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Discussione: Esercito Greco, Completo Lizard in Gore-Tex

  1. #1
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    A.R.E.S. Formia
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    Predefinito Esercito Greco, Completo Lizard in Gore-Tex

    ESERCITO GRECO, GIACCA IMPERMEABILE CON CAPPUCCIO E PANTALONI GORE – TEX ®, KOSTAS SIAMIDIS A.E.
    (ΕΛΛΗΝΙΚΟΣ ΣΤΡΑΤΟΣ, ΑΔΙΑΒΡΟΧΟΣ ΕΠΕΝΔΥΤΗΣ ΜΕ ΚΟΥΚΟΥΛΑ ΑΔΙΑΒΡΟΧΟ ΠΑΝΤΕΛΟΝΙ GORE – TEX ®, ΚΩΣΤΑΣ ΣΙΑΜΙΔΗΣ Α. Ε.)





    PANORAMICA

    Se parliamo di forze armate, prima di recensire il parka dell’Esercito Greco, dobbiamo fare un passo indietro con l’odierno concetto di dotazione individuale del soldato appartenente una nazione moderna. Per via di un encomiabile senso del risparmio, la politica delle Forze Armate Elleniche con il materiale assegnato alle truppe, è più saggia (o meno previdente, dipende dai punti di vista) rispetto a quella degli altri paesi industrializzati.




    Prendiamo l’Italia, ad esempio. Alle nostre Forze Armate vengono regolarmente consegnati da circa vent’anni, parka completi in trilaminato, dal costo di circa 220 euro per set (fonte tariffario Min. della Difesa). Tali indumenti, quando si tratta di impiegarli in condizioni estreme, collassano piuttosto velocemente in punti fondamentali (bottoni, cerniere, termosaldature, velcri, cuciture), proprio quelli in cui un indumento tecnico e militare dovrebbe distinguersi da una banale cerata. La logica dice che bisogna mettere ogni soldato nella condizione di combattere in qualsiasi circostanza climatica, a prescindere dal suo livello di operatività, dotandolo di attrezzature con standard tecnologici all’avanguardia. Guai a non rispettare ciò o ci si sentirebbe tremendamente arretrati. Peccato però che a fare le cose in grande, nonostante il considerevole costo unitario, i nostri completi sembrino realizzati di carta forno. E poi ci sono i mercatini online, da sempre inondati di vagonate di set impermeabili ancora imballati, a dimostrazione che il sacrificio è valso la pena. Altresì, la manifattura scadente obbliga ogni forza operativa (che questi indumenti li usa sul serio), a mettere da parte il completo di base, facendone realizzare a spese dei contribuenti, la sua valida versione specifica (a volte più di una per ciascun corpo), con veri standard GORE-TEX o Thinsulate. Nelle Forze Armate Statunitensi, più o meno da sempre, l’abbigliamento di un qualsiasi reparto non operativo è la stessa identica di quella di tutte le Forze Speciali. Ai tempi del woodland, un completo BDU, un ECWCS e dei Winter Boots, costavano quattro soldi, duravano una vita e venivano utilizzati da un archivista come da un Delta Force. E parliamo dell’esercito più ricco del mondo. Ciò significa che anche i più esigenti possono accontentarsi di un’unica scelta, purché questa sia valida. Noi che invece già siamo sulle spese, spendiamo per un completo impermeabile (e non mi metto a parlare di altre parti della dotazione!) tre volte quello che vale, per poi doverlo fare daccapo quando serve di usarlo.




    Ebbene, la Grecia ha fatto una cosa santa, un po’ quello che avremmo dovuto fare noi: in base alle proprie possibilità economiche, ha adottato un solo parka in Gore-Tex, ma fatto bene! Questi viene fornito soltanto a truppe operative (reparti speciali, corpi d’elite, task force, missioni estere o in qualsiasi circostanza straordinaria) e solo nel periodo della necessità. Una volta terminata la missione o il servizio, il parka viene riconsegnato al magazzino per essere, a seconda delle condizioni, riassegnato o, al limite, dismesso. Tutto il resto delle truppe usa una normale giacca impermeabile M65, che gode di buona stima e, se servisse di coprire le gambe, un normale pantalone cerato. Va puntualizzato che l’equipaggiamento individuale dell’Esercito Ellenico (bene o male tutto, a parte l’uniforme), dopo il congedo viene restituito e riassegnato, fino a sopraggiunti limiti di utilizzabilità. E per gli ufficiali non si fanno eccezioni. Non che da loro sia tutto rose e fiori, ci sono tremende difficoltà, ma almeno su certe cose si agisce in modo più oculato. E’ a causa di questa politica che il parka in Gore-tex delle Forze Armate Elleniche è una mosca bianca.




    In linea di massima, non può essere considerato come un oggetto realizzato per pochi, e quindi “raro”, ma di fatto lo è, perché deve sopravvivere o scampare ad un uso intensivo prima di poter arrivare intatto nelle mani di un privato. Tuttavia non è impossibile da trovare: alcuni negozi di surplus greci ogni tanto ne mettono degli stock usati in vendita, anche online, ma il costo di questi di solito non è basso. Io ho avuto la fortuna di reperirlo direttamente in Grecia ad un prezzo abbastanza vantaggioso. Questo completo è apparso attorno al 1996-1998 ed è il primo e unico che la Grecia abbia mai adottato. Continua a rimanere in servizio, seppur con un ruolo ulteriormente ridimensionato rispetto a quanto lo sia già, a causa dai recenti trascorsi economici del paese.




    Volendo è possibile acquistare online a caro prezzo una copia civile identica alla versione d’ordinanza, nella stessa azienda che rifornisce le Forze Armate, ovverosia la “Siamidis”, (cambia solo l’etichetta). Specifico comunque che quello di questa recensione è perfettamente “issued”, non civile, con tanto di numero NSN. Altresì, sempre sul sito della Siamidis, è disponibile un modello implementato con maggiori comfort, come ad esempio una termofodera estraibile ed una miglior qualità complessiva. State attenti, esiste anche una versione che è soltanto liberamente ispirata al parka issued. Nonostante molto simile, tale versione è destinata a mercati più tendenti al settore amatoriale (come molte nostre ditte che lavorano perlopiù per il softair).




    FATTURA

    Questo set è stato realizzato in due pattern, identici nel design e nella colorazione.

    Il primo fu fabbricato in Germania e, a quanto pare, non è marcato GORE-TEX. Ha la reputazione di essere simile, per alcuni tratti, all’economico parka Flektarn della Bundeswehr ed io posso confermare. Tra i due ci sono alcune caratteristiche in comune, come cerniere molto piccole, bottoni in plastica, fattura, leggerezza e comprimibilità del tessuto, ma riguardo la qualità siamo su due livelli differenti. Per questi motivi, tra le fila dell’Esercito Greco si mormora che, oltre ad essere stato fabbricato in Germania, il primo pattern sia anche nato lì, stando all’impronta costruttiva che ricorda la scuola di pensiero tedesca.

    Il secondo pattern è quello che recensisco. Con esso la produzione si è stabilizzata su suolo nazionale, nella compagnia “Siamidis”, produttrice in appalto di gran parte del vestiario per l’Esercito Ellenico. Sembra attualmente ancora in produzione e distribuzione. A differenza del primo pattern, può essere riconosciuto perché reca etichette e marchi GORE-TEX ® e Siamidis, per il resto è identico.




    Non si hanno notizie di ulteriori produzioni, implementazioni o evoluzioni di questo set.

    COMPOSIZIONE

    Per massimizzare la leggerezza, è stato tutto ridotto al minimo indispensabile, sia negli aspetti tecnici, che in quelli quantitativi. Per questo motivo sul parka sono stati utilizzati esclusivamente bottoni in plastica (di tipo piuttosto scadente, qualità che definirei “cinese”, non hanno anima in ferro, si staccano facilmente e possono essere piegati schiacciandoli con due dita). La cerniera di chiusura principale della giacca invece è grande, a doppio cursore, robusta, ben manovrabile e sigillata da due strisce di tessuto addoppiate. Le cerniere periferiche invece sono molto piccole, non sigillate da due lembi di stoffa coincidenti, come si usa di solito. Il completo non ha né fodera fissa, né termofodera asportabile, di conseguenza è sprovvista delle tasche interne. Ci sono solo due ampi tasconi nella parte inferiore della giacca, ognuno chiuso da una cerniera e tre bottoni. Nel fondo della giacca c’è una ripiegatura in cui scorre un cordoncino elasticizzato che termina con due pomelli regolatori (cosa che solitamente si trova solo nel punto vita). Gli orli delle maniche possono essere stretti tramite una regolazione a velcro. Ampio cappuccio con regolazione, stretto al massimo copre bene la testa. Non c’è il portagrado frontale, ma due spalline per tubolari.





    Il pantalone ha degli ingressi alle tasche dell’indumento che si utilizza internamente e delle strisce di velcro per la regolazione in vita. Il tessuto sul retro protegge fino all’inizio dei dorsali posteriori, caratteristica particolarmente indicata per climi umidi e nevosi. Le gambe terminano con delle cerniere che permettono di indossare il capo con gli anfibi già ai piedi. Su questo dettaglio va però fatta un’osservazione che rimarca un errore grossolano. E’ un po’ difficile da spiegare, ma cercherò di farmi capire (vedi foto sotto). Di solito il tessuto che costituisce le aperture sulle gambe di un pantagoretex, è un tratto di stoffa indipendente che si aggiunge a quella già presente sul gambale. Quando la cerniera è chiusa, il tessuto indipendente si ripiega internamente a soffietto e il diametro della gamba rimane uguale dal cavallo fino in fondo. Il pantalone del parka greco invece utilizza un altro sistema. Il gambale intero va ad aprirsi sul fondo “a zampa d’elefante” (o “alla marinara”, per capirci) e la cerniera non fa altro che compattare l’eccedenza costituita dalla “zampa”. Questo causa uno scomodo rigonfiamento a “rombo”, poiché il tessuto, vincolato dalla ripiegatura, tende a sfogare in uno sbuffo indesiderato, localizzato all’altezza del ginocchio, dove per l’appunto inizia la cerniera incriminata.




    Ulteriore singolare attributo riguardante i pantaloni, è che sono troppo corti. Ho fatto la valutazione su di me (per la mia statura sono ampiamente all’interno della norma). Potrebbe anche trattarsi di una caratteristica della mia taglia, non lo escludo completamente, ma così com’è questa peculiarità non mi entusiasma e non ci sono nemmeno elastici o velcri per sigillare gli orli delle gambe (cosa che dovrebbe esserci a prescindere da tale scompenso). Nelle foto li ho indossati il più in basso possibile, quasi in modo innaturale, eppure rimanevano comunque alti. Strano perché quando le taglie sono indicative (S, M, L, etc.), solitamente si tende ad abbondare, in modo da coprire l’intera gamma di ogni statura. In compenso i pantaloni sono dotati di bretelle molto comode e con un validissimo sistema di sgancio rapido.

    PRESTAZIONI

    Le prestazioni generali del capo sono ottime, perfetta resistenza a vento e pioggia, traspirabilità eccellente. Dopotutto, quando si trova l’etichetta “Gore-Tex” c’è poco da valutare, non è materiale generico. Inoltre, per la recensione ho avuto la fortuna di poter attingere l’aiuto e la testimonianza di un Ufficiale della 1ª Brigata Assaltatori-Paracadutisti, Forze Speciali dell’Esercito Ellenico, che ringrazio vivamente di tutto, anche per avermi procurato l’oggetto in questione in un surplus di Atene, nonché di avermi spiegato come funzionano molte cose della loro naja.



    Il mimetismo greco “Lizard” è abbastanza valido in Italia. Il Lizard è un collaudato disegno orizzontale che sfrutta le ombre e le ramificazioni delle piante. Nella variante greca, esso è arricchito dai tipici colori mediterranei e riesce a conciliare molto bene il contrasto del terreno con la vegetazione, in molteplici condizioni di luce e in un vasto campionario geografico. Va sottolineato che su questo parka la tonalità risulta molto più carica per via del tessuto sintetico, ma sulle normali uniformi da combattimento è decisamente più chiaro (cerca Ελληνικός Στρατός su Google Immagini). Anche se il Lizard greco ricorda il Tiger Stripe, quest’ultimo non è altro che il figlio tropicale del primo. Il “Tiger Stripe”, nella versione commerciale tipicamente diffusa qui, è poco indicato per la flora italica, tipicamente secca o boschiva. Tuttavia a causa del’irresistibile richiamo vintage, è più popolare in Europa di quanto il buon senso suggerisca. Detto ciò, mi sento vivamente di consigliare al suo posto il Lizard greco, che fa il suo degno lavoro anche sul suolo nostrano.

    CONCLUSIONI

    Nel complesso il parka ha un design versatile e funzionale. Si compatta facilmente, è leggero e occupa poco spazio, può essere trasportato molto agevolmente, anche grazie alla borsello con cerniera (anch’esso impermeabile e mimetico). Parlando di completi non di ultima generazione, tale compattabilità è una caratteristica discontinua, non sempre si può trovare. Ottimo pezzo per essere portato con se in zaini da lunga escursione o addirittura buttpack. Il tessuto è molto silenzioso. Indossato trasmette una buona sensazione di affidabilità e comfort. Inoltre, questo è uno dei pochi capi d’abbigliamento tecnici in Lizard, per la gioia degli amanti di tale mimetismo.




    In ogni caso, alcuni punti i progettisti avrebbero potuti farli meglio. I pantaloni soffrono inferiormente di varie lacune. Esclusa quella principale, le cerniere sono molto piccole, ciò le rende fragili e difficili da manovrare coi guanti, soprattutto con quelli per climi rigidi, con i quali è più ovvio che un parka venga abbinato. I bottoni, mi spiace dirlo, sono proprio da quattro soldi, non vi sono scusanti. Un vero peccato, poiché avviare a tutti questi difetti, non avrebbe influito gran che sul prezzo. Si ci è persi in un bicchiere d’acqua, ma rimane comunque un oggetto validissimo, anche per collezione, vista sfortunatamente la rarità.

    Ultima modifica di Charly Driver; 10/01/2018 a 18:29

  2. #2
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    Buongiorno! Gran bel pezzo ,io ho la mimetica in cotone e il telino per l'elmetto......ma mi sa che siamo in pochi ad averla in Italia
    Ancora complimenti
    Borsalino
    America' « Devi annà a sinistra o'right ? o'right ? » ciao albertone!

  3. #3
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    Complimenti per la rece, interessante, completa e ricca di informazioni!
    Anni fa avevo trovato (qui in Italia) un borsone dell'esercito greco in schema lizard,
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    ma con tutte le volte che sono andato in ferie in Grecia, non so perchè non ho mai sentito la spinta a prendere qualcosa in loco, forse perchè i negozi che ho trovato non andavano molto al di là della semplice t-shirt o cappellino sulla cui originalità nutrivo molti dubbi.. o forse perchè ho in testa il lizard francese degli anni '60 (da cui questo schema sicuramente deriva)

  4. #4
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    A.R.E.S. Formia
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    Quote Originariamente inviata da borsalino fu lazzaro Visualizza il messaggio
    Buongiorno! Gran bel pezzo ,io ho la mimetica in cotone e il telino per l'elmetto......ma mi sa che siamo in pochi ad averla in Italia
    Ancora complimenti
    Borsalino
    Grazie mille! Direi di sì, io è da un po' che giro attorno al fatto di procurarmi una mimetica, ma per pigrizia non riesco a decidermi.

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    Complimenti per la rece, interessante, completa e ricca di informazioni!
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    ma con tutte le volte che sono andato in ferie in Grecia, non so perchè non ho mai sentito la spinta a prendere qualcosa in loco, forse perchè i negozi che ho trovato non andavano molto al di là della semplice t-shirt o cappellino sulla cui originalità nutrivo molti dubbi.. o forse perchè ho in testa il lizard francese degli anni '60 (da cui questo schema sicuramente deriva)
    Grazie Tenmich! Direi che è proprio originale. Il tessuto e la fettuccia mi ricordano quelle del loro LBV, che mi piacerebbe molto avere, ma è rarissimo.

    Ti dirò, non entro nel dettaglio, ma più di una persona mi ha riferito che in Grecia il 99% dei negozi militari sono solo i tipici specchietti per le allodole che vendono solo cinesate o military issued con i prezzi supermaggiorati (un po' come qua , cambia il paese ma l'antifona è la stessa) e che i costi in generale sono altissimi rispetto al reale valore degli oggetti. Mi dicono che "bisogna saper cercare" e che molto spesso le cose non sono originali, ma non si riesce a capire se non sai leggere il greco, per cui se non hai trovato cose buone non è così anormale.

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