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Discussione: AKMS Custom shortened barrel, made in Hollywood.

  1. #1
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    A.R.E.S. Formia
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    Predefinito AKMS Custom shortened barrel, made in Hollywood.

    Vorrei presentare un custom su base AKMS, con una modifica artigianale inventata nel mondo cinematografico hollywoodiano, che porta il noto fucile d’assalto russo da 65,5 a 53 centimetri. La modifica interviene su varie parti, prima fra tutte a livello di difficoltà, il blocco tacca di mira posteriore. E considerate che nessuna versione corta dell’AK (con la quale potreste facilmente confondere questo custom), tocca tale pezzo per essere accorciata. Ho scovato e ammirato questa chicca poco nota, attraverso la mia decennale attività su imfdb.org.




    Faccio una premessa, principalmente rivolta agli amanti della serie AK. Anche se a molti il mio lavoro potrà risultare uno “scempio”, che abbia “distrutto” un povero AK (insomma, la solita tiritera), il custom che ho realizzato non proviene da desiderio morboso di rovinarvi gli occhi, ne da quello di “sfasciare” un fucile solo per farmi prendere in giro. Sono semplicemente un amante dei custom cinematografici e solo quando questi siano effettivamente in grado di sparare munizioni (cioè NON puramente scenici). Ciò che ho realizzato è un mio sfizio e non ha in nessun modo la pretesa di inserirsi, fare breccia o trovare l’approvazione nel mondo degli estimatori e fan club del Kalashnikov, fucile che rispetto e non mi sogno di sminuire.


    IL CUSTOM

    Il motivo di esistere di questo custom non ha origini ben precise, almeno, esse non sono a noi note. Si potrebbe fare un lungo discorso su custom e mock-up cinematografici, scaturiti dall’esigenza di rappresentare in scena armi non ancora disponibili sui mercati civili e quindi di ricostruirle come possibile con quel che si aveva a disposizione, ma questa è un’altra faccenda. Basti solo specificare che i ragionamenti relativi a questo custom, ruotano attorno agli anni 80-90, ove parecchie restrizioni sull’importazioni delle armi, impedivano agli Stati Uniti di avere a disposizione tutta una serie di armamenti leggeri, provenienti dall’unione sovietica e relativi paesi del blocco. Il grosso delle armi russe (AK, RPG, SKS, RPK, etc.) che abbiamo visto nei film americani, dal 1970 al 2000 circa, sono prevalentemente copie cinesi o di paesi sotto il controllo della NATO. Oggigiorno il discorso è molto diverso, adesso si importa ed esporta tutto quel che c’è.

    Forse molti non sanno che gli armaioli cinematografici, come noi, si divertono un mondo a fare nuove creazioni. La mia ipotesi è che la creazione di questo custom artigianale, provenga parzialmente dall’esigenza di realizzare un AK “taglia Krinkov”, unita allo sfizio di inventare una carabina compatta, ma di grosso calibro e dall’aspetto “clandestino”. In pratica un po’ quel che serve in un film di avventura, dove la componente “movimento continuo” è molto importante e le alabarde non sono invitate. Per film simili, serve avere una cosa facile da trasportare, che occupi poco spazio, che non rubi la scena e che non faccia parlare di se, ma allo stesso tempo sfoderi il suo fascino oldie, mercenario e impolverato. Quando necessario, deve poter sparare tanto, rumorosamente e vistosamente, senza bisogno di una pletora di caricatori per giustificare raffiche infinite (a Hollywood i cambi di caricatore a volte sono una opinione, soprattutto in tempi passati). Con l’incalzante training nell’uso della tattica in pellicole d’azione, un marchingegno simile trova posto in generi come shi-fi, post-apocalittico, avventura, crime o anche in ambito contractor style e bodyguard (sempre parlando di film). Quindi posti dove non serva questo gran addestramento oppure si ha poco spazio per brandeggiare. Parlando di chimica cerebrale, un oggetto del genere è pensato per essere assimilato come “compatto, portatile e consistente sparatore non precisissimo di grosse pallottole”.


    IL PROGETTO

    Il progetto è partito grazie alla fortunata coincidenza di essermi ritrovato tra le mani due AKMS Low Cost (un DBoys e un Cyma), che non avevo intenzione di conservare, dato che non vado d’accordo con le repliche a basso costo. Così, dopo averne venduto uno, sono partito con il progetto sull’altro.
    Non esiste una vera e propria linea guida su come realizzare questo custom, poiché furono costruiti con quello che si spazzolava in giro tra i vari modelli di AK disponibili (a volte addirittura non compatibili tra loro, ma resi tali da lavori artigianali). L’importante era attenersi ad alcuni punti saldi del design AKMS, come calcio a stampella e spegnifiamma inclinato. Io mi sono ispirato a due versioni molto simili e ne ho fatto un mio mix. Un appunto: nelle pellicole statunitensi lo “stand-in” favorito per l’AKM russo e relative varianti, era il Maadi MISR egiziano (chiamato ARM negli US), copia quasi perfetta dell’originale.

    Una prima versione che ho preso in considerazione, fu realizzata lavorando su un Type 56, terminandola con spegnifiamma, grip e dust cover AKM/ARM. Da notare che in questo caso, l’aggancio tubolare del blocco tacca di mira posteriore, è solo accorciato il più possibile e non completamente saldato sul receiver (come vedremo tra poco).


    Versione Norinco accorciata a confronto con AKMS.

    Un secondo tipo fu fatto più fedele all’AKMS, poiché realizzato quasi interamente su tale base (o plausibilmente su Maadi ARM egiziano), a parte il calcio a stampella del Norinco Type 56-1. – La presenza del calcio Norinco può essere interpretata o col fatto che, se il fucile è stato realizzato su base Maadi ARM, questa serie non avesse un calcio di quel tipo (desiderato dal creatore del custom per i suoi motivi), oppure che il calcio a stampella rivettato dell’AKMS russo aveva un design troppo elaborato e quindi si è preferito quello liscio del Type 56. – Tornando a noi, come accennato prima, ha il blocco tacca di mira posteriore direttamente saldato sul receiver (rendendo inutile il perno passante, che a volte non c’è), sfruttando quindi tutto lo spazio possibile per arretrarlo. Questa configurazione si vede più frequentemente sugli schermi ed è la versione che avrei voluto riprodurre, rispetto a quella su base Type 56 che ho nominato prima. Tuttavia mi sono dovuto scontrare col fatto che, essendo le repliche di zama, non potevo saldare il blocco tacca al castello. In aggiunta a ciò, ho avuto un incidente di percorso che mi ha costretto a limare via dal receiver quelle due alette in prossimità dell’inserimento del perno per il blocco tacca, perciò, per una coincidenza, quella parte è diventata più somigliante a quella di un Norinco, che di un AKM.


    Versione più somigliante all'AMKS originale. Fonte: John Rambo (2008).

    Concludendo, abbiamo puntato ad un risultato che prendesse qualcosa da entrambe le versioni, senza snaturare lo spirito col quale vennero realizzati i veri custom. In ogni caso, mettendo da parte le libertà che mi sono preso (che sono poche, perché quando faccio una cosa, ci tengo che tutto sia il più simile possibile all’originale), non ho ceduto alla tentazione di partire da un body per AK-47 standard o AK-74, molto più diffusi, ma esteticamente diversi da quello di un AKM.


    LA REALIZZAZIONE

    Le modifiche e i lavori approntati per raggiungere il risultato sono state:

    • Sverniciatura integrale del fucile.
    • Accorciamento della canna, del dust cover, della bacchetta di pulizia, del tubo di recupero gas e della inner barrel.
    • Assottigliamento laterale, accorciamento e trattamento estetico di entrambi gli handguard.
    • Tornitura della canna aggiornata per poterne indietreggiare i componenti.
    • Ricreazione dei buchi per poter bloccare coi perni i componenti della canna.
    • Radicale rimodellamento del blocco tacca di mira posteriore.
    • Finestra dell’otturatore risagomata e brunita.
    • Foratura per nuove prese d’aerazione sul raccordo di recupero gas.
    • Adattamento del receiver ad ospitare i nuovi componenti.
    • Adattamento del calcio Norinco real steel.
    • Appesantimento con piombo nello spazio libero rimanente nel tubo di recupero gas.
    • Vari lavori di limatura e combinazione per far lavorare assieme in nuovo assetto di tutte le parti.
    • Riverniciatura integrale del fucile.


    Potrei dire che per realizzarlo mi sia solo fatto dare una mano. Ad onor del vero, viste le mie scarsissime doti tecniche, si può dire che la maggior parte dell’abilità manuale è stata messa da un mio amico. Qualsivoglia complimento tecnico va a Spirit per intero. All’apparenza sembrava non essere questo gran che come mole di lavoro e devo ammettere che, prima di passare ai fatti, nonostante molte incognite, pareva non richiedere tanta fatica e sudore come poi invece si è verificato.





    Che dire di specifico della realizzazione? Francamente è passato tanto di quel tempo da quando è stato fatto, che né io, né il mio amico, ci ricordiamo bene dei passaggi e delle soluzioni tecniche interne. Per di più, alcuni travagli dovuti alla disponibilità di tempo e ad attrezzi non sempre appropriati, hanno dilatato i lavori e fatto perdere più volte il “filo”, costringendo persino noi stessi a capire come avessimo impostato alcune cose in precedenza. Tutto ciò che ricordo è che ci furono parecchi guai nel reinstallare la canna nel receiver e nei lavori di sverniciatura.

    Terminato il corpo della replica, una delle cose che per prime ci sorprese fu il peso. In parole povere, avevamo concentrato l’intero fucile in una lunghezza di quasi 13 cm inferiore, togliendo sostanzialmente poco e compensando le rimozioni con qualche barretta di piombo nascosta nel finto recupero di gas (per evitare di localizzare la maggior parte del peso nel castello e avere l’effetto impennata). Ci siamo resi conto che il risultato è venuto fuori molto più massiccio di repliche analogamente dimensionate (AKS-74u, AKMSU Krinkov, AK Beta, etc.). Va precisato che il calcio Norinco a stampella che è stato aggiunto, pesa circa il triplo di quello originario, poiché in acciaio monopezzo invece che in ferro scadente come quello di serie. Altresì i due caricatori gemellati sono stati portati a peso reale da carichi.


    IL RISULTATO

    La configurazione che ho deciso di riprodurre è quella utilizzata in Terminator 3. Mi preme precisare che sono un grande fan dei primi due film, soprattutto del secondo, nuova frontiera del concetto di fantascienza ed effetti speciali CGI, in perfetta simbiosi con quelli non computerizzati. Lo dico perché mi dispiace aver preso lo spunto per questo progetto, da un capitolo appartenente ad una serie di seguiti che James Cameron riteneva superflui ed eccedenti dalla sua visione della storia (che a parer suo doveva fermarsi a Terminator 2). Ma che posso dire… questo custom si è visto in parecchi film, non è unico di T3, per cui è il pezzo che conta, non la provenienza.





    Ultime due foto: Terminator 3 (2003) e The Town (2010).

    Sempre tenendo conto delle differenze strutturali nelle quali sono incappato, la configurazione esatta degli accessori mostrata in Terminator 3 è caratterizzata da: una cinghia cinese d’ordinanza per Norinco Type-56 (modificata con ganci per cinghiaggi e buffetterie di tipo ALICE, di cui l’anteriore nastrato per dargli meno gioco) e un doppio caricatore unito con gemellatore in polimero. Il caricatore adiacente a quello inserito, è un real steel inertizzato con piombature e i proiettili sono veri 7.62x39 regolarmente disattivati. Ho scelto questa combinazione molto semplice, poiché il bello del custom sta nella sua essenzialità: appesantirne l’aspetto con troppi accessori andrebbe a snaturare la linea di pensiero can la quale è stato concepito.

    Mi sono permesso di fare qualche foto anche con caricatori drum, coi quali il fucile si sposa bene.

    Ecco altre foto. A voi i commenti.







    Ultima modifica di Charly Driver; 25/03/2018 a 14:23

  2. #2
    Soldataccio L'avatar di Revolver Pablo
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    che dire? un ottimo lavoro!

  3. #3
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    Finalmente qualcuno che ha modificato un AK non stravolgendo la sua estetica!!
    Ottimo lavoro!!

  4. #4
    Spina L'avatar di borsalino fu lazzaro
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    bravo Charlie!!!!!
    America' « Devi annà a sinistra o'right ? o'right ? » ciao albertone!

  5. #5
    Spina L'avatar di skank
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    Solo per quanto scritto sopra, per lo studio, per l'impegno e non so quant'altro ti meriti i complimenti di chi adora l'ak...se scopro come lasciare rep faccio anche quello

    Inviato dal mio GT-I9060I utilizzando Tapatalk

  6. #6
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    Molto bravo e molto bello! Complimenti!

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  7. #7
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    Grazie a tutti ragazzi!

    Quote Originariamente inviata da Luky Visualizza il messaggio
    Finalmente qualcuno che ha modificato un AK non stravolgendo la sua estetica!!
    Ottimo lavoro!!
    Mi fa molto piacere sentire questo, perché era proprio quello che volevo trasmettere!

    Quote Originariamente inviata da skank Visualizza il messaggio
    Solo per quanto scritto sopra, per lo studio, per l'impegno e non so quant'altro ti meriti i complimenti di chi adora l'ak...se scopro come lasciare rep faccio anche quello
    Grazie mille skank! Non ti preoccupare la rep, mi basta sapere che è piaciuto!

  8. #8
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    Ottimo Lavoro!! Bravo!! ..............però tu ed io dovremmo passare meno tempo su imfdb, ci toglie troppe ore di sonno!!!! hahahahahah

  9. #9
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    Quote Originariamente inviata da Cer8mr2 Visualizza il messaggio
    Ottimo Lavoro!! Bravo!! ..............però tu ed io dovremmo passare meno tempo su imfdb, ci toglie troppe ore di sonno!!!! hahahahahah
    Hahahaha. E' vero! Non ci posso fare niente: il cinema e la militaria sono la mia vita, unite in un unico concetto diventano irresistibili! E se io non scrivessi l'inglese come una capra, ci collaborerei anche molto di più!

  10. #10
    Perché non provate a localizzarvi il pi****o, lo montate, timbrate la garanzia e cominciate a usarlo!

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    Quote Originariamente inviata da skank Visualizza il messaggio
    se scopro come lasciare rep faccio anche quello

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