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Discussione: 24h RETRIBUTION - 28-29 MARZO 2015 - COTTANELLO

  1. #11
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    Predefinito 24h RETRIBUTION - Cottanello - debriefing IX Incursori

    Inizio operazioni: 28/03 ore 13.00
    Termine operazioni: 29.03 ore 10.00 (circa)


    Inquadrati nella fazione Serba, alle 9.00 ci troviamo presso Cottanello, da cui veniamo trasferiti in autobus al punto di check-in (HQ Nato) dove sbrighiamo le pratiche amministrative, prima di essere trasferiti in fuoristrada all'HQ Serbo.
    Li montiamo il bivacco e ci prepariamo alle operazioni.


    Alle 13.00 riceviamo gli ordini del Comando Serbo: recon e demolizione di obiettivi sensibili Bosniaci ben all'interno del territorio ostile; la posizione e la quantità degli obiettivi non è nota ed il quadrante da perlustrare (circa 1kmq) è il più remoto (sud-ovest).


    ROE: con la Nato dobbiamo essere stealth e non ingaggiare se non per difenderci, con i Bosniaci fuoco libero.


    Alle 14.20 ci mettiamo in movimento: Pianifichiamo di entrare in territorio ostile dopo circa 3km di percorso su saliscendi collinare, cercando di aggirare li check point Nato, sulla nostra direttrice di movimento.
    Dopo circa 1h di marcia arriviamo in prossimità del check point Nato, che cerchiamo di aggirare sulla sinistra. Nonostante il tentativo veniamo individuati ed ingaggiati, evidentemente avevano previsto questa mossa, immediatamente ci defiliamo ancora più a sinistra salendo più in alto verso il bordo della zona operativa.
    Riusciamo a passare, ma il territorio diventa assai più impervio, e la fatica aumenta notevolmente.


    Proseguiamo verso il waypoint impostato, costeggiando lungo il declivio e decidendo di attraversare il confine nella zona più remota, al fine di evitare ulteriori contatti con la Nato. Così facendo ci portiamo però su un terreno decisamente molto scosceso, al limite del pericoloso.
    Esausti, dopo aver attraversato un fosso, rischiato i legamenti, e con la terra nelle mutande, entriamo nella nostra area d'intervento, in territorio ostile: sono le 17.00, finalmente cominciamo a fare sul serio, l'adrenalina sale, aumenta la concentrazione.


    Ci dividiamo in due squadre: una verso la rocca su per la collina in T02, gli altri in recon nell'area limitrofa.
    La salita sulla collina è veramente impegnativa, si avanza lentamente, ogni metro è una conquista, giunti in prossimità della Rocca, l'area viene perlustrata palmo a palmo, di obiettivi non c'è traccia: fatica sprecata.
    Nel mentre l'altra squadra, giunta a mezza costa, perlustra il territorio boschivo. Dalla posizione acquisita si riesce ad avere una buona visibilità sulla valle sottostante e la collina successiva.
    Finalmente un movimento, sull'altra collina, una pattuglia Bosniaca sta scendendo verso valle, sotto di noi.
    Ci cambiamo, comincia a fare freddo, il vento è di quelli bastardi, ma la pattuglia si avvicina, acceleriamo il passo, siamo in posizione sopraelevata, e non dobbiamo perdere il vantaggio tattico. Superato un dosso me li trovo di fronte, li cogliamo di sorpresa, comincia l'ingaggio. Lo scontro è intenso, i Bosniaci sono inchiodati, non ci vorrà molto per avere la meglio.


    Ci coordiniamo e dopo qualche tempo ci ricongiungiamo con l'altra squadra.
    Ormai è notte ed il freddo è pungente, ma nessuno ha voglia di tornare alla base, siamo in ballo.
    Chiediamo al comando la prossima missione, che con nostro raccapriccio consiste nel ritornare su T02: "li ci sono dei missili di sicuro.." dicono, inutile è stato rappresentargli che c'eravamo già stati, in più di giorno, non poteva esserci nulla, mentre ora è notte ed è piuttosto pericoloso avventurarsi su un pendio così ripido (soprattutto in discesa), ma questo era l'ordine, andava eseguito.
    Una squadra si lancia sul pendio all'assalto del misterioso obiettivo fantasma (missili a quanto pare), mentre gli altri rimangono a presidiare l'incrocio sottostante, dove erano passate diverse pattuglie ostili.
    Dopo aver perlustrato nuovamente la collina, giunge la conferma via radio che i fottutissimi missili si sono scordati di istallarli..., al comando qualcuno fa uso di stupefacenti .


    Ci ordinano di distruggere la postazione SAM in Viktor 11.
    Partiamo immediatamente, nel mezzo del percorso incappiamo in una pattuglia, Bosniaca, o meglio, loro incappano in noi. Stavamo allegramente discutendo sul percorso, quando ce li troviamo davanti in campo aperto, a 10 metri.... in fondo erano solo in 16, difficili da notare
    Lo scontro è violentissimo, loro sono in posizione di vantaggio oltre che il doppio in numero. In breve ci riorganizziamo e tentiamo un aggiramento, scade il tempo, sul campo rimaneva uno dei nostri e due dei loro.


    Aspettiamo il tempo da regolamento e rientriamo in gioco, dritti verso i SAM.
    Ci avviciniamo a delle luci, evidentemente l'obiettivo, che però nel mentre vengono spente.... ora è buio pesto e dobbiamo trovare la strada. Ci si muove lentamente e silenziosi: troviamo un sentiero, ma c'è una tecnica in mezzo, fari e motore spento. Non c'è modo di aggirare, ci avviciniamo con circospezione, armi puntate, nessuna reazione dal veicolo, non un rumore, sembra che il bosco si sia fermato a guardare la scena col fiato sospeso.
    Nel veicolo sono in due ma stanno dormendo... lascio un cyalume sulla macchina poi busso al vetro e saluto i passeggeri, l'espressione del loro viso da sola ripaga tutti gli sforzi fatti. Ma non è finita, avanziamo cauti in perlustrazione e ne eliminiamo altri 4 nel sonno, poi troviamo il SAM, lo demoliamo e ripartiamo: sicut nox silentes.


    Ormai stanchissimi puntiamo verso il campo base, ma ci sono ancora diversi km da fare, e bisogna attraversare il check point Nato, dove arriviamo durante un ingaggio. Sfruttando la confusione entriamo nel campo, ci apriamo la strada eliminando qualche resistenza Bosniaca tra le tende e sul sentiero del ritorno.
    Si torna a casa, la strada sembra non finire mai, ma le energie si purtroppo, ci tiene in piedi l'adrenalina.
    Sono le 03.00, 12h senza sosta, al campo si cerca di riposare un minimo, chi con un tè caldo, chi con il sacco a pelo, ma non è serata per dormire. Durante la notte subiamo almeno 3 attacchi di piccoli gruppi, ma che seminano il panico nel campo: scene surreali di gente in pigiama con l'M4, chi spara da dentro il sacco a pelo, chi prende a calci i compagni per farli svegliare, io che parto a razzo per killare 5 dei nostri... che cagnara .


    La mattina dopo la sveglia è alle 06.00, già si ventila un assalto nemico, ci disponiamo, e dopo un po' eccoli arrivare, in più ondate e da più fronti. Sono parecchi, la Nato interviene in nostro appoggio, si combatte strenuamente, tenda per tenda, alla fine li respingiamo, il campo è salvo.
    Verso le dieci comunicano la fine delle operazioni, ci si congratula, qualcuno scambia magliette ricordo con gli altri club, e si smobilita per il terzo tempo a pranzo tutti insieme.
    Complessivamente abbiamo percorso oltre 21km in 12h.


    Ci siamo divertiti, evento intenso e piacevole, clima sereno e goliardico, location perfetta, organizzazione migliorabile sul piano logistico e di coordinamento (sti missili sulla collina!!! ) ma nel complesso adeguata.
    Grazie agli organizzatori per l'enorme sforzo e impegno, ci prenotiamo subito per la prossima edizione .

  2. #12
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    ciao Jager_IX
    grazie per aver postato il vostro debrifing, ne faremo tesoro per migliorare il prossimo evento.

    P.S. mi ero già permesso di leggerlo sul vostro sito, lo so sono un po' manico su queste cose, ma dal leggere i debrifing si traggono tantissimi spunti.

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