Ciao Massimo, ecco il Deb. scritto dalle "new entry" del nostro gruppo (come tradizione vuole)!
Ti ringrazio a nome di tutti, da quello che mi hanno raccontato e da come sono gasati ancora oggi, è stata un'esperienza che ricorderanno per molto tempo!
Debriefing a cura di Whip:
ATTENZIONE!
Questo non è un Deb.Anzi è iniziato con la stesura di un Deb bello preciso, schematico e professionale, ma poi come mi succede spesso, mi sono fatto prendere la mano e ne è scaturito un “racconto di vita vissuta”. Una storia vera, un’epopea a tratti tragicomica a cui potrei dare il seguente titolo:IL SIGNORE DEI CANALI
E così ha inizio… i nostri eroi si ritrovano in un orario poco consueto per il soft-air ordinario; alle 13.30 di sabato, aspettando l’ultimo ritardatario che si è accorto all’ ultimo minuto che per giocare con le nostre repliche servono i caricatori. Davanti ai miei occhi sei personaggi attendono trepidanti, un mix tra la compagnia dell’anello e l’armata Brancaleone.
Il viaggio comincia nella station wagon “da bravo padre di famiglia” del lillipuziano Jack, a cui va tutta la mia stima e il mio apprezzamento personale, ma che mi perde subito qualche punto mettendo a tutto volume canzonette da teenager in crisi premestruale (alanis morisette, miley cyrus, ecc…), mi giro e noto la barba di albe allungarsi a vista d’occhio.
Anche Jack se ne accorge e vi pone rimedio; hard heavy metal che fa tremare i finestrini e rimescola gli organi interni. Una via di mezzo no?
Fa niente anche perché Six si lancia in racconti della sua spensierata gioventù e ricorda che tra tracolli fisici e incidenti imbarazzanti ha provato anche lui ad essere un’atleta. Tanto, tanto tempo fa… probabilmente sente odore di faticaccia e mette le mani avanti!
Arriviamo.
Ci attende Thermal e procediamo con il briefing in cui non si risparmia di ricordarci più volte della pericolosità di un canale che taglia il campo.
La nostra missione consisteva nel trovare informazioni sulla posizione della dimora di un boss, recuperare un detonatore e una spy cam e farla saltare.
Semplice.
Si, come no…
Il briefing sottolinea solo l’importanza di recuperare alcune informazioni aggiuntive da un infiltrato.
Ci dirigiamo al punto di infiltrazione e in auto mi aumenta in modo incontrollato la salivazione, sto pregustando carne da controinterditore; Six, Jack e Mastro invece si danno alla filosofia, ponendosi domande esistenziali del tipo “cosa ci facciamo qui?” “ma chi ce l’ha fatto fare?” “forse era meglio darsi ai giochi in scatola”!
Alle 17:30 sotto una sottile pioggerella, l’oscurità ci avvolge lentamente e partiamo in leggero ritardo rispetto alla tabella di marcia, ma poco importa.
Il piano del Team Leader Nox prende forma e la pattuglia si divide. Albe - Jack - Six prendono una direzione mentre io, Nox, Pingu e Mastro un’altra.
Dopo un primo momento di sconcerto vedo il nostro cartografo Mastro armeggiare con la cartina alla ricerca del sentiero misterioso… spunta un dado a dodici facce… Mastro è fortunato, imbrocchiamo il sentiero giusto che ci porterà nell’area del primo OBJ, il CONTATTO.
Attraversiamo una strada sterrata quando dal nulla si materializzano 2 fari.
Avviso subito la pattuglia dietro di me e con un balzo felino riesco a ripiegare dietro un riparo vicino a Mastro e Nox. E Pingu? Era rimasto dalla parte sbagliata della strada e non è riuscito a compattarsi con noi. Poco male, l’auto passa e va.
Mastro fiuta la cartina, Nox ci guida come un amorevole cane da pastore, io apro la strada e Pingu è la mia ombra.
Il campo si snoda tra campi coltivati, canali, strade carrabili e macchie di vegetazione; l’attraversamento del canale più grande si deve fare su alcuni ponti. Naturalmente arrivati in prossimità del canale avvistiamo subito una pattuglia della controinterdizione in avvicinamento… ci nascondiamo, aspettiamo il momento propizio e usciamo… faccio 5 metri sulla strada quando si delineano i fari di un mezzo che procede verso la nostra direzione. Scattiamo indietro e torniamo a nasconderci dietro agli alberi. Passata l’auto Nox decide di cambiare programma e di attraversare il ponte in vista e non quello a cui puntavamo in pianificazione. Saggia decisione, ma c’è ancora la pattuglia che torna dal suo giro rovinandoci quasi la festa e facendomi riabbracciare il medesimo albero. Ci immobilizziamo per alcuni minuti. Scalpito, voglio muovermi. Nox da l’ok per l’azione, e io avverto tutti che non terrò un ritmo da castagnata con la parrocchia… si corre. Abbiamo calcolato il momento giusto, in un attimo siamo al sicuro dall’altra parte.
Arrivati a destinazione ci addentriamo nel grande cascinale abbandonato e li aspettiamo pazientemente che arrivi la pattuglia con l’informatore. Passano i minuti… Un’ora e più di attesa fermi sul posto e niente di niente.
Siamo stati troppo veloci ad arrivare qui, non se lo aspettavano, l’informatore non sta facendo il suo giro. Non ci piace, ma bisogna proseguire comunque, quindi gambe in spalla e procediamo verso l’altro OBJ, l”HQ” all’interno del quale dovrebbero esserci delle informazioni.
Procediamo sicuri verso l’HQ, che si rivela essere una cascina in mezzo ad un campo aperto; un sentiero di circa 80-100 mt completamente allo scoperto porta all’ingresso. C’è un’altra alternativa, una fila di alberi a cica 5 mt l’uno dall’altro che confina con una macchia di vegetazione molto fitta… ecco la via dice Nox. Ci appiattiamo scorgendo le torce che partono dalla casa in direzione del boschetto, (naturalmente l’unico punto in cui guardano…) esce una pattuglia e percorre circa 150 mt in campo scoperto, poi fa dietrofront e torna indietro. Troppo veloci. Il tempo a disposizione è troppo poco, bisogna essere veramente vicini per scattare dentro lo stabile, frugare in cerca delle informazioni e tornare al sicuro nell’ombra. Ci avviciniamo… lentamente… anche se da un lato siamo completamente scoperti… ci avviciniamo… sono a circa 40 mt dalla casa… sento odore di caffè… quando ad un certo punto 3 torce escono e si mettono a girare come trottole impazzite. Chiamo in radio e avverto del pericolo, siamo in vista, faccio un passo nella vegetazione e scompaio. Pingu è vicino, troppo vicino siamo dietro allo stesso alberello. Non saprei dire se il rumore è stato avvertito dalla contro o se era comunque loro intenzione scandagliare con le torce il piccolo limitare di bosco, fatto sta che si mettono a cercare come se ci fosse una pentola d’oro nascosta tra i cespugli, scorgono una figura e parte la raffica. Mastro colpito, anche Nox segue lo stesso destino mentre io mi muovo, ma la vegetazione è un disastro e la contro ci tiene a terra con raffiche brevi e continue. Sanno il fatto loro, aspettano e aspettano finchè chiamano la fine ingaggio dopo 20 minuti passati in un soffio.
Poco male, l’obj era perso in partenza essendo puramente da ricognire quindi anche se avessimo portato via qualche scalpo non sarebbe servito.Mestamente ci ricompattiamo e Mastro, da brava bussola umana, tira fuori la direzione per l’altro OBJ, il SECURITY FAIL dove dovremo recuperare il detonatore e alcune informazioni sui sistemi d’allarme. Procedo sicuro, arrivato al limitare di un campo… “di qui si passa” dico. Ultime parole famose, la piccola pozzanghera fangosa che avevo di fronte mi risucchia quasi tutta la gamba e mi ritrovo col sedere per terra. Maledetto canale. Che si fa? Si trova una nuova strada dice Nox. Vado avanti. Chiedo spazio. Sento praticamente l’alito di Pingu sul collo. E ciò non è cosa buona e giusta. La vegetazione si fa rada, precedo di 20 mt la pattuglia, faccio il mio lavoro, trovo l’obj che confina con i campi aperti (che novità…) e con niente popò di meno che la Dora Baltea!Avendo lasciato maschera e boccaglio negli altri pantaloni mi avvicino da terra per ricognire meglio mentre i miei 3 “companeros” si fanno un tè o una partita a chissà quale gioco di ruolo maledetto (c’è Mastro, posso solo immaginare il peggio).Arrivo a 30 mt.
Stupendo!
Ho piena visibilità e sono nascosto bene, l’unico problema è che i ragazzi della contro (ne conto 3) non hanno intenzione di muoversi… accendono un fuoco… spaccano legna… ridono e scherzano per quasi mezzora. Ho voglia di scaldarmi anche io intorno al fuoco e magari grigliare una salamella.Tutto ad un tratto mi accorgo di un impercettibile striscia di cespugli a circa 15 – 20 mt da me.
Chiamo Nox e lo avviso che tenterò di avvicinarmi perchè ho una brutta sensazione…
Infatti appena arrivo a ridosso del verde si apre un canale molto profondo e largo circa un metro / un metro e mezzo.
Chiamo Nox e lo avverto, aggiungo anche che posso saltarlo ma lui mi blocca subito: “Whip ma sei fuori? Io sono vecchio, Mastro ha l’artrite, e se Pingu ci casca dentro Roz non me lo perdona!”.
Capito.
Torno indietro e ci mettiamo a fare un bel giro tra campi melmosi per prendere l’obj dal lato EST.
Trovo una bella striscia di terra che funge da riparo a circa 15-20 mt dalla costruzione.
Restiamo fermi, aspettiamo che venga il momento e quando il TL ci dà il “GO” in un secondo sono dentro, Pingu mi segue con precise istruzioni: a lui il detonatore, a me invece toccherà grufolare come un cane da tartufo per trovare la altre informazioni. Procedo stando attento alle eventuali trappole paventate nel book, sono al tavolo e mi vedo una fila di microchip contrassegnati da numeri… essendo la pattuglia n°1 di 12 prendo il pezzo e lo consegno a Pingu, poi mi dedico all’arte fotografica e scannerizzo tutti i documenti che trovo: Planimetria della FREEDOM HOUSE (nostro obiettivo principale) più tutte le info su sistemi di allarme di varia natura. Mi dirigo sicuro e veloce verso il resto della mia pattuglia, sento i passi di Pingu che mi segue.
Nox mi attende con lo sguardo di un bambino la mattina di natale ; “avete tutto?” - “Abbiamo tutto” ripeto. “Ok, muoviamoci!”
Seguo Nox nell’ombra e sfuggiamo dalla portata delle torce nemiche.
Sorrido, uno sguardo d’intesa con Mastro, poi al nostro TL.
Riprendiamo.
Arriviamo a 150 mt dall’HQ.
Idea geniale.
Invece che passare dal campo semiaperto a 20 metri dal sentiero dove passa la contro “facciamo il giro dietro”.
Avendo visto una tubazione di un acquedotto passare vicino alla casa possiamo tentare quella via, che passa proprio dentro alla macchia di vegetazione dove abbiamo avuto il primo scontro.
La legge di Murphy recita :“ciò che può andare storto, andrà storto” difatti arriviamo in prossimità della tubazione ma la vegetazione non ci consente di arrivare alla casa.
Dannazione siamo a 30 metri dall’obj, ma non possiamo procedere in linea retta.
E passare sotto la tubazione?Vedo dall’altra parte un bel campo aperto… ci provo… ma finisco ancora con la gamba dentro un canale reso invisibile dai fitti cespugli.
Non si passa.
Non ci resta che tagliare per la macchia e rispuntare fuori da dove abbiamo tentato il primo approccio.
Più facile a dirsi che a farsi… la macchia si rivela un garbuglio di rovi impenetrabile anche solo per quei pochi metri che ci separano dal vialetto alberato.
Ci tocca fare un giro assurdo nel quale mi improvviso boscaiolo e dove passo io, passa la squadra, ma non senza una certa difficoltà e dispendio di energie. In più comincia a piovere più forte e l’ottima visibilità di cui abbiamo goduto fino a quel momento si affievolisce sempre più!Giriamo per una trentina di minuti per ritrovarci esattamente dove eravamo all’inizio della faccenda. Ci acquattiamo e aspettiamo di capire i turni della contro interdizione… e qui viene il bello; prima escono 6 persone, ma a circa metà sentiero vengono raggiunti da un’auto che procede in direzione opposta. L’auto si ferma un attimo poi procede verso la casa. L’obj non è sguarnito quindi… La pattuglia si fa un giretto di 10/15 minuti e torna, poi dopo 40 minuti escono 3 luci dalla casa e si dirigono verso la fine del sentiero dove sono parcheggiate delle auto. Sono vicini, troppo vicini… sia a noi sia alla casa. Rimangono in zona un quarto d’ora circa poi tornano da dove sono venuti. Dopo 15 minuti esce nuovamente una grande pattuglia di circa 6/7 persone. È la nostra occasione. Ci provo, vado dentro, gli altri resteranno fuori a proteggermi. Mi mangio i 100 metri di distanza dalla casa in un attimo non facendo scricchiolare neanche una foglia, Nox mi avverte che Pingu arriverà dietro di me. Non mi fermo, procedo, ce la posso fare se non devo aspettare nessuno. Arrivo a ridosso della casa, c’è una luce che punta in direzione del sentiero, ma c’è anche un palo della luce che crea un cono d’ombra perfetto… è mio. Arrivo a 2 metri da una scalinata che scende all’interno della casa, mi affaccio e qui trovo il sorpresone di natale in anticipo… 6 persone tutte in assetto intorno ad un tavolo che parlottano in tranquillità… Ma che cazz… non ho il tempo di fare niente, spunta da dietro la casa una torcia, è a 4 metri da me al massimo, io sono ancora nel cono d’ombra ma non posso spostarmi, i riflessi mi fanno alzare il fucile, ma lo riabbasso subito, non ha senso. Decido di farmi riconoscere e spunto a 2 metri dalla sentinella che non capisce che sono un intenditore, ma quando gli spiego come è andata avvisa gli altri che salgono le scale velocemente con le repliche in mano. “Fermi tutti” dico io, faccio arrivare gli altri (che sono a pochi metri da me) evitando probabilmente un ingaggio inutile quanto inatteso. Ci dicono che sono il rimpiazzo della pattuglia che è uscita prima. Vabbè non ho voglia di spiegare o farmi spiegare il perché o il percome , prendiamo la busta ZULU e usciamo da li.
HQ bocciato.
Nox intanto sente i tre disperati che abbiamo abbandonato al loro destino all’inizio dell’avventura e concordiamo un punto di ritrovo.
Dopo l’ennesimo attraversamento di un pantano sterminato che appesantisce gli scarponi, giungo in vista di tre loschi figuri.
Un flash mi passa per la mente; ho di fronte l’equivalente in marpat di Gandalf , Legolas e Frodo Baggins…
La compagnia dell’anello si è riformata.
In più sono riusciti ad ottenere informazioni importanti anche se incomplete sulla posizione del nostro Obj finale.
In più ci avvertono che dobbiamo anche recuperare” dell’attrezzatura necessaria per la missione” in un zona non meglio precisata “ad ovest di un CENTRO ITTICO”.
Prima di potermi rendere conto di ciò che significa mi accorgo che il microfono della mia radio mi ha lasciato.
Sono muto.
Che cavolo ci sto a fare davanti alla pattuglia se non posso riferire niente?
Albe fa la strada e io mi porto dietro di lui e così ci ritroviamo a gironzolare per i sentieri alla volta di un piccolo stabile che Six identifica come il centro ittico. Arriviamo. Per parecchio tempo scandagliamo l’area senza trovare niente. Provo a vedere se la porta del piccolo stabile è aperta… lo è!
Entro e con una fioca lucina rossa passo in rassegna l’interno: tavoloni, sedie e una pigna di riviste “CONFIDENZE” tra cui spicca in copertina l’intervista esclusiva con Laura Morante… Ma che diavolo di centro ittico è questo?
Six torna sulla mappa, e trova un’area sospetta.
Non riesce a darle una definizione… è un po’ lontana… che si fa?
Si va.
Arriviamo dopo un peregrinare tranquillo, ormai la stanchezza e i km si fanno sentire.
Cerchiamo.
Niente.
Abbiamo perso parecchio tempo per niente… e adesso? (Al termine del game ci è stato spiegato che la coordinata del centro ittico (o info point) che doveva essere fissa su un tavolo era stata portata via da qualcuno e quando siamo arrivati noi, i soliti fortunati, non era presente. La conferma di ciò è avvenuta confrontando la nostra fotografia del tavolo incriminato con quella di un altro team).
Procediamo alla conquista dell’OBJ principale (la casa del boss da minare) comunque.
Altri km da percorrere… ormai neanche le mie “bombe alla caffeina”, gentilmente distribuite a tutti, servono più… ma comunque vedo Mastro che se ne butta giù una con avidità, come se non ci fosse un domani.
Seguiamo l’istinto di Six che con mezza coordinata, un piccolo indizio e tanto intuito riesce a individuare il possibile luogo dell’OBJ… un santuario.
A circa 200 metri dall’obiettivo prendiamo un piccolissimo sentiero in salita molto sdrucciolevole, mentre la pioggia comincia a farsi sentire.
Albe mi è davanti, solo di pochi passi… si comincia ad intravedere qualcosa nella nebbia che si è alzata… piccole costruzioni con delle croci alle loro sommità…
“Ragazzi ma siamo entrati in un cimitero….” Dice Albe!
In lontananza un cane ulula… la nebbiolina che si alza da terreno rende tutta l’atmosfera simile ad un film di Romero!
Io , Albe e Jack procediamo con l’avvicinamento. Troviamo subito la tenda della contro interdizione ed esaminiamo le possibile direzioni di avvicinamento.
La tenda si anima, ne escono delle torce che si avviano verso il sentiero principale.
Cogliamo al volo l’occasione, io e Mastro ci dirigiamo con passo felpato verso una luce che proviene dalla tenda.
Bingo!
È la bomba!
La armiamo e torniamo dagli altri.
Missione compiuta!
Scivoliamo via nella notte dalla direzione di arrivo.
Sono le 5:15, ormai siamo tutti con il TL, non c’è tempo di fare i due ObJ combat che avevamo riservato per ultimi.
Rischiamo di non arrivare in tempo all’esfiltrazione che termina alle 7:00.
Ci avviamo.
Esfiltriamo alle 6:30 circa, è finita.
Non ci resta che cambiarci sotto la pioggia e sfoggiare i fisici da giocatori di boardgame (solo di alcuni di noi…) alla luce dei fari delle auto parcheggiate, e salutare il team che ha esfiltrato prima di noi.
È davvero finita.
Ci rimane solo una breve pennichella in auto prima del de briefing e dell’ingestione di un caffè caldo che ritempra lo spirito e il corpo.
I 26 km percorsi si avvertono un po’ nelle gambe, ma siamo soddisfatti, ci salutiamo e c’è il tempo di darsi appuntamento al prossimo evento che si terrà a “Vergate sul Membro” in una data ancora non meglio nota, ma ciò che è sicuro è che saremo ancora pronti ed entusiasti nell’affrontare ogni nuova sfida che ci attenderà!
Debriefing a cura di Albe:
La nostra pianificazione prevedeva l'immediata divisione del nostro team (Zulu) in due brick:Team Zulu Alpha, composto da Whip, Pingu, Nox (TL) e Mastro: compito di svolgere gli obj HQ e Security FailTeam Zulu Bravo composto da Albe, Six e Jack (TL): compito di reperire le info presso la Tomba del Talebano.
I due brick avrebbero poi dovuto stabilire un punto di rendez-vous, raggrupparsi e procedere allo svolgimento dell'obiettivo Freedom House da noi identificato come obiettivo primario.
Successivamente ci saremmo diretti verso Bustamante e Conti Loschi.
Ore 16.00, Briefing: riceviamo dalla DE le ultime info sulla missione. Il nostro piano non cambia, l'obiettivo Informatore, la cui coordinata ci viene consegnata in busta, viene affidato al Team Alpha.
Ore 17.20, Infiltrazione: ci infiltriamo nella AO suddivisi come precedentemente detto, a me viene affidato il compito dello scout. Il cartografo Six mi dirige immediatamente verso W e dopo alcune piccole deviazioni e qualche centinaio di metri pieghiamo verso S in direzione obj.A circa 250 mt notiamo tuttavia segni di pneumatici nel fango e luci di torce in lontananza. Il TL Jack prende quindi la decisione di imboccare un altro sentiero verso W per poi procedere nuovamente in direzione S.
Ore 19.00, Tomba del Talebano: ormai vicino alla meta, incontriamo nuovamente la contro in pattuglia ma questa volta è molto più vicina. Ci nascondiamo nel bosco alle nostre ore 03 ed attendiamo 15 min circa. Una volta sicuri di non poter essere scoperti ci rimettiamo in marcia ma dopo pochi metri vediamo di nuovo torce. Ci nascondiamo.Facciamo il punto, la nostra posizione è a circa 250 mt a SW dell'obiettivo. La contro ci impedisce di procedere allo scoperto, decidiamo dunque di muoverci occultati all'interno del bosco in direzione NE.L'avvicinamento è lento e cauto a causa della tipologia di terreno e della vicinanza delle pattuglie di contro, ma dopo circa un'ora di osservazione riusciamo a capire che la finestra utile per raggiungere l'obiettivo dura circa 10-15 min.Alla prima buona opportunità scattiamo, imbocchiamo il sentiero a passo sostenuto e dopo poco vediamo distintamente un edificio ben illuminato. Mi avvicino con cautela, l'area risulta libera, ed appese ad un filo vedo le buste contenenti le info che cerchiamo. Recuperiamo quella recante il codice Zulu e ritorniamo sui nostri passi con la stessa velocità.
Ore 20.30, Pausa: ripercorriamo il percorso dell'andata passo per passo fino quasi al punto di infiltrazione, troviamo un luogo adatto e ci fermiamo. Il gps di Six segna già 5 km. Apriamo la busta, le informazioni contenute in essa sono Mapdatum e parte della coordinata dell'obj Freedom House. Mentre mangiamo qualcosa Jack si mette in comunicazione con Nox ma le notizie che riceviamo non sono ottime: il Team Alpha ha aspettato per circa 90 minuti l'informatore alla coordinata stabilita senza tuttavia vederne traccia. Hanno deciso quindi di muovere verso HQ ma sono stati scoperti dalla contro.Il piano cambia: Alpha si dirigerà verso Security Fail, mentre Bravo si occuperà dell'informatore.
Ore 21.00: ci rimettiamo in marcia, la rotta prevede grosso modo un movimento verso E per poi piegare a N, attraversare il ponte sul naviglio e raggiungere l'obiettivo. Tuttavia un sentiero segnato in cartina ma non presente, o troppo piccolo per essere notato di notte, ci costringe ad una lunga e faticosa deviazione.Siamo in vista di una strada asfaltata ed alcune FIR ci fanno rallentare. Cogliamo un'occasione buona per imboccare la strada che porta al ponte. Il livello di attenzione è alto perchè sappiamo sin dal briefing con la DE che i ponti sul naviglio potrebbero essere presidiati. Ma la fortuna è dalla nostra e mi ritrovo sul ponte senza accorgermene.. Cominciamo a correre. Dopo qualche centinaio di metri raggiungiamo finalmente la coordinata.
Ore 23.00, Informatore: il luogo dell'incontro è un edificio in rovina. Attendiamo una ventina di minuti e vediamo una macchina imboccare il sentiero carrabile da cui siamo arrivati. Ci nascondiamo dietro a ciò che rimane di una parete, il veicolo si ferma esattamente dall'altra parte. Sentiamo la portiera aprirsi ed una donna dire ai compagni "Mi allontato due minuti", siamo sicuri sia lei il nostro contatto.Purtroppo la nostra estrema vicinanza ai fanali della macchina non ci permette di muoverci, ma Six è in posizione tale da vedere il luogo in cui la ragazza si è fermata. Lasciamo andar via la pattuglia e ci riorganizziamo in modo da non farci cogliere di nuovo impreparati. Dopo qualche minuto la pattuglia si ripresenta, questa volta a piedi e arrivando da un'altra strada. Io mi nascondo dietro un muro abbastanza grande da coprirmi per intero, fiancheggiante il sentiero. Il contatto si ferma prima di raggiungere la mia posizione ed il resto della pattuglia procede sorpassandomi e girando l'angolo dell'edificio che si trova poco distante.Colgo l'occasione ed esco dalla mia copertura, raggiungo il contatto il quale mi da utili info per voce ed un promemoria scritto in busta. Ritorno alla mia precedente posizione, attendiamo che la contro si allontani e ci muoviamo in direzione E.
Ore 00.00, Pausa: ci fermiamo in un'area boscosa non distante da HQ e ci mettiamo in contatto con Alpha. Hanno conseguito con successo Security Fail e sono in procinto di recuperare le info presso HQ, stabiliamo quindi un successivo punto di rendez-vous sulla nostra posizione. Mentre attendiamo apriamo la busta consegnataci dal contatto: contiene informazioni su come recuperare del materiale utile per lo svolgimento della missione e una frase criptata che dovrebbe svelare il punto esatto dove piazzare tale materiale. La frase è "Gesù condannato a morte".A questo punto Six ha un'intuizione geniale: precedentemente avevamo già dato un'occhiata alla possibile posizione di Freedom House tramite le informazioni reperite alla Tomba. Avevamo identificato una cascina ed un santuario come punti d'interesse, e quest'ultimo, dopo aver letto la frase con riferimento religioso, sembrava il più papabile (giusto per rimanere in tema). Six ci fa notare che "Gesù condannato a morte" è il nome di una stazione della via crucis, e che sulla mappa, proprio vicino al santuario, è per l'appunto segnata la via crucis. Ovviamente avremo assoluta conferma dopo l'arrivo di Alpha con la parte di coordinata mancante.
Ore 01.00: arrivano i nostri compagni e con loro la pioggia. Hanno le info mancanti, a parte una: la coordinata di Info Point. Presumiamo dunque che si trovi nelle vicinanze, facciamo supposizioni, calcoli battiamo chilometri di sentieri ma non troviamo nulla. Il tempo è passato in fretta e si è fatto tardi, il TL Nox decide di proseguire la missione.Ormai la stanchezza si fa sentire, e ci aspetta una dura marcia sino a Freedom House. Marcia che risulta lenta e faticosa, con molte salite, la pioggia batte forte ora, ripercorriamo il tragitto di andata che ci aveva portato dalla grande area boschiva a S della AO, luogo della nostra attuale destinazione, alla zona N, prevalentemente pianeggiante e coltivata.
Ore 04.00, Freedom House: ci troviamo di fronte ad una piccola scaletta in pietra, muro a sinistra e recinzione a destra, si può passare solo in colonna. Io sono il primo, e alla fine della salita trovo un quadro surreale. La nebbia avvolge le cappelle della via crucis, di fronte alle quali si erge un grande santuario.Dobbiamo pulire l'area, copriamo ogni angolo dell'edificio principale e di tutto il perimetro. Ci si ripara dietro le cappelle o le colonne del portico frontale della chiesa. Sul lato N della stessa c'è una grossa scalinata che scende di sei o sette metri alla fine della quale vediamo una tenda ben illuminata con alcuni uomini a presidiarla... Sicuramente il luogo dove è conservata la bomba, sulla quale dobbiamo piazzare il detonatore recuperato su HQ.Attendiamo qualche minuto e finalmente la contro si allontana. Whip e Mastro si avventano sulla tenda, vi entrano, collocano il detonatore e rientrano. Ripercorriamo la piccola scala che ci ha portato sino a lì. Ormai è tardi, decidiamo di comune accordo di esfiltrare e quindi di abortire gli obj Bustamante e Conti Loschi.
Ore 06.30, Esfiltrazione.
Ore 06.35, Pennichella.
Ore 07.30, Colazione: gradita colazione al ristorante utilizzato come appoggio, scambio di saluti e chiacchierate con i ragazzi della DE e delle altre pattuglie di interdizione.
Ore 08.30, Partenza: ci apprestiamo a partire alla volta della ridente cittadina di Saronno.
Ultima modifica di Rozzilla; 05/12/2014 a 19:16
Grande Tolkien !!!
Possiamo prendere spunto per una nuova trilogia !!
Vi siete fatti una bella passeggiata e fortunatamente il tempo è stato accettabile
E stato bello rivedervi sopratutto senza il vostro boss Roz.
Un abbraccio e grazie 1000 !!
Prima di tutto scusate il ritardo.
Ciao a tutti!
Mi presento, sono Mich, capo squadra della pattuglia della 17ma Rangers che ha partecipato al “Freedom House”. Inizio ringraziando tutti dell’Organizzazione per averci dato la possibilità di divertirci durante questa nottata un po’ umida!!
Anche se la giocata, per noi, si proponeva come un’amichevole di allenamento, e quindi non come tappa di campionato, ci siamo divertiti veramente tanto! La contro-interdizione è stata ottima, giusta negli obiettivi Combat e ha mantenuto alla perfezione i tempi sulle Recon.
La nostra missione è andata buon fine portando a termine tutti e otto gli obiettivi.
Come da pianificazione, abbiamo puntato per primi ai due obiettivi primari, che consistevano nell’eliminazione del Generale e all’interrogatorio del Banchiere. Completati questi due obbiettivi è iniziata la seconda fase della missione, nella quale abbiamo improntato un comportamento del tutto stealth.
La notte e la pioggia ha reso tutto molto spettrale e ci siamo immersi in una nottata spettacolare tra campi e canali! Avendo portato a termine i primi due obiettivi alla grande, ci siamo imposti di voler andare bene fino in fondo dando massima importanza a mantenere un basso profilo al costo di saltare un obiettivo se considerato troppo caldo.
E così, completamente al buio ed evitando ogni strada ci dirigiamo verso l’obiettivo più vicino. Recuperiamo così la prima parte di una coordinata e procediamo verso uno dei ponti che permettevano il passaggio dall’altra parte del “naviglio”. Convinti di un presidio o di un pattugliamento ferreo, prendiamo tempo ad osservare prima di attraversare. La via era libera e noi passiamo in fretta, diretti al luogo del contatto con l’infiltrato.
Sfortunatamente una serie d’acquitrini e canali fluviali ci fanno deviare verso un possibile ingaggio, perciò preferisco ripiegare tornando sui nostri passi e decido di arginare gli acquitrini dall’altro lato portandoci in direzione dell’obiettivo “HQ”. Non ci tiriamo indietro e ci mettiamo ad osservare la pattuglia dell’obiettivo.
Studiati i tempi, entriamo, recuperiamo il materiale e filiamo via diretti nuovamente al contatto. Qui decido di dividere la pattugli. Topo con i suoi, procede per appostarsi al contatto. Io con la mia meta, muovo verso l’obiettivo “Security Fail”. Qui Incontro più pattuglie d’Interdizione intente nell’OBJ. Nel frattempo Topo recupera le Info al contatto, le quali danno indizi su alcuni obiettivi tra cui il fatto che all’Obj “Secury Fail” Le pattuglie di Contro sia molto larghe con i tempi. Questo mi fa presumere che le pattuglie di interdizione si muovano libere perché la contro sia ben lontana.. Dopo aver atteso un paio di pattuglie avvicendarsi all’interno decido di muovermi e recuperare il materiale in fretta.
Non appena una squadra di interdizione esce, ci facciamo avanti, ci avviciniamo da dietro, attraversiamo il campo, arriviamo alla tenda e non appena giriamo l’angolo scopriamo un grande quantità di materiale. Fotografiamo tutto e recuperiamo delle coordinate, la planimetria della casa di El Pube e il detonatore per la bomba. Esfiltriamo in fretta e ci dirigiamo per congiungere con l’altra parte della pattuglia che intanto ci erano venuti in contro. Facciamo il punto e usiamo l’ultima coordinata recuperata che ci conduce alla Spy Cam da posizionare sempre alla nella casa di El Pube.
Qui facciamo il punto e riorganizziamo tutto il materiale e le info recuperate. Le coordinate ci indicano uno stabile su di una altura nella zona sud dell’ AO, le info ottenute dall’infiltrato ci indicano dove posizionare la spycam, il detonatore è stato recuperato, i sistemi di sicurezza sono stati identificati e la squadra è pronta.
Ormai sono le 06:00 passate e la strada è ancora tanta. Riusciamo a tagliare per dei campi molto aperti, ma ormai a quest’ora molte pattuglie motorizzate sono in movimento tra gli obiettivi. Troviamo una mulattiera che ci porta nei pressi di uno dei ponti. Qui notiamo una pattugli di Contro ferma a presidio del ponte. Poco prima era arrivata una comunicazione da parte della DE che annunciava i ponti liberi. Quindi presumo che la pattugli di contro sia lì solo per motivi di sicurezza dovuta al canale e decido di passare lo stesso. Come pensavo appena ci avviciniamo la pattuglia di Contro ci saluta e ci lascia passare come niente fosse.
La strada è ancora parecchia e il tempo stringe.
Un’altra mulattiera ci porta su per un pendio intorno all’altura dell’obbiettivo. A solo un centinaio di metri dalla cima la mulattiera si divide ed entrambe le direzioni divergevano dal obj.
Mancava meno di mezzora ed eravamo a soli cento metri. Decido così di abbandonare le mulattiere che mi avrebbero fatto perdere troppo tempo. Il cielo stava schiarendo e l’avvicinarsi silenziosi nel bosco era diventato più facile. Ma eravamo più visibili. L’avvicinarsi dal basso è stato sconveniente in quanto non avevamo visuale sul OBJ. Abbiamo perso parecchio tempo per essere sicuri che fosse libero. Non c’era nessuno. Subito ci apriamo ed ognuno mette in sicurezza un angolo di questa grossa proprietà. Nel mentre che innesco la bomba con il detonatore, Bob trova il punto in cui posizionare la spycam ed Eclisse fa una planimetria dettagliata dello stabile. Completati gli obiettivi filiamo via e dirigiamo all’esfiltrazione. All’inizio non pensavamo potessimo farcela ma ce l’abbiamo fatta! Abbiamo completato tutti gli obj e non abbiamo avuto nessun ingaggio non voluto.
Il giorno ormai ha preso il sopravvento e ci illumina i volti soddisfatti e le mimetiche zuppe di pioggia e fango.
Il freddo e la stanchezza non si sentono più perché ormai è fatta! Tutti belli contenti iniziamo a cambiarci e subito ci ritroviamo a ridere e scherzare sulle avventure e disavventure passate nei laghetti e nei canali attraversati durante la notte.
Le cadute, i salti nel vuoto e quelle stramaledette pannocchie tagliate a venti trenta centimetri d’altezza!!
Voglio ringraziare ancora la contro per la nottata di pioggia ed umido che si è presa per farci divertire. Noi personalmente non abbiamo avuto nessun problema ma anzi abbiamo incontrato molta professionalità e serietà negli obbiettivi sia di combat che recon.
Beh che dire ancora, non possiamo che definirci soddisfatti sia dell’evento che dal nostro risultato!! :P:P
Grazie a tutti e arrivederci alla prossima avventura!!
Mich
17ma Rangers
Grandi ragazzi !!! Come in ogni giocata l'intento era farvi divertire e provare ...
Spero di esserci riuscito e vi aspetto alla prossima !!!![]()