Dico la mia rispetto a quando iniziai nel 2004 (per poi smettere per circa 5 anni prima di riprendere).
Un tempo c'erano pochi club con tantissime persone.
Adesso invece spuntano club come i funghi. Club formati da amici che portano altri amici e fanno i primi anni in un buon numero per poi calare a numeri miseri miseri (6-10 persone), obbligati a cercare costantemente amichevoli per poter giocare. Lo dico perchè ci sono dentro. Siamo pochi e se non organizziamo amichevoli restiamo a casa.
Però... però c'è un'altra cosa da dire. Rispetto a una decina di anni fa il soft air si è trasformato e ognuno ha seguito il suo ideale di gioco. Mettere sullo stesso campo un club con fenomeni da torneo con club che cerca mil sim credo l'amichevole finisca dopo 15 minuti.
Per esperienza posso dirti che comunque in 10...ti puoi benissimo divertire.....anzi puoi fare molte piu' partite!!!!Adesso invece spuntano club come i funghi. Club formati da amici che portano altri amici e fanno i primi anni in un buon numero per poi calare a numeri miseri miseri (6-10 persone), obbligati a cercare costantemente amichevoli per poter giocare. Lo dico perchè ci sono dentro. Siamo pochi e se non organizziamo amichevoli restiamo a casa.![]()
all'inizio anche io ero in un club di 8 persone e ci si divertiva (ovviamente utilizzando una piccola parte del campo che avevamo a disposizione), anche se tendenzialmente andavamo ospiti da altri club
Mi accodo a chi parla di turnover generazionale:
Purtroppo molti giocatori "di ieri" (me compreso) con 10, 15 o più anni di attività sono ovviamente invecchiati e tra figli, matrimoni e magari monotonia si è un pò persa la voglia.
Io stesso non trovo il tempo (o la voglia) di giocare da ormai un anno e mezzo e sto pensando di svendere tutto...
Noi, o molti di noi, abbiamo fatto gavetta ed esperienze quando il softair era uno sport acerbo: abbiamo combattuto la diffidenza sociale, mediatica e spesso delle FF.OO., abbiamo vissuto i tempi dove esistevano solo i Marui e si possedeva una sola ASG perchè costavano 1-2 milioni di vecchie lire...
Oggi lo sdoganamento del softair e la massificazione del mercato hanno aperto -come si è già detto- a infinità di giocatori casual, spesso meno seri e meno motivati, e questo ha modificato notevolmente il panorama medio di gioco: qualcuno della vecchia generazione si è dato al milsim, mentre molti hanno preferito le arene e i campi privati mordi-e-fuggi, iniziative che spesso sono figlie un pò della necessità di reinventarsi un lavoro e un pò dell'ambizione di chi il softair lo ha vissuto col romanticismo del ventennio scorso.
In un certo senso, il softair ha subito la sorte dei videogiochi: un'evoluzione causata dalla massificazione, che (purtroppo?) è consistita in una semplificazione e appiattimento sotto molti aspetti.
Eppure, finchè si riuscirà a organizzare almeno la domenica in 10 scapoli contro ammogliati, ci si riuscirà a divertire ancora![]()
Sei un disco rotto Fede ...
Hai detto bene, ognuno ha trovato la sua dimensione.
Il fatto che ci sia chi non spara a singolo con il tubo dell'aria che esce dall'impugnatura non lo rende migliore da chi lo interpreta secondo un regolamento piu' o meno complesso che cerca di avvicinarlo appena ad uno sport o chi si veste in modo perfetto pro-reenacting senza magari velleita' di sparare.
Potrebbe essere anche questo un motivo di rottura, sempre meno tolleranza da chi non spara pallini di plastica "in modo diverso".
Ultima modifica di sgheno; 25/09/2015 a 11:46
Allor confermi che anche il fattore snobbismo incide.