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Discussione: Consiglio direttivo e pubblicita' atti

  1. #1
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    Predefinito Consiglio direttivo e pubblicita' atti

    A mio modo di vedere, nonostante non vi sia obbligo formale, almeno non trovo nulla in contrario, la tenuta del libro verbali del consiglio direttivo dovrebbe essere cosa doverosa per tutte le ASD (ma non solo questo), lasciando facoltà o diritto ad ogni socio di poterne prendere visione, se non addirittura la facoltà di potere assistere ad ogni riunione del consiglio, ma non ovviamente votare, partecipando ed intervenendo solo ed esclusivamente dietro autorizzazione del consiglio stesso.
    Sulla base di tale mia osservazione, suffragata da esperienze associative in altri ambiti, ritengo del tutto destituito di ogni fondamento la facoltà di svolgere "riunioni segrete" e riservate ai soli membri del direttivo poichè il non mettere al corrente i soci della vita/andamento dell'ASD è da me vista in contrasto con l'associazione stessa
    Concordate o dissentite?

  2. #2
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    Dissento

    Se un direttivo è scelto per prendere decisioni per il bene dell'associazione, è bene che si riunisca per i fatti propri senza altre voci. Questo perchè se uno assiste non ci credo che non apra mai bocca, potrebbe influire sulle decisioni prese e un altro o più soci, non essendo presenti, potrebbero influire allo stesso modo e quindi voler assistere. E se tutti si comincia a dire di voler essere presenti, allora torna ad essere l'assemblea normale e non un direttivo.
    Per di più, può capitare di essere di fronte a situazioni scomode come: accettare o meno un nuovo membro come socio, possibili provvedimenti disciplinari per i soci, controversie tra 2 soci e tante altri possibili casi che è impensabile poter trattare davanti a tutti.
    A livello formale, lo decide lo statuto cosa può fare e non può fare, nel nostro si occupa di gestione ordinaria, pertanto ha l'obbligo come organo associativo di fare quello e di farlo solo riunendone i soli componenti come deciso al momento della costituzione.

    A livello personale, invece, credo che quando l'assemblea vota tot persone lo debba fare coscienziosamente, sapendo che quelle 5, 7, 15 persone siano le migliori risorse per fare il bene dell'associazione e pertanto una volta che gli si affida un compito si deve avere anche fiducia in quello che queste fanno, pertanto voler andare a vigilare su un direttivo (arrogandosi il diritto di essere sopra agli altri che dopo aver votato accettano che sia il direttivo a prendere determinate decisioni) mi sembra una mancanza di fiducia. E se si è sfiduciati verso i membri del direttivo, sarebbe bene o farlo presente all'assemblea che eventualmente chiederà cambi o altre azioni correttive, o in alternativa potrebbe essere un titolo personale e in quel caso le situazioni sono solo 2: o accettare quello che la maggioranza vuole e mettersi buoni o andarsene e fare il cambio di associazione.

    Esempio pratico: da noi il direttivo si riunisce minimo ogni 2 mesi, sia per preparare una sorta di calendario giocate di massima sia per valutare eventuali tornei, eventi, fiere e via dicendo. Poi si riunisce quando possa esserci la necessità di provvedimenti o su richiesta. Io che sono il segretario/tesoriere, alle riunioni assembleari nelle quali sono presente (quindi praticamente quasi sempre), ho sempre con me il libro dei verbali sia dei direttivi che delle assemblee, chiunque può vederli, leggerli ed eventualmente contestarli. Dopo ogni direttivo, alla prima assemblea, vengono illustrate a tutti i soci le decisioni prese. Se queste vanno bene non ci sono problemi, se c'è da parlarne se ne parla, spiegando i motivi che hanno portato a determinate decisioni e se sorgono idee diverse da una buona fetta dei presenti, ovviamente se ne parla e si vede come risolvere per accontentare la maggior parte delle persone.

    Con questo schema di "lavoro" cosa aggiungerebbe far presenziare alcuni soci se non rallentare i lavori (es. se uno dei soci manca, il direttivo parte o si deve aspettare tutti?), permetterebbe a questi soci di ficcanasare nelle varie discussioni che possono nascere nel momento in cui si fanno determinate scelte creando anche antipatie quando magari una richiesta di un socio viene negata votando e risultando magari 3 a 2. O creando fraintendimenti su quello che si dice quando si riportano frasi o situazioni che non sono ufficiali.

    Anzi, per come la vedo io, un direttivo che si muova in modo trasparente nei confronti dei soci e che agisca anche scannandosi internamente sulle questioni ma portando fuori un'unica voce compatta, è la miglior situazione possibile per dare una guida precisa e allo stesso tempo disciplinare i soci ad usare gli strumenti che la vita associativa mette a disposizione
    Ultima modifica di Profeta; 01/10/2016 a 12:42

  3. #3
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    Il tuo dissenso mi ha aperto la mente, nel senso che hai chiaramente espresso il tuo punto di vista che ha fatto apparire un aspetto che in effetti avevo sottovalutato, o meglio, non avevo per nulla valutato.
    In effetti, la presenza di un socio non direttivo, ritenendosi praticamente impossibile o meglio non praticabile l'idea di muta presenza, potrebbe essere di "disturbo" alla "democratità" della riunione, potendo, lo stesso far valere interessi particolari non riconosciuti o non nell'interesse dei soci non presenti.
    D'altra parte un'apertura a presenze esterne al direttivo, potrebbe portare, estremizzando, al caos o informalmente ad una replica di assemblea non autorizzata
    Devo per tanto rivedere questa mia iniziale posizione, fermo restando però, e mi pare tu stesso me lo confermi ampiamente, la redazione e tenuta dei libri verbali e la possibilità da parte di ogni socio di poterli leggere.
    Cosa che, purtroppo, temo, non sia ampiamente diffusa e non nel senso che non possano essere letti, ma....che non esistano proprio

  4. #4
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    La redazione e la tenuta dei libri verbali mi sembra doverosa e la possibilità da parte di ogni socio di poterli leggere mi sembra sacrosanta o c'è qualcosa da nascondere???

  5. #5
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    Bandit ti rimando alla mia ultima frase del mio precedente post e rinnovo : quante sono le ns Asd che tengono sia questa documentazione che, assai più importante, una contabilità "dimostrabile" ?
    Hai presente le mosche bianche? Continuo, ahimè, a sostenere, fino a prova contraria, che la pratica della "compagnia dell'oratorio" o del "volemose bene" sia ancora largamente, se non universalmente, diffusa

  6. #6
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    Per esperienza personale ho visto in alcune asd questo "volemose bene" ehehhehe e sulla dimostrabilità di alcune voci contabili .... bhe ho cambiato asd
    Ma ahinoi visto che non era il primo caso che incontravo presumo sia realmente molto diffusa, anche se in quelle piccole di soldi ne girano pochi per cui il "male" è per così dire limitato.
    Ovvio che se in una ipotetica asd con una cinquantina di soci la contabilità non è dimostrata con ricevute o altro e i soldi si volatilizzano o addirittura i verbali delle riunioni vengono segretati per arcani motivi qualche sopracciglio si dovrebbe alzare.
    Denoto una punta di amarezza nel tuo scritto e mi dispiace se ti trovi in una situazione sgradita, spero vivamente di sbagliarmi

  7. #7
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    Bandit, fortunatamente(per me) la tua sensazione di situazione sgradita, nasce solo dalla mia constatazione che, nonostante qui e non solo qui e non solo io, si scriva e si riscriva, ribadendo un' ASD non è la compagnia dell'oratorio, la gente continui tranquillamente a non fare nulla, o peggio a fare cose che non dovrebbe neppure pensare! Potrei capire chi non sa, nonostante la legge non ammette ignoranza, ma chi è perfettamente al corrente ....almeno fosse preparato ai rischi che corre ...capirei
    Ora non mi pare che tenere tre libretti che tra l'altro non necessitano nemmeno della vidimazione sia una cosa così difficile, ma tant'è e senza pensare male sopratutto all'aspetto economico.
    Su questo però vorrei ancora una volta porre l'accento, confidando che anche se pochi scrivono, qualcuno in più, legga e soprattutto rifletta
    Ecco un paio di punti da tenere ben presenti
    1) Il presidente pro-tempore è il legale responsabile dell'ASD risponde in solido di tutto quanto addebitabile, salvo l'onere della prova, ovvero con elementi inoppugnabili dimostri che quanto avvenuto non poteva essere a lui noto.
    2) I signori consiglieri del direttivo seguono, in subordine, stessa sorte in termini di responsabilità del presidente
    3) L'Agenzia delle Entrate in caso di irregolarità amministrativa, pronti via, di default, annulla la facoltà di non imposizione dell'ASD e gli chiede di pagare tasse, con conteggio presunto, dal momento della fondazione, ovviamente sanzioni,interessi, soprattasse ecc
    4) L'ASD concorre con il proprio patrimonio al pagamento di quanto sopra, quello che non ha ce lo mettono presidente e direttivo di tasca loro. Non pro quota, l'agenzia, può rivolgersi anche ad uno solo dei suddetti, salvo poi, lo stesso, rivalersi sui colleghi
    Ovviamente, in caso di irregolarità, il rischio che non si fermino all'ASD ma che "diano un'occhio" alla Vs. posizione contributiva non è poi così remoto
    5) Le grandi associazioni hanno grandi mezzi e soprattutto, consulenti, le cose "poco chiare" le fanno a modo e soprattutto i consulenti servono per opporsi ai provvedimenti della PA
    Le piccole associazioni quanto ricevono certe "visite" PIANGONO

    Ragazzi non è terrorismo psicologico, ma semplice realtà di girano, e dico giustamente, le pratiche associative
    Dedicare, e non perdere, qualche ora a tenere in ordine le pratiche, è cosa saggia, giuste ed intelligente
    Consiglio personale: prima di farvi tentare da candidature, accertatevi prima che sia tutto in ordine.
    Ultima modifica di zerosoft; 08/10/2016 a 12:14

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