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Discussione: REBELLIO MMXVI "Indutiae Fictus" 21-22 maggio Ferrara di Monte Baldo -VR-

  1. #1
    Spina
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    Predefinito REBELLIO MMXVI "Indutiae Fictus" 21-22 maggio Ferrara di Monte Baldo -VR-

    Ciao ragazzi,

    anche questa Rebellio si è conclusa!! Per noi, Brigata Bengasi e G.D.I. Team Verona, nell'organizzare quest'edizione, la soddisfazione più grande sta nel ringraziare tutti gli amici vecchi e nuovi che hanno dato fiducia alle nostre idee nel realizzare questo gioco, voi che avete speso tempo ed impegno per partecipare... e che vi siete sorbiti tutto il pre gioco con book, mail e quant'altro.... Grazie!!!

    Per quanto abbiamo potuto vedere e sentire dobbiamo onestamente dire che ci siamo trovati di fronte ad uno scenario composto più che da noi con i nostri OBJ, composto da voi, con i vostri personaggi itineranti , le vostre recon , avete condotto un gioco degno d'inchino da parte nostra, perchè nel contesto generale abbiamo visto persone coscienziose, che oltre alla voglia di divertirsi hanno saputo utilizzare quando serviva anche il buon senso. Ovviamente oltre ai ringraziamenti vi dobbiamo a priori anche le nostre scuse se ci possono essere stati degli intoppi di qualche sorta sul vostro "cammino", e siamo pronti a farne tesoro per ricordare i vostri appunti per le prossime occasioni!!

    Un evento che comporta oltre che il lato softeristico anche quello di gioco di ruolo, ci ha appagato nel vedervi interagire per quanto da voi voluto, creare situazioni, momenti che hanno condito questi due giorni a suon di scene epiche, divertenti e anche spiazzanti per noi stessi .

    Come al solito, l'amministrazione comunale, e quest'anno anche i "vecci" alpini, vi ringraziano! testuali parole: "per aver portato su dei butei educati"!


    GRAZIE GRAZIE GRAZIE!!!
    aspettiamo i vostri debriefing oltre che per ricamare il prossimo evento anche per far memoria delle vostre considerazioni

    P.S. !!!
    Ovviamente il tutto non era possibile senza le super Sentinelle del Mincio, i ragazzi dei FOG, i nuovi amici dei Bodark, e gli Swat Team Verona..... YEAH!!!!

    Faso, pres. Brigata Bengasi
    Ultima modifica di Faso; 24/05/2016 a 14:06

  2. #2
    Spina L'avatar di Mareth 171
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    23 Feb 2010
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    Grazie a tutti Voi per opportunità concessa a tutti di poter partecipare ad un evento complesso con molte variabili da interpretare e risolvere in un territorio "illimitato" e stupendo. Ci siamo proprio divertiti a vagare tra i monti e gli obiettivi in modalità truppe alpine al posto della nostra solita indole anfibia. San Marco!


    Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

  3. #3
    Spina L'avatar di beast977
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    07 Jul 2008
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    Un sincero ringraziamento agli organizzatori ed ai partecipanti di questo bellissimo evento Recon.
    Saremo onorati di prendere parte alle prossime edizioni.
    A breve invieremo il rapporto di fine missione

  4. #4
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    10 Aug 2013
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    In attesa del debrifing "tecnico", ci tengo a spendere due parole:

    Location spettacolare, 24h sono poche per gustarla a pieno. Grazie Faso per la dritta sull'albergo e ristorante, il venerdi sera abbiamo mangiato veramente bene!
    Modalità di gioco particolare, abbiamo capito a pieno cosa volevate solo durante la giocata, avevamo pianificato di fare tutte le 25h in modalità stealth e con gli zaini in spalla; e cosi è stato. Alla fine, il team che ha ricognito il versante del Monte Cucco ha percorso 24km e il team che ha ricognito il versante del Villaggio Alpino ne ha percorsi quasi 27.
    Ne siamo usciti un po malconci, chi per le zecche e chi per un irritazione da processionaria, ma direi che ne è valsa la pena..

    Ci aspettavamo più movimento di controinterdizione e un attenzione maggiore da parte dei team in interdizione (non sapendo di chi si trattasse abbiamo osservato a lungo team che parlavano ad alta voce o che montavano tende in fianco alle strade), anche noi non siamo andati benissimo però: un team catturato e un ingaggio perso (erano in 5 e noi solo in 2 :P)

    Comunque, tutto sommato, è stata un esperienza bellissima che ci ha anche dato modo di provare tecniche e materiali per gli eventi futuri!

    Grazie mille a tutti!

    Ps: per la prima volta ho visto (e fotografato) una mamma camoscio intenta ad allattare il proprio cucciolo!!!

    Spezy Skulls Valtellina

  5. #5
    Spina
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    31 Mar 2008
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    Comando "Lupi" - Brigata "Avesani"

    Diario di Guerra



    Sabato 21 maggio 2016


    Ore 4.30 - Sveglia generale

    Ore 7.00 - attività di routine al campo base (Lupo 1); vengono risistemate le coperture per le tende degli uomini
    Dopo giorni di freddo e pioggia, oggi è spuntato il sole e questo sembra aver portato un po' di buonumore fra i miei "lupi".
    Ieri sono stati avvistati dei lanci di paracadutisti nei dintorni di Ferrara di Monte Baldo e il Comando di Brigata mi ha avvisato di rafforzare tutte le difese.

    Ore 8.30 - vengono rafforzate le difese al "fortino" (Lupo 2), col piazzamento di una mitragliatrice pesante.

    Ore 8.50 - tengo un discorso a questi ragazzi che la guerra ha trasformato precocemente in uomini;
    hanno lo sguardo serio, ma sereno di chi sa di stare facendo la cosa giusta.

    Ore 9.00 - viene disteso un campo minato a protezione del lato sud-est del perimetro difensivo di Lupo 1
    Ordino ad Aquila, il mio "capo branco", di inviare una pattuglia (branco) a perlustrare un'altura a circa 300 metri a sud dal nostro perimetro difensivo.

    Ore 9.15 - il branco appena inviato a sud, comunica di aver eliminato due operatori ostili; purtroppo, abbiamo avuto un ferito.
    Il fatto che gli attaccanti non indossassero divise Eurocorps, pare confermare la presenza di forze straniere...
    La notizia contribuisce ad alzare il livello di guardia dei miei lupi.

    Ore 9.30 I ragazzi a presidio di Lupo 2 comunicano di aver intercettato due elementi armati non identificati e di averli messi in fuga.
    Chiedo al capo branco di intensificare mantenere due branchi in pattugliamento costante a nord e a sud delle nostre posizioni, vale a dire sulle probabili vie di penetrazione nemica.

    Ore 12.20 tentativo di infiltrazione da parte di due elementi armati a ovest di Lupo1; la difesa del perimetro li elimina e li perquisisce, trovando tesserini che paiono identificarli come appartenenti ad una compagnia privata di sicurezza (in pratica, dei mercenari...)
    Comunico al Comando di Brigata quest'insolita attività presso le nostre posizioni

    Ore 12.50 mi informano del fermo di 4 persone che si qualificano come giornalisti di National Geographic e della loro scorta, formata da quattro operatori appartenenti ad una compagnia di sicurezza privata. Ordino al capo branco di disarmarli, perquisirli ed impedirgli di avanzare oltre.
    Pare che siano effettivamente giornalisti e sembrano insistere per ottenere un'intervista dal responsabile del settore.
    Mi reco sul posto e, dopo aver scambiato due parole, mi convincono a rilasciare un'intervista, ma impedisco loro di effettuare delle riprese video.
    Non credo verrà mai pubblicata, ma cerco di spiegare le ragioni della nostra lotta, del nostro sacrificio per la libertà di tutti gli italiani.

    Ore 13.00 Un branco cade vittima di un'imboscata; questa maledetta guerra mi ha strappato via altri fratelli...
    Chiedo al capo branco di rafforzare la vigilanza, anche se so che i ragazzi stanno già facendo il massimo

    Ore 15-15.30 Nell'arco di poco più di mezz'ora accadono diverse cose:
    - veniamo approcciati da personale di "Emergency"; sono molto gentili ma li informiamo di non aver bisogno del loro aiuto e li rispediamo da dove sono venuti
    - vengono fermati altri due giornalisti che si qualificano come dipendenti del gruppo RCS; rilascio un'intervista, sempre senza troppe speranze che verrà mai pubblicata
    - si presentano un gruppo di operatori che si qualificano come sminatori appartenenti alle forze ONU; ordino di disarmarli, poi mi reco da loro e, dopo averli ringraziati, li faccio allontanare dall'area
    - il presidio di Lupo2 comunica il fermo di presunti podisti, fra i quali vi sarebbe un cittadino americano; ordino di perquisirli e di farli allontanare dall'area

    Ore 16.00 La difesa del lato sud, ferma un gruppo di civili scortati da una guardia forestale; il capo branco ordina la solita procedura di fermo - disarmo -perquisizione e identificazione.
    Pare si tratti di tecnici della Regione Veneto e di un loro responsabile; protestano veementemente per il fermo e il capo branco mi chiede di intervenire.
    Li raggiungo e trovo una situazione strana: gente disarmata che urla e sbraita, quasi senza capire di trovarsi in zona di guerra, di fronte a gente armata...
    Alzo la voce e li faccio tacere. Tranquillizzo i tecnici che non corrono alcun rischio e che verranno lasciati tornare a casa.
    Con la guardia forestale è un po' più complicato, ma alla fine capisce che la sua presunta "autorità" non vale nulla presso di noi e deve ringraziare che lo lascio tornare alla sua famiglia.
    L'ultima persona, quello che veniva indicato come il responsabile della spedizione è, in realtà, addirittura l'assessore regionale, vale a dire uno dei politici facenti parti delle canaglie che si sono vendute alle forze straniere che occupano l'Italia. Dalla sua borsa escono documenti compromettenti (foto segnaletiche di alcuni di noi), per cui lo faccio arrestare e lo consegno al Comando di Brigata.

    Ore 16.05 Lupo2 comunica di avere eliminato due operatori avversari

    Ore 17.00 un gruppo di giornalisti con scorta si presenta presso la nostra torretta di osservazione; viene richiesta la mia presenza.
    Mi reco sul posto e, per l'ennesima volta, racconto i motivi che ci spingono a combattere per la libertà d'Italia, con l'animo dilaniato dalla perdita di alcuni dei miei lupi.
    I miei interlocutori ascoltano in silenzio, senza interrompermi; poi, ringraziano e fanno per allontanarsi.
    Dopo pochi minuti tornano indietro e confessano di appartenere ad un'unità speciale della NATO; sono rimasti così colpiti da quanto hanno sentito che hanno deciso di disertare e di unirsi alla Ribellione. Sorpreso, comunico la cosa al Comando di Brigata, il quale richiede una prova della reale volontà di questi uomini di unirsi a noi: la conquista di un deposito munizione, già nostro, difeso da forze USA.
    I nuovi amici accettano con un sorriso e restiamo d'accordo che, non appena potranno, mi invieranno prove fotografiche dell'avvenuta riuscita della missione affidatagli.

    Ore 17.30 Un nostro branco in perlustrazione a nord di Lupo 2 ferma, disarma e identifica un gruppo di individui qualificatisi come appartenenti al Ministero della Difesa Italiano. Si tratta di poveri cristi, italiani come noi che eseguono degli ordini, per cui, una volta disarmati e perquisiti, gli consento di tornare a casa

    Ore 18.00 La torretta di osservazione comunica l'avvistamento di 5 persone, in avvicinamento verso il lato sud; il mio capo branco ordina di intercettarli, disarmarli e perquisirli.
    I nostri informano che questi tipi sarebbero dei russi e che chiedono di parlare con un responsabile; mando il capo branco.
    Niente da fare, questa gente insiste per vedere un responsabile, per cui mi avvio verso di loro.
    Arrivato sul posto, gli parlo con le quattro parole di russo che conosco e mi ritrovo ad ascoltare una storia che ha dell'incredibile: questi sarebbero dei trafficanti russi di armi e droga, venuti in Italia per fare affari con i ribelli; avrebbero addirittura fatto arrivare in Italia una nave carica di armi. Quest'ultima affermazione mi fa pensare che sia tutta una montatura, non è possibile che qualcuno invii in un porto italiano una nave carica di armi senza avere alcuna certezza circa una possibile vendita....
    Penso di arrestarli, ma dato che questi signori affermano di avere le prove circa la loro identità, per sicurezza prendo contatto col comando e richiedo un controllo di tali prove.
    Il comando mi informa che ci vorranno alcune ore prima di ricevere le informazioni richieste, per cui chiedo un'ulteriore prova circa la loro identità (un campione della loro merce) e, ottenutelo, li rilascio e li faccio allontanare.

    Ore 18.45 Sempre nel settore sud, vengono fermati quattro ragazzi disarmati. Il capo branco, dopo averli fatti perquisire, mi informa che vorrebbero parlare con me, per cui vado a raggiungerli.
    Mi ritrovo davanti tre ragazzi e una ragazza che dicono di essere studenti e praticanti di giornalismo sui social network.
    Mi guardano sorridenti, non sanno nulla di quello che è accaduto e sta accadendo, ma vogliono capire e per questo sono qui.
    Racconto loro la nostra storia...
    Alcuni di loro sembrano attirati dall'idea di entrare fra i combattenti per la libertà, ma li rimando a casa, raccomandandomi di scrivere di noi, di diffondere nella "rete" quanto hanno ascoltato.

    Ore 19.30 un forte attacco sconvolge Lupo2, ma la posizione torna in nostre mani.

    Ore 20.25 Anche Lupo 1 viene attaccato direttamente, ma i miei lupi resistono ed eliminano la minaccia.


    Domenica 22 maggio 2016

    Ore 2.20 notte di luna piena; una sentinella (Murdock) comunica l'avvistamento di operatori nemici a poche decine di metri dalle nostre tende.
    Ne colpisce uno e, prima di venire colpito a sua volta, riesce ad informarci che si tratta di avversari muniti di visori notturni.
    Il capo branco organizza la difesa, a cui mi unisco anch'io; nel giro di circa 20 minuti, tutti gli avversari vengono eliminati.

    Ore 3.30 Anche Lupo 2 viene attaccato da forze numericamente superiori, dotate di visori notturni. I difensori sono eccezionali e riescono, seppure con perdite pesanti, a resistere e ad eliminare tutti gli avversari.

    Ore 4.00 - 05.00 le sentinelle comunicano l'avvistamento di almeno un paio di elementi che si avvicinano strisciando verso le tende, da sud.
    Vengono cercati, anche con l'ausilio delle torce elettriche, si sparano alcune raffiche, ma senza successo; tuttavia, gli avversari sembrano aver desistito.
    Il mattino dopo verranno trovate le loro tracce a poche decine di metri dal campo.

    Ore 7.15 Ricevo una comunicazione dalla squadra oramai ex NATO, di avvenuta cattura del deposito munizioni; mi mandano prove fotografiche.
    Dopo aver avuto l'autorizzazione dal Comando di Brigata, faccio loro i complimenti e li invito a presentarsi presso il nostro campo.

    Ore 9.00 Lupo 1 viene attaccato da otto operatori provenienti da sud-ovest; la difesa scatta prontamente e riesce ad eliminare tutti gli avversari, ma dobbiamo contare due caduti nelle nostre fila.

    Ore 9.10 I presunti trafficanti russi si presentano nuovamente al campo. Il comando di brigata mi informa che le informazioni fornite sono state smentite e mi ordina di agire di conseguenza.
    Nel frattempo, mi viene ordinato di preparaci per un'importante operazione; non posso permettermi di avere delle spie nel mio settore, non a ridosso di un'operazione delicata, per cui, dopo alcuni minuti di tormento interiore, prendo l'amara decisione di ordinare la fucilazione delle spie.

    Ore 9.15 i nuovi amici, ex NATO, si presentano al campo; li abbraccio e, dopo averli presentati agli altri lupi, li inquadro subito nello schieramento difensivo.

    Ore 9.18 i nostri nuovi alleati ex NATO intercettano alcuni giornalisti; ordino di perquisirli e di farli allontanare

    Ore 9.20 Lupo 2 viene investito da un forte attacco e cade; ordino che venga ripreso, per cui il capo branco invia un branco a riconquistarlo.
    Dopo pochi minuti anche Lupo 1 viene attaccato, proprio nel momento in cui i branchi sono lontani dal campo; lo scontro è violento e Lupo 1 cade.
    Guardo negli occhi il mio capo branco e non ho bisogno di parlare; tutti gli uomini disponibili vengono inviati a riprendere il campo base e, in pochi minuti, viene riconquistato.

    Festeggiamo la vittoria con urla e spari in aria


    -------------------

    Stralcio dal diario di guerra dei Lupi della Brigata Avesani

    Doc
    Ultima modifica di denethor; 26/05/2016 a 16:15

  6. #6
    Allievo disconosciuto di LUKY e TEX_ZEN .



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    Albunduquiya GTTV
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    Era la mia prima partecipazione a Rebellio e vorrei ringraziare l'organizzazione per l'ottimo lavoro svolto in particolare tutti i ragazzi incontrati nei vari obj!
    Aver avuto la possibilità di giocare in un campo cosi grande ed in un contesto cosi' bello è stato veramente fantastico.. che dire ci vediamo il prossimo anno!

  7. #7
    Le banane c'entrano sempre!!! L'avatar di Dahu
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    Buongiorno a tutti!Due settimane fa mi trovavo in zona Monte Baldo, ho ritrovato un oggetto che sicuramente appartiene ad uno dei partecipanti all'attività. Dato che il suddetto oggetto è stato ritrovato in una situazione di particolare disagio e necessità posso dire che se non mi ha salvato la vita poco ci manca, per cui ci terrei davvero a restituirlo al legittimo proprietario.Chi dovesse aver perso qualcosa mi scriva in privato che cosa ha perso per corresia, mi farebbe davvero piacere poterlo conoscere.

  8. #8
    Recluta L'avatar di SPACETRIP
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    LA CENTURIA SOFTAIR
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    Buongiorno a tutti, sono Valerio dellaCenturia di Genova, per mancanza di tempo non sono riuscito ascrivere prima, ma vorrei spendere qualche parola in merito all’evento, cercando di restare imparziale.
    Chi, come noi, è appassionato di simulazioni non farà fatica a leggere un debriefing lungo epiuttosto dettagliato, per farsi un’idea propria. Avendo partecipato all’edizione precedente di Rebellio, siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla serietà e dalla cura dei dettagli concui la Brigata Bengasi aveva gestito l’evento, dunque anchequest’anno decidiamo di iscriverci. Premetto che il ns. team è composto da 6 elementi, la metà dei quali, all’estero in operazione ci sono stati realmente, quindi alcune dinamiche le havissute in prima persona. Ma veniamo a noi.
    Ad iscrizione avvenuta ci viene recapitato per posta un bel faldone contenente prefazione, situazione geopolitica, mappe geo referenziate, alcuni dossier della CIA relativi ai personaggi della storia, svariatistralci di interviste ai capi di stato, schieramento forze in campo o presunte tali ed il nostro Opord.
    Noi siamo un team di ricognitori dellaNato che ha come scopo quello di recuperare info sensibili tramite recon, sul operato di Eurocorp e SF americane controllandone procedure operative, movimenti, armamenti, gerarchie, ecc. e diappurare e comprovare la presenza in loco della testa pensante dei ribelli ed un eventuale coinvolgimento dei Russi che appoggerebbero la causa avesana. La nota non trascurabile è che il nostro comando negherà qualsiasi coinvolgimento quindi il tutto dovrà essere svolto nel massimo della segretezza e della discrezione.Decidiamo dunque per esigenza di incominciare a lavorare da casacirca 2 mesi prima di inizio evento, creandoci delle coperture credibili ed interagendo con gli organizzatori, di modo da arrivare sul campo già introdotti o quantomeno conosciuti da tutte le fazioni.
    Per puro piacere personale, ci prefissiamo l’obiettivo di arrivare al capitano Fal, in un modo o nel altro.
    Unicamente per nostra scelta,optiamo per un “no second chance” ovvero una sola vita con i ribelli ed una sola con Eurocorp ed SF, cercando di ricreare al massimo una situazione reale. Questa scelta ci porterà a giocare sempre disarmati per non compromettere le varie coperture e non vanificare tutto il lavoro fatto, destando sospetti inutili.
    Per evitare di doverlo ripetere ogni volta e/o essere arrestato specifico sin da subito che tutto il materiale, benché fosse riprodotto fedelmente, riportava la scritta FAC SIMILE ai fini simulativi.
    Spacciandoci per la Cia contattiamo via mail il responsabile di Eurocorp inviando alcuni rapporti su carta intestata in cui affermiamo che, operatori americani sul campo avrebbero filmato irregolarità procedurali e comportamentali gravida parte del contingente. Nel dettaglio maltrattamenti a civili,operazioni non autorizzate e scambi illeciti di informazioni riservate, chiedendo pertanto di poter mandare in loco un team di agenti operativi che potessero fare chiarezza. Dopo svariati dinieghi e rifiuti ci chiedono di elargire prove tangibili a conferma delle accuse mosse. Produciamo due video in full hd ricreando perfettamente lo scenario. Il primo ritrae operatori Eurocorp in divisa, con basco,patch e fregi che picchiano e seviziano dei civili senza motivo alcuno. Il secondo riprende uno scambio di documenti classificati topsecret, tra un uomo con marcato accento est europeo e alcuni operatori Eurocorp.
    A questo punto veniamo accreditati, con alcune restrizioni, come team Cia sul campo e otteniamo un appuntamento per chiarire la vicenda con il responsabile,direttamente nelle date dell’evento. Non ci resta che stampare dei badge plastificati della Cia e dei finti ordini di missione. La copertura è pronta.
    Al contempo facciamo pervenire sempre via mail al capo dei ribelli, una serie di lettere che si stavano scambiando un Avesano in Italia ed un ex compagno d’arma rifugiatosi in Russia. Il rifugiato spiega all’amico di aver violato il sistema Sw dell’intelligence moscovita e di aver trovato dei file interessanti. Per farla breve in circa 16 pagine riassume i dossier stilati dall’intelligence, relativi ad un’organizzazione criminale locale e dei suoi componenti di spicco (noi) che contrabbanda armi e droga in tutto il mondo. L’organizzazione siavvale della collaborazione del chimico che aveva inventato il gas nervino Sarin. I suddetti criminali si sarebbero interessati alla causa avesana, vedendone un terreno fertile per poter fare affari.Tramite potenti appoggi politici che li spalleggiano ed enti governativi che si tappano gli occhi, hanno mosso via mare armi e munizioni verso l’Italia, dirigendocisi fisicamente anche loro qualche giorno prima dell’inizio evento.
    Per avvalorare la copertura, abbiamo creato un articolo di giornale del “The Moscow News” (unico giornale sovietico scritto in lingua Inglese) con tanto di nostra foto e titolo da prima pagina, in cui venivamo arrestati anni prima come pericolosi trafficanti di armi, noti in tutto il globo.
    Più un dossier esplicativo incirillico prodotto dalle SVR Russe su di noi ed indirizzato alCremlino.
    Non chiediamo nessun accredito, cibasta sapere che i ribelli siano consci circa la nostra identità edel perché siamo sul campo, infatti puntualmente dopo poco arrivauna dritta sull’area di maggior concentrazione Avesana.
    Stampiamo i passaporti russi, deicataloghi di armamenti sovietici con descrizioni e prezzi sia incirillico che in inglese, recuperiamo alcuni law ed un rpg conrelativi anticarro, reperiamo on line abbigliamento militare dell’exarmata rossa, berretti, medaglie e mostrine ed infine creiamo unsimulacro di ordigno chimico funzionante, con svariate funzioni luminose e di rilascio del gas.
    Ci siamo, è tutto pronto, ma decidiamo di creare una copertura alternativa di scorta, non nota agli organizzatori, per giustificare un eventuale spostamento in Italia da parte di ricercati Russi. Dunque altri passaporti finti, con nomi completamente diversi, da utilizzare nel caso in cui tutto stesse andando a rotoli…giusto per essere pronti a qualsiasi evenienza.Ora siamo carichi e preparati sul serio, tutti i dettagli a nostro parere sono stati curati minuziosamente, la partenza si avvicina.


    Nelle prime 9 ore di gioco effettuiamo tre recon under cover con abiti civili ed una Silent Recon conbinocoli e fotocamere, sempre ed ovviamente disarmati. Ci si delinea un quadro generale spettacolare.
    Mai una scelta fu così azzeccata.Documentiamo, filmiamo e fotografiamo quanto segue:

    • a presidio del comando Eurocorp vi sono operatori di compagnie private di sicurezza nella classica tenuta coyote e nero, ne deduciamo che il contingente sia sotto personale e che necessiti di collaborazione esterna, strano e poco probabile ma è ciò che vediamo
    • nei pressi di un check point americano scorgiamo dei pezzi di manichino che riproducono arti tagliati, ne deduciamo che qualcosa non quadra e che gli alleati o presunti tali abbiano una condotta riprovevole e non conforme alle normative
    • in giro per il campo individuiamo almeno altre 5 pattuglie con coperture più o meno variegate e folcloristiche, che inseguono il nostro stesso scopo. Ma come, il comando Nato ha mandato altri operatori come noi, senza informarci della loro presenza? Strano ma possibile
    • a presidio di una collina vediamo membri dell’esercito regolare Russo in uniforme da combattimento, che collaborano con alcuni ribelli a protezione di un piccolo campo base
    • avendo girato tutto il campo di gioco, ci rendiamo contro che non vi è presenza di operatori Eurocorp, il contingente è praticamente inesistente, affermerei con quasi certezza meno di 10 unità e tutti al interno del comando a dirigere ipotetiche operazioni



    Finalmente un’idea generale ce la siamo fatta, ora è il momento di trovare FAL. Decidiamo di andare a cercare i ribelli per concludere affari, ma non prima di aver ragguagliato il nostro comando su quanto avevamo scoperto. Lasciamo in una delle nostre auto su strada i law, un rpg, svariati ak47, un paio di 74 ed un rpk e ci infiltriamo nel bosco. Muniti esclusivamente di passaporti ed un catalogo di armamenti,raggiungiamo un loro campo base, sito ad un paio di km di distanza.Qui veniamo fermati e perquisiti dalle ronde, ma incredibilmente nessuno controlla i nostri documenti. Ci identifichiamo secondo storia, siamo trafficanti d’armi e supponiamo di essere nel posto giusto. Dopo una simpatica discussione durata circa 30 minuti totalmente improduttiva, convinciamo i ribelli a farci trattare con qualcuno che conta davvero. Ho visto accreditare, o comunque non torcere un capello, a “venditori di folletti senza folletti e cercatori d’oro senza oro (neanche quelli Saiwa)” e ho pensato va bene è un gioco, non sarà certo il nostro “non perfetto”cirillico a metterci in difficoltà dopo tutto questo lavoro. Arriva il capo branco e forniamo di nuovo tutte le spiegazioni del caso. Fauna breve telefonata e contatta il capitano Fal per sapere cosa deve fare con noi. Fantastico, abbiamo finalmente la “quasi certezza”che la testa pensante dei ribelli sia nei paraggi.
    Il capobranco conclude la telefonata e pretende una prova tangibile sulla veridicità di ciò che asseriamo.
    Gli mostriamo l’articolo di giornale che avevamo creato, in cui si enuncia chi siamo, che ruolo ricopriamo in patria e dove viene riportato che i servizi segreti Russi ci avevano arrestato anni prima.
    Non basta ci dice. Ok ti portiamo fisicamente il campione che desideri, di un’arma qualsiasi che trovi a catalogo, ribatto. Vuole un M52 law. Nessun problema, lascio i miei soci con loro in segno di buona fede e mi accingo con mio fratello ad andare a recuperare il law. Vado, torno e consegno incirca 20 minuti.
    Lo guarda, lo esamina e gliene spieghiamo il corretto utilizzo. Interessati gli chiediamo un po’di informazioni sulla loro causa. Perché combattono, cosa vorrebbero ottenere e chi sono realmente. Ci risponde in maniera molto dettagliata e ci liquida dandoci un volantino di arruolamento e propaganda ribelle, dicendoci che si farà vivo lui a breve. A quel punto prima di andare via, lo informiamo che abbiamo un grosso carico di armamenti provenienti dall’ex arsenale di Tula, stoccato in alcuni container in un porto del nord Italia. Inoltre, che abbiamo nascosto in Ao, riponendolo in sicurezza in un sito che resterà sconosciuto, un piccolo ordigno chimico che potrebbe cambiare le sorti della loro battaglia (che purtroppo nessuno ha voluto vedere,neanche per controllare se lo avessimo realmente). Restiamo in standby per circa 5 ore. Nessun contatto, nessuna telefonata…neanche un telegramma. Stanchi di aspettare ci prepariamo per una recon notturna, con ghillie suite e al meglio delle nostre capacità operative. Ci dividiamo e raggiungiamo da più punti il campo ribelle in cui avevamo trattato ore prima, ma tutto tace. Informiamo il nostro comando di quanto sta accadendo e ci rispondono di terminare la recon senza mutare atteggiamento. Perplessi ripieghiamo per ritornare con le prime luci del mattino, nuovamente in abiti civili e ricoprendo le vesti dei trafficanti d’armi.
    Ci accolgono nuovamente perquisendoci e facendo domande, finalmente arriva il capo branco e qui succede l’incredibile. Da l’ordine d spararci. Essere giustiziati sentendo la frase: “il Cremlino dice che non siete chi dite di essere”, senza venire interrogati, senza ricevere spiegazioni con un minimo di fondamento o lontanamente plausibili,senza aver commesso nessun errore e senza diritto di replica alcuna,mi pare un gesto un po’ avventato. Ma come, vogliamo la simulazione e poi spariamo alle spalle senza motivo a dei civili stranieri disarmati? Non è plausibile che in zona di guerra qualcuno ti voglia vendere delle armi? Hai agganci al Cremlino e stai giocando un “Metagame”? Io sono Superman e so volare!
    Se fossi polemico direi che non accettare la copertura dei trafficanti d’armi in una zona di guerra è paragonabile all’ affermazione che “Cicciolina sia vergine”,ma siccome il mio intento non è creare problemi, dirò semplicemente che questa strana interpretazione della realtà è costata a degli appassionati 2 mesi di lavoro, 900 km di viaggio e svariati centinaia di euro. Si potrebbe definire incoerenza ma siccome mi piace vedere il bello delle cose la chiamerò semplicemente svista.
    Il tentativo di infiltrazione tra le fila ribelli ci è costato la vita, amareggiati per lo svolgimento dei fatti facciamo mente locale e rileggiamo tutti i report stilati fino a quel momento. Ci resta solo la carta Eurocorp e supponiamo che se delle Pmc presidiano il comando e le SF americane sono compromesse, con tutta probabilità qualcuno al interno degli alleati abbia tentato un colpo di mano. Ci dirigiamo alla volta del comando con l’intento di tirar fuori illesa l’unica persona di cui, secondo le nostre supposizioni, ci possiamo fidare, il capitano Faso. Appena scesi dai mezzi, in abiti civili, tesserini Cia al collo e glock alla mano, notiamo tre operatori psd che ci seguono, li abbattiamo e facciamo irruzione al comando. In breve tempo mettiamo in sicurezza l’intera area e neutralizziamo tutti i presenti,tranne il nostro target primario.
    Prima di riuscire a toccarlo però, ci si para davanti un ipotetico organizzatore, un ragionatore oserei dire che, con tono pacato e l’educazione degna dei migliori college londinesi ci invita ad uscire, asserendo con insistenza che l’area è no play zone.
    Che stranezza, ed io che pensavo che la no play zone andasse contrassegnata da cartelli ben visibili e delimitata in maniera inequivocabile.
    Totalmente sconfortati, senza più motivazioni e privi di scopo, ci cambiamo ed abbandoniamo il campo di gioco con qualche ora di anticipo.
    Unica nota positiva, abbiamo ancora tutti una vita…quella inutilizzata con la copertura in Eurocorp…va bhe la useremo a Call of Duty sulla Play Station.
    Ultima modifica di SPACETRIP; 22/06/2016 a 16:26

  9. #9
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    Avendo interpretato il ruolo di comandante del campo avesano (subordinato al Comandante Fal) che ha ricevuto e gestito la vostra visita, ritengo corretto dare una risposta ai dubbi e alle critiche sollevate.

    Tutti coloro che si sono avvicinati alle nostre posizioni sono stati fermati, identificati e “perquisiti”; come da regolamento di gioco, a tutti è stato detto che la perquisizione comportava l’obbligo di consegnare qualsiasi documento relativo a “Rebellio” che avessero addosso.

    Questa procedura è stata attuata anche nei vostri confronti, sulla base della fiducia nei giocatori che necessariamente è alla base di ogni gioco di ruolo.

    Se aveste avuto con voi tesserini o altra documentazione preparata per il gioco, avreste dovuto consegnarla.

    Ho cercato di calarmi al mio meglio nella parte di comandante di un campo ribelle, da oltre tre anni impegnato in una dura guerra civile, responsabile della vita dei propri uomini e sottoposto agli ordini del comando di brigata Avesana.

    Tenendo presente questo, cerco di spiegare i motivi che mi hanno portato a ritenere di trovarmi di fronte a delle spie o, in ogni caso, a qualcuno che non era chi diceva di essere:

    - recarsi nei pressi di un campo ribelle, qualificandosi subito come trafficanti di armi russi mi è parso fortemente sospetto
    - l’avermi proposto la vendita di droga, mostrandomene un sacchetto pieno, non solo mi ha lasciato perplesso, ma vi ha posto in cattiva luce (teniamo sempre conto che il mio personaggio è un idealista convinto di combattere per la libertà del proprio Paese e non un trafficante di droga)
    - l’avermi detto di avere addirittura una nave carica di armi ferma in un porto italiano (cosa quanto meno surreale, pensando ai controlli che ci sono in un Paese in pace e a quelli che ci sarebbero in una Nazione che sta cercando di stroncare un movimento ribelle), mi ha portato a pensare di avere di fronte degli impostori

    Ho chiamato il Comandante Fal per informarlo della situazione, esprimendo tutti i miei dubbi e chiedendo istruzioni sul da farsi.
    Il Comandante mi ha detto di prendere tempo, in attesa di ricevere dalla Russia conferma delle credenziali e delle identità presentate.

    Le informazioni dalla Russia sono arrivate il mattino dopo e il Comandante Fal mi ha risposto che erano negative, ordinandomi di agire di conseguenza.

    Dato che, quando vi siete presentati, stavamo preparando un’operazione della massima importanza, ho dovuto supporre che foste spie e ho agito di conseguenza.

    La decisione di fucilarvi è stata sofferta (ho cercato di interpretare al meglio il tormento interiore), ma non avendo modo di trattenervi in sicurezza e dovendo agire in fretta, spinto dalla necessità di avviare l’operazione ordinata dal comando, ho ritenuto di non avere alternative.

    Ho cercato di spiegarvi tutto questo direttamente sul campo e mi spiace di non esserci riuscito, così come mi spiace che ve la siate presa.

    Spero ci si possa incontrare in un’altra occasione, per avere un’opportunità di chiarirci ancora meglio, magari davanti a una birretta.


    Doc

  10. #10
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    Mi chiamo Danilo, faccio parte de La Centuria di Genova e ho partecipato all'evento in questione al fianco di spacetrip.

    Doc, tralasciando la tua interpretazione del gioco sulla quale non mi voglio nemmeno esprimere inquanto Rebellio per me è ormai morto come evento, mi voglio invece soffermare su questo punto da te espresso:

    Cit.Doc "Il Comandante mi ha detto di prendere tempo, in attesa di ricevere dalla Russia conferma delle credenziali e delle identità presentate.

    Le informazioni dalla Russia sono arrivate il mattino dopo e il Comandante Fal mi ha risposto che erano negative, ordinandomi di agire di conseguenza."

    Ora, considerando che ancor prima che giocatori eravamo "clienti" del vostro evento, tenere fermi (visto che avevamo compiuto tutte le recon del caso) una squadra di giocatori per 15 ore - in attesa di cosa? di una decisione presa a priori in base al metagame organizzativo- mi sembra una grave mancanza dell'organizzazione, che perlomeno meriterebbe delle scuse.

    Non ci volete far passare la copertura a priori? ok, ma ditecelo subito non a 1 ora dalla fine dell'evento, il vostro mi spiace ma è stato un comportamento non giustificabile da parte di un organizzazione.

    --- senza considerare che, un team di operatori NATO che viene da voi e vi dice "raga vogliamo tradire e combattere per la vostra causa" viene subito accolto e a loro viene assegnata una bella missione. A saperlo che questa era la serietà con cui si giocava di ruolo non avremmo perso tempo e soldi a creare una copertura degna di questo nome ---

    Detto questo vi auguro di imparare dai vostri errori per le prossime edizioni, alle quali mi guarderò bene dal partecipare.

    Buon proseguimento,

    Danilo.
    Ultima modifica di SnIpEr.iT; 26/06/2016 a 00:46

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