Per facilitare i lettori più indaffarati anticipo che di tratta di un simil AN-PEQ c.
Nei primi giorni di settembre, tramite la Confraternita dei Softgunner Curiosi (termine da me appena coniato), vengo in possesso di un'anonima scatoletta di cartone contenente uno strano aggeggio.
Pensavo di postare, a corredo, un pò di foto ma essendo poi andato a sbirciare sul sito del prodotto, ho apprezzato istruzioni (che a me mancavano) così ben fatte da far invidia a manuali tecnici di prodotti blasonati, per cui, da pigro non faccio e posto foto, lasciando agli interessati la visita al sito per la parte visiva e non solo
Cosa fa o promette di fare questo misterioso XG?
Ecco qui in sintesi:
1) Torcia ad altissima luminosità con possibilità di utilizzo a luce fissa, ad impulso, o udite, stroboscopica fissa o ad impulso
2) Laser rosso di puntamento
3) Tacca di mira con fibra ottica verde o luce lettura
L’XG realizzato in materiale plastico, è composto da un corpo centrale con forma cilindrico- ovaleggiante e da un remote control (pulsantiera) collegato via filo
Devo premettere che appena aperta la scatola, mi era parso più che un simil AN-PEQ, un trasmettitore per il LaserTag visto l’aspetto, cosa che ho manifestato anche al costruttore, nel corso della chiacchierata fatta e illustrata più avanti, il quale mi è parso farci un pensiero sopra.
Ma passiamo alla descrizione
CORPO CENTRALE
La prima cosa che si nota è il foro longitudinale che permette di montarlo coassialmente alla canna, fattore più che apprezzabile, sia per la riduzione degli ingombri (è noto a tutti che l'AN-PEQ va sopra o al massimo di fianco) che, come leggerete più avanti, per la facilità di collimare.
Sul fronte si notano 4 piccole lenti che proteggono ed amplificano 4 led a luce bianca ad alta luminosità, e l’alloggiamento di un laser rosso.
Sono inoltre presenti 4 viti di due differenti dimensione (perché?) che consentono lo smontaggio frontale del XG e l’estrazione dei componenti interni.
Da non professionista, osservo un assemblaggio di alto livello industriale delle schede elettroniche e, particolare non di poco conto, connessioni tramite connettori e non con terminali saldati.
Osservando l’XG dal lato bocca di fuoco, ai due estremi “dell’uovo” sono presenti due piccole slitte estraibili una contiene, in configurazione standard, la luce di lettura, inserendo invece un elemento, fornito a corredo (la classica “pinna”), otterremo una tacca di mira con punto verde illuminato (la classica “pinna”) fornito a corredo.
Ovviamente nel primo caso posizioneremo XG con tacca di lettura verso il basso e nell’altro all’opposto. Operazione semplicissima, staccando la parte frontale dal corpo fissato alla canna, come vedremo.
Per quanto riguarda l’altra slitta all’opposto presumo sia per l’utilizzo di altri accessori
Il corpo longitudinale del XG è composto da due sezioni trattenute insieme da due “mollette”
La prima sezione (lato corpo asg) è quella che viene fissata alla canna, grazie ad un sistema a 4 grani (viti) a croce con testa a brugola (chiave in dotazione)
Leggendo poi le istruzioni di montaggio in rete, scopro che i 4 rettangoli di plastica, presenti nella confezione, inseriti tra i grani e la canna impediscono danneggiamenti (rigature) alla canna stessa.
Che finezza!
Inoltre scopro che la regolazione fine dei grani, permette la collimazione (eh già, non ci avevo pensato !) della tacca di mira nonché del laser.
Separate le due sezioni, senza alcuna difficoltà, si accede al vano batterie del tipo AAA da 1,5 volt Ne servono due, le istruzioni consigliano l’uso di quelle al litio sia per durata che per luminosità, io ho usato due alcaline e già l’intensità luminosa mi ha impressionato.
Il dubbio, che ho avuto immediatamente nel separare le due sezioni, è stato nella possibile fragilità delle due mollette di tenuta, ma ho dovuto ricredermi testando più volte l’apertura e la chiusura.
Il materiale plastico da la sensazione di non essere “plasticaccia rigida” e ha delle caratteristiche di elasticità non comuni. Mi riprometto di testarlo in futuro in condizioni di bassa temperatura, avendo ormai ricevuto, da tempo, un netto divieto, da parte della consorte, per l’uso del freezer domestico nel corso dei miei esperimenti.
REMOTE CONTROL
Si tratta di una piccola tastiera di circa cm.2,5x8 circa (non ho a disposizione un metro!) unita al corpo centrale da un cavo di circa cm.20, al retro è già corredata di velcro m/f +adesivo per agevolare il fissaggio sul corpo asg.
Quattro pulsanti, adeguatamente rivestiti, la compongono, di cui uno in posizione sopraelevata, più facilmente individuabile, anche al tatto, con funzione on-off, inoltre se premuto in sequenza con quello torcia (vedi istruzioni) permette la triplice commutazione torcia fissa, impulso strobo, anche in questo caso ad impulso o continuativa
Tra i pulsanti, un quasi invisibile led rosso che permette di assicurarsi se l’XG è acceso o meno, anche se ho letto che dopo circa 2,5 ore l’XG si spegne da solo, ottimo per gli smemorati come me!
I tasti nella parte meno spessorata, o se preferite più bassa, sono rispettivamente dall’interno all’esterno l’accensione tacca mira/luce lettura, il laser e la torcia
Attenzione: il laser è sempre attivabile anche a XG spento, anche se non ne comprendo la ragione di by-passare l’interruttore generale
UTILIZZO
Non mi è stato ancora possibile l’utilizzo in campo, essendo prevalentemente un accessorio per uso notturno o ancor meglio in ambiente urbano
Le prove empiriche effettuate su ignari colleghi, soprattutto con la torcia strobo, mi ha portato a raccogliere un gran numero di imprecazioni relative ad una momentanea riduzione delle capacità visive! Quindi, pare, funzioni
Il grado di luminosità della torcia è ottimo
Scontato l’uso del laser che, presumo, nei limiti di legge, si vede molto bene anche in condizioni di luce diurna
Al momento,senza ancora effettuare la collimazione, l’ho montato sul mio M4 King Arms Troy, e si raccorda perfettamente con la rail copricanna esistente. Solo per ragioni estetiche, visto che anche l’occhio vuole la sua parte, solo staccare il connettore tra remote control e corpo per farlo passare in un foro del rail in modo che scompaia alla vista
CONCLUSIONI
Il prodotto, al primo impatto, mi aveva già positivamente impressionato
Ho visitato il sito è sono rimasto ulteriormente colpito dalla precisione e dal dettaglio, quasi maniacale, delle istruzioni.
L’attuale produzione prevede una versione nera, la mia, e la versione tan
Spinto da curiosità ho contattato l’azienda produttrice (vicino a Milano) ed ho fatto un’interessante chiacchierata con il titolare, inventore,ideatore e produttore: è un softgunner (come dubitarne?)che, folgorato da un fulmine mentre giocava sotto un temporale (quale altra logica spiegazione a tale folle idea?), ha impegnato il suo tempo libero degli ultimi 3 anni in questa idea, sfruttando le sue conoscenze nel mondo degli stampi, delle plastiche e dell’elettronica, ma soprattutto dopo avere “sputato sangue e denaro” è giunto a questo interessante, a parere mio, risultato.
Il prodotto è sicuramente innovativo e per certi versi geniale, poiché si presta a molteplici sviluppi ed future (a breve) implementazioni, partendo dal corpo base, così come mi ha illustrato l’ideatore del XG che, tra l’altro, ha in fase di avanzato sviluppo la versione per arma vera con luci multicolore, Led IR e altri ammennicoli da AN-PEQ professionale
Un altro aspetto, non trascurabile, è il fatto che l’XG non è un usa e getta come la maggior parte dei prodotti made in China, si ripara senza problemi visto che l’assistenza post-vendita ed i ricambi, anche per i più piccoli particolari, è assicurata, così almeno mi ha garantito il titolare.
Sono inoltre già stati previsti differenti accessori per l’adattamento sui vari modelli di asg.
Parliamo di costo, l’XG è venduto attualmente solo online dal loro sito a €.89,00 comprensivo di IVA (non so per le spese di spedizione) e se non lo avessi avuto per le mani, avrei esclamato:”Un po’ caro!”
Valutandolo, anche in confronto con altri accessori del genere (torce, led, ecc) ma nessuno simile ed avendolo esaminato attentamente, anche al suo interno, posso decisamente definire il prezzo, concorrenziale e sicuramente inferiore a quello che sarebbe stato se con marchio famoso
Infine, perché no, non dimentichiamo che è frutto dell’iniziativa imprenditoriale di un giovane italiano, che di questi tempi non è cosa da poco.
Il sito www.laserled.it
Ai mod la decisione se inserirlo nelle recensioni o meno