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Discussione: Fatal Error Genesis 25-26 marzo 2017

  1. #1
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    25 17 BASTARDI SENZA GLORIA
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    Predefinito Fatal Error Genesis 25-26 marzo 2017

    Buongiorno a tutti i partecipanti, ci troviamo qui a presentare il debriefing di questa terza edizione del Fatal Error.
    Quest’anno abbiamo sofferto molto l’ansia da prestazione, abbiamo cercato di non deludere nessuno dei partecipanti che aveva creduto in questo evento e che da mesi si impegnava al meglio per seguire le varie fasi di gioco, specialmente la fase di intelligence che a noi organizzatori piace tanto, ma può risultare macchinosa e difficile da comprendere specialmente per chi era la prima volta e non aveva seguito lo sviluppo delle due edizioni precedenti.
    Cominciamo con la consuetudine della la cena di benvenuto riservata agli operatori che si sono presentati il venerdì sera come ormai tradizione dei Bastardi senza Gloria per imparare a conoscere i giocatori e ritrovare i vecchi amici, in un clima piacevolmente disteso e sportivo.
    Ci sentiamo di ringraziare in primis i fratelli del Long Island Commando, dei Folgorati, dei Lupi del delta e della Sezione 8 per il supporto umano, morale logistico ed interpretativo, possiamo con certezza affermare che senza di loro non sarebbe stato possibile presentare un evento che richiede tale impegno solo con le nostre forze.
    Ringraziamo la Pubblica Amministrazione, le forze dell’ordine, la cittadinanza tutta e la Federazione Italiana Soft Air, per il supporto e la pazienza dimostrata.
    Non per ultimi come importanza ringraziamo HEX , Nard-One, Eagle e Tax del reparto ricerca e sviluppo per le numerose apparecchiature tecnico-informatiche (tutte realmente funzionanti) che hanno garantito il corretto svolgimento del game, ringraziamo il team cucina con le ragazze e ragazzi che volenterosamente si fanno in quattro dal venerdi alla domenica per presentare degnamente la tradizione culinaria Umbra ed il nostro spirito di accoglienza alle squadre amiche ed a quelle che ancora non ci conoscono.
    Elenco brevemente tralasciando sicuramente qualcosa, una lista di scenografie appositamente creata da noi stessi per questo evento:
    Rampa di lancio del vettore Soyuz, elettropneumatica programmabile in traslazione, alzo, chiusura ed apertura tralicci di supporto laterali, ritenzione controllata del vettore dal braccio posteriore abbattibile, accensione del vettore tramite carica CO2 e simulata corsa del vettore fino a 4 m di altezza
    Due lanciatori TAXOS controllati dalla stazione RADAR, che permette al Sistema di bombardamento via GSM a distanza con coordinate GPS di venire attivati in maniera elettromeccanica, seguire i segnale di puntamento, aggiustare alzo, aprire i portelli e sparare una carica di coriandoli a CO2.

    Valigetta Dirty bomb programmabile con timer e conto alla rovescia
    Valigetta con apertura elettronica a impronte digitali
    Computer con sistema operativo personalizzato basato su freeDOS caricato in una USB
    Cariche pirotecniche con innesco a distanza di colore e forma differenti a seconda degli obbiettivi
    Tesserini di identificazione con codice QR.
    Un lanciatore antiaereo ed un drone inerti contenenti informazioni
    Allestimento di un laboratorio di trasformazione dell’oppio
    Diverse IED differenti inerti o attive
    TRE lanciatori controcarro a lunga distanza AT4 per impiego notturno con laser dedicato di peso e dimensioni quanto più simili al reale AT4
    Relative ed innumerevoli casse da trasporto materiali in legno .


    Sono stati inoltre messi a disposizione delle due fazioni mezzi di trasporto che hanno percorso alcune centinaia di Km su strade sterrate ed asfaltate.
    La cittadinanza ha messo a disposizione nostra alcuni locali pubblici per organizzare delle missioni, dove le comparse e gli operatori hanno potuto interagire e mettere in mostra tutte le loro abilità interpretative.
    Ringraziamo L’azienda Agricola Falucca che ha gentilmente ripristinato a proprie spese un vecchio guado sul torrente per permettere ai partecipanti di passare, dato che purtroppo il ponte è ancora inagibile per vecchiaia e terremoti, hanno inoltre messo a disposizione il casale dove è stata condotta la Messa massonica riservata agli eletti.
    Il sabato, dopo aver atteso ed accompagnato tutti gli operatori ai rispettivi HQ, ha avuto inizio il game.
    La parte piu’ difficile e’ stata per molti riuscire a seguire le fasi iniziali, nelle quali le fazioni si sono trovate nell’anno 2006, circa 10 anni prima dell’ultimo evento, quando tutto ebbe inizio
    Quando Ivan Stafka e’ stato da poco reintegrato nella sua vecchia squadra guidata dall’allora maggiore Viktor Malishev, dopo 18 mesi di internamento in un manicomio criminale come colpevole della strage al teatro Beslan di Mosca, questi considera malishev come un traditore per non averlo difeso adeguatamente dalle accuse e già dall’inizio entra un po’ in contrasto, insieme alla sua nuova squadra FSB appena formata, con compiti di controspionaggio ed antiterrorismo, entrano in scena anche alcuni funzionari del Dipartimento della Difesa USA e tutto inizia a puzzare di spionaggio, dopo interrogatori e vicissitudini sul campo, fa’ il suo ingresso anche un personaggio nuovo, l’ingegnere disabile Boris Korolev, ex progettista del progetto Soyuz ed eroe nazionale, con il suo improbabile badante Arcadius Pitcha,
    Nel frattempo delle squadre di supporto USA in modalità stealth, hanno il compito di recuperare o distruggere un drone ed i suoi contenuti che è stato abbattuto dall’antiaerea Russa in zona.
    Mentre le forze Russe cercano di mantenere il controllo del territorio ed eliminare minacce terroristiche, inizia a defilarsi la vera ragione della presenza di funzionari Americani, l’uso di una vecchia rampa Soyuz in Cecenia, l’utilizzo di un vettore compatibile, trovato dai Russi tramite il vecchio eroe di guerra, inoltre con il ferimento fortuito di un civile Ceceno durante la distribuzione del rancio presso il presidio Russo, l’FSB trova che tale ferito in realtà è un ricercato americano, ma mentre lo comunicano ai funzionari, durante il trasporto, il ferito viene prelevato dall’ambulanza e sparisce, rapito in verità dalla CIA che già lo seguiva.
    Il ferito risulta essere Jonathan Mann, vecchia conoscenza del Fatal Error il virologo in combutta con la Mafia russa per il traffico di armi batteriologiche.
    Questi riesce a liberarsi tramite uno scambio CIA -Stafka, all’insaputa del suo reparto, Stafka vende il vettore Soyuz e protezione in cambio di Mann ed un ingente somma di denaro.
    Purtroppo però durante la ricerca della seconda chiave elettronica già confiscata da Malishev, trova ad attenderlo un Funzionario del Cremlino, che aveva intuito le sue intenzioni e lo arresta, Stafka dalle mille risorse riesce fortunosamente ad organizzare un complotto facendo credere ai suoi superiori che sa’ il luogo dell’incontro con gli Americani ed i dettagli, durante il trasporto la CIA riesce a convincere i Ceceni a farli passare dai territori da loro controllati visto che sono stati aiutati diverse volte dalle forze USA sia logisticamente che militarmente per tutto il tempo della giocata.
    Protetto così sia dagli Americani che dai Russi, Stafka riesce a raggiungere ed attivare la rampa, ma scambia prima abilmente il Payload del satellite Americano con qualcos’altro, si consegna ai ceceni che nel frattempo erano arrivati in massa sul posto guidati da una spia doppiogiochista, quest’ultimi non riescono ad impedire il lancio ma riprendono la rampa ed infieriscono gravi danni alle truppe USA -Russia.
    L’agente Michael Harari ( John Smith) costretto ad un doloroso interrogatorio dal vecchio amico di battaglie Malishev, perdendo la sua fiducia, viene cacciato dal territorio Russo, portato fuori sotto arresto riesce però insieme alle forze di presidio a contenere un attacco suicida verso Malishev ed a disinnescare una dirty bomb grazie alla provvidenziale presenza dell’altro agente arrestato Thomas Mattingly un esperto di armamenti della CIA.
    Pertanto la fine è la seguente, Stafka e Mann riescono a scappare con l’aiuto dei Ceceni guidati da Leonid Basayev con il supporto spirituale dell’Imam Al-Gunneh.
    I russi continuano la guerra Cecena con le proprie forze, gli USA riescono a distruggere le loro prove ed a far partire il satellite ma non con quello che volevano loro come carico.
    Logicamente ho dovuto omettere molti parti importanti , trattative e scontri per motivi di spazio.
    Sono anche orgoglioso di comunicare che il Team cucina ha preteso di fare a mano le pappardelle, la carne è stata comprata da allevatori locali così come il vino e le lenticchie sono IGP certificate di Castelluccio di Norcia, ci sembrava doveroso aiutare nel nostro piccolo le popolazioni colpite dal sisma.

    Nonostante tutto speriamo di essere stati in grado ed all’altezza delle vostre aspettative, di avervi regalato una piacevole esperienza di gioco e umana e siamo stati veramente felici di avervi avuto così numerosi al pranzo conclusivo.

    Un ringraziamento a tutti voi
    Alessandro “Q” Balducci
    Presidente dei 25;17 Bastardi senza Gloria.

  2. #2
    Una sorpresa su cinque ..... sarò io!



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    Personalmente non posso che farvi i complimenti.

    La storia è fantastica e ci avete lavorato un sacco: avendo partecipato solo a quest'ultima edizione e non avendo avuto tempo, sicuramente per colpa mia, di leggere e capire, ci ho veramente capito poco.

    Ero anche nella "fazione sbagliata": non sono tipo da "contractor", CIA e cose varie. (Mi ci hanno "invitato" per chi non lo sapesse, giusto per non pensare che sia così scemo da fare una cosa che non amo)

    Mi ha fatto sicuramente piacere venire soprattutto perchè dopo aver giocato "insieme" tante volte mi sembrava giusto venirvi a fare visita (anche per non essere più accusato di andare solo da quella mezza pippa di SKIP, ).

    Quello che ho visto e racconterò è una serietà assoluta, una cura maniacale dei dettagli ed una disponibilità ai massimi livelli.

    Quello che non mi è piaciuto, ma io sono NESSUNO ed il mio parere è puramente soggettivo, probabilmente piace al 98% dei partecipanti quindi avete assolutamente ragione voi, l'ho detto sia a Q che a Jungle.

    Quello che, forse, parlando anche con il Tasso, potrebbe essere "aggiornato" è il regolamento medico, ho sentito e visto troppe libere interpretazioni e situazioni ambigue.

    Cosa abbiamo fatto magari lo scriverà il nostro responsabile.

    Io posso solo ringraziare per tutto quello che fate per il soft air italiano, spero, quanto prima, di potervi ripagare con una 24h organizzata qui in Lombardia.

    Vi premetto che non sarà spettacolare ed interpretativa come la vostra, cercheremo essendo dei novellini di fare le cose semplici e lineari.

    Grazie ancora per il magnifico week end, un saluto a tutti gli amici che ho rivisto.

    p.s.: Sono cosciente di essere parecchio "pesante" e di non tollerare l'infrazione, anche minima, delle regole: mi scuso con tutti quelli a cui le ho fatto notare, ho cercato di essere il più cordiale possibile, ma capisco che stanchezza, tensione e via dicendo possano generare incomprensioni.

    Ci vediamo presto.

    Grazie di tutto.

  3. #3
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    un ringraziamento anche da parte dei miei compagni di team (io non faccio più tornei da qualche anno per motivi anagrafici)... ogni anno ripetete un evento che ormai è diventato un riferimento del SA nazionale e che soddisfa sempre alla grande le aspettative dei partecipanti... non so poi se qualcuno dei miei vorrà aggiungere qualche osservazione/ segnalazione...
    grazie di tutto
    Gianni

  4. #4
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    Fatal Error Genesis 2017 - Cronache di un marconista (Onda)


    E' mattina, c'è il sole oggi, e come ogni giorno ci prepariamo per le nostre missioni di controllo del territorio per scoraggiare presenze ostili cecene nella nostra area operativa, una routine che va avanti da qualche giorno e che ci pare una perdita di tempo tanto sono pacifici questi territori.
    Ma mentre stiamo finendo di prepararci veniamo colti di sorpresa dal richiamo del nostro comandante.
    Shark, un veterano dell'esercito russo, ha il compito di guidare la nostra squadra che dopo aver perso valorosi compagni è stata reintegrata da alcune reclute senza esperienza.
    La voce tonante del comandante ci richiama tutti sugli attenti e ci comunica che siamo stati scelti per una missione difficile ed impegnativa dove l'unica cosa certa è l'orario della nostra partenza....
    Shark ci presenta un sottoufficiale assegnato dal Comando russo, alla guida del Colonnello Malishev, che parteciperà alla nostra missione e che dovrà essere protetto a tutti i costi perchè in possesso di importanti informazioni che non dovranno cadere in mani nemiche; si tratta del sottoufficiale Rendar esperto graduato russo ed uno degli uomini di fiducia del Colonnello Malishev.
    L'espressione del nostro comandante non è rassicurante, il suo volto parla già prima delle sue parole.
    La situazione è cambiata, è stato rinvenuto un proclama politico/religioso che incita la popolazione locale ad impedire il controllo dei propri paesi da parte dell'esercito russo, con tanto di richiami ad attentati, agguati, sabotaggi e delineando una strategia precisa per procurarsi armi e denaro per organizzare la resistenza armata. Emerge inoltre un odio diretto verso il Colonnello Malischev del quale si chiede l'eliminazione a tutti i costi.
    Veniamo inoltre informati che la nostra missione non è solo diretta verso insorti ceceni, ma potremo imbatterci in molte personalità di dubbia origine, infiltrati, agenti Cia, contractors, personaggi sotto copertura intenti a raccogliere informazioni sul nostro esercito.
    Nulla di nuovo per noi soldati ormai agli ordini del comandante Shark ma ci accorgiamo del disagio dei nostri ragazzi più giovani che dovremo proteggere dai loro stessi errori.
    Il Comando ci ha assegnato uno dei settori più sensibili dell'intera area operativa, si tratta delle zone attorno al Comando russo, sulle montagne sopra il nostro HQ da dove si presume che forze cecene si stiano organizzando per pianificare alcune offensive.
    Prepariamo l'equipaggiamento, stavolta non sappiamo quando potremo tornare al nostro campo base, quindi ci carichiamo sulle spalle tutto ciò che potrebbe servirci sia come razioni K che per fronteggiare ogni condizione meteo, ma guardando le montagne dietro di noi assaporiamo già la fatica di spingerci lassù così carichi....
    Shark e Rendar ci spronano a metterci in formazione e metterci in cammino.
    Dopo alcune defezioni dell'ultimo momento da parte di compagni esperti come Max e del suo giovane ma abile figlio, cerchiamo di dare corpo alla formazione: Caposquadra Shark - Sottoufficiale Rendar - Meidic Cat e Nicolas - Addetto alle comunicazioni Onda - Scout Raven, Igor e Topo - alle ali della formazione Cromo, Alex e Francesco - in retroguardia Cesar e Stero.
    Stiamo già oltrepassando un gruppo di case prima di incamminarci per gli irti sentieri di montagna quando la nostra retroguardia ci avvisa della presenza di alcuni civili che appena scesi da un mezzo non identificato, vengono subito individuati e posti in stato di fermo mentre comunichiamo con il Comando per avere informazioni. Perquisiti, oltre ai documenti rinveniamo due radio ed un visore notturno, attrezzatura sospetta per due fotografi come si sono dichiarati.
    Nel frattempo la nostra retroguardia indaga sugli altri due civili rimasti in auto e scopre che sono armati e che hanno molta attrezzatura sospetta nella propria auto.
    Il Comando decide di inviare le forze di sicurezza russa FSB che prendono in consegna il gruppo per mettendoci di continuare verso la montagna. Scopriremo di li a poco che il gruppo di fotografi spagnoli gode di un permesso diplomatico che gli consente di spostarsi in zona di guerra, verranno quindi rilasciati.
    Il pattugliamento risulta subito lento e difficoltoso sia per i sentieri in salita sia per la consapevolezza che ci ha lasciato l'incontro con i presunti fotografi che davvero qualcosa sia cambiato in area operativa e che dobbiamo tenere gli occhi davvero ben aperti.
    Shark ordina alcuni spostamenti su vari costoni e subito viene individuato un punto di raccolta ceceno, lo troviamo sguarnito ma è rimasta una cassa piena di oppio che decidiamo, dopo alcuni scambi con il Comando, di far pervenire al nostro HQ distaccando alcuni dei nostri compagni perchè oggetto di grande interesse per il Colonnello Malishev.
    Nel frattempo la posizione dei presunti fotografi di guerra cambia, lo apprendiamo da alcune comunicazioni del nostro Comando, siamo sempre infatti sintonizzati sia sulla frequenza di squadra sia su quella del Comando, proprio quando avvistiamo ancora una volta i fotoreporter aggirarsi con fare sospetto nella nostra zona. Senza farci prendere dalla frenesia ci avviciniamo e li arrestiamo in attesa che le forze di polizia vengano a prelevarli.
    L'aria è davvero cambiata....mentre Rendar mette sotto torchio i due ci arriva la comunicazione del rilevamento di una batteria antiaerea. Lasciamo una squadra adattendere la polizia e ci avviciniamo all'obiettivo.
    La montagna si fa sentire ed il peso della nostra attrezzatura pure.... ma arriviamo in cima e troviamo l'obiettivo già occupato dalle forze cecene. Comunichiamo con il Comando che ci chiede di presidiare la batteria antiaerea, per cui rendiamo l'area sicura conquistiamo l'obiettivo e ci prepariamo alla difesa, cogliamo l'occasione per rifocillarci.
    Non passa troppo tempo che inostri scout individuano operatori americani, forse dei contractors che si avvicinano all'obiettivo.
    Il nostro comandante organizza un'imboscata chiedendoci il massimo silenzio.
    Attendiamo...
    I primi tre operatori si avvicinano alla batteria antiaerea la riconquistano e sembrano prelevare qualcosa.... un documento forse.
    Mentre stanno tornando indietro Shark da l'ordine di ingaggio e i tre sono stesi a terra senza neanche rendersene conto.
    Stiamo già assaporando la nostra piccola vittoria quando uno dei feriti chiama a gran voce il Medico della propria squadra che era rimasta al sicuro più avanti.
    Ne nasce uno scontro a fuoco che vede i contractors subire gravi perdite ma poi, inspiegabilmente....sganciarsi dall'ingaggio e fuggire.
    Ci siamo comportati bene, ce lo dice anche il nuovo sottoufficiale Rendar.
    Nel frattempo ci raggiungono i compagni rimasti con i fotografi e proseguiamo la nostra perlustrazione.
    Non facciamo in tempo ad arrivare alla strada principale che Shark avvista due mezzi ostili e prontamente li fa saltare in aria... erano ancora i contractors americani che si dirigevano verso altri obiettivi. A questo punto vogliamo vederci chiaro e li fermiamo e perquisiamo sul posto in cerca di informazioni. Le troviamo e ancora una volta li lasciamo nelle mani, non certo tenere come le nostre, dell'FSB.
    La zona montana è stata battuta, il nostro lavoro è finito per il momento e ci dirigiamo verso il paese in cerca di un punto in cui recuperare le forze. Ci troviamo così in mezzo a personaggi strani, mai visti, Smiths della Cia, fotografi sospetti ed altri individui che fino al giorno prima non avevamo mai visto.
    Siamo consapevoli che qualcosa di più grande di noi si sta muovendo sopra le nostre teste, che in quei giorni sono avvenute molte operazioni sotto copertura e noi ci siamo capitati in mezzo.
    La nostra squadra però non è nuova a certe situazioni, ci è capitato in passato di dover fronteggiare situazioni simili e quindi dover uscire dal ruolo classico della truppa.... grazie ai nostri comandanti infatti siamo spesso riusciti ad intrattenere relazioni ed incontri con personaggi senza una divisa.....
    Proprio in questo ambiente scegliamo di fare una pausa per mangiare qualcosa. Mentre stiamo cuocendo un po' di carne, patate e cipolle accompagnate a del buon vino e del pane fresco, il nostro comandante Shark riconosce, come da dossier letto nei giorni scorsi, un individuo su di una sedia a rotelle....Shark non ha dubbi: si tratta di Boris Rikard Korolev, ingegnere aereo spaziale russo molto esperto di motori per razzi. Il Comando aveva raccomandato il nostro comandante e il nostro sottoufficiale di indagare sulla sua presenza in zona e sulle informazioni il suo possesso, ed è quello che magistralmente i nostri graduati stanno facendo, offrendo cibo e vino pur di avere la possibilità di appartarsi per parlare con tranquillità. Ci riescono e con la presenza del tecnico alle comunicazioni Onda riescono a far breccia nell'animo di Korolev, in fondo per noi soldati lui è un eroe della madre Russia e questo ci avvicina molto allo scienziato. La nostra stima viene ripagata con l'arrivo del fidato badante Arcadius che comincia a farci capire che hanno molte informazioni in loro possesso su alcuni eventi che sono accaduti e che avverranno nella nostra zona di operazioni. Ma l'affermazione che ci lascia spiazzati arriva come un lampo nel buio, mentre cerchiamo di contrattare il prezzo di queste informazioni rendendoci disponibili aoffrire denaro e protezione (magari facendo incontrare Korolev con il nostro colonnello Malishev), ci sentiamo dire che la vita dell'ingegnere è in pericolo e che se gli accadesse qualcosa tuttala Russia sarebbe in pericolo.... Capiamo che abbiamo messo le mani su di un groviglio di sotterfugi e piani segreti molto intricato, che normali componenti dell'esercito russo non possono riuscire a dipanare, per questo il nostro comandante si rivolge ad Ivan Stafkaed alla sua FSB che non metodi molto diversi dai nostri prendono inconsegna Korolev. Lo scienziato si irrigidisce subito e cambia comportamento, si chiude e non parla di cose importanti, lascia che il suo badante offra in pasto informazioni di poco conto all'FSB, ma mentre ci stiamo alzando per uscire dalla stanza Korolev ci saluta con queste parole: “io non dimentico la vostra generosità, io non mi dimentico di voi, so chi siete e ci incontreremo di nuovo”.
    Mentre Shark si reca a fare rapporto al suo diretto superiore Malischev noi ci riorganizziamo, ricarichiamo le nostre armi e ci prepariamo.....nessuno ormai sperava in una sosta nel nostro campo base, ormai le nostre speranze di una giornata tranquilla e di una missione sempre uguale alle altre erano svanite sulle montagne sopra il nostro Quartier Generale....
    Infatti il nostro comandante ci annuncia il formarsi di un convoglio per un attacco ad una postazione Radar caduta in mano cecene. Partiamo, ci stringiamo nei nostri mezzi con le insegne russe, stavolta non siamo soli, con noi ci sono la temibile FBS e altri reparti giunti sul posto per questa offensiva.
    Ma la resistenza cecena è forte, non riusciamo neanche ad avvicinarsi all'obiettivo perchè le vie di comunicazione sono letteralmente piene di IED e forze ostili che ci sbarrano il passaggio. Dopo alcuni ingaggi con i ceceni decidiamo di dividerci per individuare un passaggio sicuro verso la postazione radar.
    Incontriamo ancora i nostri vecchi amici contractors che stavolta hanno la meglio su di noi e dobbiamo ritirarci e riorganizzarci.
    E' sera.... tra poco sarà buio, comincia a farsi sentire il vento freddo della montagna. Cambiamo l'equipaggiamento e ci prepariamo per combattere di notte....montiamo nei mezzi, adesso abbiamo la posizione precisa del Radar e dobbiamo trovare una via di approccio.
    Uno dei nostri compagni, Stero, viene chiamando in gran fretta al Comando dove gli viene assegnata una delicata missione di infiltrazione in un non meglio specificato rito massonico che si terrà di li a breve in una località nei pressi dell'area operativa.
    Il radar è adesso in mani russe ma non per molto, i reparti che difendono la postazione chiedono aiuto via radio, noi siamo i rinforzi assieme ad un altro reparto.
    La missione è delicata e complessa. Lo stesso Malischev aveva richiamato in HQ Shark, il sottoufficiale Rendar e persino il marconista Onda per coordinarsi nell'attacco. L'idea di Malischev era di infiltrare un reparto nei pressi dell'HQ nemico, mentre un altro distaccamento stava controllando una postazione Taxos T20 che, insieme alla conquista della postazione Radar, ci avrebbe permesso di effettuare un bombardamento sull'HQ ceceno. Ma l'azione doveva essere coordinata, solo quando il reparto infiltrato fosse stato pronto potevano inserire le coordinate e fare fuoco in modo tale che i nostri compagni sul posto potessero entrare nel campo base nemico e prelevare importanti informazioni.
    Troviamo una via di accesso poco battuta dal nemico, lasciamo i mezzi e la squadra si fa largo verso gli assediati al Radar dovendo combattere con un terreno pieno di insidie. Ripido e poi scosceso, in piena notte, buio pesto niente luna, senza luci per non farsi individuare dal nemico, con la concreta possibilità di essere uccisi da fuoco amico, il tutto in un bosco fittissimo dove inciampare era inevitabile.
    La squadra ingaggia il nemico, altri reparti seguono, il radar dopo ore di scontri è in mano russa.
    Rendar riceve le informazioni che servono sia dal Taxos sia dal Comando per eseguire il bombardamento.... ma una forte pioggia coglie di sorpresa tutti, vento forte e gocce grandi come sassi....piove a tal punto da far saltare i collegamenti elettronici presenti sulla postazione radar rendendo vano ogni tentativo di bombardamento. La postazione viene minata e lasciata a se stessa.
    Il ritorno verso i mezzi, che nel frattempo vengono scoperti e messi fuori uso per alcuni minuti, è drammatico.... non smette di piovere ed il percorso verso il rendez vous con i mezzi è peggiore di quello fatto in senso inverso.
    Stanchi, completamente fradici i ragazzi raggiungono i mezzi e si dirigono verso il campo base, stremati dal freddo e dall'acqua che è penetrata ovunque.
    L'indomani non è ancora finita e Shark e qualche irriducibile della squadra si rendono disponibili per un'ultima missione, conquistare una rampa missilistica nei pressi dell'HQ ceceno per consentire la partenza di un razzo russo.
    Sembrava una missione suicida....raggiungere con i mezzi l'area operativa vicino agli accampamenti ceceni, invece nessuna resistenza..... anche di fronte al passaggio dei nostri mezzi davanti alle tende e all'HQ nemici..... forse la durezza degli scontri e delle condizioni meteo aveva piegato anche il morale ed il fisico dei ceceni.
    La nostra task force è fatta dai residui di molte squadre diverse che insieme riescono ad avvicinarsi alla rampa e, con l'aiuto degli americani, conquistarla e permettere il lancio del vettore russo da parte di Ivan Stafka.
    Un'altra missione difficile ed impegnativa è finita per il reparto F.F.K. russo che si èguadagnato la stima ed il rispetto sia dei nemici che degli altri reparti sul campo, nonchè la riconoscenza del nostro Colonnello Malishev.
    Avevamo molte reclute che dopo questa esperienza possiamo dire si sono trasformate in un solo giorno in veterani, abbiamo perso dei compagni che sicuramente ritroveremo più avanti ma soprattutto abbiamo vissuto una esperienza che ci ha cambiati profondamente dentro, ha stretto i lacci dei nostri legami di squadra e migliorato i nostri rapporti umani e accresciuto le nostre abilità tattiche.


    Un sentito ringraziamento agli organizzatori, i BSG di Piegaro e a tutti team che li hanno aiutati nel rendere questo evento unico nel panorama del softair italiano. Speriamo di essere stati all'altezza delle aspettative di chi ci ha invitato e di aver dato il nostro contributo perchè l'evento riuscisse nel migliore dei modi.
    F.F.K. Borgo Klan Softair
    Ultima modifica di Onda; 30/03/2017 a 13:59 Motivo: errori battitura

  5. #5
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    RIPORTO QUANTO SCRITTO DA FABIO SINTUCCI NOSTRO CAPO PATTUGLIA...

    Allora. Faccio il debriefing da parte di tutta la pattuglia, cercando di essere il più breve possibile.

    VALUTAZIONE GENERALE PERSONALE:
    Anche quest'anno i Bastardi Senza Gloria hanno dimostrato grande impegno e serietà nell'organizzazione dell'evento in questione.

    La fazione è stata ben gestita da Riccarso Bini visti anche i problemi di comunicazione (radio e telefonici) causati dalla posizione del nostro HQ (dentro a una gola in un piccolo angolo sul bordo del campo di gioco).

    Nel complesso è stata una buona giocata con molte e bellissime novità (quello che mi ha colpito di più é stato l'AT4 e il collegamento con animazione dei TAXOS e RADAR). La pioggia della notte ha un po' smorzato gli animi ma aimé al meteo non si può comandare.

    A LIVELLO OPERATIVO:
    La divisione in reparti è stato un pro come un contro.. in alcuni casi (come il nostro dei genieri) abbiamo affrontato operazioni inerenti alla fanteria. Siamo stati molto divisi e non abbiamo avuto occasioni di "distruggere" degli obiettivi.Nonostante tutto siamo riusciti a compiere un buon lavoro rispettando gli ordini e mantenendo RADAR il più a lungo possibile (fino ad esaurimento acqua e pallini).

    Il blocco di tutti i veicoli fino alle 14:00 ha portato, secondo me, molta stanchezza all'interno della fazione, portando così a un calo nel gioco notturno. Avrei tenuto solo alcuni veicoli operativi (due o tre) come nelle precedenti edizioni dall'inizio del game per facilitare gli spostamenti ininziali visto la grandezza del campo.

    A LIVELLO OPERATIVO DI SQUADRA:
    I Dragoni Verdi quest'anno hanno avuto su 9 persone 5 che facevano la loro prima MILSIM 24H.
    Vedendoli esternamente come ufficiale in confronto alle passate edizioni c'è stato un netto miglioramento sia a livello operativo (quasi 20 ore) sia a livello di comportamento con le squadre alleate e nemiche. Mi hanno colpito sopratutto Golf (prima volta come marconista) che ha dimostrato ottima attitudine al ruolo assegnato e Valerio (prima volta medico in milsim) che ha mostrato ottimo carisma e padronanza nel tenere unita la squadra mentre il capo squadra era fuori in missione.

    CONCLUSIONI:
    Bastardi Senza Gloria continuate così, siete un esempio da seguire. (ogni anno non vedo l'ora di partecipare ai vostri eventi da quanto mi ci sono innamorato):
    - Scenografia stupenda
    - Storia stupenda
    Un grazie a tutta la fazione Cecena e alle squadre nuove e vecchie che hanno partecipato con noi all'evento.
    Spero di esere stato abbastanza esaustivo.
    Ciao a tutti ci si vede l'anno prossimo! (speriamo anche prima)

    Fabio "Muschio" Sintucci

    Sq. "DRAGONI VERDI RAVENNA"

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