RECENSIONE MOTORE MARUI EG30000 HIGH CYCLE
avevo da tempo pronta questa recensione, ma non avevo il tempo di postarla, per cui eccola qui:
Qui alcune foto del motore EG30000.
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Nome:   marui eg 30000 hc.jpg 
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Il motore EG30000 della Nipponica Marui è l’ultimo nato in casa Marui ed è nato per equipaggiare di serie i modelli High Cycle della stessa blasonata ditta, ovvero le repliche ad elevato rof della Marui .Molti softgunner impressionati dalle prestazioni in ROF degli high cicle spesso lo hanno acquistato convinti di aver trovato l’uovo di colombo per la ricerca dei super rof che vanno molto di moda .Iniziamo col dire che molto spesso chi ha acquistato questo motore ne è rimasto deluso , vediamo perché .

E’ un motore progettato per muovere meccaniche Marui , che è risaputo , sono meccaniche delicate e poco potenti con molle di fabbrica di circa 85 m/sec ed ingranaggi non rinforzati , ed anche sugli high cicle con dual sector le cose non sono cambiate difatti le potenze di uscita di queste asg sono modestissime , quindi un motore nato e progettato per non sopportare sforzi eccessivamente gravosi ed essere alimentato con batterie da 8,4/9,6 volts . Il motore in effetti non è male in fatto di prestazioni, dovrebbe essere un high speed con doti high torque, difatto lo è solo per meccaniche Marui, appena lo si usa per meccaniche più potenti o meglio per comprimere molle da 95 – 100 -110 m/sec con batterie dal 11,1 volts lipo , non dura molto e mostra tutti i suoi limiti. Difatti questo motore se sovra alimentato con batterie da 9,6 volts a 11,1 volts e per comprimere molle da 90 a 100 m/sec , esprime velocità di tutto rispetto, ma con conseguenze catastrofiche nel breve periodo , in tali usi .Sulla carcassa è riportato il nome del motore con la sua caratteristica .
Abbiamo già parlato per cosa è stato progettato, ma considerate le sue buone caratteristiche , spesso viene utilizzato per scopi differenti, francamente è un motore che userei al massimo con una molla sp 90 ,di sicuro diventa deleterio utilizzarlo con molle più potenti e con sovra voltaggi.
L’architettura costruttiva è tradizionalissima e direi arcaica ovvero ricalca il vecchio stile marui in fatto di motori , ma qualcosa di diverso questo motore ce l’ha e come ,di questo motore esiste la versione ad albero lungo , per quella ad albero corto non è mai visti in commercio (e non mi risulta sia stato prodotto anche in versione albero medio).
La carcassa contiene due magneti classici di buona forza( non al neodimio ) , la prolunga dell’albero nella versione ad albero lungo, è separata dalla carcassa in maniera classica e contiene all’interno una boccola di teflon (tal quale le vecchie versioni dei motori marui) . La carcassa dispone di 4 piccole finestrelle di aerazione che permettono una ottima ventilazione del rotore( in classico stile marui) , il fondello del motore realizzato in polimero è inserito e bloccato a pressione sulla carcassa mediante due alette di metallo ai lati della carcassa che lo tengono ben fermo sulla struttura e sinceramente per un motore che costa 60 e più euro non è una cosa normale, una siffatta chiusura del fondello impedisce normali operazioni di manutenzioni e pulizie, e per aprirlo oltre a sapere bene cosa fare, si può sempre rischiare di rompere qualcosa. Sul fondello in polimero troviamo i due portaspazzole,con relative molle , spazzole con cordoncini normali , lo stesso portaspazzole risulta avvitato alla struttura in polimero, l’innesto dei cavi di alimentazione è previsto con due attacchi maschi tipo mini fastom a baionetta.

Foto parte anteriore motore con il particolare delle finestre di aerazione:
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e la parte posteriore con il portaspazzole crimpato_
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Ma guardiamo dentro e scopriamo cosa c’è :
Il rotore di tipo tradizionale a cave dritte risulta ben bilanciato, il rotore è montato su due cuscinetti a sfera di eguali dimensioni, ovvero nella parte superiore del fondello è stato messo un cuscinetto delle stesse dimensioni del cuscinetto inferiore, e quindi ben più grosso dei normali motori, ovvero tutti i motori in circolazione che fino ad ora ho smontato , nel fondello portano un piccolo cuscinetto , e questa è la prima positiva novità. Nel modello albero lungo , nella prolunga albero è presente una boccola di teflon, e sinceramente qui potevano anche metterci una coppia di cuscinetti .
Ma la novità più importante la troviamo negli avvolgimenti , nelle cave rotore è presente un avvolgimento di buona sezione ,ed un secondo avvolgimento fatto di filo più sottile , si avete capito bene , due avvolgimenti sovrapposti. Gli stessi avvolgimeni non hanno le spire adeguatamente bloccate, e le stesse sono solo crimpate al collettore e non saldate ,tale da rendere molto leggero il rotore stesso.
Qui le foto del rotore e del particolare doppio avvolgimento:
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Foto in basso particolare del doppio avvolgimento crimpato.
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Questa particolarità denuncia il risparmio effettuato dal costruttore in sede di assemblaggio,ed è la causa più frequente di rotture e malfunzionamenti di questo motore. La prolunga dell’albero è realizzata in in una specie di metallo bianco lucido e non di alluminio o ottone . L’albero e relativo rotore sono ben spessorati , ma lo spessoramento è sicuramente migliorabile.Il pignone è di ottima qualità ben resistente e si accoppia perfettamente con tutti i tipi di ingranaggi conici in commercio.

Lo smontaggio del motore è rognoso , per prima cosa conviene estrarre il pignone ( di classica sezione a O )con l’apposito estrattore e rimuovere la prolunga copri albero , quindi per togliere il fondello , bisogna scollegare le mollette spingi spazzole, allentare le due viti del portaspazzole e poi armarsi di molta pazienza per allentare le due crimpature della carcassa che tengono bloccato il fondello . Prima di rimuovere il fondello conviene segnare sulla carcassa il polo positivo, altrimenti nel rimontaggio è facile metterlo in posizione differente e quindi avere le polarità invertite. Per allentare le crimpature, si ci deve ingegnare mediante una piccolo cacciavite piatto tipo orologiaio a mo di scalpello, cercando di inserirlo mediante martellatura leggera tra fondello in polimero e crimpatura metallica, finchè la crimpatura si allenta , quindi
mediante altro piccolo cacciavite, completare l’allentamento della crimpatura, facendo leva tra la crimpatura e la carcassa.
Analizziamo il doppio avvolgimento, a dirla tutta , tempo fa avevo sperimentato questa soluzione , sperando di ottenere dal motore velocità elevata e potenza sfruttando un avvolgimento con filo maggiorato con poche spire, che poi avevo completato con secondo avvolgimento sovrapposto con filo più sottile, che doveva (secondo la mia teoria), fungere da circuito di avviamento e quindi facilitare lo spunto , dare più coppia e rendere più reattivo il grilletto, dopo l’avviamento, sarebbe subentrato l’alto rof dato dall’avvolgimento maggiorato.Ripeto avevo fatto questa cosa, non sapendo che già la Marui lo avesse fatto sul suo EG 30000, ma a me le cose non funzionarono come speravo, il motore partiva male , e non raggiungeva grandi velocità ,ma soprattutto si rivelò fragile ed inaffidabile, e dopo poco si bruciò l’avvolgimento con filo sottile.
Su questo motore più o meno succede la stessa cosa, se utilizzato al di fuori del suo campo progettuale di utilizzo, fa la stessa fine,infatti il motore da me esaminato denunciava da parte del suo proprietario una scaduta delle prestazioni , e cosi era per dispersione del secondo avvolgimento.
Io monterei questo motore su Gear box anche con ingranaggi logicamente rinforzati,ma a rapporti standard ed ovviamente con dual sector , e con molle max 90 m/sec senza spessori sul guida molla, per non affaticare troppo il motore, ed alimentandolo con max 9,6 volts, ben sapendo a cosa si può andare incontro.
Pregi:
-se utilizzato nel suo campo previsto di utilizzo , grande affidabilità , se utilizzato fuori del suo campo di progettazione risulta sottodimensionato. Ottime le spazzole , ottime le sue prestazioni nel suo campo di utilizzo previsto. Ottimi i materiali utilizzati ed il suo livello di assemblaggio.
- cuscinetto di grosse dimensioni sul fondello
Difetti:
- come detto non ne ha di fabbrica, però possiamo tranquillamente dire che il prezzo è elevato (costa sopra i 60 euro ) in proporzione alle sue prestazioni, e del suo ristretto campo di utilizzo.
- difficoltà di manutenzione avendo un fondello molto difficile da aprire. Costruzione ed architettura progettuale sorpassata.
- ristretto campo di utilizzo, motore molto delicato , il doppio avvolgimento tende a perdere isolamento con scaduta delle prestazioni.
-utilizzo di una boccola di teflon nel copri albero, per un motore di tale costo ,sarebbe stato più auspicabile una classica coppia di microcuscinetti.
-coprialbero versione albero lungo, realizzato con metallo troppo debole.
-pignone debole, sembra si adatti bene solo ai conici Marui specifici serie High cycle.
In base alle caratteristiche espresse e nel suo campo di utilizzo progettuale lo giudico un buon motore, ma il giudizio non può essere positivo per un siffatto motore che di fatto non trova un ampio utilizzo su tutte le asg , in parole povere, non comprerei questo motore, in giro c’è sicuramente roba migliore.
E’ possibile fare un upgrade a questo motore, come modificare e migliorare il modo in cui sono bloccati gli avvolgimenti e favorire i travasi di corrente da collettore ad avvolgimenti.
Sul motore oggetto di foto , ho eseguito una serie di interventi di modifica per renderlo più affidabile e più perfomante, ovvero ho sostituito l’avvolgimento con uno di mia progettazione , modificato il collettore, dopo questi interventi il motore ha prestazioni migliori in termini di rof e prontezza al grilletto, tanto da renderlo usabile con affidabilità con alimentazioni fino a 11,1 volts con prestazioni addirittura superiori ad un G&P m120.