Salve a tutti ragazzuoli cari..
Dato che prima di comprarla ho ampiamente cercato una sua recensione (non trovandola) ora che è arrivata da un paio di giorni, ho deciso di parlarne io.
Prima della review, spendiamo due parole sulla controparte reale.
La SIG sauer P226 è una pistola semiautomatica prodotta dalla Schweizerische Industrie Gesellschaft (attualmente Swiss Arms) in collaborazione con la Sauer, nel 1984.
964g di peso, calibro 9mm para, doppia azione, caricatore bifilare e così via.
Ma ora andiamo alla replica.
Acquistata da Safara per la modica cifra di 113 euro, anche se stranamente io avevo ordinato il modello E3, però sulla confezione il bollino riporta la generazione E2.. Ma occhei.
La scatola si presenta piuttosto spartana, questa volta non abbiamo neanche il beneficio del polistirolo, ma una copertura in cartone esterna e una confezione ancora in cartone interna.
Sull’esterno della confezione, una foto della replica in questione e alcune indicazioni.
Una volta aperta, abbiamo questo:
La confezione, apparte l’ovvio contenuto (pistola e caricatore bifilare da 24bb) contiene solamente un manuale da regalare a qualche bambino antipatico, nulla di più. Solamente una piccola bustina di pallini (non presente in foto per ovvi motivi di inutilità..)
Sono personalmente fissato con le SIG, e una volta tirata fuori volevo aspettarmi un grado di realismo davvero elevato per ritenermi soddisfatto.
E devo dire che non mi ha deluso neanche un pò!
Si presenta solida, pesante praticamente come la real version, colori davvero niente male, nessuna sbavatura..
La pistola presenta il classico pulsante di sgancio caricatore non ambidestro, tacche di mira con puntini bianchi per facilitare il puntamento ben visibili anche al buio, una slitta da 20mm per l’aggancio di eventuali laser e torce tattiche, la sicura (che ha solamente funzione di abbatticane) e il bolt catch subito dietro di essa.
Qui troviamo il primo ‘’problema’’ (messo tra virgolette perché è infine una str*****a, e si risolve con estrema facilità)
andando ad agire sulla sicura per abbattere il cane della replica, si fa perno sulle due astine in abs poste sul manico andandole a separare parzialmente, visto che non sono un pezzo unico..
Nessun logo originale purtroppo, ne sul manico ne sul caricatore, ad eccezione del ‘’9mm para’’) posto sul carrello. Potrebbe essere un problema per i più pignoli, ma personalmente data la qualità della replica, ho chiuso volentieri un occhio!
Ma attenzione, la WE produce la 226 in vari modelli. I loghi su questa non sono presenti, ma sulla versione NAVY (creata appositamente per i Seal) ci sono.
Ulteriore nota, la replica si presenta un pò piena di grasso e altre non precisamente identificate sostanze grasse sul carrello. Una bella pulita è consigliata.
ANDIAMO ALLA PROVA DI TIRO!
Premetto che avendo appena ricominciato con il softair, non mi sono ancora procurato un nuovo cronografo. Lo farò al più presto, ovviamente aggiornando la recensione.
Dunque, inizio con il precisare che il caricatore ha una autonomia davvero notevole, con una sola caricata di gas ho tirato quasi due caricatori interi, preciso ancora da 24bb l’uno.
Usata con pallini Guarder da 0,20g.
L’hop up fa un bel lavoro, il tiro è teso e preciso, oserei dire che è presente anche una sorta di rinculo (dovuto alla pesantezza del carrello e alla forza dello scarrellamento) davvero piacevole.
La replica è compatibile con i normali caricatori WE ma anche i Marui fungono bene.
Qui una foto insieme ad una fondina da cintura VEGA Holster..
E qui, una foto finale, affiancata al mio G&P M5 Ras Socom.
Dunque, ricapitolando ancora una volta:
-PRO
- Davvero una replica di ottima fattura.
- Prezzo quasi ‘’contenuto’’.
- Autonomia del caricatore notevole.
- Ancora una volta, bellezza estetica.
- Tiro teso e preciso, ottima arma di backup.
-CONTRO
- Contenuto della confezione scarnissimo.
- Piena zeppa di grasso appena acquistata.
- Leggerissimo gioco sulle astine paramano del manico.
A mio parere, consigliatissima. Per me prende un 8,5-9 su 10.