in pratica i caricalipo che sono automatici, sono impostati per non iniziare una ricarica nel momento in cui si accorgono che c'è qualcosa che non và nellla batteria da ricaricare . Uno dei parametri che analizzano è la tensione di soglia di overdischarge, se la batteria scende sotto questa soglia, il caricolipo si rifiuta di caricarla e va in allarme. Per cui in casi in cui per un errore una lipo sia scesa sotto questo valore e quindi risulta impossibile ricaricaricarla e se questo non è successo molte altre volte si procede in questo modo:
- si controlla la tensione totale ai capi della batteria ed eventualmente se ci si riesce anche alle singole celle e si registra.
- ora occorre un carica batterie normale per batterie NIH o NICD, io ne ho un paio universali che in uscita oltre agli spinotti normali hanno piccoli coccodrilli . Quindi collego la batteria lipo per pochi secondi erogando correnti di max 500mA per pochi istanti , massimo 10 sec,contemporaneamente tengo sotto controllo la lipo che non si gonfi e non si riscaldi. Fatto questa operazione per tre volte, controllo la tensione della lipo , se è salita ed è salita sopra il valore nominale della cella , allora interrompo l'operazione e proseguo con una carica normale con caricalipo .
- se la carica si avvia normalmente , la faccio eseguire al minimo della corrente di carica, se la carica non si avvia , ripeto ancora l'operazione precedente ,ma con maggior cautela ,verificano sempre che la tensione della batteria aumenti, quindi riprovo ad avviare la carica normale , se non avviene nemmeno questa volta la batteira è da buttare.
Avviso che è una operazione potenzialmente pericolosa , e per cui chi la vuole fare la fà a suo rischio e pericolo, ed occorre disporre di un testeer ed di una caricabatterie normale universale non automatico, la batteria deve essere sempre tenuta sotto controllo ed in caso di problemi (gonfiore improvviso, calore della lipo ),essere tempestivi a buttarla in un posto sicuro