Grazie fa molto piacere! Spero che avete incontrato più WP che WC in mezzo al campo ma alla fine anche quest'ultimi possono essere utili.... colgo l'occasione per postare per conto di X del DEVGRU TERNI le loro impressioni....Grazie di nuovo a tutti per gli apprezzamenti, fanno piacere e danno stimolo per continuare a darsi da fare!
Qualche anno fa avevo scritto il regolamento di una nuova modalità di gioco che avevo
chiamato, amabilmente, “Play Hard Match”.
I caratteri salienti di questa modalità di gioco erano: l'infiltrazione in un punto sconosciuto
ed ostile dell'area operativa, la navigazione con carta e bussola, la controinterdizione libera di
spaziare su tutto il campo, senza vincoli di itinerario e per tutta la durata dell'evento, quindi dal
momento dell'infiltrazione a quello dell'esfiltrazione, l'acquisizione degli obiettivi tramite
ricognizione long range, l'azione diretta ove necessaria (ivi compresa l'eliminazione selettiva di
determinati bersagli).
Proposi questa modalità di gioco all'interno del mio gruppo e nessuno mi ha considerato,
preferendo, in quel momento, la novità, assai adrenalinica direi, del “malato e l'infermiera”.
Finalmente qualcun altro c'ha provato e c'è riuscito.
Dire che “No Compromise” è stato bello è poco.
Il realismo innanzi tutto. E' qui che sta il sale del gioco.
Ottima l'idea dell'infiltrazione notturna, tramite furgone “telonelicotterato”, che non
consentiva un agevole orientamento rispetto al punto in cui i team dovevano iniziare la missione.
Stupenda l'area operativa, chilometri da percorrere (noi ne abbiamo fatti quasi diaciannove)
con continui cambi di livello, in un paesaggio che variava dal boschivo, al roccioso, fino ai prati ed
ai pascoli. Ce n'era per tutti i gusti.
Unica nota da segnalare è che, in effetti, dovendo le pattuglie muoversi a piedi e di notte, era
veramente difficile coprire l'intera area operativa. Attiva la controinterdizione, di cui abbiamo spesso sentito il fiato sul collo.
Sportivi e capaci i difensori, che, nei loro convincenti abiti Talebani, se la sono giocata
sempre. Veramente meritevoli del martirio e delle conseguenti vergini toccate loro in sorte.
Da un punto di vista della navigazione, i team potevano scegliere diverse strategie di gioco.
O seguire delle rotte ideali, quindi un waipoint dopo l'altro, con il criterio della vicinanza, oppure
organizzare un piano d'azione generale, come abbiamo deciso di fare noi, andando a toccare i punti
più lontani, dove difficilmente la controinterdizione sarebbe arrivata, per poi puntare sugli obiettivi
principali, in particolare l'OBJ Recon, alle prime luci dell'alba. Ciò non solo avrebbe consentito,
come in effetti è stato per noi, di predisporre una Range Card dettagliata, ma anche di colpire i
difensori ed il Vip nel momento di massima stanchezza, quando il sonno comincia ad imporre la sua
legge.
L'acquisizione dei waypoint notturni è stata una fantastica cavalcata, sebbene il movimento
notturno non sia certo agevole. Abituata la vista al chiarore stellare (il cielo era solo parzialmente
nuvoloso), rinunciando a qualsiasi fonte di luce artificiale, ci si muoveva con sufficiente
disinvoltura.
Lo sforzo notturno, si è fatto sentire proprio in occasione dell'ingaggio degli obiettivi diurni,
allorquando le forze cominciavano a venir meno. A quel punto, però, la carica adreanalinica
accumulata durante tutta la notte ci ha permesso di superare anche quelle difficoltà ed esfiltrare
puntuali, giusto per le ore 11.00.
Cos'altro aggiungere, forse è arrivato il momento di uscire definitivamente dai soliti schemi,
proprio come ha fatto l'Ascu con il torneo “No Compromise”.
Più si ricerca il realismo, sotto l'aspetto tecnico-tattico, è più il gioco ne guadagna.
Un ringraziamento, quindi, agli organizzatori ed a tutti coloro che, con la propria
partecipazione (a parlare sono sempre in tanti, ma a rimboccarsi le maniche sono solo pochi) hanno
permesso la perfetta riuscita di questo torneo.
Dal Development Group – Devgru Terni è tutto.
Alla prossima. X.