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Discussione: Dogana: problemi e domande varie...

  1. #2551
    Soldataccio L'avatar di s85sss
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    quindi se l'oggetto non arriva per colpa di dogana o smarrito tra i passaggi voi non fate ricorso? qui nel mercatino quando non arriva un oggetto fate lo stesso? perchè non è colpa del venditore ma delle poste giusto?
    oggi il corriere ha fatto un casino con un pacco, gli dico a quello a che mi ha dato i soldi "sbrogliatela tu"? così fate? sicuramente no. lo facciamo noi non devono farlo "loro" grande shop internazionale professionista?

    io non so che tempi avete voi, ma io sono passato tra pacchetti mai arrivati e tempi "tecnici ,burocratici o di ispezione" di oltre 4 mesi e fax a tempesta. solo io ho avuto questi trattamenti? la situazione non mi sembra così semplice.
    io non credo che la responsabilità del venditore si concluda con la spedizione e se il grande shop (non il venditore occasionale) si vanta di spedire worldwide ha l'obbligo di informarsi sul perchè le spedizioni in Italia vanno così male e poi prendere le dovute soluzioni.
    presupposta la legalità di un oggetto e le imposte legate alla sua importazione, quando il carente servizio doganale impedisce l'effettivo ricevimento del bene, il venditore può chiedere un rimborso? secondo me si. perchè io ho pagato il venditore, sono disposto a pagare le tasse, l'oggetto è conforme con la normativa vigente...penso che i miei obblighi siano finiti. che il venditore si attivi, reclamando a sua volta con il servizio postale usato, che si metterà in contatto con il servizio estero lamentado la scarsa resa.
    paypal quando si fa ricorso chiede se l'oggetto è arrivato, non come sono le dogane.
    we take money worldwide but we don't care if you get the item? my ass!
    Ultima modifica di s85sss; 18/04/2013 a 23:33

  2. #2552
    Soldataccio L'avatar di JollyRoger
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    Ti ho già spiegato che ti sbagli, ma sei libero di pensarla come vuoi, mica devo convincerti... e viceversa.
    Non penso ci sia bisogno di aggiungere altro.

  3. #2553
    Soldataccio L'avatar di s85sss
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    mi sbaglio, secondo te
    allora vediamo se c'è qualcun altro che vuole mettere anche il suo punto di vista

    se esistesse il contrassegno internazionale la situazione cambierebbe radicalmente
    Ultima modifica di s85sss; 18/04/2013 a 23:47

  4. #2554
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    guarda che l'obbligo ce l'hai tu VERSO la dogana italiana se importi extra-CEE. Ci sono delle leggi ben precise e chi lo fa così direttamente lo fa A PROPRIO RISCHIO. Per importare correttamente un articolo (a prescindere che sia importabile v. la marchiatura CE) dovresti essere un importatore ufficiale con tanto di autorizzazione doganale PRIMA di fare certi acquisti. è per quello che ti dico che certa roba non ti arriva e sei tu a rischio, chi te la vende ha solo l'obbligo di spedirtela! se lui la spedisce e la dogana te la blocca te la devi vedere tu con la dogana e tutto quello che ne comporta. è una LEGGE italiana...

    ---
    da wikipedia:

    L'importazione nel territorio nazionale

    Nel caso di arrivo del materiale dall'estero, la dogana, oltre che al controllo delle regolarità del traffico è preposta anche all'incasso degli oneri doganali. Previa la catalogazione delle merci in base alla Tariffa doganale è necessario accertare l'Origine della merce. Con questi due dati è possibile innanzitutto controllare se trattasi di libera importazione, importazione contingentata a licenza (ricordiamo il caso dei diversi prodotti tessili soggetti a un massimale dalla Cina o quello del passato in cui erano contingentate le automobili in arrivo dall'Estremo Oriente) o ne sia vietata l'importazione (è il caso di alcuni animali o derivati da animali in via di estinzione) oppure se si tratta di merce soggetta a strettissime formalità autorizzative (armi, droghe, ecc.).
    Il secondo passo è quello di calcolare l'eventuale dazio a cui sottoporre la merce; si tratta di una tassa nata in tutti gli stati del mondo per fini protezionistici e fiscali. Attualmente i dazi hanno perso molta parte della loro azione protettiva nei confronti dei prodotti nazionali o comunitari, in quanto le loro aliquote si sono ridotte o addirittura azzerate in seguito ad accordi internazionali preferenziali. I dazi sono applicati sulla base della tariffa doganale (TARIC) e, in ambito comunitario, sono definiti “risorse proprie” dell’UE in quanto, a parte una piccola percentuale spettante allo Stato percettore, finiscono nella casse dell’Unione europea.
    L'importo del dazio viene calcolato sul valore statistico della merce che è definito come il valore della merce nel momento in cui varca il confine di entrata nello stato (o comunità di stati) e comprende, oltre al valore di transazione (fattura) tutte le spese, di ogni tipo, sostenute fino al quel momento sulla merce in questione (dal trasporto, all'assicurazione, alle eventuali spese nello stato di spedizione, ecc.). Quindi, in base ai termini di resa della compravendita concordata con le regole dell'INCOTERMS, il valore del trasporto può essere aggiunto o parzialmente detratto dall'importo indicato sulla fattura (per es. viene aggiunto se la resa è EXW e viene detratta la parte interna se la resa è CIF).
    Il passo successivo è il calcolo dell'IVA dovuta per la cui base di imponibilità si somma al valore di fattura l'importo dei dazi, l'importo del trasporto comunitario (se non già calcolato nell'ammontare della fattura di acquisto) ed eventualmente sull'importo dell'assicurazione.
    Effettivamente, tutti i suddetti controlli vengono effettuati dalla dogana sulla base della “dichiarazione” presentata dall’importatore quasi sempre per il tramite di un doganalista, o spedizioniere doganale, in cui sono già presenti tutti i suddetti dati. Un eventuale accertamento, anche postumo, di maggiori diritti rispetto alla dichiarazione, dà luogo all’applicazione di penalità.

    Merci in transito

    Nel caso di merci transitanti attraverso il territorio dello Stato, arrivate per esempio dall'estero in un porto o aeroporto, e destinate ad altro stato (o anche ad altra dogana interna comunitaria), la dogana si deve accertare che la merce non venga illegalmente posta sul mercato; a tal fine emette una Bolla doganale di Transito; un soggetto del trasporto, normalmente uno spedizioniere, si prende impegno, anche con garanzie economiche, che la merce giungerà alla destinazione dichiarata, pena l'applicazione di sanzioni anche molto elevate.
    Temporanea importazione ed esportazione

    Capitano sovente i casi in cui delle merci siano trasportate provvisoriamente in uno Stato diverso, per esempio per essere riparate: si parla allora di operazioni di temporanea importazione o temporanea esportazione. In questo caso il compito della dogana è quello di accertare che le operazioni avvengano nel rispetto delle leggi; nel caso di importazione, per garantirsi da alcune possibili illegalità (come per esempio che merci arrivate temporaneamente vengano immesse sul mercato senza la liquidazione dei diritti doganali e dell'IVA) richiede il deposito di un determinato importo, restituito solamente a conclusione regolare dell'operazione.
    La dogana in evoluzione

    Negli ultimi anni, grazie allo sviluppo velocissimo dell'informatica, le dogane, in tutto il Mondo, hanno subito una veloce evoluzione e se, fino a una ventina di anni fa, le Bollette doganali erano compilate manualmente, su fogli spesso molto estesi e con controlli alquanto lunghi e laboriosi, oggi tutto avviene in tempo reale.
    Sono state predisposte delle procedure semplificate, sia presso le dogane stesse sia presso degli spedizionieri autorizzati, riducendo di molto i tempi tecnici necessari per l'effettuazione di una pratica doganale. Un secondo passo molto importante è stato il provvedere a una centralizzazione dei dati presso il Ministero a Roma accelerando molti dei controlli di routine sulle aziende esportatrici e importatrici. Infine si è anche molto ampliata la collaborazione tra le dogane dei vari Stati.
    Le nuove procedure informatizzate

    Negli ultimi tempi sono state apportate importanti modifiche al Codice doganale Comunitario e alle relative Disposizioni di attuazione, nella direzione di rendere più moderne e completamente informatizzate le procedure doganali a livello comunitario. Tra le principali innovazioni, alcune già in vigore, altre presto a regime, si elencano:


    Riferimenti normativi italiani

    In Italia il sistema doganale è gestito dall'Agenzia delle Dogane, un ente pubblico dotato di personalità giuridica che dipende direttamente dal Ministero dell'Economia e delle Finanze.
    L'articolo 63 del decreto legislativo n. 300/1999 specifica le competenze dell'Agenzia delle Dogane e cioè quelle di svolgere i servizi relativi all'amministrazione, alla riscossione e al contenzioso dei diritti doganali e della fiscalità interna negli scambi internazionali, delle accise sulla produzione e sui consumi.
    Essa ha rilevato le funzioni del Dipartimento delle dogane del Ministero delle Finanze incluse quelle esercitate in base ai trattati dell'Unione europea o ad altri atti e convenzioni internazionali.
    Il ministro delle finanze con decreto n. 1390 del 28/12/2000 ha reso esecutiva dal 1º gennaio 2001 l’Agenzia delle Dogane.
    Attualmente la dogana italiana effettua rigorosi controlli sul rispetto delle norme di sicurezza, marchio CE, contraffazione e in generale sul rispetto di tutte le norme relative alle merci importate. Questo, che a prima vista potrebbe sembrare opprimente per i traffici, è della massima importanza per la protezione del consumatore e delle aziende nazionali che producono in regola con le norme vigenti.
    Poiché il territorio doganale è un’unica entità per i 27 Stati dell’Unione, questi sforzi sono spesso vanificati dalla scelta degli importatori di far arrivare le merci attraverso altri Stati comunitari, cercando di approfittare delle nazioni in cui le dogane intendono la loro mansione in funzione prettamente economica e pertanto non effettuano alcun controllo, soprattutto se le merci sono destinate a importatori di altri Stati membri.

  5. #2555
    Soldataccio L'avatar di s85sss
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    bello il polpettone preso da wikipedia peccato che non ci sia un passaggio che affermi quello che dici se postavi le leggi a cui ti riferisci forse era meglio.
    quindi mi stai dicendo che per comprare dal suddetto shop softair di hk (perchè quello è) dovrei essere un importatore ufficiale con tanto di autorizzazione doganale PRIMA di fare certi acquisti ?
    è inutile che mischiamo tutto insieme, altrimenti non si capisce niente. non stiamo parlando nè di partite iva, nè droga, nè armi...il discorso è generale, non riguarda certa roba.
    come dici tu, io ho l'obbligo...VERSO la dogana italiana. Io rispondo di quello che faccio, di quello che provo a importare, ma non sono responsabile per le ca**ate che combinano la dentro, per i loro mesi a girarsi i pollici, per i pacchetti che spariscono, per il loro operato in generale. trovami uno straccio di legge che dice il contrario.

    ------ Post aggiornato ------

    e voglio aggiungere un'altra cosa: tu grande shop, perchè mi hai dato rassicurazioni di spedire anche in italia, se poi non sai se l'oggetto è legale o no, se puoi spedirlo li o no?

  6. #2556
    SAM Maniaco


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    Lo shop ti garantisce la spedizione all'estero ma sei tu che devi conoscere i limiti del materiale da importare o come importarlo: se prendi delle tasche non avrai mai problemi (così come del vestiario) ma se prendi una carabina vera allora sei tu che devi informarti su come importarla, che documentazioni devi allegare/far allegare o chi allertare etc... discorsi a parte su IVA tasse e dazi (che nel caso peggiore si pagano salati e basta) uno può comprare tranquillamente qualunque cosa permessa dalla normativa ma lo shop non è tenuto a sapere se è merce vietata o no nel tuo paese: poi col tempo alcune cose le conoscono tipo le limitazioni per i prodotti chimici/bombolette/AEG etc e avvisano ma il "rischio Dogana" è di chi importa

    Se poi sorgono problemi con la Dogana devi sbrigartela tu: è per quello che ad esempio non compro AEG da fuori UE, troppi casini ma volendo l'importazione non è vietata e gli shop spediscono

    Ahab

    PS: per evitare casini molti shop (anche Europei) non esportano alcune tipologie di merci e basta (es. Varusteleka non spedisce fumogeni fuori dalla Finlandia)
    Ultima modifica di Ahab; 19/04/2013 a 19:51

  7. #2557
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    Quote Originariamente inviata da s85sss Visualizza il messaggio
    bello il polpettone preso da wikipedia peccato che non ci sia un passaggio che affermi quello che dici se postavi le leggi a cui ti riferisci forse era meglio.
    quindi mi stai dicendo che per comprare dal suddetto shop softair di hk (perchè quello è) dovrei essere un importatore ufficiale con tanto di autorizzazione doganale PRIMA di fare certi acquisti ?
    è inutile che mischiamo tutto insieme, altrimenti non si capisce niente. non stiamo parlando nè di partite iva, nè droga, nè armi...il discorso è generale, non riguarda certa roba.
    come dici tu, io ho l'obbligo...VERSO la dogana italiana. Io rispondo di quello che faccio, di quello che provo a importare, ma non sono responsabile per le ca**ate che combinano la dentro, per i loro mesi a girarsi i pollici, per i pacchetti che spariscono, per il loro operato in generale. trovami uno straccio di legge che dice il contrario.

    ------ Post aggiornato ------

    e voglio aggiungere un'altra cosa: tu grande shop, perchè mi hai dato rassicurazioni di spedire anche in italia, se poi non sai se l'oggetto è legale o no, se puoi spedirlo li o no?
    Beh ma che discorso è? se i interessa vai a vederti su una gazzetta ufficiale, io ti ho dato gli estremi della legge. ovviamente ci saranno tutte le tipologie di merce che puoi importare o meno. Per il discorso del girarsi i pollici nelle dogane, che ti devo dire?io non ci ho mai lavorato nè conosco chi ci lavora, do giudizi sulla roba che mi è arrivata (sempre preso piccoli pacchettini di ricambi, non asg che al 99% dei casi finiscono al macero perche sono overjoule e non hanno marchiatura CE) e devo dire che sono sempre rimasto nei tempi piu o meno conosciuti (dalle 3 settimane a un mese e mezzo per una radio). è stranoto ormai che i pacchi voluminosi vengono controllati e nel caso di asg è quasi certa, come ti hanno detto in molti, la fine al macero. Saluti

  8. #2558
    Soldataccio L'avatar di s85sss
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    il discorso è una pagina da wikipedia non è un estremo della legge, non c'entra con la discussione, una definizione di dogana che non chiarisce nulla e che fa solo confusione. tra l'altro scritte da non si sa chi.

    faccio un esempio: kit per pistola da 500$, sparito in dogana, senza nè letterina nè uno straccio di comunicazione. quella volta non ho potuto farlo, ma dovesse accadere di nuovo il ricorso lo faccio. chiariamoci, visto che io invece compro tanto dall' Extra Ue mi permetto di condividere la mia discreta esperienza a chi scrive qui e magari non ne ha molta, nessuna o importa solo buffetteria e simili (non problematici). il mio è un consiglio ragazzi, io non spiego ciò che è giusto o sbagliato.

    se qualcuno ha la pretesa di farlo o se semplicemente vuole fare una discussione seria (la cui partecipazione non è obbligatoria...) che almeno dia indicazioni precise, oltre il "è così" o il sentito dire.

    ------ Post aggiornato ------

    tornando di nuovo al discorso originale, uncompany non spediva asg in russia per problemi simili ai nostri, sapeva la situazione doganale del paese, ha trovato una soluzione e ora spedisce tranquillamente per loro e per i clienti.
    questa è serietà. no "spediamo e poi affari tuoi", soprattutto se sai che ci possono essere problemi e mi inviti a comprare da voi...sconti, prezzi vantaggiosi, basse spese di spedizione, newsletter...questa per me è malafede invece. negozi che ragionano così, via in lista nera, o se si compra da loro nessuna paura a chiedere un rimborso.
    Ultima modifica di s85sss; 20/04/2013 a 15:11

  9. #2559
    SAM Maniaco


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    La soluzione l'avranno studiata con i clienti russi che avranno chiesto collaborazione spiegando la situazione: non si son mossi per i cavoli loro sicuramente (sebbene i russi spendano mooolto di più di noi), inizialmente han solo bloccato le vendite!

    Inoltre se la Dogana ti respinge per i cavoli suoi un oggetto perfettamente importabile (una tasca per dire) tu ne fai colpa al seller?

    Ahab

  10. #2560
    Soldataccio L'avatar di s85sss
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    sulla situazione russa, io non lo so questo, ma visto che spendono molto più di noi avranno avuto un bel calo degli introiti, è plausibile che si siano mossi autonomamente. comunque sia nei fatti non cambia, si sono informati e hanno trovato una soluzione.
    meno male, almeno tu hai capito l'esempio
    se il seller è un grande shop si. come ha fatto uncompany trovano una soluzione. avranno contatti privilegiati con gli spedizionieri, credo. provano a sbloccare l'oggetto, recuperarlo...secondo te, presi i soldi e spedito non hanno più obblighi? come si può considerare responsabile il compratore?

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