Ciao a tutti, sono Alessandro *Vito Vitali, caposquadra per questo evento di Hotel 2 – Doom Troopers.
Ecco il mio debriefing, seguirà anche quello del mio presidente.
Personalmente è la prima Rebellio a cui ho partecipato e dal video di presentazione, dal sito dedicato, dalle numerose informazioni storiche e dagli articoli dell’Eco del Baldo mi ha subito appassionato. Mi sono buttato tra i mille documenti per ricostruire una storia che dura da diversi anni per essere preparato ad identificare i personaggi di spicco e capire i lati oscuri degli eventi.
Arrivati sul campo americano niente da dire, bella scenografia e area ben gestita… senza parlare dello stupendo panorama.
Abbiamo iniziato col turno di riposo a cui abbiamo dedicato circa un ora di sonno, a seguire 5 ore di carraia al campo base in cui non si è mossa foglia.
Alle 24.00 ci siamo messi in viaggio con i mezzi per andare a dare il cambio ad un plotone che era in difesa di uno stazione radio. Una volta arrivati abbiamo preso consegne dall’ufficiale presente sul posto e ci siamo preparati e disposti per tenere il fortino fino alle 5.00. La pioggia, a tratti intensa, ci stava tenendo compagnia. Col nostro ufficiale abbiamo concordato di disporre i nostri due allarmi sonori sui due angoli “bui” dell’edificio… fino alle 2.45 niente... poi… ALLARME!!
Un allarme sonoro scatta, ci mettiamo in allerta, luci accese ad illuminare il prato circostante e mando due per un giro di controllo ma niente… diamo la colpa al vento e riposizioniamo l’allarme. Un po’ di adrenalina ci voleva!!
Nel buio della notte mi riposiziono alla finestra con lo sguardo che a tratti vacilla… alle 3.15 mi sembra di vedere un'ombra tra i prati…. Illumino e urlo “Fermi fermi allarme!!!”… adrenalina a 1000! Una squadra ci aveva già quasi circondato ed io sparo un paio di colpi in direzione dell’operatore individuato. Questi però iniziano a urlarci che non potevamo sparare da dentro la casa, che essendo circondati dovevamo arrenderci, che il regolamento impedisce di sparare dentro gli edifici, che hanno vinto l’ingaggio. Tutti discorsi che a me non risultavano… ma potrei sbagliarmi… chiedo ordini al mio ufficiale che è nascosto a 3 metri da me… silenzio. Richiedo direttive ma niente, nessuna risposta… intanto da una seconda finestra mi puntano la torcia in faccia e mi danno il colpito (anche se da regolamento non è previsto) e per buon senso mi dichiaro. L’indecisione regna nell'abitato e per alcuni minuti non si sa se si ci si deve arrendere o no… ai miei compagni posizionati al piano sotto viene detto che non possono sparare perché hanno parcheggiato i mezzi troppo vicini e devono soltanto arrendersi… tutto molto strano…
La prima cosa che penso è “Avrò capito male il regolamento… qua ci sono due ufficiali delle due fazioni… se non sanno loro quali siano le modalità corrette…”. Terminiamo l’ingaggio arrendendoci e perquisendoci non trovano niente, neanche la mia radio appoggiata al muro che era rimasta accesa sul canale del comando… il mio ufficiale l’aveva giustamente spenta prima del loro ingresso.
Faccio presente agli avversari che non mi risultava questa modalità di ingaggio e loro dicono che è stato un ordine del loro comando… “Ci hanno detto di venire qui e conquistare lo stabile senza ingaggiare. E’ uno stabile per il solo gioco di ruolo.” Mah…
Rientrati al campo mi rileggo il regolamento e, non trovando risposta, andiamo a chiarire la situazione al nostro comando… anche li indecisione… metà dicono che dovevamo ingaggiare, l’altra metà dicono che forse era stato inteso come obbiettivo pubblico, quindi riservato al gioco di ruolo… si impegnano a chiarire il dubbio al ritorno di Bablo.
Sono le 5.00 del mattino e con l’amaro in bocca andiamo in branda per il nostro turno di riposo.
Dopo il turno di carraia, in cui abbiamo respinto un attacco, ci viene detto di preparaci a partire nel primo pomeriggio assieme a Hotel 1 per Cavallo di Novezza, non ci è chiaro cosa andremo a fare ma col rischio di passare 5 ore tra pioggia vento e gelo carichiamo l’impossibile per caffè, te’ e teli di protezione. Arrivati a Novezza ci viene detto che dovremmo marciare e assaltare un campo nemico… alleggeriamo il carico e partiamo a piedi. Dalla distanza osserviamo le truppe di russi e facciamo una conta… l’ufficiale di Hotel 1 tiene i contatti col comando e valuta il da farsi. Dopo 15 minuti di fermo mi propongo per fare la strada più scomoda ed arrivare al campo dall’alto, proposta accettata. Ci avviamo e raggiungiamo la parte alta del boschetto in cerca di un punto coperto dal quale passare una pista da sci controllata a vista dai russi. Qui ci viene detto di fermarci ed aspettare l’ufficiale ed HOTEL 1… ci comunicano che stanno arrivando anche altri rinforzi. In attesa noi ci allarghiamo e cerchiamo un punto di passaggio più in alto… dopo altri 20 minuti mi offro per risalire il ripido bosco fino al punto di passaggio più nascosto… qui passeremo la pista da sci senza essere visti … accordato. Fatta la nostra manovra l’ufficiale con Hotel 1 ci raggiunge passando dal campo aperto in vista del nemico… perché??
Ci allarghiamo a pettine lungo il bosco e rimaniamo in attesa altri 40 minuti. Intanto mi viene chiesto di fare un azimut improbabile verso il campo nemico che, a causa del bosco, non è in vista… mi chiedo il perché ma lo faccio. Dopo quest’ultima attesa ritorno dall’ufficiale di Hotel 1 e chiedo quali siano i problemi… non riescono a far capire ai rinforzi la nostra posizione. L’ufficiale non ha ne una cartina con cui dare punti di riferimento ne gps… io tiro fuori uno dei 3 gps che abbiamo in dotazione e gli fornisco le coordinate del nostro punto poi scappo a riprendere i miei per iniziare l’ingaggio… sembra che i russi si stiano per allontanare.
Finalmente HOTEL 1 e 2 inizia l’ingaggio, dopo più di uno ora e mezza di attese e qua ci divertiamo!! Stona solo sentire l’ufficiale di Hotel 1 urlare parolacce per tentare di gestire un attacco che, dati i suoi modi, non riuscirebbe mai a gestire. Abbattiamo diversi nemici e recuperiamo informazioni utili al comando da un colpito nemico. Essendo stati colpiti tutti ci raduniamo dai morti e rientriamo al campo base.
Il resto delle ore di gioco si sono limitate a carraia al campo base e la scena conclusiva al monumento dei caduti.
Sulla scena conclusiva mi permetto di dire un mio personalissimo parere: legare un così importante monumento ai caduti ad un gioco come il nostro lo reputo sbagliato. Va bene milsim ma, sempre a mio avviso, sarebbe bene tenere staccate sia le rievocazioni storiche che qualsiasi legame ad vittime reali di guerre reali… molto probabilmente famigliari delle vittime potrebbero sentirsi offesi.
Detto questo non posso negare che all’urlo di “Libertà!” degli Avesani, che dall’alto dei monti ci circondavano, mi siano tremate le gambe e mi sia venuta la pelle d’oca. Un momento veramente toccante (pensando alla storia dell’evento) che mi aveva fatto venire voglia di togliere la divisa ed unirmi agli Avesani.
Nonostante i vari eventi accaduti durante il game è un evento a cui riparteciperei però dalla parte degli Avesani.
Sulla base degli eventi a noi accaduti posso dire che non mi è piaciuto:
- il modo di porsi che ho visto negli americani puntando tanto sulla fiducia di diritto data dal grado più che sulla fiducia guadagnata dalle azioni e dai modi
- nonostante mi fossi studiato la storia non è mai stato fatto un aggiornamento con i vari sergenti dei plotoni perdendo quindi qualsiasi evoluzione della storia nelle 48 ore di gioco
- la poca chiarezza da parte di diversi ufficiali sul regolamento/interpretazione delle regole
- il luogo scelto per concludere l'evento
Trovo invece molto interessante e bello:
- il ruolo dato all’Eco del Baldo ed a tutti i suoi reporter ed il lavoro che stanno continuando a fare sulla pagina dedicata nonostante sia terminato l'evento
- la scelta di affidare ad ogni plotone un ufficiale che, accompagnando il club nelle missioni, aveva anche il compito di verificare il corretto comportamento in game e contatto col comando (anche se quelli avuto non ha saputo lavorare in questo senso, non so gli altri)
Grazie a tutti!!
*Vito