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BIO WARFARE: Blood Infection - 6/7 Giugno 2015 - MILANO
DeBriefing: Evento “BioWarfare: Blood Infection”, Milano, Sabato 6 e Domenica 7 Giugno 2015.
VALUTAZIONE COMPLESSIVA: 2/10
Saltando fra una pagina e l’altra su Facebook ci siamo imbattuti nella pagina “Urban AirSoft Italia” nella quale i ragazzi della “AirSoft Alliance”, nonché amministratori della pagina sopra citata, avevano proposto un evento intitolato “Bio Warfare” che si sarebbe tenuto la domenica del 7 Giugno 2015.
Questo evento è stato pubblicizzato come “il primo evento survivor/horror di Softair in Italia”, attirando ovviamente la nostra attenzione.
Sono state pubblicate delle foto del campo nel quale si sarebbe tenuto l’evento: vista esterna di TRE palazzoni, vista interna di alcuni “uffici” abbandonati nella quale sono ancora presenti tavoli, classificatori, sedie, tende, etc.
E’ stato inoltre pubblicato un video nella quale venivano illustrate alcune parti della giocata:
A. Ci hanno proposto un game nella quale ogni pattuglia avrebbe avuto un medico e uno scienziato, oltre che ai soldati;
B. Gli zombie sarebbero stati sparsi per la zona operativa e sarebbero dovuti esser truccati da dei MakeUp-Artist/truccatori professionisti (così definiti dal Club organizzatore);
C. All’interno degli edifici ci sarebbero stati degli elementi da recuperare, nascosti adeguatamente e circondati da zombie/infetti;
D. Tra gli zombie avremmo trovato anche degli scienziati-zombie con caratteristiche diverse dagli zombie normali che, se fermati secondo alcuni procedimenti che poi avremmo scoperto nel book, ci avrebbero dato informazioni aggiuntive.
Sentendo altri soci del nostro Club, abbiamo formato quindi una pattuglia di 6 operatori che sarebbero partiti in trasferta DALLA SARDEGNA a Milano per partecipare a questo evento che, date le foto pubblicate, i video e la pubblicità data all’evento hanno attirato la nostra attenzione.
Nello stesso periodo c’è stato inviato il Book con tutto il regolamento della partita.
Nel Book abbiamo scoperto varie cose aggiuntive, tra cui:
1. Per curare i colpiti da ASG avremmo avuto a disposizione delle fiale rosse (1 ogni soldato, 1 allo scienziato e 4 fiale al medico);
2. Per curare i colpiti da Zombie avremmo avuto a disposizione delle fiale verdi (2 fiale in mano solo allo scienziato, l’unico in grado di poter somministrare questo tipo di fiala verde!);
3. Tra gli zombie ci sarebbe stata la categoria degli “scienziati-zombie” riconoscibili grazie al camice. Somministrandogli una fiala verde grazie all’intervento del proprio scienziato di pattuglia, questo particolare zombie avrebbe dato informazioni chiave riguardanti la partita;
4. Sotto la sezione “Regole d’ingaggio”, c’era riportata la seguente frase: “Chiunque sia armato può usare le proprie ASG per fermare gli avversari e gli zombie […] Gli zombie devono essere colpiti solo mirando al corpo grosso (vita-busto-schiena-spalle) o alle gambe. E’ vietatissimo colpirli a testa-mani-braccia, se non per caso fortuito.” così da affermare che gli zombie sarebbero stati ingaggiabili, e di conseguenza (e ovviamente) avrebbero avuto gli occhiali di protezione da regolamento;
5. Nella sezione “Zombie e Medici”, c’era riportata inoltre questa frase: “Gli zombie possono corrervi incontro, nascondersi per farvi un’imboscata, accordarsi fra loro per ingannarvi…insomma, sono esseri intelligenti e spietati..ma ONESTI.”. (Ricordatevi bene questo punto per dopo.)
6. Il costo di partecipazione è di 180€ per ogni Team. Il costo comprende l’ingresso all’evento (durata indicativa 6h), pernotto in uno degli edifici della location (con elettricità e bagni fruibili) la sera del sabato. Per pernotto si intende l’ingresso dell’edificio, tende e sacchi a pelo per dormire dovranno essere portati autonomamente.
7. Sempre nel Book: “Per i Team interamente composti da membri tesserati di una regolare ASD ci sarà la possibilità con un sovrapprezzo di 50€ a Team, di giocare una partita notturna (illuminazione interna attiva, con possibilità di simulare zone di buio e zone semi illuminate) in uno degli edifici.”.
8. Nella sezione delle domande frequenti hanno inserito anche la seguente frase: “Le persone presenti dalle ore 17:00 potranno registrarsi all’evento e al game notturno. […] Non è possibile portare alimenti i all’interno della struttura in quanto ci sarà un servizio di Catering a pagamento. All’interno della struttura potrete portare l’acqua per la notte e per l’evento. Sarà possibile acquistare acqua supplementare nella struttura o all’esterno. Il servizio di Catering è suddiviso in due momenti differenti: la mattina e il pomeriggio.”.
Ci è stato successivamente detto che i vincitori della partita notturna che precede l’evento, avranno accesso ad informazioni segrete sull’evento della domenica.
E ora arriviamo al bello… (?)
Arriviamo il pomeriggio del Sabato 6 Giugno al campo per partecipare alla notturna, parcheggiamo nei sotterranei e saliamo per registrarci e salutare.
Dopo pochi minuti di chiacchierata saltano fuori già le prime discrepanze: non è presente nell’edificio l’acqua di scorta che avevano garantito nel Book. L’organizzazione ammette di aver detto che l’acqua corrente era presente nell’edificio, ma che NON ERA POTABILE. Tutto ciò viene detto dopo che, apparentemente, qualcuno aveva già provato bere. Eh vabbè.
Poco dopo uno degli organizzatori ci porta a fare un giro per l’edificio nella quale avveniva la registrazione, il palazzone centrale delle foto. Facciamo un giro e vediamo i famosi uffici visti nelle foto, con scrivanie, classificatori, sedie, etc…non ci sembra vero, saranno tutti così i palazzoni? MA ANCHE NO!
Gli altri due palazzoni nelle quali si sarebbero tenute la partita notturna e quella dell’evento sono composte di 6-7 piani COMPLETAMENTE VUOTI, senza alcun arredo abbandonato.
Ma quello STRANAMENTE nelle foto non era stato pubblicato, eh?
Tutto questo lo abbiamo scoperto alla giocata, quando ci siamo trovati a giocare in stanze completamente svuotate e prive di ripari.
Per la giocata notturna inoltre eravamo divisi in due grandi fazioni, attacco e difesa.
Per distinguerci? Assolutamente nulla! Dovevamo memorizzare più di 50 persone diverse, perché comprare un paio di nastri adesivi BLU e ROSSI da 1,50€ cad per fare due giri di scotch al braccio era troppo faticoso probabilmente.
(JUST A REMINDER: In un nostro evento abbiamo fascettato 150 operatori con 4 nastri colorati…e abbiamo segnalato anche mezzi e cartelli.)
Ed ecco che arriva l’orario di inizio partita della notturna e notiamo subito una cosa: NESSUNO DELL’ORGANIZZAZIONE HA PREDISPOSTO UNA ZONA PER LA PROVA CHRONI.
Chiediamo subito informazioni a riguardo: "Ma non la fate la prova Chroni? Si dovrebbe fare dato che siamo in tanti e bisogna verificare se sono tutti entro il Joule."
La risposta? "No, non c’è. Ci stiamo basando sulla fiducia di questi Club."
Risultato? ASG Over Joule che appena toccavano con un pallino le pareti si sentiva il rumore di uno sparachiodi…per darvi l’idea. (e abbiamo video di GoPro con suono a testimoniarlo)
STRANAMENTE la prova Chroni è stata fatta il giorno dopo, prima dell’inizio dell’evento domenicale, e indovinate un po’? Giocatori su giocatori che andavano via imprecando perché casualmente la loro ASG era Over Joule e non poteva essere utilizzata in gioco….ma la colpa, a loro dire, era del Chroni…non della loro ASG completamente fuori. Ma vabbè.
Come se non bastasse questa prova Chroni ha raggiunto l’utilità pari a ZERO quando abbiamo notato che nessuno, e dico NESSUNO, si era almeno preso la briga di mettere dei bollini adesivi o delle fascette per segnalare le ASG che erano state appena verificate e che potevano entrare in campo. Così, senza fascette e nient’altro, chiunque poteva cambiare l’ASG prima del Game, o fare qualche modifica veloce e riportarla Over prima della partita.
Anche qui ci siamo avvicinati a chiedere: "Ma non mettete nulla per segnalare le ASG già controllate per evitare che le modificano o le cambino?"
La riposta è stato un rumore di unghie sullo specchio e da “ehm..non potevamo..non..non le abbiamo.”. AH, ECCO.
E ripeto: quanto costava prendere delle fascette? Costo pari a zero, dopo le iscrizioni di 144 operatori (più i soldi di quelli che hanno partecipato alla notturna). DAI, SUVVIA.
Intanto, mentre c'era la prova Chroni, era iniziato il briefing pre-partita...e NESSUNO HA AVVISATO O DETTO QUALCOSA.
E poi: fai le due cose contemporaneamente in due luoghi diversi? Mah.
Inizia il game e ci viene ricordato, come nel Book, che non si ingaggia nelle scale e che se siamo molto vicini ad uno zombie di non sparargli ma gridare "Bang", ma SOLO se siamo davvero troppo vicini, altrimenti come da regolamento vale ciò che scritto nel Book. (vedi Punto 4, nell’elenco delle regole del Book scritte sopra)
Iniziamo a giocare e ci rendiamo già conto di una cosa, siamo tutti incolonnati con le altre pattuglie nemiche alle quali avremo dovuto sparare, ma siamo nelle scale pronti ad entrare.
Nessun arbitro a regolare le entrate dei Club per piano, in modo tale che sia possibile realmente un ingaggio fra le varie pattuglie (oltre che con gli zombie).
Entriamo in gioco e abbiamo dietro un altro Club che ci dice “Dai ragazzi, alleiamoci e non spariamoci”.
Effettivamente era l’unica cosa da fare sul momento dato che eravamo tutti nello stesso pianerottolo, bloccando altre pattuglie che volevano passare.
Cosa facevamo, gli sparavamo appena mettevano UN PIEDE sull’andito del piano davanti a noi a meno di 1mt? O perdevamo ulteriore tempo ad aspettare che avanzassero loro e si posizionassero per non farci uscire dall’UNICA porta presente da quel lato del palazzo? Chi decideva chi entrava prima nel piano dato che nelle scale non si ingaggiava (ed era giusto così)?Di certo non l’arbitro, dato che era inesistente.
In ogni piano dell’edificio la situazione si ripeteva: pattuglie in fila per entrare, o tutte su un piano che gridavano “Pattuglia Alleata” dato che era sovraffollato il piano e dovevamo tutti giocare. Degli arbitri manco l’ombra.
Altro problema gli zombie, che scarseggiavano, in alcuni piano nemmeno c’erano. Al massimo ne trovavi 2 o 3 (quando ti andava bene) in un piano su 6! Alcuni di loro erano SENZA OCCHIALI PROTETTIVI, quindi la situazione diventava anche pericolosa per loro stessi.
Alcune pattuglie si sono lamentate di aver beccato “zombie” fumando tranquillamente al loro passaggio, o addirittura facendosi i cavoli loro.
Inoltre ci siamo ritrovati più volte a sentirci dire “Eh, ma voi non dovete spararci, dovete gridare bang anche se siete da lontano!”. MA SERIAMENTE?
Tu mi stai dicendo che ci siamo portati le ASG e i pallini per gridare “Bang”? DAVVERO??
Da regolamento noi potevamo sparare in singolo da lontano e media distanza agli zombie, al “corpo grosso” come descritto nel Book, e SOLO da vicino o in caso di pericolo di gridare “Bang”.
Invece nulla da fare, gli “zombie” hanno deciso che 144 operatori in game non dovevano utilizzare le ASG per sparare, ma gridare “Bang” in giro per l’edificio.
Non ci credete? Abbiamo ore e ore di registrazione continue di GoPro nella quale si sentono più volte le parole “Bang” che un pallino sparato.
Anzi, forse le uniche volte che sentivate un pallino partire era per la noia di qualcuno che sparava a dei pezzi di cartone abbandonati…ma vabbè.
Altro problema accaduto con uno zombie: lo zombie seduto a terra facendo finta di essere morto. La nostra pattuglia si avvicina e, data la distanza ravvicinata, gli diciamo chiaro e tondo a meno di 2mt: “Guarda non ti spariamo perché siamo troppo vicini e ti farebbe male..ritieniti colpito, sei qui davanti a noi e lo stiamo facendo per gentilezza”.
Non appena passiamo indovinate un po’? Lo “zombie” si aggrappa ad uno di noi urlando di averci presi. Lì ci siamo fermati e abbiamo detto: “Ma scherzi? Te lo abbiamo detto meno di 5 minuti fa per farti una gentilezza, ci hai sentiti perfettamente e nonostante tutto ci attacchi?!”.
Il tipo continua a sostenere di avere ragione, facendoci perdere tempo inutilmente su un gesto di gentilezza che avevamo avuto nei suoi confronti dato che ci sembrava fuori luogo sparargli visto che c’eravamo solo noi, lui e un altro zombie dentro ad una stanza. Ma apparentemente dovevamo fregarcene, “pazzi noi” a credere di fare una gentilezza ad un ragazzo che sarebbe stato lì tutto il giorno a prendere pallini. Lanciata la fiala verde recuperiamo il nostro infetto e proseguiamo per evitare di perdere ulteriore tempo con gente che fa molto “il furbo”.
Altri simili problemi si sono ripetuti con gli zombie di altri piani, a partire da quelli senza occhiali che non potevano esser sparati, sino ad arrivare a quelli che, nonostante gridassimo “Bang” al nostro passaggio, si aggrappavano a noi urlando con la scusa “Eh, ma il nostro tempo di respawn è scaduto proprio ora che sei passato” (però fino a 1 secondo prima stavano tranquillamente ridendo e scherzando con altri zombie, o altro ancora).
Tra le varie belle modifiche del Book, ecco che SPARISCONO MAGICAMENTE gli "scienziati-zombie" che potevano darci informazioni chiave durante la partita. Non c'erano più. Esistevano solo gli zombie normali e stop.
E dalla partita notturna del giorno prima non avevamo nemmeno ricevuto le informazioni che ci sarebbero spettate secondo il Book, perchè apparentemente nessuno stava tenendo conto del punteggio delle fazioni. Nessun vincitore=nessuna informazione. GG.
Queste "belle scenette" non finiscono qui!
Infatti dopo qualche piano, le pattuglie che si erano alleate dato l’impossibilità di ingaggiare e l’assoluta mancanza di arbitri al piano, gridavano “Trovata!” o “Andiamo! Andiamo!” una volta che trovavano la cartelletta sul piano. Così facendo tutte le altre pattuglie sul piano sapevano già perfettamente in quale stanza ritrovare le cartelle, non controllando più minimamente le altre stanze, dato che andavano dirette in quella dalla quale usciva la pattuglia che aveva appena gridato di averla trovata ai suoi soldati.
Di lì a poco quella che era diventata una CACCIA AL TESORO, a causa dell’impossibilità di sparare agli zombie e di ingaggiare gli altri team, è diventata per intero una BUFFONATA COLOSSALE.
Bastava arrivare al piano, che vedevi uscire dalle stanze le pattuglie con i cartellini, e quindi sapevi già che la cartella da recuperare era là dentro e che sarebbe stato da cretini perdere tempo a verificare le altre stanze del piano.
E per non bastare, una volta che avevamo recuperato tutte le cartellette, ci viene dato un foglietto con una combinazione.
Chiediamo: "Ma dobbiamo andare nel palazzo centrale ora?"
Annuiscono e noi ci precipitiamo nella direzione del palazzo centrale. Non sapendo cosa ci sarebbe potuto capitare nel palazzo centrale, intravediamo una porta laterale aperta e decidiamo di entrare da lì. Una volta entrati troviamo solo la scrivania di quello dell’organizzazione con il tizio che scrive orari in una tabella.
Appena ci vedono ci dicono: "Ma da dove siete entrati?"
E noi: "Dalla porta laterale, era aperta."
Loro: "Eh, ma dovete entrare dalla porta principale o non è valido! C’ERA SCRITTO NEL BOOK."
Ora, cercherò di pubblicarvi in qualche modo il Book in modo tale che se c’è qualche bravo samaritano che ha il potere di segnalarci la parte del Book nel quale c’è esplicitamente scritto che nel palazzo centrale dovevamo inserire il codice NELLA PORTA PRINCIPALE,gli regaliamo una medaglia.
In NESSUNA delle 8 pagine di Book c’è scritto ciò.
Anzi, vi riporto esattamente cosa c’era scritto nella sezione “Scopo della Missione”: “I partecipanti alla missione avranno un unico obiettivo: raccogliere tutte le informazioni sparse per tre dei quattro blocchi atte a comporre la combinazione che darà accesso ad un area segreta della location (codice alfanumerico di 7 caratteri) senza la quale non sarà possibile terminare la missione.”
Ora ditemi, davvero, c’è scritto da qualche parte che il codice doveva essere inserito nella porta principale dell’edificio centrale? O forse sono stati così lungimiranti da scriverlo con l’inchiostro invisibile sul retro del Book? Chissà.
Ad ogni modo, nonostante avessimo il codice completo fra le mani e glielo stessimo facendo vedere, siamo riusciti dalla porta principale facendo passare davanti a noi altre 4-5 pattuglie che, se non ci avessero fermati inutilmente per questa cretinata quelli dell’organizzazione, sarebbero arrivate dopo di noi.
Ripassiamo dalla loro tanto amata porta principale, una nostra compagna di pattuglia si riavvicina e gli dice “Allora questo è il codice, vuoi davvero che rifaccia questa buffonata della porta che NON ERA scritta nel Book o cosa facciamo?!” e la risposta è stata: “Ma no, ormai figurati..non c’è bisogno!”…e beh, TANTO hai fatto passare altre pattuglie prima di noi, TANTO non ci hai fatto perdere inutilmente tempo, TANTO…….!!!
Consegnamo il codice e indovinate un po’? FINE DELL’EVENTO!
Pensavamo ci aspettasse almeno un ultimo ingaggio all’interno dell’UNICO palazzocon scrivanie, classificatori, etc che avevamo visto nelle foto di presentazione, MA NULLA.
FINE DEL GIOCO.
Abbiamo dato il codice, ci hanno messo l’orario di arrivo e stop.
E per terminare in bellezza: NIENTE CATERING!
Il catering non si è presentato, erano presenti due cornetti e stop. Siamo dovuti andare altrove a mangiare.
E i “Premi” per il primo, secondo e terzo classificato?
TRE POSTER UGUALI DELL’EVENTO.
WOW.
Una giocata che doveva concludersi in 6h indicative di game, è terminata per noi e per tanti altri club in poco meno di 3h. COMPLIMENTI.
AH! Non dimentichiamoci che noi e altre pattuglie abbiamo trovato all’ultimo piano di uno degli edifici: la roba da vestire, il set di siringhe e altra roba di un tossico che probabilmente abitava lì da un po’. Oltre che a dei bagni completamente cagati, con l’odore di m**** che riempiva i bagni.
E menomate che il posto è controllato e avevate dato uno sguardo..eh? Chissà cosa avremmo trovato se non l’aveste fatto, mi domando io!
O forse anche quello aveva a che fare col budget a disposizione?
Per concludere: luogo molto bello se utilizzato completamente, compreso l’edificio centrale. Organizzazione pessima, mirata molto probabilmente solo a racimolare soldi dai partecipanti e non alla buona riuscita di un evento pubblicizzato per quello che non è assolutamente stato.
Le “scuse” non sono state fatte sul campo, o a loro dire sono state dette “ad alcuni che hanno incontrato stradafacendo”, quando bastava una riunione a fine game per chiarire.
(Sempre se c’è qualcosa da chiarire, senza arrampicarsi sugli specchi esageratamente)
PS: Avevano fatto vedere nelle foto di presentazione della partita anche una zona del campo nella quale erano presenti delle casseforti. Voi le avete viste? Ah, neanche noi. Erano nella “zona proibita” del campo…però farle vedere nelle foto per pubblicizzare è giusto, vero?
Utilizzare foto di zone nelle quali non si poteva giocare li deve aver divertiti molto, abbiamo notato.
VALUTAZIONE FINALE: 2/10
Mai più.
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Dimenticavo: La cosa più bella? Che noi siamo venuti dalla Sardegna per partecipare a questo "super evento"...!
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Originariamente inviata da Fire
