vegetazione che impedisce il passaggio una sola volta ( il primo componente della squadra ), far passare tutta la squadra e rimetterla a posto, sfruttando sempre se possibile il rumore di sottofondo.
    nel caso si debba tagliare un ramo, componente della squadra regge il ramo qualche centimetro prima e qualche centimetro dopo del punto di sezione, mentre un altro regge tutto il resto del ramo, che cadrà non appena terminato il taglio. questo ovviamente per evitare rumori.
    per il passaggio degli ostacoli artificiali il meccanismo è uguale a quello per il passaggio degli ostacoli naturali: il primo aiuta gli altri a superarlo, e l’ultimo della fila, una volta passato aiuta se necessario il primo a passare oltre.
    nel caso si debba tagliare una rete, o un filo spinato, scegliere un punto vicino ad un palo di sostegno, in modo da avere una minor quantità di filo da gestire una volta effettuato il taglio, quindi tagliare, mentre un compagno di squadra tiene il filo un paio di centimetri a destra e a sinistra del punto di sezione. in questo modo, appena il filo sarà tagliato, non scatterà come una molla ritirandosi, provocando rumore.
    per quanto riguarda le reti quelle verdi “a rombo”, è possibile aprirle e chiuderle senza romperle: basta liberare un occhiello iniziale ad una delle estremità ( in basso o in alto ), e scucirle, possibilmente senza piegare più di tanto il filo di ferro, per fargli mantenere la piega “a rombo”.
    quindi passare e ricucire.
    - dossi/muri di cinta/ fossi/strade
    per il superamento di un muro, alto o basso che sia, bisogna tener conto di esporre meno sagoma possibile: quindi bisogna strisciare con il petto sulla sommità del muro, per poi calarsi dall’altra parte.
    nel caso si incontrino canali artificiali o naturali, la cosa migliore sarebbe attraversarli andandoci dentro.
    di notte però non possiamo essere sicuri di cosa ci siano sul fondo del canale, quindi:
    - avanziamo al suo interno da un punto sicuro, tastando il fondo con i piedi o con un bastone;
    - se di piccole dimensioni, lo saltiamo.
    nell’ultimo caso, ci si avvicina al fosso strisciando, si cerca di capire quanto sia largo, e solo nel caso si sia sicuri, alzarsi il più vicino possibile al bordo, saltarlo e andare a terra subito dopo.
    nello svolgere questa operazione, è premiante la velocità.
    nel caso si debba superare una strada, è inevitabile che per un breve periodo di tempo si sia completamente scoperti: per il passaggio bisogna scegliere quindi un punto in curva, in modo da avere una visuale ampia su entrambe le direzioni ( non attraversare mai un incrocio!! troppe direzione da controllare ) e passare quando gli scout sistemati ad una decina di metri a monte e a valle del punto di passaggio danno il via libera.
    è sottointeso che qualsiasi movimento si debba fare, ci sia sempre la necessaria sicurezza, fornita dagli altri componenti della squadra.


    riassumendo:
    1. occhi sempre assuefatti al buio;
    2. contatto costante ( visivo o vero e proprio ) con il resto della squadra;
    3. velocità regolata secondo l’oscurità e il terreno;
    4. tastare il terreno ( con la mano o il piede ) prima di poggiare il piede;
    5. sfruttare il rumore di sottofondo per muovere in sicurezza;
    6. soste frequenti e lunghe per osservare e ascoltare;
    7. se scoperti e/o illuminati, congelarsi! possibilmente andando a terra.
    8. controllare il terreno sulla carta e fare il punto molto di frequente;
    9. equipaggiamento silenzioso!
    10. materiale tutto a portata di mano.

    Ultima modifica di Almagesto; 28/05/2008 a 11:32 Motivo: update!

  2. #2
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    veramente veramente complimenti.
    un'ottimo articolo che riassume i princiapli comportamernti da tenere di notte.

  3. #3
    Spina L'avatar di Almagesto
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    grazie, un po' si ricerca e tanta esperienza

  4. #4
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    un altra cosa importante, che solitamante andrebbe fatta ad ogni game che ci allontana molto dalle auto o strade battute, e sopratutto di notte.
    spiegare agli altri elementi del tuo team dove tieni kit pronto soccorso, telefono cellulare, cylume, altri sistemi di illuminazione più potenti del led inova.
    e ognuno lo deve fare.
    avere una bussola, buona con riferimenti luminescenti, a portata di mano...perchè se si inizia a camminare nel bosco nel buio più copleto si tende a girare in cerchio, rischiando di uscire dalla vegetazione molto più distandi da dove si era pianificato...o peggio come è successo ben 2 volte a noi, di fare un 360°.
    dato che il gps è molto luminoso, per seguire una rotta basta una bussola che è meno luminosa e non ci fa perdere quello che abbiamo acquisito stando nel buio.
    io solitamente uso un led schermato, nastro isolante con un forellino, rosso per leggere la cartina, un led verde come torcia per veder emeglio in caso di necessità, e una cylume verde con il suo porta cylume che tengo rivolto verso il basso sfruttando la poca luce che esce dalla fessura, per camminare facendo ancora meno rumore.
    Ultima modifica di McMirko; 19/02/2008 a 17:50

  5. #5
    Spina L'avatar di Almagesto
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    io preferisco camminare senza l'ausilio di luci. il più delle volte le gare notturne veongo organizzate quando c'è un minimo di luna.
    se non si vede niente perchè non c'è luna o il tempo è nuvoloso, mi muovo lentamente, utilizzando di rado una inova rossa, solo in caso di bisogno.
    se non si vede niente perchè in un vallone, o in mezzo alla vegetazione, ugualmente uso la torcia a led solo se serve veramente.
    se tieni una luce accesa constantemente, come la cylume ecc... i tuoi occhi non saranno mai abituati alla notte, e con qualche movimento strano potresti indirizzare la luce involontariamente verso direzioni non volute.

  6. #6
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    vero, ma la cylume la utilizzo solo se vado nel fitto per evitare di calpestare troppi rami rumorosi, la rengo a 30/35cm dal suolo, con solo la fessura aperta, con la canna del fucile appoggiata sul dorso della mano e cammino mantenendo le ginocchioa leggermente piegate, questo giusto per uscire dal "casino" di rami o altro sotto i piedi.
    la visuale notturna ne risente dato che il verde ha una luminosità più diffusa del rosso, ma di notte..rompere rami o fare del rumore inutile attiva i cani che già sono in allarme e se stai facendo una recon può esser peggio che perdere dieci minuti per recuperare la visuale notturna persa.

  7. #7
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    altra cosa che noi addottiamo durante la marcia notturna in casi di bassa luminosità è un movimentoa "bruco", quando il 1° avanza, avanza anche il 3° e raggiunge il 2° che raggiungerà il primo appena si ferma, idem farà il 4°.
    in questa maniera si evita di rimanere troppo compatti, come la fila indiana tentendosi a contatto, ma di non perdersi di vista.

  8. #8
    Recluta L'avatar di FurettoII
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    questa miniguida è fatta talmente bene che direi di metterla in evidenza, che ne pensi rebel?

    p.s. almagesto spero che non ti dispiaccia se ho spudoratamente copiato e incollato questa guida sul forum della mia squadra, naturalmente ho scritto il nome dell'autore!

  9. #9
    Spina L'avatar di tommygun
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    riscrivo il mio post, andato perso nel recovery del db...

    allora, innanzitutto complimenti per l'ottimo e interessante post!

    c'e' tuttavia una cosa che non mi e' chiara.



    stando a questa tabella parrebbe che nelle notti di luna piena ci sia molta meno visibilita' rispetto a quello con il primo quarto. allo stesso modo, nelle notti di luna nuova semprerebbe esserci migliore visibilita' che in quelle con l'ultimo quarto!

    io parte da presupposto che piu' luna = piu' luce = miglior visibilita', e se questa premessa e' corretta non riesco porprio a spiegarmi i valori riportati in tabella.

    cosa sbaglio?

  10. #10
    Spina L'avatar di Almagesto
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    tu niente! ho invertito io il primo quarto con la luna piena!! l'ho detto che l'avevo fatto troppo velocemente!!! ho cambiato la tabella. durante l'ultimo quarto si vede comunque peggio che durante la luna nuova ( questione di poco ) per un discorso di luce riflessa e diffusa. e comunque la differenza è di poco come si può vedere
    Ultima modifica di Almagesto; 22/02/2008 a 16:29

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