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Discussione: Dogana: problemi e domande varie...

  1. #21
    Soldataccio


    L'avatar di Angus
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    ma la fonte è attendibile?

  2. #22
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    Quote Originariamente inviata da nickel888
    so benissimo che sono dei gran lavoratori, i fessi siamo noi che andiamo a pagare un casino di soldi certe cose e finanziamo delle aziende che lucrano e basta!!!
    scusami ma mi sento in dovere di dissentire.

    le aziende cinesi, serie ci sono e sono molte, moltissime però sono quelle che in fatto di serietà peccano e ne deficiano.

    in occidente, i lavoratori sono tutelati, per come lavorano, dove e quanto.
    l'ecologia in cina manco sanno cos'è infatti hanno inquionato tutte le risorse idriche.
    per non parlare di chissà quali inquinamenti terrestri, marini e dell'aria.
    non hanno rispetto per gli animali, non ci sono scrupoli nel far soldi.
    infatti se conosci la cultura cinese, il cinese tende a fare soldi subito per utilizzarli subito, non ha remore per il suo futuro, e tanto meno per gli altri.
    non sono proprio corretti nel commercio, e sono lontani anni luce dal gestire correttamente trattative commerciali.

    sono molti i lati negativi di questa nazione che a causa del governo politico totalirista ha segregato la nazione causandole 100 anni almeno di arretratezza culturale ed economica, oggi però si sono svegliati di colpo con una grande prospettiva, il denaro.
    come dare all'uomo primitivo la bomba atomica....

    speriamo bene, stanno facendo passi da gigante e vedrai che in 10 anni la cina non sarà più così economica.... già oggi i cinesi si stanno trasferendo in africa per avere manodopera ancora più economica, o meglio economica come e quanto ai tempi del boom....

  3. #23
    Recluta L'avatar di FoXUSMC
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    nn voglio essere polemico perchè questo topic nn ne fa!però dissento su alcune delle tua affermazioni!però ognuno ha le sue opinioni e meno male che si possono esprimere liberamente!!! :d :d :d

  4. #24
    Soldataccio


    L'avatar di Angus
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    Quote Originariamente inviata da 7even
    Quote Originariamente inviata da nickel888
    so benissimo che sono dei gran lavoratori, i fessi siamo noi che andiamo a pagare un casino di soldi certe cose e finanziamo delle aziende che lucrano e basta!!!
    scusami ma mi sento in dovere di dissentire.

    le aziende cinesi, serie ci sono e sono molte, moltissime però sono quelle che in fatto di serietà peccano e ne deficiano.

    in occidente, i lavoratori sono tutelati, per come lavorano, dove e quanto.
    l'ecologia in cina manco sanno cos'è infatti hanno inquionato tutte le risorse idriche.
    per non parlare di chissà quali inquinamenti terrestri, marini e dell'aria.
    non hanno rispetto per gli animali, non ci sono scrupoli nel far soldi.
    infatti se conosci la cultura cinese, il cinese tende a fare soldi subito per utilizzarli subito, non ha remore per il suo futuro, e tanto meno per gli altri.
    non sono proprio corretti nel commercio, e sono lontani anni luce dal gestire correttamente trattative commerciali.

    sono molti i lati negativi di questa nazione che a causa del governo politico totalirista ha segregato la nazione causandole 100 anni almeno di arretratezza culturale ed economica, oggi però si sono svegliati di colpo con una grande prospettiva, il denaro.
    come dare all'uomo primitivo la bomba atomica....

    speriamo bene, stanno facendo passi da gigante e vedrai che in 10 anni la cina non sarà più così economica.... già oggi i cinesi si stanno trasferendo in africa per avere manodopera ancora più economica, o meglio economica come e quanto ai tempi del boom....
    ...scusami 7even, ma sei palesemente off topic.

    relativamente a quello che viene detto nella succitata guida (di cui ancora vorrei confermata l'attendibilità), si stà parlando di spedizioni e non di politica estera.

    ti prego di rimanere it onde evitare flame e il sesseguirsi di inutili reply....

    tnx!

  5. #25
    Bandito dal forum


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    Quote Originariamente inviata da angus

    ti prego di rimanere it onde evitare flame e il sesseguirsi di inutili reply....

    tnx!
    sono daccordo con te, infatti credo che la guida, attendibile o meno, sia una buona spiegazione di come funzionino le spedizioni da oriente ad occiente.

    potrebbe essere messa nelle note del fun club.

    per quanto riguarda la divagazione, ammetto di aver dato seguito al commento dell'utente nickel888 che prima di me è andato ot commentando le politiche di prezzo e le differenze fra noi e cina.
    se sei un moderatore dovresti riprendere chi inizia gli ot non chi per ragione o forza li commenta.

    cmq il discorso non ritengo sia ot e discutere sulle tali differenze serva a molti per allargare le vedute e responsabilizzarci sugli acquisti.

    prendiamo il punto in cui l'ebayer afferma che l'operaio in cina è pagato 150 euro, che non sono pochi per loro, visto ch la vita è equiparata a tale stipendio.
    però le spedizioni verso occidente sono carissime, perchè se spedisci in occidente ciò significa che ti stai arricchendo...
    in verità il cinese che spedisce si arricchisce cmq, perchè le spedizioni sono a carico di chi compra, quindi chi viene aggravato è sempre e solo l'occidente.
    in questo modo in cina possono spendere ed investire gli introiti.

    noi stiamo cercando di togliere i dazi in entrata, loro in un qual senso mettono i dazi in uscita.

    non mi quadra.

  6. #26
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    L'avatar di Tymoleon
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    sull'affidabilità: certi punti li ho ritrovati in altre guide, dovrebbe essere discretamente affidabile. mi astengo poi dal commentare gli interventi fuori luogo di qualcuno.

  7. #27
    Softairblog.com L'avatar di GUINNESS
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    welàà!
    una settimana di ferie e quanta bella carne al fuoco si trova....

    a proposito di fuochi e flame, ragazzi non ci scaldiamo su cose che, per quanto vogliamo prendercela, dipendono in minima parte da noi!
    in ogni caso, il topic viene "eletto" tra i memo della sezione, con tanti complimenti a chi l'ha segnalato.

    ps: questo vuol dire che i prossimi che postano le solite domande ripetitive e aprono topic del tipo "aiuto dogana!!!" "come funzionano gli acquisti dalla cina" verranno severamente bacchettati e lockati

    buon rientro dalle ferie a tutti!

  8. #28
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    sul post dove sono riportate le faq della dogana si parla di determinare il tipo di merce per capire quali siano gli opportuni dazi.
    ho provato a guardare sul sito della dogana, ma ho trovato un visibilio di codici e categorie...
    qualcuno è riuscito a capire con precisione a quale/i categoria/e appartengano i prodotti che ci interessano, in modo da potersi fare un calcolo preventivo di quanto ci potremmo aspettare di pagare?

  9. #29
    Spina L'avatar di post78
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    un mio amico che gira spesso su ebay pure lui ha trovato questo documento...ve lo incollo:

    calcolare le spese alla dogana per le merci importate dall’extra europa.

    partiamo dal presupposto che quando fate un acquisto su ebay, pagate una cifra “a” che corrisponde alla somma tra il costo della merce “b" e le spese di spedizione concordate col venditore “c”

    la prima cosa da capire è se, una volta arrivata in dogana, la vostra merce vi deve essere consegnata dalle poste italiane oppure da un corriere.

    il pacco vi verrà consegnato dalle poste italiane se viaggia come raccomandata postale, come pacco postale (spedito dall’estero tramite le poste e non tramite corriere), e credo anche se il corriere estero con cui viene spedito il pacco si appoggia, per l’italia, a sda (che è appunto il corriere usato da poste italiane).
    in ogni caso, è importante capire bene chi prenderà in consegna il vostro pacco in italia. per chiarirvi le idee, dovreste parlarne chiaramente con il venditore (per sapere se si affida alle poste del suo paese o a quale corriere) e poi, se si tratta di un corriere, informarvi su quale sia il corriere italiano a cui si appoggia il corriere del paese di provenienza. per esempio, io oggi ho scoperto che per il global express che mi spediranno dall’america, devo rivolgermi in italia alla tnt. per scoprirlo ho semplicemente messo “global express” su google e ho dato un’occhiata a quello che veniva fuori.

    caso 1 – il pacco passa nelle mani delle poste italiane

    a) se il pacchetto è una “raccomandata” (ossia una spedizione – inviata con un modulo per raccomandate - che in teoria contiene dei “documenti”, che ha determinate e limitate specifiche di dimensioni e di peso, che non contiene merci ad uso commerciale e che non riporta quindi una dichiarazione del valore) non dovreste subire lo sdoganamento e quindi non dovreste pagare niente.
    a meno (credo) che ai funzionari della dogana non venga il sospetto che il contenuto non corrisponda alle caratteristiche della “raccomandata” e che quindi decidano di aprirlo e ispezionarlo. in questa evenienza penso che alla fine le poste vi chiederebbero 5,5 € per il servizio di sdoganamento, e magari potrebbe arrivarvi a casa la fattura dell’iva e del dazio da pagare.

    però le informazioni per le raccomandate erano estremamente nebulose, quindi non sono certa al 100% che se e quale sia il rischio di sdoganamento, e anzi, se qualcuno potesse darmi informazioni certe e dei riferimenti ufficiali dove andare a verificarle, ne sarei molto felice.

    b) se il pacchetto è ufficialmente un “pacco” (ossia una spedizione – inviata con un modulo per i pacchi - di dimensioni e peso variabili, che può contenere merci anche a scopo commerciale, ma non solo, e che deve riportare un valore dichiarato e la natura del contenuto sull’esterno dell’involucro) allora bisogna passare dallo sdoganamento.

    in questo caso, oltre a qualunque altra spesa (iva, dazio, ecc.), si deve sempre pagare 5,5 € alle poste italiane, per il servizio di sdoganamento e spedizione a domicilio del pacchetto sdoganato.

    per conoscere il valore dei dazi e dell’iva, continuate a leggere, lo ho scritto sotto perché questi calcoli valgono sia per le spedizione che vi arrivano con la posta, sia per quelle tramite corriere.

    caso 2 – il pacco viene gestito anche in italia da un corriere

    in questo caso, da quel che ho capito, il corriere ha una specie di “corsia privata e preferenziale” attraverso cui fare lo sdoganamento delle merci.

    a) se si tratta di documenti (insomma l’equivalente di una raccomandata, senza valore commerciale), o di un pacco privo di valore commerciale, non dovrebbero pagare oneri aggiuntivi.

    b) se si tratta di merce che deve sdoganare e pagare dazi e iva, gli eventuali costi per il servizio di sdoganamento vanno richiesti, in anticipo, al corriere italiano che si occupa della pratica.

    per esempio, quelli della tnt mi hanno detto che il costo di sdoganamento è compreso nelle spese di spedizione che pago al venditore di ebay (la cifra “c”). loro mi telefoneranno dalla dogana (importante far mettere il mio numero telefonico in vista sul pacco!!) per comunicarmi l’entità dell’iva e dei dazi, per cui io concorderò un pagamento. in giornata (prima del mio pagamento effettivo), loro finiranno le pratiche di sdoganamento e provvederanno alla consegna al massimo il giorno successivo, dopodiché mi arriverà a casa la fattura del dazio e dell’iva da parte della dogana, e io provvederò a pagarli secondo i modi stabiliti.

    tuttavia, altri corrieri effettuano invece di tasca propria il pagamento di iva e dazi, e poi ti mandano il conto a casa, con l’aggiunta di una certa commissione (forfettaria o percentuale, a seconda del corriere) per il servizio reso.

    ancora una volta: informatevi su chi vi consegna le cose, e chiedete a loro che sistema adottano.

    nota: di norma un privato cittadino non può andare a ritirare la merce in dogana al posto del corriere o delle poste, perché gli sportelli dei corrieri stessi non sono predisposti per un effettivo contatto con il pubblico e per il trasferimento di denaro contante.

    come calcolare l’entita’ dei dazi e dell’iva

    a prescindere dal pagamento dei servizi di sdoganamento alle poste o al corriere, bisogna sapere che a seconda del tipo di merce che si riceve, e del suo importo, ci sono o meno dazi e iva da pagare.

    ho trovato un interessante documento che spiega quando vengono attribuiti i dazi doganali a questa pagina:
    http://aidaonline.agenziadogane.it/n...ric/wtidpi.htm
    (dovete vedere l’ultima parte, il decreto ministeriale del 5 dicembre 1997)

    riassumendo, quello che ci interessa maggiormente è che :

    - sono ammesse alla franchigia dai diritti doganali le merci il cui valore intrinseco non eccede complessivamente 22 ecu per spedizione (esclusi i prodotti alcolici; i profumi e l'acqua da toletta; i tabacchi e i prodotti del tabacco

    - sono ammesse in franchigia dai diritti doganali le merci oggetto di piccole spedizioni prive di carattere commerciale, inviate da un privato che si trova in un paese terzo da un altro privato che si trova nel territorio doganale della comunità

    - sono considerate piccole spedizioni prive di carattere commerciale le spedizioni che nel contempo:
    a. presentino carattere occasionale;
    b. riguardino esclusivamente merci riservate all'uso personale o familiare dei destinatari e che, per loro natura e quantità, escludano qualsiasi interesse di ordine commerciale;
    c. riguardino merci il cui valore globale non superi 45 ecu, ivi compreso il valore delle merci di cui al successivo articolo;
    d. non risultino effettuate dietro corrispettivo in qualsiasi forma.


    in pratica non si pagano dazi per le merci di tipo “commerciale” (da o per una ditta) di valore inferiore a 22 € e per le “piccole spedizioni tra privati” fino a un valore di 45 €.

    se il vostro pacco è soggetto al pagamento di dazi, ecco come calcolarli:

    1) trovate la categoria merceologica corrispondente

    andate alla pagina
    http://europa.eu.int/comm/taxation_c...arquer?lang=it
    e digitate delle parole chiave circa il contenuto del pacco.

    io per esempio ho messo “equitazione” perché voglio acquistare briglie e sottosella per andare a cavallo. (attenzione, se non trovate la categoria merceologica al volo, provate altre parole chiave, oppure andate all’indice delle categorie merceologiche, alla pagina:
    http://europa.eu.int/comm/taxation_c...=0&action=0#ok
    (attenzione a copiare tutto il link!)
    immettendo le parole chiave e cliccando il bottone “convalidare” vi dovrebbe saltar fuori il codice merceologico del vostro acquisto, o un piccolo elenco di merci, in gruppetti con un codice assegnato. voi ovviamente vi segnate quello più corretto per descrivere il vostro oggetto.
    nel mio caso, “4201”.


    2) scoprite il dazio che dovete pagare

    a questo punto, dalla pagina della categoria merceologica, ciccate tu “taric” (in basso a piè di pagina) oppure andate alla pagina
    http://europa.eu.int/comm/taxation_c...archap?lang=it

    e immettete il vostro numerino e il paese di provenienza della merce, negli appositi spazi.
    poi ciccate su “dazi”.

    a questo punto vi dovrebbe comparire una lunga pagina piena di voci e di percentuali relative, che sono quelle che andrete a pagare.
    nel mio caso, il 2.7 %.
    se sono più voci, ve le sommate tutte e arrivate alla percentuale complessiva del dazio.

    nota bene: il dazio si applica su tutta la spesa che avete effettuato, spese di spedizione concordate, incluse.

    se io, per esempio, spendo 60 euro di materiale e 40 euro di spedizione, devo calcolare il 2,7% di 100 euro.
    perciò pagherò 2,7 euro di dazio doganale.

    calcolo dell’iva

    se dovete pagare il dazio, pagherete anche l’iva.

    ipotizzando che l’iva che dovete pagare sia il 20% (ci sono anche percentuali differenti, ad esempio so che fumetti e libri dovrebbero pagare il 4%, ma non sono informata su questo argomento), tenete presente che questa va calcolata su tutta la spesa finora sostenuta, ossia: costo della merce, spedizione e dazio.

    sempre per restare all’esempio di prima, calcolerò il 20% di 40+60+2,7 euro. totale: 20,54 euro di iva.

    l’idea (ragionevole o meno lo lascio giudicare ad altri) che c’è dietro questo fatto è che quando si importa qualche cosa in italia, l’intero costo sostenuto per ottenere l’oggetto in questione rappresenta il “valore della merce”, e pertanto, siccome l’oggetto prima in italia non c’era (e quindi aveva valore zero) e dopo c’è (e quindi ha il valore che avete speso), il “valore aggiunto” di cui parla la definizione di questa tassa, è tutto il valore pagato.


    note pratiche utili

    concludo questo articolo con una lista riassuntiva delle cose da fare per mettersi per tempo l’animo in pace, quando si importano articoli extra-europei.

    1) accertarsi di quale tipo di spedizione viene effettuata e di chi prenderà in consegna il pacco dalla dogana fino a casa vostra.

    2) se possibile, contattare il corriere italiano che consegnerà a casa vostra e chiedere tutte le informazioni utili per sapere dove arriverà il pacco, se ci sono spese aggiuntive, e che modalità sono previste per il pagamento dei dazi e dell’iva, nonché per la fase finale della consegna (se il pacco non è catalogato come “raccomandata” ed è consegnato dalle poste, calcolate i 5,5 euro per il servizio di sdoganamento)

    3) se il pacco supera la franchigia, individuare la categoria merceologica e quindi il dazio applicato in dogana (e conseguentemente l’iva)

    4) richiedere al venditore che compili la bolla allegata nel modo più preciso possibile, includendo il vostro recapito telefonico e possibilmente anche il codice taric della categoria merceologica (specificando che è il taric!): questo sveltirà le procedure, e se ci saranno dubbi, gli impiegati potranno telefonarvi subito per risolvere il problema

    5) nell’attesa dell’arrivo, pregare qualche santo perché non fa mai male.













    come evitare che i pacchi provenienti dalla cina si fermino in dogana?
    e' ormai un dato di fatto: i pacchi che provengono dalla cina sempre più spesso si fermano in dogana. lo so e lo capisco anche dai messagi che mi arrivano. ecco allora che ho deciso di scrivere una guida che faccia chiarezza e fornisca dei consigli pratici.

    se non hai ancora letto le altre mie guide, ti ricordo che trovi il collegamento alla tua destra, il secondo dall'altro. in questo caso è anche bene che tu sappia perché scrivo queste guide. vivo in cina e di mestiere esporto in europa e sud america prodotti hi tech. fra i miei clienti ci sono molti power seller ebay, quindi conosco bene le problematiche.

    sono diversi giorni che non scrivo guide, dopo le prime cinque in cinque giorni. qui in cina è finalmente finito il capodano e si è ricominciato a lavorare, con i molti arretrati da smaltire.

    penso però che ci sia un argomento di fondamentale importanza che necessiti di essere oggetto di una guida dettagliata, nella speranza che questo possa dare risposte risolutive alle domande che sono sempre più frequenti.

    non ci crede più nessuno!

    che spedizioni provenienti dalla cina siano regali di poco valore, quindi esenti dal pagamento di dazi e iva, non è più una realtà. del resto i rappresentanti dell'agenzia delle dogane sono persone come tutti noi. perché i destinatari di tali pacchi, che ovviamente sono acquisti fatti su siti come ebay, dovrebbero considerarsi più furbi?

    ci sono regole ben precise che determinano come funziona il sistema doganale italiano, che è accomunicato e armonizzato con quelli degli altri stati membri della comunità europea.

    la dogana è regolamentata dal codice doganale, che potete scaricare in formato pdf e consultare, tramite questo link:

    http://www.agenziadogane.it/italiano...mativa/cod.pdf

    la prima cosa importante, veramente molto importante, da sottolineare è che il codice non parla nella maniera più assoluta di cose come "regali", "uso personale" ecc.

    quindi il luogo comune: regalo = niente tasse è assolutamente inesistente!

    questo come primo assunto.

    l'altra cosa importante da sapere è che non esite alcun tipo di spedizione in ingresso che sia esente dal controllo doganale, per definizione.

    ogni spedizione in arrivo deve essere sottoposta al controllo doganale. deve essere presentata con una opportuna dichiarazione. può essere esentata da controlli solo a discrezione dell'ufficio doganale competente.

    questo è quanto specificato negli articoli del codice che mi preme porre alla vostra attenzione:

    art. 36 - bis: dichiarazione sommaria. (n.d.r. per gli effetti vedasi l'articolo 2 del regolamento (ce) n.648/2005).
    testo: in vigore dal 11/05/2005
    1. le merci che entrano nel territorio doganale della comunita' sono accompagnate da una dichiarazione sommaria, salvo se introdotte con mezzi di trasporto che si limitano ad attraversare le acque territoriali o lo spazio aereo del territorio doganale senza fare scalo all'interno di tale territorio.

    art. 38: conduzione delle merci introdotte all'ufficio doganale o in una zona franca.
    testo: in vigore dal 11/05/2005
    1. le merci introdotte nel territorio doganale della comunita' devono essere condotte senza indugio dalla persona che ha proceduto a tale introduzione, seguendo, se del caso, la via permessa dall'autorita' doganale e conformemente alle modalita' da questa stabilite:
    a) all'ufficio doganale designato dall'autorita' doganale o in altro luogo designato o autorizzato da detta autorita';
    b) in una zona franca, se l'introduzione delle merci in tale zona deve essere effettuata direttamente:
    - per via marittima od aerea, oppure
    - su strada, senza che venga attraversata un'altra parte del territorio
    doganale della comunita' quando trattasi di zona franca contigua alla frontiera terrestre tra uno stato membro ed un paese terzo.
    2. chiunque provveda al trasporto delle merci dopo che queste sono state introdotte nel territorio doganale della comunita', in particolare dopo il loro trasbordo, diventa responsabile dell'esecuzione dell'obbligo di cui al paragrafo 1.
    3. sono assimilate alle merci introdotte nel territorio doganale della comunita' le merci che, pur trovandosi fuori di tale territorio, possono essere sottoposte a controlli doganali di uno stato membro in virtu' delle disposizioni in vigore, in particolare in virtu' di un accordo concluso tra questo stato membro ed un paese terzo.
    4. il paragrafo 1, lettera a) non osta all'applicazione delle disposizioni in vigore in materia di traffico turistico, di traffico frontaliero, di traffico postale o di traffico di importanza economica trascurabile, sempreche' la vigilanza doganale e le possibilita' di controllo doganale non risultino compromesse.

    questi articoli del codice, di cui ho sottileneato elementi fondamentali, chiariscono i seguenti elementi:
    • qualsiasi cosa entri nel paese deve passare la dogana; questo non rappresenta un problema in quanto sono le poste o gli spedizionieri a farlo;
    • le merci devono essere accompagnate da una dichiarazione sommaria; questa dichiarazione sommaria non è altro che l'etichetta verde che viene applicata dalla cina, con le informazioni di carattere doganale; nonostante questo, sarebe opportuno che si disponesse, in caso di richiesta, di qualcosa che attesti il valore;
    • importanza economica trascurabile; in tutto il codice questo è l'unico punto in cui si parla di valore trascurabile, senza però definirne una misura; in passato, richieste di informazioni telefoniche a uffici doganali hanno dato come termine di paragone un "lapis" (una matita);
    dev'essere quindi chiaro che: non vi è una definizione di legge sul valore delle merci non soggette a dogana.

    o meglio, non è proprio così e lo vedremo fra poco.

    sta di fatto che:
    non passa lo straniero!
    proprio come mormorava il piave.

    analizziamo le caratteristiche di un tipico acquisto ebay: un lettore mp3

    una volta comprato ecc, il pacco arriva in italia e prevede:
    • provenienza: cina od hong kong
    • indirizzo del mittene in cinese o comunque mittente cinese;
    • etichetta doganale con indicazione "gift" (regalo);
    • valore dichiarato sotto i 50$ (o sotto i 45€);
    da parte dell'ispettore doganale questo è semplicemente: il solito furbo.

    ecco allora che ci si ritrova applicata la tariffa standard di 5,50 euro, nella maggiorparte dei casi, mentre quelli che danno evidenza di essere prodotti a valore più alto vengono tenuti fermi e viene richiesta la documentazione relativa.

    sempre più difficile scamparla, a meno che...

    le corrette regole
    in data 5 maggio 2004, il direttore dell'area centrale dell'agenzia per le dogane ha infatti emanato una circolare che chiarisce proprio gli aspetti relativi all'esenzione, ovvero che definisce con certezza i criteri del "valore trascurabile".

    trovate la circolare a questo indirizzo:

    http://www.agenziadogane.it/italiano...c_2004_22d.pdf

    la circolare, senza mezzi termini, dice chiaramente che si è resa necessaria in quanto non tutti (anzi, pochissimi) avevano chiara la normativa ed è accompagnata da schede ben precise, che definiscono l'applicazione dei regolamenti.

    quelle che interessano, in questa sede, sono due:
    scheda 1: spedizioni di valore trascurabile
    • normativa comunitaria di riferimento:
    regolamento comunitario n.918/83 del consiglio del 28.03.1983 e succ. mod. artt. 27/28
    direttiva comunitaria n. 83/181/cee del consiglio del 28.03.1983 e succ. mod. artt. 22/23
    • normativa nazionale di riferimento:
    decreto ministeriale 5 dicembre 1997, n. 489 artt. 5/6
    • trattamento fiscale:
    esente dai diritti doganali (dazio + iva)
    • condizioni per la fruizione della franchigia
    sono ammesse in franchigia dai diritti doganali le importazioni da un paese terzo di merci il cui valore non eccede complessivamente 22 euro per spedizione, con esclusione dei prodotti alcolici,profumi e acqua di toletta, tabacchi e prodotti del tabacco.
    • modalità per la concessione della franchigia:
    per l’autorizzazione alla franchigia, su richiesta dell’interessato, dispone direttamente l’ufficio doganale periferico competente sul luogo di arrivo delle merci.
    scheda 2: spedizioni inviate da un privato ad un altro privato
    • normativa comunitaria di riferimento:
    regolamento comunitario n. 918/83 del consiglio del 28.03.1983 e succ. mod. artt. 29/31
    direttiva comunitaria n. 78/1035/cee del consiglio del 19.12.1978 e succ. mod.
    • normativa nazionale di riferimento:
    decreto ministeriale 5 dicembre1997, n. 489 artt. 7/9
    • trattamento fiscale:
    esente dai diritti doganali (dazio + iva)
    • condizioni per la fruizione della franchigia:
    sono ammesse in franchigia dai diritti doganali le merci prive di carattere commerciale oggettodi piccole spedizioni inviate da un privato che si trova in un paese terzo ad un altro privato chesi trova nel territorio doganale della comunità alle seguenti condizioni:
    o presentino carattere occasionale;
    o riguardino esclusivamente merci riservate all’uso personale e familiare dei destinatari e che, per loro natura e quantità, escludano qualsiasi interesse di ordine commerciale;
    o riguardino merci il cui valore globale non superi i 45 euro, ivi compreso il valore dei prodotti alcolici,profumi e acqua di toletta, tabacchi e prodotti del tabacco importati nelle quantità fissate dall’art. 31 del reg. cee 918/83;
    o non risultino effettuate dietro corrispettivo in qualsiasi forma.
    • modalità per la concessione della franchigia:
    per l’autorizzazione alla franchigia, su richiesta dell’interessato, dispone direttamente l’ufficio doganale periferico competente sul luogo di arrivo delle merci.

    per non pagare la dogana
    quindi è necessario che siano rispettate queste regole.

    non e' quindi vero che basta che il valore dichiarato sia meno di 45 euro!!!

    infatti la regola dei 45 euro, ovvero la scheda 2, implica che vi siano altri presupposti, fra cui la certezza che non vi sia presupposto di uso a carattere commerciale, che non vi sia presupposto di corrispettivi espressi in qualsiasi forma ecc.
    le spese di spedizione sono un corrispettivo
    moltissimi sostengono cose come "ho pagato solo le spese di spedizione".

    a tale proposito, il codice è molto chiaro:

    art. 32: elementi per il calcolo del valore delle merci in dogana.
    testo: in vigore dal 22/10/1992 con effetto dal 01/01/1994
    1. per determinare il valore in dogana ai sensi dell'articolo 29 si addizionano al prezzo effettivamente pagato o da pagare per le merci importate:
    a) i seguenti elementi, nella misura in cui sono a carico del compratore ma non sono stati inclusi nel prezzo effettivamente pagato o da pagare per le
    merci:
    i) commissioni e spese di mediazione, escluse le commissioni di acquisto;
    ii) costo dei contenitori considerati, ai fini doganali, come formanti un tutto unico con la merce;
    iii) costo dell'imballaggio, comprendente sia la manodopera che i materiali;
    b) il valore, attribuito in misura adeguata, dei prodotti e servizi qui di seguito elencati, qualora questi siano forniti direttamente o indirettamente dal compratore, senza spese o a costo ridotto e siano utilizzati nel corso della produzione e della vendita per l'esportazione delle merci importate, nella misura in cui detto valore non sia stato incluso nel prezzo effettivamente pagato o da pagare:
    i) materie, componenti, parti e elementi similari incorporati nelle merci importate,
    ii) utensili, matrici, stampi ed oggetti similari utilizzati per la produzione delle merci importate,
    iii) materie consumate durante la produzione delle merci importate,
    iv) lavori d'ingegneria, di studio, d'arte e di design, piani e schizzi, eseguiti in un paese non membro della comunita' e necessari per produrre le merci importate;
    c) i corrispettivi e i diritti di licenza relativi alle merci da valutare, che il compratore e' tenuto a pagare, direttamente o indirettamente, come condizione della vendita delle merci da valutare, nella misura in cui detti corrispettivi e diritti di licenza non sono stati inclusi nel prezzo effettivamente pagato o da pagare;
    d) il valore di ogni parte del prodotto di qualsiasi ulteriore rivendita, cessione o utilizzazione delle merci importate spettante direttamente o indirettamente al venditore;
    e)
    i) le spese di trasporto e di assicurazione delle merci importate e
    ii) le spese di carico e movimentazione connesse col trasporto delle merci importate, fino al luogo d'introduzione delle merci nel territorio doganale della comunita'.
    2. ogni elemento che venga aggiunto ai sensi del presente articolo al prezzo effettivamente pagato o da pagare e' basato esclusivamente su dati oggettivi e quantificabili.
    3. per la determinazione del valore in dogana, nessun elemento e' aggiunto al prezzo effettivamente pagato o da pagare, fatti salvi quelli previsti dal presente articolo.

    avete letto bene.

    materiale da imballo, spese di spedizione, tutto concorre a comporre il valore.

    quindi, se un pacco proveniente dalla cina ha pagato pr la spedizione 100rmb (renminbi, moneta ufficiale cinese), corrispondenti a circa 10 euro, se il valore di questo è dichiarato in 40 euro, il valore totale ai fini doganali sarà 50, ovvero supriore al valore esente.

    ecco perché molti si vedono recapitare il pacco con annessi i dazi da pagare, pur con valore dichiarato più basso.
    allora, che fare?
    le soluzioni sono due:
    1. ricevere spedizioni il cui valore, inclusi i costi di spedizione, siano inferiori ai 22 euro
    2. ricevere spedizioni il cui valore sia inferiore ai 45 euro e sia credibile il fatto che provengano da un privato senza requisiti di avvenuta vendita
    semplice no?

    forse è più difficile farlo capire a un cinese, cosa deve fare per farvi vivere tranquilli in italia... sempre che lui voglia farlo.

    la cosa sicura sono i no:
    • no a più di un oggetto per spedizione;
    • no a proveniente chiaramente cinese che si identifica come amico;
    • no a pacchi troppo grossi dichiarati come regali;
    • no al voler fare troppo i furbi;

  10. #30
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    da questi link, sembrerebbe che oggetti come le asg, classificabili come giocattoli, potrebbero avere codice taric 9500.
    ma sempre seguendo gli stessi link, non si parla di dazi (non sono citati) quando faccio il calcolo, mentre il 2,7% citato sopra per il materiale da equitazione importato dagli usa compare espressamente.
    e in più trovo scritto che la "sospensione tariffaria di aeronavigabilità " è pari allo 0%, però non ho la più pallida idea di cosa sia...

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