Vi copio l'articolo estratto dal GdP (quotidiano svizzera italiana) apparso il 05.08.2016 scritto da Loris Trotti, cercavo in realtà notizie sui respingimenti dei migranti al confine con Como e invece di quello proprio non si parla, ma di altro si!
Naturalmente non colpisce il territorio nazionale, però l'ho voluta riportare perché i motivi abusati per questa scelta possano essere utilizzati da qualunque funzionario che vuole colpire questo gioco.
Ovviamente sarà modificabile, il punto è: chi la vorrà modificare e come?

"Nei boschi di Bedigliora la pratica del softair non è nuova, ma presto sarà vietata su tutto il territorio comunale, con probabili eccezioni per coloro che intenderanno svolgere l’attività su suolo privato. Una modifica al Regolamento comunale in questo senso, e approvata con una postilla da parte della Sezione Enti locali, infatti entrerà presto in vigore (salvo ricorsi). Ma come si è arrivati a questa decisione che in Ticino rappresenta una prima assoluta nonché un unicum? Ebbene, un paio di anni fa il docente Massimo Chiaruttini (del Gruppo Socialità e Ambiente), aveva inoltrato un’interrogazione al Municipio per capire se i rispettivi proprietari dell’area boschiva ai piedi del Monte Mondini fossero a conoscenza che la zona ospitava l’attività del softair. «È risultato che la gran parte di loro - da quanto ci ha riferito lo stesso Chiaruttini - non ne fosse al corrente. Dopodiché, spinto anche da motivazioni etiche, in quanto penso che oggi i messaggi da trasmettere a giovani e meno giovani possano essere altri rispetto alla promozione del softair, ho fatto alcune ricerche a livello legislativo, scoprendo che in Ticino la legge che regolamenta il softair era piuttosto lacunosa. Per rendere attento il Cantone in merito a tale carenza, ho dunque allestito una mozione in cui chiedevo il divieto di praticare il softair in tutto il territorio comunale».
L’area ai piedi del Monte Mondini adibita al softair è in parte proprietà del Comune, in parte del Patriziato e in parte di privati, ma, come la maggior parte dei boschi ticinesi, è liberamente accessibile a tutti, e non di rado ben frequentata da escursionisti e cultori della mountain bike. «Proprio in quest’ottica, il Consiglio comunale di Bedigliora aveva approvato un messaggio per rivalorizzare l’area citata e renderla più attrattiva a livello turistico mediante interventi che, dunque, non si sposano molto bene con il softair». La mozione, accolta dal Consiglio comunale il 6 aprile scorso, è in seguito approdata sul tavolo della Sezione degli Enti locali, la quale ha accettato la modifica dell’art. 99 del Regolamento comunale di Bedigliora proposta da Chiaruttini che recita «La pratica della disciplina softair e altre simili è vietata su tutto il territorio comunale».

Il parere degli Enti locali
Va precisato che gli Enti locali hanno aggiunto alla modifica la seguente postilla: «È riservata l’applicazione della legge superiore», lasciando dunque aperti alcuni spiragli agli amanti del softair. «Un disposto di legge che vieta tout court tale pratica e quelle affini su tutto il territorio comunale, quindi che limita anche la libertà dei cittadini sui propri terreni privati, potrebbe non essere rispettoso del principio della proporzionalità in determinate sue applicazioni - hanno motivato gli Enti locali - È infatti immaginabile che esistano delle ampie proprietà private (non in zona boschiva) dove tali attività possano essere svolte dai proprietari senza arrecare problemi a terzi e senza minimamente coinvolgere interessi collettivi. Nell’applicazione pratica di questo disposto occorrerà quindi tenere conto del principio di proporzionalità in modo che la limitazione della libertà personale non risulti eccessiva (o perfino non necessaria) rapportata allo scopo prefisso di tutela degli interessi collettivi»."