Ecco quà salve a tutti, un po’ in ritardo ma finalmente ci siamo anche noi ad esporvi la nostra esperienza.
Sono Bonno giocatore degli HELLFISH Soft Air Reggio Emilia che assieme ai miei compagni Lollo, Rock e Pelle abbiamo intrapreso per la 1° volta la fantastica esperienzadi “Op. Dama Bianca” sul’ AO dei ragazzi della SAT Tergeste.
Sono i primi di febbraio quando tra un giocata e una chiacchiera dalle nostre parti con i nostri amici dell’ ASD Camshot di Reggio Emilia, veniamo a conoscenza dell’evento in questione da loro più volte sperimentato e, letto il Book fornito,non passa una settimana ed abbiamo già sbrigato ogni formalità di iscrizione per la partecipazione del nostro team di Interditori.
21:30 di venerdi 18 marzo, finito tutti di lavorare è tardi quando chiuso il baule dell’auto partiamo per Fernetti, il navigatore indica 3h-30min ma non è un problema, all’ Hotel Daneu ci aspettano per qualunque orario dove molto flessibili disponibili e con buona qualità prezzo è proprio ciò che fa al caso nostro.
08:30 disabato 19 marzo, parte la sveglia e con lei tutti i preparativi per l’inizio di una gran giornata dove tenteremo di impegnarci al massimo, per tanto son solo le 10:30 e siamo già parcheggiati nell’ unico parcheggio disponibile ad Ovest dell’ AO (Scelto pensando ad una partenza di giocata il più privata possibile) dove assieme ad altre poche squadre ci prepariamo e attendiamo l’orario corretto di infiltrazione.
12:00 Quasi pronti attendiamo ancora un attimo e lasciamo partire le altre sq, 20 minuti dopo è il nostro momento dove più riservati e silenziosi possibile entriamo in AO passando la tratta ferroviaria abbandonata (già qui la suggestiva locationci conferma di essere all’evento giusto per noi) dirigendoci subito alla prima area search ad appena 300 mt a est.
Inizia la bonifica visiva dell’area molto lentamente, abbiamo 24 h e di certo nessuna intenzione di battere tempari o stampare record, ma passano 40 min e dopo svariati metri quadri doline e foibe perlustrati ancora niente, finalmente un movimento, il primo del giorno, non comprendiamo bene subito se è una pattuglia interditiva o opposta e li lasciamo avvicinare, troppo quando dun tratto imbracciano il fucile e trovatomi in trappola fra dei sassi mi dichiaro colpito, il loro vestiario non si attiene perfettamente all’informativa in nostro possesso, nel mentre il mio team ripiega e attende che passino i minuti del mio stop di gioco per ricominciare, chiedo spiegazioni e comprendo di avereragione al 50% per tanto contento di aver compreso meglio ciò che mi sarei dovuto aspettare mi riallaccio ai miei e ricomincia la perlustrazione, è ormai passata 1 ora e 30 min quando realizziamo che stiamo evitando un ultima zona di campo snobbata in fase iniziale e ci dirigiamo verso essa, è presidiata, ancora la contro di prima che ci fa attendere ulteriori 20 minuti senza nessuna possibilità di perlustrare la loro zona a meno che tramite ingaggio.
Ora inizia un pò di amarezza e cene andiamo, consapevoli di aver trovato la giusta buca (rilevatasipoi OBJ Deposito Armi) la memorizziamo e conserviamo per il fine gara quando magari avremo più fortuna.
Il terreno carso non aiuta, è marzo e il nostro camo in tiger stripe Vietnam poco meglio ma ne andiamo fieri ed e con ciò che ci riassettiamo alla volta di un nuovo tentativo 400 metri a est ed ecco che, stop!!, missili, è una contraerea ben visibile dove notiamo defilare due guardie in direzione opposta alla nostra, è già il momento non si può attendere sono 50 mt e van fatti lenti ma una foiba ci aiuta ad accelerare, prendo pelle e restiamo in copertura facendo da osservatori ai nostri rock e lollo che pancia a terra arrivano fino alla postazione di lancio dove panetto c4 orario e fotoci convalidano l’ OBJ, tornano velocemente, forse troppo velocemente e vengono scoperti ma siamo li pronti io e pelle a coprirgli la ritirata dove in 30 secondi gli eliminiamo gli inseguitori senza subire perdite.
Ora ci siamo, breve debriefing per consultarci e uniformare le nostre idee sul modus operandi da adottare in questa missione a noi nuova e poi via 300 metri asud/ovest sempre ben lontani da sentieri opportunamente evidenziati su mappa (le contro interdizioni non sono mai ben accette), perlustro una mega bucamentre gli altri mi girano attorno controllando i terreni circostanti ma niente, allora allarghiamo il raggio di ricerca e troviamo solo rovi e una postazione da birdwatching, è talmente calma e fredda la zona da poterci permettere quasi di bivaccare mangiando qualcosa e valutando la possibilità che sia un finto OBJ, decidiamo di sganciarci ma non ne siamo convinti quando notiamo che sono ormai le 16:10 e siamo a soli 50 min e circa 450 mt da una possibile finestra per OBJ Incontro, richiede un set fotografico e non possiamo permetterci di approcciarlo con il buio per tanto traccio la rotta e via indirezione est così da incontrare perlustrare e trovare il giusto punto diincontro del colonnello ramos con i ribelli sulla carraia che si estende in direzione est – nord/est, un rumore ci blocca e subito ci fa infrattare, è un auto, verde, fiat panda, confermato il contatto nemico procediamo la nostra direzione lasciando pelle con gli occhi puntati all’ indietro sul punto di sparizione del mezzo ed ecco da li a poco un'altra auto, jeep, bianca, Land Rover Defender 90, accidenti quanto movimento, mancano solo 15 minuti alla finestra OBJ quando 50 metri dopo il Lollo da Scout ci comunica di essere già nel punto giusto riconoscibile da 2 drappi rossi ai lati della strada, ed ecco che subito risale l’adrenalina e un euforia mista a fortuna che ci permette di realizzare di riuscire a tentare l’ acquisizione dell’ OBJ in questa unica finestra diurna di sabato.
Tuttopronto, Pelle e rock sono assettati e armati solo di fotocamera, si appostanoparecchio vicini più di quanto immaginavamo di poter fare e quindi ecco ilmomento atteso, Jeep, rossa, nissan terrano, basco blu ecco il colonnelloramos, un secondo basco blu ci trae in inganno ma uno ha evidente barba neral’altro è senza e le foto anche se a fatica li confermano entrambi, poi unamusica ad alto volume, uno schiamazzare, ed ecco un vecchio furgoncino vw,forse un T3, giallo, sono i ribelli di las Ienas che dopo un pò di scenatrafficano armi con il colonnello attraverso le fotocamere dei nostri dueoperatori.
In 20 minuti il tutto finiscee attesi altri 10 immobili onde evitaresorprese di colpo di fianco a pelle si alzano due zolle di terreno …, èspettacolo, ero concentrato sull’ obbiettivo è vero, ma se avessi potutostringevo la mano a quei due con ghillie a pochi metri da me, mi volto a destrae sul fondo un'altra sq che esfiltra come noi, cazzo mi dico fra me e me,sembravamo soli!!.
17:50 Eormai l’ imbrunire, la nostra non fretta ci porta ed essere sicuramente piùlenti e cauti di altri ma anche a vivere fino a fondo l’esperienza (750 Km diautostrada mi convincono di operare in questo modo), decidiamo per tanto diportarci nella nostra prè organizzata zona di campo per allestire una velocezona tende dove per le 19 ceniamo in compagnia e dopo 1 ora di ragionamento eripristino psico/fisico, all’ univoco notiamo di essere particolarmente lentidi giorno a causa del brullo e rado campo di gioco e indietro sulla tabella dimarcia prefissataci, per tanto alleggeriti al massimo dell’attrezzatura,partiamo per le ore 20:00 in un tentativo di completare o quasi la missionetutta in fase notturna così da togliere il problema riscontrato al pomeriggio.
20:15,remoto OBJ tutto a est dell’ AO, 40 mt in avvicinamento tutto in completavisione notturna senza nessun supporto ci muoviamo decentemente bene, troppobene, quando di colpo alla nostra sinistra due contatti stando seduti a terraal buio senza torcia accesa ci illuminano e ingaggiano contemporaneamente,neanche alziamo le armi in mira, tutti morti a prescindere, chiedo spiegazioniche non mi soddisfano dato che sono delle scuse nei nostri confronti “attendevamoun'altra sq segnalataci, non la vostra, scusate”, ma dopo i cordiali saluti el’attesa prestabilita entriamo sereni in OBJ Operatori dispersi che troviamo morti,prelevo le piastrine mentre rock mi documenta con foto, veloci usciamoesfiltrando dalla parte opposta all’ingresso dove neanche 15 mt e la scena siripete, i restanti due controinterditori anchessi al buio senza luce ciingaggiano mentre scavalchiamo un filo spinato, subito informati dai lorocolleghi sul precedente ingaggio già avvenuto ci lasciano defilare (accettiamola spiegazione sull’accaduto e procediamo senza problemi).
Dirigiamo anord/ovest, pochi metri ed ecco le luci di un generatore, OBJ Dama Biancatrovato, l’ avvicinamento da Sud/ovest è sbagliato e ne siamo consapevoli maper tanto ci porta cautamente a perlustrare tutta l’ intera area circostante agran raggio dove incontriamo un movimento importante di operatori chepattugliano i sentieri, aggiriamo a modo con calma l’ OBJ portandoci asud/ovest per effettuare il giusto approccio in direzione nord/est riuscendo astudiare perfettamente i tempi e i movimenti delle pattuglie in zona, vià è ilmomento, resto in copertura fuori con pelle mentre rock e lollo si buttano inuna pericolosa discesa quasi verticale che termina in una foiba 15 – 20 mt piùin basso dove piazzano la carica fotografano e subito risalgono in tempo perportarci di nuovo al buio e al sicuro dalla pattuglia che dopo pochi minutiripassa in zona, L’ OBJ e preso, peccato solo più tardi accorgerci che in unazona definita da cailume rossi che noi abbiamo visto ma confuso con unapossibile zona di pericolo, vi fosse l’OBJ Raffineria che noi erroneamente nonabbiamo collegato mentalmente al deposito Dama Bianca non aspettandocelo dunquein quella zona.
Ora iniziail bello, trovare il giusto passaggio di notte per attraversare senza troppipericoli tutto il campo da sud verso nord/ovest, trovato partiamo, lanavigazione fila liscia il complesso di autoporto di interscambio ferroviarioal limitare sud del campo offre grande visibilità notturna anche a Km e cipermette di non accendere quasi mai le torce frontali, siamo finalmenteperfettamente invisibili e riusciamo cosi a portarci facilmente sotto gliobbiettivi che incontriamo, è il momento di OBJ Hq ribelli, grande complessotendone centrale con poco distante un accampamento tende con un via di contattiimpressionante, credo difficili fino da contare, e evidente che qui il fucile emeglio tenerlo in sicura, inizia la ricerca del capo dei ribelli per tentare untiro sniper, siamo a sud non lo troviamo, aggiriamo tentando dal lato est,negativo anche da qui, aggiriamo fino al lato nord si inizia a intravederequalcosa ma non e possibile portarsi a tiro, resta solo un lato su cui tentarequello a nord/ovest ma questo OBJ ci ha già impegnato più di un ora di tempo einiziamo a valutarlo troppo difficile da effettuare a causa dell’assillanteformicaio di persone e mezzi, cene andiamo ma le foto constatano il nostropassaggio.
2:00 didomenica 20 marzo, siamo in avvicinamento alla zona search più a nord dell’ AO,individuiamo lentamente da una altura la piantagione di droga e scendiamo tuttiper foto e perlustrazione area, poi dirigiamo verso la seconda parte dove ciaspettiamo un deposito di droga collegato alla piantagione, ed ecco un enormebuca di almeno 50 metri di diametro piena di vegetazione dove sul fondomovimenti di torce ci frenano, iniziamo una discesa a spirale antioraria chefaticosamente ci mostra la forte attenzione dei difensori i quali al solorametto calpestato illuminano a giorno l’area sparando a vuoto, qui lentamenteriusciamo a portarci a tiro dove per la prima volta l’ unica soluzione restaquella di un difficile ingaggio notturno che però si conclude senza troppiproblemi con la perdita mia e di rock, fotografiamo e miniamo acquisendo anchequesto OBJ.
3:00direzione sud troviamo il restante OBJ con il cannone e le coordinate azimutche subito annotiamo, qui non so ancora per quale motivo finiamo in unaconfusione nostra dove pensiamo di doverci aspettare anche il sito raffineriacon il chimico che a noi mancava all’ appello, per tanto ci portiamo più vicinoper minare il cannone e perlustrare l’area, ma qui il campo e molto aperto eveniamo scoperti e ingaggiati, lo scontro dura parecchio fino a quandorichiamate tutte le forze possibili in loro possesso ci eliminano completamenteperdendo cosi parte dell’ OBJ, siamo soddisfatti e il primo e ultimo dove cicapita di non avere la meglio.
Ora iniziamoad essere esausti e l’acqua pesa su per la fase notturna ci accorgiamo che nonbasta, dopo quattro risate con i ragazzi dei SAT finalmente conosciuti indifesa all’ Ultimo OBJ ricalcoliamo tutti i dati ottenuti e i pochi mancanti eprendiamo la via del campo base al completo sud del campo come da programma.
4:40 Sfilatetutte le contro incontrate siamo finalmente in tenda per due/tre ore di sonnoche ci portano alle 7:00 a fare colazione raccimolare il tutto e portarci versoesfiltrazione passando prima da quel dannato OBJ iniziale di sabato che abbiamoappositamente lasciato indietro, ora è mattino presto e a parte qualchemovimento in lontananza sembra sguarnito, stavolta è una botta sicura, diquella zona credo mancasse proprio solo quella cazzo di buchina lì, e infattiecco un altro deposito armi, C4 orario foto e con una felicità immensa e consoddisfazione reciproca salutiamo l’ AO esfiltrando dalla nostra ferroviainiziale per le 08:20.
Resocontofinale unanime, contentissimi di aver partecipato a questo evento, e delrisultato inaspettato in un AO a noi sconosciuta con modalità di giocoabbastanza rigide come riscontrato.
Speriamo seriamentedi rincontrarci con il gruppo del SAT Tergeste e tutti i loro collaboratori chetanto ci hanno fatto divertire e sudare, ringraziamo nuovamente dunque per lapossibilità concessaci con un saluto e a presto.
“Bonno”Manuele Bonini
“Pelle”Pellegrino D’aloia
“Rock” MarcoBorciani
“Lollo”Lorenzo Turrà