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Discussione: REBELLIO MMXVI "Indutiae Fictus" 21-22 maggio Ferrara di Monte Baldo -VR-

  1. #11
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    Ciao Danilo, mi ero promesso di non controbattere, in quanto non fa per me avviare macchinose e inconcludenti discussioni.... perchè già poco dopo l'evento io e Spacetrip ci siamo più volte sentiti via telefono, parlando dell'accaduto nel migliore dei toni, scusandoci e riscusandoci se qualcosa sul campo è andato storto per voi compromettendo il vostro gioco, che per inciso, come già detto a Spacetrip, era molto lodevole, in quanto pensato nei dettagli e univocamente incentrato sulla parte Avesani, nella fattispece raggiungere il Cap. Fal, con la difficoltà del “no second chance”.
    Però leggendo tra le tue righe ho la sensazione che quella chiaccherata non sia servita a trasmettere il nostro pensiero, per cui mi permetto di fare due appunti.
    E' vero, ogni giocatore che partecipa ad un evento è un "cliente" a cui bisogna fornire gli strumenti perchè lui possa farsi la sua pianificazione, arrivare su di un campo attrezzato per l'occasione e giocarsela, ma qui ci si ferma, il resto spetta a voi, un evento di softair non equivale ad un negozio in cui il cliente viene accompagnato e servito con tutti i crismi del caso fino alle casse (e qui ti prego di non leggere nulla di insidioso tra le righe, ma prendila come una semplice constatazione), altrimenti andrebbe scemando il divertimento del team nel dover districarsi e giocarsela per portare a termine la missione prefissata, percui ti prego di non farci sentire in difetto utilizzando quel termine....
    Mi preme a questo punto ricordare che questa Rebellio non era una milsim per i partecipanti, ma una recon di passaggio da una milsim all'altra, ogni documento e riferimento riconduceva al concetto che l'obbiettivo principale, qualsiasi sia stato il modo d'affrontarlo era esclusivamente il recupero d'informazioni su quanto stava accadendo in loco, partendo da un'ordine di missione inviato a priori, al quale non avrebbe fatto seguito alcun altro tipo di ordine. Ogni altra squadra partecipante ha quindi gestito il suo tempo conforme la sua pianificazione, in totale autonomia, inserendosi all'interno del contesto e ricavando quello che si era prefissata.
    Ti dico questo perchè: perchè l'organizzazione non ha tenuto fermo nessuno.... il vostro comando non era adibito ad impartire ordini, e nello specifico della vostra mission a portarvi avanti, lo abbiamo reso chiaro questo concetto... ma solamente a ricevere info dalle squadre dell'interdizione in gioco, era tutto in mano vostra, come da opord... certo, veramente peccato che ci siano state delle fatali incomprensioni o nostre mancanze al contempo in un determinato momento e in un determinato luogo che hanno creato il tracollo della vostra mission, e per questo mi sono più volte scusato con Spacetrip, ma li sinceramente ci fermiamo, avete voi improntato una mission "no second chance" sul Cap. Fal, è una vostra lodevolissima scelta perseguire quell'unico punto, producendo un ottimo materiale scenografico e di copertura (di prim'ordine oserei dire!!!), che di conseguenza però deve tener conto di problematiche ed inconvenienti ben più pesanti di altre tipologie di pianificazione.
    E' doveroso ricordare che il comando NATO, ha ricevuto da Lima Charlie tre chiamate alle 9.20 13.28 e 14.45, antecedenti al vostro arrivo sul campo Avesani (ore 18.00 circa), silenzio fino alle 01.15 in cui perviene un sms per un intervento su di un obj, di fatto a questo Comando non è pervenuta alcuna sensazione del vostro stallo e della vostra situazione, essendo quello l'unico canale per voi (anche questo ricordato in più forme), come è doveroso far sapere che quelle squadre che a fronte di qualche dubbio od inconveniente in fase di gioco, palesato via sms o chiamata al proprio comando Nato, sono state non dico aiutate, ma sicuramente reindirizzate.

    Vi prego inoltre di non commentare con punte di sufficenza/sprezzo il gioco fatto da altri team.

    Ultima nota: era una recon, in uno scenario adibito in modo tale che i team si possano inserire a loro piacimento per ricavarne informazioni, al di fuori di puntuali azioni dirette sugli obj al di fuori di centri abitati, come anche in questo caso più volte fatto presente, lo scenario non era fatto per avanzare colpi di mano, come quello da voi tentato al Comando Eurocorps... per quanti dubbi un team possa avere sulle azioni e credenziali dei principali personaggi, questi erano li solo per essere osservati ed eventualmente gabbati estrapolandogli informazioni, come da vostro opord.
    E' stato voluto il fatto d'inserire il comando Eurocorps in un centro abitato, che già questo precludeva l'utilizzo (non il porto ai fini scenografici) delle asg come da regolamento, per evitare ipotetici assalti... (ecco perchè avete disarmato facilmente i ragazzi fuori dal comando), erano stati affissi vari cartelli A4 dentro e fuori dal Comando in cui si poteva notare una dicitura in cui si chiedeva di non accedere con asg da parte dei giocatori... con un irruzione voi siete entrati al Comando ad asg spianate, vai tu a capire come si poteva concludere questa situazione, ovvio che il ragazzo che vi ha "accolti" non poteva far altro che respingervi fuori il prima possibile.... sulle porte "no play" era affisso un divieto, come in fondo al corridoio del comando, dove aggirando una barriera con un divieto affisso ad altezza uomo perchè area fuori dal gioco, avete puntato le stesse asg a due ragazze che stavano seguendo una parte d'organizzazione (una era la mia fidanzata). Forse l'impeto del vostro ingresso e la concitazione non ha permesso di notare ciò. Ora vi domando: se partiva un pallino sfortunato?

    Vi allego un paio di foto scattate durante le 24h all'interno del comando in cui si possono notare i cartelli no play nel corridoio in cui siete intervenuti e richiesta di non utilizzare asg all'interno del comando che era stato affisso sulla porta d'ingresso.

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    per quanto riguarda la vostra recon se interessati vi posso dare qualche anticipazione sul debriefing:


    • a presidio del comando Eurocorp vi sono operatori di compagnie private di sicurezza nella classica tenuta coyote e nero, ne deduciamo che il contingente sia sotto personale e che necessiti di collaborazione esterna, strano e poco probabile ma è ciò che vediamo - poco probabile per alcuni versi, singolare per altri: cambio repentino di contingente, via quello europeo incalzato dall'esercito statunitense per ordine NATO. Comando di Ferrara di Monte Baldo scoperto, il comando superiore decide d'intervenire sopperendo alla mancanza di personale di sicurezza ed amministrativo (per chi avesse approcciato il comando poteva contare un numero esiguo addetti ai lavori...) durante questo cambio di contingente con l'impiego di una società italiana che fornisce servizi logistici, amministratici e di sicurezza del personale Eurocorps facente parte dell'esercito Italiano rimasto. Per chi ha approcciato il Comando chiedendo spiegazioni si è fornito del materiale attuale e reale (che se interessati vi possiamo girare via mail) in cui si evince che la normativa Italiana ha un "buco" legislativo per l'utilizzo di tali società per tali scopi, in più l'Unione Europea per missioni di Peace-enforcement rimborsa allo stato interessato che mette in campo le sue forze i costi amministrativi sostenuti.
    • nei pressi di un check point americano scorgiamo dei pezzi di manichino che riproducono arti tagliati, ne deduciamo che qualcosa non quadra e che gli alleati o presunti tali abbiano una condotta riprovevole e non conforme alle normative - può benissimo essere
    • in giro per il campo individuiamo almeno altre 5 pattuglie con coperture più o meno variegate e folcloristiche, che inseguono il nostro stesso scopo. Ma come, il comando Nato ha mandato altri operatori come noi, senza informarci della loro presenza? Strano ma possibile - Il Comando NATO ha volutamente compartimentato i vari team.
    • a presidio di una collina vediamo membri dell’esercito regolare Russo in uniforme da combattimento, che collaborano con alcuni ribelli a protezione di un piccolo campo base - Ottima osservazione!!!
    • avendo girato tutto il campo di gioco, ci rendiamo contro che non vi è presenza di operatori Eurocorp, il contingente è praticamente inesistente, affermerei con quasi certezza meno di 10 unità e tutti al interno del comando a dirigere ipotetiche operazioni - é vero, come si evince anche da alcune info nel book il contingente Eurocorps è stato soppiantato di fatto dall' esercito americano....



    Mi dispiace che sia andata per il verso sbagliato, come nelle cordialissime telefonate con Spacetrip vi rinnovo il dispiacere dell'organizzazione che la vostra mission non si sia potuta concludere come voi pensavate e vi auguro buon proseguimento, non abbiatemene se non controbatterò ad eventuali ulteriori vostre discussioni... non ho mai creduto ai lunghi botta e risposta da forum

    Faso
    pres. Brigata Bengasi
    Ultima modifica di Faso; 28/06/2016 a 12:18

  2. #12
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    LA CENTURIA SOFTAIR
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    Ciao a tutti, anche per me questo sarà l’ultimo messaggio, tanto non ha senso continuare oltre. Sono sempre stato gentile e rispettoso nei confronti di tutti, ora però passare per incauto, avventato e approssimativo sinceramente mi sembra troppo, ma soprattutto non mi fa piacere essere preso in giro.
    Va bene è un gioco e va preso come tale ma a questo punto ne faccio una questione di principio e vorrei che chi leggesse i debriefing si facesse un’idea reale dei fatti.
    IO SONO ABBASTANZA UOMO DA PRENDERMI LEMIE RESPONSABILITA’ SEMPRE E COMUNQUE e se sbaglio ne pago le conseguenze, questo non vuol dire che pretendo delle scuse da nessuno di voi, solo mi farebbe piacere parlare con UOMINI coerenti e sinceri.
    Non abbiamo mai voluto essere eccessivamente polemici, nelle risposte precedenti c’era solo un po’ di sano sarcasmo post rientro.
    Simo sai perfettamente la stima che nutro in te e cosa ho sempre pensato del vostro evento.
    E’ assolutamente reale che ci siamo sentiti al telefono pacatamente, per confrontarci e capire cosa è andato storto, ma è pur vero che stavamo aspettando che ci riportassi la versione di Doc. Purtroppo questo non è mai accaduto.Poi sul forum leggo il suo debriefing e vedo che lo ha insospettito il fatto che, dei trafficanti d’armi (con agganci politici) siano riusciti a far arrivare della armi in un porto Italiano, impunemente.Va bene facciamo finta che per assurdo ci possa stare, ma quando poi vedo accreditare per l’incontro finale con Fal, un team che promette (mostrando una foto) di poter far arrivare dalla Russia a Ferrara di Monte Baldo dei carri T34, lunghi 7 mt, larghi 3 e di peso 30 tonnellate, che tra le altre cose richiederebbero un trasporto speciale su rotaia, onestamente resto perplesso e mi sembra molto poco coerente con la linea guida che stava seguendo l’organizzazione(Drake non te la prendere, tu hai fatto benissimo a provarci). Per non parlare poi di chi tradisce in blocco la propria fazione per passare al nemico e viene accettato, oppure chi cerca di far valere la propria autorità da “poco più che civile”, in zona di guerra e davanti ad un rivoltoso arrabbiato (senza offesa ragazzi ognuno la gioca come vuole).
    Come avete già precisato, gli ordini di missione ci richiedevano la recon. Essendo una 24 ore e avendo preso info su tutto ciò che ritenevamo importante nelle prime 8 ore,ci siamo avvicinati ai ribelli solo in seguito, per rendere il tutto più credibile. Preciso che non avevamo però un mese per infiltrarci tra le linee ma solamente un giorno e poche chances da giocarci.
    Per noi si sarebbe concluso tutto vedendo con i nostri occhi e magari approcciando come potevamo, il capitano Fal. E’ proprio per questo che abbiamo continuato a perseguire il nostro scopo sino alla fine.
    Se un capo ribelle, dopo una trattativa non breve, in cui presento prove su prove a sostegno della mia tesi,mi dice ti richiamo io a breve per fissare un incontro…io naturalmente aspetto e suppongo che mantenga la parola data! Non aveva senso per noi chiamare il comando, ormai eravamo in ballo e abbiamo ballato.
    Altro punto, non era nostra intenzione contestare o giudicare con sufficienza il modus operandi degli altri team, ce ne guardiamo bene, abbiamo solo riportato i fatti per come li abbiamo vissuti, traendo le conclusioni caso per caso. Se vuoi uno scenario reale non ti puoi permettere determinate coperture che non siano verosimili o a tema perché è l’evento in se a perderci, ma questa è semplicemente la mia idea.
    Per quanto riguarda la parola “cliente”citata da Danilo, credo che nel softair vada interpretata correttamente. Ovviamente nessuno ha la pretesa che gli sia regalato nulla perché ha versato una quota partecipativa, ma almeno che venga riconosciuta la meritocrazia di chi si è impegnato sul serio. Io sono dell’idea che la pianificazione, la serietà, lo sbattimento, la dedizione e la correttezza in campo vadano premiate e non punite ingiustificatamente.
    La parte però che mi tocca di più e per cui ho deciso di rispondere è quella inerente alla “no playzone”.
    Quando si afferma che il comando è stato messo in un’area urbana appositamente per la fase di non gioco si dice un’imprecisione, visto che noi all’ edizione precedente eravamo presenti e lo stesso comando lo abbiamo presidiato e difeso per una notte intera. Il sito era il medesimo, con un solo piano di edificio di differenza. A parte questo, a parer mio una zona no play dovrebbe essere identificata in maniera inequivocabile per un fattore prettamente di sicurezza, magari bandellata o farcita di cartelli enormi e ben visibili. Ora passare per un pazzo che ha sparato a gente senza protezioni mi fa veramente diventare verde!Diciamo le cose come stanno. Sulla porta di entrata del comando era stato affisso un foglio A4 (21x30), che tra le varie scritte presenti riportava anche un “no play” in basso ed in piccolo. Al momento della nostra irruzione davanti alla suddetta porta vi erano due civili che lo coprivano quasi totalmente (un petto umano almeno 35 cmlo è), rendendo di fatto il cartello invisibile. Le repliche di glock, per abitudini lavorative erano no ”combat ready”, ovvero il colpo in canna non era presente. Durante l’irruzione e la messa in sicurezza dell’intera area non è stato sparato neanche un pallino e le repliche sono sempre rimaste rivolte con la volata in safe position, con angolo di incidenza minore di 45 gradi. Nessun o dei presenti al comando è stato toccato fisicamente, minacciato,insultato e tanto meno ha preso pallinate. Appena ci avete chiesto“molto gentilmente” di uscire, lo abbiamo fatto senza batter ciglio. Ora parliamoci chiaro, se ho sbagliato chiedo scusa, in quanto team leader la responsabilità dell’irruzione è stata mia,però signori guardiamo i fatti per come si sono svolti, analizziamo i presupposti oggettivi che erano presenti e poi parliamo.
    Il nostro pensiero suppongo sia chiaro a tutti!
    Detto ciò la mia considerazione finale rivolta ai lettori è semplicemente questa:
    chiunque riesca ad immedesimarsi nella parte, si metta 10 minuti nei nostri panni e mi dica che non avrebbe nulla da ridire in merito a questo evento.
    Ultima modifica di SPACETRIP; 30/06/2016 a 14:40

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